Rime di 'accio'

Trovate 259 rime per accio

accio
braccio
caccio
ciaccio
diaccio
faccio
ghiaccio
giaccio
laccio
piaccio
saccio
sbraccio
scaccio
schiaccio
sdiaccio
sfaccio
sghiaccio
slaccio
spaccio
spiaccio
staccio
stiaccio
straccio
taccio
traccio
abbraccio
addiaccio
affaccio
agghiaccio
ajaccio
allaccio
avaccio
babbaccio
bacaccio
bancaccio
barlaccio
biancaccio
boccaccio
bonaccio
borraccio
bottaccio
brancaccio
bravaccio
brogliaccio
buaccio
cagnaccio
capaccio
carpaccio
casaccio
cazzaccio
chiavaccio
colpaccio
compiaccio
confaccio
corbaccio
corvaccio
covaccio
crepaccio
culaccio
didiaccio
dighiaccio
discaccio
disfaccio
dislaccio
dispaccio
dispiaccio
fallaccio
fattaccio
ferraccio
filaccio
filmaccio
fioraccio
fogliaccio
fondaccio
forcaccio
fossaccio
geniaccio
gestaccio
illaccio
imbraccio
impaccio
legaccio
limaccio
malaccio
malfaccio
masaccio
maschiaccio
matraccio
migliaccio
minaccio
mostaccio
mustaccio
occhiaccio
oltraccio
omaccio
pagliaccio
pancaccio
piallaccio
piumaccio
polpaccio
porraccio
prezzaccio
primaccio
procaccio
rabbraccio
raffaccio
rallaccio
renaccio
riabbraccio
riaffaccio
ricaccio
rifaccio
rigiaccio
rimbraccio
rinfaccio
rintraccio
ripiaccio
rischiaccio
rispaccio
rockaccio
salaccio
sbisaccio
scardaccio
schiavaccio
scollaccio
scompiaccio
scovaccio
sculaccio
segaccio
setaccio
sfilaccio
smanaccio
smostaccio
soggiaccio
solaccio
sollaccio
sopraccio
sottaccio
spallaccio
spiegaccio
spiumaccio
sprimaccio
stoppaccio
strafaccio
tempaccio
tipaccio
tiraccio
turaccio
urlaccio
velaccio
venaccio
verdaccio
versaccio
vigliaccio
visaccio
votaccio
abbonaccio
accovaccio
affaraccio
alberaccio
amoraccio
antibraccio
antighiaccio
antispaccio
armoraccio
assuefaccio
avambraccio
bambinaccio
berlingaccio
bozzolaccio
calcinaccio
camisaccio
campanaccio
canavaccio
canevaccio
canovaccio
cappellaccio
castagnaccio
catenaccio
ceneraccio
cervellaccio
cipollaccio
colombaccio
coltellaccio
controbraccio
cospettaccio
diavolaccio
dirittaccio
dischiavaccio
disimbraccio
disimpaccio
effettaccio
falsobraccio
farfaraccio
farinaccio
fegataccio
finocchiaccio
gallinaccio
giornalaccio
imbisaccio
impiallaccio
inchiavaccio
ingegnaccio
interfaccio
lavoraccio
liquefaccio
martinaccio
michelaccio
momentaccio
mugnaiaccio
ominaccio
ovolaccio
palaghiaccio
palazzaccio
pallinaccio
palombaccio
pasticciaccio
peveraccio
polveraccio
portaghiaccio
poveraccio
putrefaccio
quadernaccio
rabbonaccio
ragazzaccio
ramolaccio
rarefaccio
riaccovaccio
riallaccio
rimpiallaccio
romanaccio
rompighiaccio
rosolaccio
rovinaccio
sanguinaccio
sbattighiaccio
sberlingaccio
scartafaccio
soddisfaccio
soldataccio
sopraffaccio
sottobraccio
sottogiaccio
spiritaccio
strofinaccio
talentaccio
tavolaccio
torrefaccio
tritaghiaccio
tumefaccio
uccellaccio
accidentaccio
animalaccio
azzurroghiaccio
caratteraccio
controvelaccio
disutilaccio
incatenaccio
materialaccio

454 endecasillabi classici rimano con accio:
un tesse un nodo, un altro ordisce un laccio,
chi fiamme accende e chi vi mesce il ghiaccio;
qual va con cetra e qual con arpa in braccio;
scior del'amore e dela vita il laccio.
al caro Marte tuo ne torni in braccio.
mi va per entro il petto un freddo ghiaccio.
veggio in altra prigion con altro laccio.
fatta il volto di foco e'l cor di ghiaccio,
io repente al mio ben son colto in braccio,
con vil corda a traverso un zanio allaccio.
calzo sordide cuoia e sotto il braccio
ch'oggi col core e con la man ti faccio;
voli sciolta (dicea) dal caro laccio,
il bel busto stracciato ei tolse in braccio:
e'l collo almen desvia da quell'impaccio,
per annodarlo in amoroso laccio.
mentre ragiona insu la spalla il braccio
libero fuor di quel noioso impaccio:
che ritrovarsi ad altra donna in braccio.
preso rimane o pur qual damma in laccio.
serpe la fiamma ond'io mi stempro e sfaccio.
che'nfiamma e strugge ed io tremando agghiaccio.
del pescatore assiderato il braccio
toccando l'amo e penetrando il laccio,
ch'ha vigor di velen, rigor di ghiaccio,
di que' sospiri ond'io per te mi sfaccio. -
che m'han tutta di fuor sparsa di ghiaccio,
bagnata il sen col suo bel foco in braccio.
la bella fiamma mia mi guizzi in braccio. -
fia che nela stagion contraria al ghiaccio
di liberargli dal noioso impaccio.
vuol ch'ivi al drudo suo si resti in braccio.
né scioglie il nodo, né rallenta il laccio
Recossi poscia il cavo arnese in braccio
O che tu non farai questa ch'io faccio
Quei di stupore allor divenne un ghiaccio
gli sbendò gli occhi e l'attuffò nel ghiaccio.
l'iniqua Gelosia, che'l tolse in braccio,
quelche cerca con l'occhio, accoglie in braccio;
basta dir ch'amboduo ne strinse un laccio.
più bel da far che da contar, mi taccio.
se mi ferisce il piè, mi sani il braccio.
e, stringendomi il fianco in dolce laccio,
a dolerti di lui che scioglie il laccio;
fortuna un tanto ardor converta in ghiaccio,
lassa, rapirti, e'l tuo tesor di braccio.
e sentendo scaldarsi il cor di ghiaccio
per volerlo baciar lo stringe in braccio.
Fatto ala mesta guancia ella del braccio
e, con varie vicende, or foco, or ghiaccio,
Romper parea volesse al'alma il laccio,
che, rotto il dolce nodo e sciolto il laccio,
si tel'uccise, e ne piangesti, in braccio.
per poter senza intoppo e senza impaccio
ricondursi nuotando ad Ero in braccio.
Schivato il colpo e col suo destro braccio
quasi legato da tenace laccio
Tenta ben l'altro uscir di quell'impaccio,
sovra l'elsa la ferma e dal'impaccio
ritrae subito poi libero il braccio.
e del color medesmo al destro braccio
tien di biondi capei trecciato un laccio.
l'arme onde possessore oggi ti faccio,
che peso fia del valoroso braccio.
altri ti scoprirà, questo mi taccio.
Mollemente piegato il destro braccio.
Da la scutica sua moti di braccio
Amore, andiamci a letto avaccio! -
di liberargli dal noioso impaccio.
toccando l'amo e penetrando il laccio,
del pescatore assiderato il braccio
libero fuor di quel noioso impaccio:
per annodarlo in amoroso laccio.
voli sciolta dal caro laccio,
calzo sordide cuoia e sotto il braccio
al caro Marte tuo ne torni in braccio.
scior del'amore e dela vita il laccio.
ricondursi nuotando ad Ero in braccio.
sovra l'elsa la ferma e dal'impaccio
ritrae subito poi libero il braccio.
che peso fia del valoroso braccio.
altri ti scoprirà, questo mi taccio.
Di lui che stende il solitario braccio
Ciascun di loro il poderoso braccio
Qualche nemico, insidïoso laccio
Onde ben tosto all'amoroso laccio
E’ polli e l’uova, fatto berlingaccio,
che se te gli recassino più avaccio,
Parlate presto! Dal timor mi spaccio !
Quando egli è posto in amoroso laccio!
Levar un fuor di timoroso impaccio
Che ambo costoro porta sotto un braccio
Potea fuggir sicura senza impaccio
Et lui lasciar in fuoco eterno e in ghiaccio.
Il misero leone, et fuor d' impaccio
Di queste bestie uscito. Hor di lui taccio
Gettato in terra et disarmato il braccio.
Del nuovo amante et già sentiva il ghiaccio
Ch'io detti a Nannoccio in sul mostaccio
Fei diventargli il naso un berlingaccio.
Così leggieri, ch' io non ruppi il ghiaccio,
Mi smossi bene un piede, e ruppi un braccio.
Che fatto m'hai del core un sanguinaccio,
Che non ha tanta forza il poveraccio,
Che rompesse co' denti un castagnaccio.
Vommene al forno, e mi vi fermo, e taccio,
Il terzo voto di carta di straccio.
del gran disio di trovarlosi in braccio,
dicendo: — Amore, andiamci a letto avaccio!
Ma il forte Seguran nel destro braccio,
e 'l finissimo acciar qual vetro o ghiaccio
che 'ntorno si schiantò: pur tanto impaccio
e gli fa grave duol nel destro braccio,
come se fosse stato vetro o ghiaccio:
che al peso sostener dan tanto impaccio,
del dolor della piaga ch'ave al braccio
e ch'a difesa far gli dona impaccio.
fu percosso talmente al destro braccio
che gli diè per alqunto acerbo impaccio.
gli fu percosso in un la mano e 'l braccio,
e posto a' suoi desir soverchio impaccio:
che 'l buon re Caradosso tiene in braccio
che gli dà in mezzo al ventre orrido impaccio
in libertà dal rio terrestre laccio
fu ben cotal, che in un la mano e 'l braccio
ne sentir lungamente amaro impaccio.
per ch'i' pregai lo spirto più avaccio
Dissemi: «Qui con più di mille giaccio:
e lo scuoto e lo sbarbo (il dico, o 'l taccio?),
fu da' sergenti riportato a braccio.
gridar cadendo. O me lasso! che faccio?
non odi se non 'buio', 'areca' e 'caccio',
trass'un lungo truncone ch'al suo braccio
per mostrar che 'l diamante come un giaccio
La provida Frosina c'ha l'impaccio
vassine al letto e trovali ch'in braccio
e poi che t'ha condutto al teso laccio,
fugge 'l protervo e làsciati 'n impaccio.
ma ritorniamo a Berta che 'n impaccio
egli già se l'avea recata in braccio
non t'assotigli trarmi for d'impaccio.
tratti d'ogni periglio e d'ogni impaccio;
l'ardor toglie a la state, al verno il ghiaccio;
stringe e rallenta questa a i venti il laccio;
'Quando ciò fia?' rispose 'il mortal laccio
sciolgasi omai, s'al restar qui m'è impaccio.'
E con man languidetta il forte braccio,
tentò piú volte e non uscí d'impaccio,
Al fin raccolta entro quel caro laccio,
tratti d'ogni periglio e d'ogn'impaccio:
l'ardor toglie a l'estate, al verno il ghiaccio:
chiude il carcere a' venti e stringe il laccio:
e di Guglielmo dal possente braccio,
lá dove tosto solve il freddo ghiaccio.
nacque egli ed io, che troppo in ciò mi piaccio;
Disse; e passò del buon Gisolfo il braccio,
l'un colá nato ove l'acuto ghiaccio
l'altro tra' boschi ove al suo duro laccio
e sentîr dentro farsi 'l cor di ghiaccio,
al gran poter di sí robusto braccio.
visibilmente, e 'n quel gravoso impaccio
Morte che per ferire alzava il braccio.
che sol può darne 'l suo possente braccio
che rompe l'arme quasi vetro o ghiaccio.
Questo sol modo io veggio (e piú nol taccio),
stringe agli Egizi il freddo sangue in ghiaccio;
fèra simiglia ch'e giá colta al laccio:
sente stancarsi a la fatica il braccio:
girò tre volte col robusto braccio
gran selva onde lo scudo è grave impaccio.
Mollemente piegato il destro braccio.
Da la scutica sua moti di braccio
Sguardi che sembrano di ghiaccio
Amore e morte insieme in un abbraccio
Che mai si potrà scioglierne il legaccio
Questo fai tu e questo è ciò ch'io faccio
La notte che passaron all'addiaccio
col naso rosso e il viso da pagliaccio.
automatico, funge come spaccio.
con una flebo attorcigliata al braccio
faran ritorno e nell'Acaia in braccio
e adultera la moglie ir d'altri in braccio.
vuoi tu condurmi affascinata in braccio
nell'isola Crenea ti giacqui in braccio.
pria che, con riso del nemico, in braccio
lungi dall'armi si ritrasse in braccio
al re di costa, e vibra. A mezzo il braccio
e paventosi dell'ettoreo braccio,
i mortali atterrir. Con questa al braccio
ripararsi alle navi, e del tuo braccio
Trascorran ciechi della mente, io taccio.
Della madre alle nozze. Io quindi abbraccio
E allor, d'obblìo sparsa ogni cura, in braccio
Ma questi beni e me serba, che abbraccio
Che alcun Greco non t'oda. 'E poi, del braccio
Né respinger da lui con questo braccio
Né da te pur, benché mia balia, il braccio,
Dalla tesa dell'arco il vostro braccio.
E con avvinto ad ogni collo un laccio,
L'osso e l'acciar ne va che par di ghiaccio,
e lascia al Saracin stordito il braccio.
gittar si senta un improviso laccio,
si colca e lieva, e non può uscir d'impaccio;
l'orca tratta per forza di quel braccio,
Parve più freddo ogni pagan che ghiaccio;
I Mori si credean ch'avere il braccio
Mosse Sobrino i suoi schierati avaccio,
a quella volta che le fur d'impaccio,
correa dietro a Brunel degno di laccio.
altrimenti narrar; però la taccio.
Scrive l'autore, il cui nome mi taccio,
che per tôrsi Odorico quello impaccio,
al collo di Gabrina gittò un laccio,
la giovanetta, e freddo come ghiaccio
il suo caro Zerbin restare in braccio?
fe' lo scudo a Vivian parer di ghiaccio;
all'erbe e ai fiori il fe' cadere in braccio.
di vendicare il suo fratello avaccio;
che sempre in mezzo a duo la notte giaccio?
e sempre a l'un di lor mi trovo in braccio? '
che ben ti saprai tor di questo impaccio,
e torna ad Olivier per dargli spaccio,
o non lasciare almen ch'esca d'impaccio,
Olivier c'ha di sopra il miglior braccio,
per aprir lo sportello, al collo un laccio,
e subito gli dan l'ultimo spaccio.
alzando, più ch'alzar si possa, il braccio,
tutto nascose, e si levò d'impaccio.
sciolta dal corpo più freddo che giaccio,
Diceva l'Argalia: - Scusa non faccio,
Ma questa man ti giuro, e questo braccio,
Ch'io non fuggiti per battaglia saccio,
Ed a lui sol de dir lassi l'impaccio,
A lui dicendo: - E perché davi impaccio
Al mio compagno? Ed io te ho gionto al laccio. -
Non te rincresca de venirmi in braccio,
Vedrai di terra uno infinito spaccio
Te potrai far de un alto disio saccio,
Mugia saltando e cerca uscir de impaccio:
Al primo salto fu gionto nel laccio.
Quel proprio che Ranaldo prese al laccio.
Ma ben presto Ranaldo gli diè il spaccio:
Che me leghi di dietro il manco braccio;
Prèndeti oggi piacer del mio gran straccio,
Ma al tuo mal grato io ne uscirò d'impaccio
Che Albarosa la bella tenga in braccio;
E de altra cosa non se dona impaccio.
Subitamente se la prese in braccio.
Se il cavallier se leva a darli impaccio;
Gionse correndo, col barone in braccio,
Sì che da cima al fondo avea di spaccio
Giù per le rame la portava in braccio,
Poiché tratta l'avea di tale impaccio,
Perché di lei serìa fatto gran straccio,
E frena l'ardir tuo con tempo e spaccio.
Sicuramente più de gli altri il faccio,
Ché piccoletto t'ho portato in braccio;
Di qua di là battendo in poco spaccio,
Che al suo dispetto lo levò dal braccio.
Questa teneva una catena al braccio,
E facea intorno a quella fonte un laccio,
Intrasse alla fontana dentro al spaccio,
Benché a ciò fare vi stesse buon spaccio,
Ma a suo mal grado uscì di quello impaccio,
Come l'altro il legò proprio a quel laccio.
Salendo e rami ad alto e' fa gran spaccio,
Né volta il tronco alla radice un braccio.
Che su ne andava come per un laccio;
Montava, e gionse al muro in poco spaccio.
Menando ambi dui piedi e ciascun braccio
Tre miglia circondava questo spaccio.
Ch'è qui caduto col gigante in braccio,
E ben se aiuta per uscir de impaccio,
Con le spade impugnate e' scudi in braccio
Ben se apprestarno uscir de tal impaccio.
Dalla ripa alla nave è poco spaccio,
E 'l fio de Amon, che non teme altro impaccio,
E nella intrata se incappò nel laccio,
E così avendo il giovanetto in braccio
Standosi lieta e non temendo impaccio,
Ranaldo fuor d'arcione il tolse in braccio,
E poi che questo ha tratto fuor de impaccio,
Ma la balena era ita un tanto spaccio,
Coperto lo tenian co e scudi in braccio.
Fiacca e profonda chi gli dona impaccio;
(Già non campò, ma poco uscì de impaccio),
E via di netto avea tagliato un braccio.
Rispose il malandrin: - Questo che io faccio,
Io solo a sette o dece dono impaccio,
Ché destinato è di donarli il spaccio,
Quale era de osso, e sotto a quello il braccio.
E tanto fece, che il trasse de impaccio
Sin che il rivenne, e lo sostenne in braccio.
Per far dapoi dell'anima più straccio.
Ben dette ad Otachier più presto spaccio;
Dietro a le spalle andò di lancia un braccio.
Proprio gli parve de toccare un giaccio;
Divenne una donzella in breve spaccio.
E più ancor tanto volentier lo faccio,
Che per un dito fo creduto un braccio,
E campò lui, e me trasse de impaccio.
Ché ogni festuca gli donava impaccio,
Lontano a l'altra gente per bon spaccio,
Sì che persona non gli dava impaccio.
Parendo ad esso uscito esser de impaccio,
Ad una dama se ritrova in braccio.
Credendo darli a quella volta il spaccio;
La spalla via tagliò con tutto il braccio.
Nel scudo il prende e via strappò del braccio,
E quel stringendo franse come un giaccio.
La ritrovarno col fanciullo in braccio,
E a l'uno e a l'altro dier di morte spaccio.
Dicendo: - Cristïan, di questo laccio
Or Bradamante col sinistro braccio
Triste le moglie con figlioli in braccio,
Che le diffendan da cotanto impaccio;
Tra le chiome de l'òr nascose il laccio,
et da' begli occhi mosse il freddo ghiaccio,
non se ved'altro che pruine et ghiaccio.
Et io nel cor via piú freddo che ghiaccio
e 'l caldo fa sparir le nevi e 'l ghiaccio,
ch'allor fia un dí madonna senza 'l ghiaccio
et nel bel petto l'indurato ghiaccio
mi chiuse tra 'l bel verde e 'l dolce ghiaccio,
mi si scoverse: onde mi nacque un ghiaccio
et sarà sempre fin ch'i' le sia in braccio.
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et nulla stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.
dico le chiome bionde, e 'l crespo laccio,
L'ombra sua sola fa 'l mio cor un ghiaccio,
D'un bel chiaro polito et vivo ghiaccio
Morte, già per ferire alzato 'l braccio,
et io, pien di paura, tremo et taccio.
à primavera, e 'l verno à neve et ghiaccio.
Dicea Rinaldo: - Ignun non mi dia impaccio:
come vedete ch'io le man gli caccio
La prima cosa il vo' pigliar pel braccio
e battélla al gigante nel mostaccio;
e trasse un colpo al saracino al braccio,
parve che fussi di cera o di ghiaccio,
Corante la volea pigliar pel braccio
Diceva Orlando: - Non gli dare impaccio:
per mezzo il petto la spada ti caccio!
gli volle dar col guanto nel mostaccio;
se non ch'Orlando gli pigliava il braccio,
o tu vedessi com'io fo col braccio,
o quante parte aver vuole un migliaccio,
non molto caldo e non anco di ghiaccio,
una sua bardelletta ch'io gli caccio,
ch'arebbe fatto riscaldare il ghiaccio,
sì che quel fien gli cadeva di braccio.
- Guarda se fuor le faville ti caccio. -
unto e bisunto come un berlingaccio.
e schifa il colpo; e menavagli al braccio,
- Hai tu veduto qua questo uccellaccio?
Al primo colpo in terra te lo caccio. -
- Sì, se tu stimi ch'un uom sia di ghiaccio. -
e le imagin più oltre son di ghiaccio,
perché e' fe' la potenzia nel suo braccio.
ma Durlindana il trattò come ghiaccio,
sì che lo scudo gli tagliava e il braccio.
E' pareva ogni cosa vetro o ghiaccio
ch'era in campo azzurrino un sanguinaccio,
fanti conduce a suon di campanaccio:
puoi rimanere casta come ghiaccio,
Che cosa dovrei fare, che non faccio?
Mi fa un po' male il braccio.
Ma vedrai che sarà lo stesso laccio
Sentirai che frustate, poveraccio!
dev'essersi sfilato dal mio braccio.
Ehi, come ti permetti, ragazzaccio?
da uomo? Col mio bravo coltellaccio
gli aveva lacerato qui, sul braccio,
Di grazia, sorreggetelo col braccio.
il credere che tutto quel che faccio
con la mia spada lo scudo dal braccio,
luna di Roma, casta come il ghiaccio
in capo, da ridurlo un sanguinaccio!
idealmente tutti in un abbraccio,
impazienti come levrieri al laccio,
cuor saldo e generoso, un fegataccio,
non so più dove sono, né che faccio.
di sé e della forza del suo braccio
se n'andavan correndo sottobraccio,
ed in segno di ciò, questo mio braccio
Plantagenèto, dategli un abbraccio!
dispiegata dal suo spietato braccio
quando è impigliata al laccio.
gli fu vibrato dall'irato braccio
Spasimi, ti contorci, ragazzaccio?
Avrei dunque disteso questo braccio
È il più vile e intrattabile cagnaccio
son come forme stagliate nel ghiaccio
per impiegarvi poi come pagliaccio.
me compreso; se romperete il ghiaccio
Se ci riprovi, giuro, ti sculaccio!
Testone, bracco, paìno, pagliaccio!
Vatti a impiccare, rognoso cagnaccio!
schiumava con la penna d'un corbaccio
nei calici di primule mi giaccio.
La verità è che sono un poveraccio
la gravità d'un simile fattaccio,
un epitaffio estemporaneo, a braccio,
Perché non gli è possibile di braccio.
gettate via quel vostro spiritaccio,
di serrarmi la porta a catenaccio
di quanto sia questo debole braccio.
Exton, con questo tuo violento braccio
dei lombi di tuo padre; strofinaccio
con vecchi stracci carpiti a casaccio
glorioso e trionfante come faccio?
che codesto carnivoro cagnaccio
ma stirandola si fa larga un braccio.
il Frate gli trattiene il braccio)
il favore d'un suo tenero abbraccio,
stringendolo nel lor umido abbraccio.
appartenente a qualche poveraccio;
Infatti, è quel che faccio.
Maledetto cagnaccio! Ora ti faccio...
Questi ragazzi son fatti di ghiaccio:
erano esposti a le pruine, al ghiaccio,
E chi gli astringe e quel gravoso impaccio
che pur dianzi chiudea la neve e 'l ghiaccio,
Veggio che fra le nevi e l'alto ghiaccio
e disprezzando le minacce e il braccio,
troncar le selve ed ispezzare il ghiaccio
con l'ombra: contrastò col debil braccio,
e favellar con essi. E quale abbraccio?
approvate il delitto! Io non vi faccio
di Tebe difensor con tutto il braccio,
chi più risuoni, o con più forte braccio
nè lungi è il Nume: Giuno, ignuda il braccio,
vostro nobil tumulto e men compiaccio:
Io giaccio freddo al terren nudo in braccio;
ma gl'impediscon l'armi, e lor dà impaccio
(ahi qual furor?) e della morte in braccio
è più mortale; nè ingannollo il braccio.
e carri, e fansi l'un a l'altro impaccio.
e freme e infuria e fa a se stesso impaccio.
(invaghito di lui) la mano e 'l braccio
e 'l tien sospeso, ed il robusto braccio
che non gli cada. Esce da tutto il braccio
Ma Cromi giunge, e con erculeo braccio
allor che scioglie primavera il ghiaccio:
ma in questa mia cadente età lo taccio.
affanna il core; e 'n vani colpi il braccio
a predicare del tuo invitto braccio
Quand'ecco intanto dal robusto braccio
per gli arsi capi da l'erculeo braccio;
grandi per armi e per impero. Io taccio
l'incolta giuba, da l'erculeo braccio
Ino fuggì con Melicerta in braccio.