Rime di 'adre'

Trovate 17 rime per adre

ladre
ladre
madre
padre
quadre
quadre
squadre
squadre
leggiadre
mezzadre
cannaladre
caposquadre
casamadre
duramadre
piamadre
vicemadre
vicepadre

500 endecasillabi classici rimano con adre:
poiché n'uscir le congregate squadre
giunt'era ala città che fu del padre,
di Mercurio, d'Amore e dela madre,
ma con leggi d'amor, care e leggiadre,
e le celesti e le terrestri squadre
tu che le cose, o venerabil madre,
quante furo o saran donne leggiadre.
e s'accolte vedesti in varie squadre
la sprona incontro ala vezzosa madre,
muovon guerre tra lor vaghe e leggiadre.
in varie legioni, in varie squadre,
- Chi è colei, che fra sì belle squadre
onde rivolto ala benigna madre
Parve fra le più degne e più leggiadre
l'altre, ch'altrove io veggio, armate squadre,
meraviglie formar nove e leggiadre,
dela bella facondia arguto padre,
per le getule selve il biondo padre.
già segue già tra le cornute squadre
righe e piombi adoprar, compassi e squadre,
di quelle membra candide e leggiadre
Daché la queta, oscura, umida madre
Ed ecco a lei dale volanti squadre
quelle membra a lavar bianche e leggiadre,
Stavasi intanto la mia bella madre
Or se membra sì belle e sì leggiadre
parto furtivo di furtiva madre
Sol quelle luci tue rapaci e ladre,
dirò sol ch'amo e che d'Amor son madre.
taccio che figlia son del sommo padre:
e rispondano al suon l'aure leggiadre.
la vostra omai vittoriosa madre.
vigorose mie forze, invitte squadre.
mostran che figlie son d'un stesso padre.
simili al viso ed agili e leggiadre
vassene in Lenno ala magion del padre.
e, tutto inteso a tribular la madre,
fu sorella in un punto, avolo il padre.
pegno furtivo, a cui la propria madre
del'ondoso Ocean l'umido padre,
rigido re dele tartaree squadre,
di trargli a piè dela mia bella madre,
che membra sì gentili e sì leggiadre
deggian Marte o Vulcano aver per padre.
Un plaustro a quattro ruote e sì leggiadre
Nisa conduce in mezzo a queste squadre,
e'l letto genial dove la madre
Oltre Cerere e Bacco, oltre la madre
d'altri dei, d'altre dee v'ha varie squadre,
Temi e Vesta vi son, né men leggiadre
figlia di bella e generosa madre
scelta per la miglior fra cento squadre.
pomellata è di macchie assai leggiadre.
Armarsi volle, e seguitare il padre.
In riva a l'Oglio comandava il padre
Fu Colonnese infra Latin la madre,
Ei venne a Rodi, e fra cotante squadre
Armarsi volle e seguitare il padre.
Che da la Senna de le Grazie madre
Donàr gemina lama, e a cui la madre
Immobil sempre, e ch'allo stesso padre
Vide in un corpo solo e sposa e madre
Un giovinetto eroe, o un giovin padre
Che da la Senna de le Grazie madre
Donàr gemina lama, e a cui la madre
Immobil sempre, che al medesmo padre
Vide in un corpo solo e sposa e madre
pegno furtivo, a cui la propria madre
vassene in Lenno ala magion del padre.
vigorose mie forze, invitte squadre.
la vostra omai vittoriosa madre.
taccio che figlia son del sommo padre:
Sol quelle luci tue rapaci e ladre,
parto furtivo di furtiva madre
Stavasi intanto la mia bella madre
Ed ecco a lei dale volanti squadre
Daché la queta, oscura, umida madre
già segue già tra le cornute squadre
per le getule selve il biondo padre.
dela bella facondia arguto padre,
onde rivolto ala benigna madre
Chi è colei, che fra sì belle squadre
in varie legioni, in varie squadre,
la sprona incontro ala vezzosa madre,
tu che le cose, o venerabil madre,
di Mercurio, d'Amore e dela madre,
giunt'era ala città che fu del padre,
poiché n'uscir le congregate squadre
del'ondoso Ocean l'umido padre,
rigido re dele tartaree squadre,
di trargli a piè dela mia bella madre,
Oltre Cerere e Bacco, oltre la madre
figlia di bella e generosa madre
De' Serafini le ordinate squadre
Di sue celesti rifulgenti squadre.
Così risponde: Poichè me tuo padre,
Delle perverse ammutinate squadre
Nel fortunato dì che al primo padre
La terza parte dell'empiree squadre
Stupor assalse le ribelli squadre
Ei così parla alle già pronte squadre,
Ricoprian di lor mole armate squadre.
Tutte riduce allor le sparse squadre
Al regno tuo? Delle ribelli squadre
Lavò de' suoi discepoli, qual padre
Soggiunge allor l'incestuosa madre,
Sì disse il nostro penitente padre,
Più luminose le attendate squadre
Pensa per te, se la fussi tuo madre,
Questo Ruggier, morendo innanzi al padre,
usando assai colle armigere squadre,
Assediato è il Cataio dalle squadre
Non le era et che gabbata fu la madre.
Che del vechio anche fu Agricane il padre,
Agrican dicon le Tartare squadre.
Per amor di costei servito ho il padre
Che mi promise già sua cara madre
Ond' io non dubitai fra armate squadre
Le parole che il fan cercar del padre
Altro mai fussi, et così la sua madre
Vinsi una giostra et poi più armate squadre,
Non fusse et tornar possa a l'altre squadre,
Roberto resta, et al superno padre
Et, doppo il rio costume del tuo padre,
Mutato ha il nome per le genti ladre.
Per consolare alquanto il mesto padre.
Con le loro de vitii armate squadre!
Per il figliuolo la misera madre
Che non vuoglia dispor senza del padre
Non replica Alessandro al degno padre,
pose Malvina nelle man del padre
Perché tante perir misere squadre
fanno il sacro costar nome di madre.
Disse rea d'adulterio altri la madre,
sparso il solco accusò del proprio padre.
L’ottava e d’ogni ben fa esser madre
la nona conchiude come padre
un suo messaggio tosto mandò al padre,
Amor non regna più tra figlio e padre.
nudrì Vivïana, tolto alla sua madre:
che fratello onorato era del padre;
Seguran suo cugin contro alle squadre
le quai più che se stesso amava il padre.
ché Rosmunda la bella era sua madre,
ch'Alarico di lui fece esser padre.
che più cari e fedeli erano al padre,
seguir, come già feo, l'armate squadre:
e vedute n'aveva opre leggiadre,
ma tengo ferma speme che 'l mio padre
mi donerà se stesso e le sue squadre.
con gli altri omai tra le primiere squadre?
il nome sol dell'onorato padre
che d'esser primo all'opere leggiadre:
oggi in consiglio, e già in opre leggiadre,
e ch'è non men di voi che di me padre;
che interprete di sogni ebbero il padre
gli pregò di schivar l'armate squadre;
né mai saggio figliuolo amò più il padre
ch'io fei lui sempre, e l'opre sue leggiadre.
e de' suoi cavalier l'ornate squadre
vien tutte rivedendo, e qual pio padre
dicendo: “Or vien dell'opere leggiadre,
dice: “Omai son finite, o dolce madre,
l'ore de i vostri ben rapaci e ladre.
Da tai detto racceso, e di tal padre,
d'alto desir dell'opere leggiadre,
e congiunte de' suoi più ardite squadre,
di Giove universal, di tutto il padre,
di Pelio e d'Ossa le superbe squadre,
col favor sol dell'opre tue leggiadre
ch'a tutto 'l mio poter del chiaro padre
d'egual mostrarmi all'opre sue leggiadre:
al primo nascer suo che 'l chiaro padre,
la divina scienza, ond'ella è madre,
col cortese approvar del sommo padre:
pensier celesti et opere leggiadre,
l'aspra necessità del vecchio padre
di venirlo a servir con le sue squadre.
il cor l'invidia che dell'odio è madre,
venga a scampar dall'avversarie squadre
del studio militar l'antico padre.
Darogli in pace poi gradite squadre
che 'l seguiran qual pio signore e padre,
co i quai potrà nell'opere leggiadre
d'esservi tale: e l'opre sue leggiadre
all'armoriche sue famose squadre,
che giunga spron nell'opere leggiadre,
de' fatti illustri dell'altero padre:
“Ah” - risponde il gran re - “giocondo padre,
come san le nemiche e le mie squadre,
ma desio forse d'opere leggiadre
che mi venner da voi, diletta madre,
e sorta averle all'opere leggiadre;
se non solo il voler del Sommo Padre,
scacciar sovente le nemiche squadre;
fare in consiglio e in arme opre leggiadre;
ma l'età ferma ed ogni antico padre
come verso i figliuoi l'annoso padre,
si mostrò amico alle nemiche squadre;
chiaro e quieto il ciel dimostra al padre.
Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre;
che, non pensando a la comune madre,
si fer due figli a riveder la madre,
quand' io odo nomar sé stesso il padre
e tu ne 'l promettesti. Or come, padre,
se te, nostro signor, nostro buon padre,
era figliuol, che di bellezza è madre.
Al voler della sua diletta madre
i dolci figli e 'l desïato padre,
fece cadendo; e di piú greche squadre
ove Ascanio abbandoni? ove tuo padre?
a tanti esposto, il mio diletto padre,
da parte mia, che Venere sua madre
se del loco era il genio, o pur del padre
infida moglie e sfortunata madre,
e chino il viso. Onde rivolto al padre:
anzi a lui sol la sua regina madre
in vece avean di tavole e di quadre,
e Giove idèo, e d'Ida la gran madre,
sbruffavan per le nari. Al Sol suo padre
a Troiani? a banditi? E tu, suo padre,
si dovea come a rege. Ma 'l buon padre,
Argo che la guardava; eravi il padre
a cui nascendo avea Feronia madre
che da le poppe di sí fiera madre
monarca eterno, a me tua cara madre
de la pietà ch'ebbe suo padre al padre;
ne porgi aíta. E s'Irtaco mio padre
n'andasti, anzi a la morte, che tua madre
d'avoltoi e di corvi. Ed io tua madre,
un giovine leggiadro, che dal padre
di Sarpedonte e di tebana madre,
il sommo, eterno, onnipotente padre
che dal padre indistinti e da la madre
l'ossa e 'l cervello. Era d'Aleso il padre
d'un tanto scorno, onnipotente padre,
non s'arrischiando le nemiche squadre
Lauso, che in tanto rischio il caro padre
né la sua forma; e pur da la sua madre
e 'l suo fasto venia da la sua madre
Fin da le fasce è mia. Mètabo, il padre
fu Camilla nomata. Andava il padre
patteggi con la morte. Ed anch'io, padre,
Odami di là su l'eterno padre,
gli occhi e gli animi alzâr l'itale squadre;
fian gli anni tuoi, fa che d'Enea tuo padre
avea per reggia, e per signore il padre,
Rinaldo, d'ogni bon compagno padre,
commerzio ebbe talor de genti ladre;
va' ratto ratto in piazza e, tra le squadre
cercando, fa' che vegna a me tuo padre. -
poscia che spinto for l'ebbe sua madre,
poi ch'a lei fu da le cristiane squadre
presa Antiochia, e morto il re suo padre.
ben il conosco a le sue spalle quadre,
Ma 'l gran nemico mio tra queste squadre
Al giovin Poliferno, a cui fu il padre
e contra le irritò l'occulte squadre;
o Duci, e voi che le fulgenti squadre
e sai non men che servo insieme e padre
io t'ho seguita fra guerriere squadre.
premea Valerian l'orme del padre:
cento no 'l sostenean gotiche squadre.
E 'l tempo omai ch'a le feroci squadre
Ei nulla, in ordinar cavalli e squadre,
cedea de la milizia al vecchio padre.
Questi in sua verde etá sospetto al padre
e per consiglio di canuta madre
fattosi duce poi d'estranie squadre,
che de' nipoti suoi l'erranti squadre
e giunge inermi a le mie armate squadre,
o di pietá, d'onore, o d'anni padre.
e paion cento duci e cento squadre
- O d'etate, e d'onore a tutti padre,
e 'l vidi spesso conturbar le squadre:
Non voler ch'ogni rischio al vecchio padre
perturbi il volto ed a l'afflitta madre;
Pria vide ancise e rotte amiche squadre,
fuggir piagato Solimano il padre;
poi co 'l fratello, e con l'afflitta madre
Al piú giovin fratello, a cui fu il padre
e contra le irritò l'occulte squadre,
gli alzi sublime tomba il vecchio padre,
dov'egli pianga e la sua antica madre:
temute giá ne le famose squadre:
ch'a Solimano, il tuo famoso padre,
o duce invitto d'infelici squadre:
Di nuovo giuro, o mio signore e padre,
e voi per sua difesa armate squadre,
l'Oceán de le cose è il vecchio padre.
e 'n grembo siede a lui chi detta è madre.
o duci, e voi che le divine squadre
e savissimo è il tempo, e quasi padre,
e sai non men che servo insieme e padre,
ti seguo ancor fra mille armate squadre.
del tuo marito e del tuo saggio padre. -
mura, porta, ripari, ed armi e squadre,
non curo riveder la patria, o 'l padre,
né baci aspetto da l'antica madre. -
da sette navi scesa in sette squadre,
D'Arabi appresso piú veloci squadre
Da l'altro lato in piene schiere e quadre
disse de la milizia il vecchio padre:
dove duce sei tu d'invitte squadre;
e simulacro, e 'l re lasciva madre
s'adora, e d'alto ciel sublimi squadre,
quelle, dich'io, che seguitâr la madre
raccolto ei fu da l'animose squadre:
Tacito rimirando il fèro padre,
Piangeva appresso la dolente madre:
e spesse volte a le nemiche squadre
a sua voglia spiegar cotante squadre;
de la cittá, de' regi antica madre.
sa dove meglio i suoi raggiri o squadre:
fra superbe, nemiche, irate squadre,
misera vecchia, serva ed orba madre. -
Trasse Emireno intanto orride squadre,
Che da la Senna de le Grazie madre
Donàr gemina lama, e a cui la madre
Immobil sempre, che al medesmo padre
Vide in un corpo solo e sposa e madre
Indi gl'imberbi eroi, cui diede il padre
Parte la bella dallo sposo al padre.
Non sia sua figlia ma di un'altra madre
L'immagine spettrale di suo padre
Con delle righe e con delle squadre
all'auree sedi dell'Egìoco padre
Se generato d'una diva madre
gratificando alla diletta madre
in armi ei ponga degli Achei le squadre,
Divorata co' figli anco la madre,
e noi scorriamo le raccolte squadre,
degli Etoli Toante, a cui fu padre
Giove, d'Ida signor, massimo padre,
dei lenitivi farmaci che al padre,
del tuo favor cortese e al mio gran padre,
la dilicata mano. - Il sommo padre
de' Teucri si traea le forti squadre
ma non diè morte, ché vietollo il padre.
tu sai per anco, connivente padre
tornâr contente alla magion del padre
tu, Ettore, ten vola, ed alla madre
No, non recarmi, veneranda madre,
oh m'avesse il dì stesso in che la madre
bambin leggiadro come stella. Il padre
Orba del padre io sono e della madre.
dica talun: Non fu sì forte il padre:
tolto al covil della veloce madre
dal valor degli Achei; ma quel mio padre
la profonda fiumana. Or m'odia il padre,
sul pavimento dell'Egìoco padre
Stette muta Minerva, e contra il padre
Carco allor della sacra ira del padre,
ne spermenta lo sdegno. Esse del padre
di Meleagro, e la destò la madre
alla mesta Alcïon gemea la madre
pensier si prende di quell'ira il padre
Pagherete voi dunque ora del padre
fu la tua fuga. Misero! né il padre
basti la gloria ed onorar la madre:
che al genitor carissima e alla madre
il cavaliero Enèo padre al mio padre.
Pietà sentinne nel vederlo il padre
apportatore. Di malvagio padre
Crudel! né padre a te Pelèo, né madre
se di Giove alcun cenno a te la madre
cui dopo Achille rompitor di squadre
generato di furto, a cui fu madre
certo di bile ti nudrìo la madre:
cangiato di pensiero il suo gran padre.
né mischiossi agli Achei, ché della madre
mi feo gittar l'invereconda madre,
indi agli eterni del potente padre
su le pelìache vette, e dato al padre.
ei non porrallo alle tue mani, ei padre
Era costui di Prìamo un figlio: il padre
l'ambrosio manto sul bel corpo. Il padre
Cinzia rispose, mi percosse, o padre,
che alle stelle n'andò. Plorava il padre
pietà di mia vecchiezza. Ei pure ha un padre
tra le mie braccia almen! così la madre,
E quanti or privo dell'amato padre,
buoni al tiro. Si trasse il vecchio padre
dolce al suo fianco la divina madre,
Quindi allestiti presentaro al padre
Divino Achille, ti rammenta il padre,
di tema il cor, dicendo: Ottimo padre,
Terribile ai nemici era il tuo padre
Acciocché sappia del suo caro padre,
Non disagiava, e dell'assente padre
Che per se stesso conoscesse il padre?
Figliuola è degno che largisca un padre.
E Telemaco ad essi: «O della madre
Quando sotterra dimorasse il padre.
Che più non ha, sempre s'affisa il padre,
Popol d'Itaca, il nostro: a tutti padre,
Noioso assedio alla ritrosa madre
Grave inoltre mi fôra, ov'io la madre
Tal consiglio al fanciul porgo: la madre
E fender l'onde m'imponesti, un padre
Partirci tutto, ma la casta madre,
Trasportarlo è mestieri. Né la madre
Destin soggiacque il generoso padre.
Disventurato il partorì la madre.
Che morto aveagli sì famoso padre.
Penelope e Telemaco, che il padre
«Atride, il vecchio Nestore mio padre
L'immortal PrOteo, mio creduto padre,
E tramava con esse inganno al padre.
Sparta si volse, per ritrar del padre,
«L'abbia sul mare, a domandar del padre,
Qual de' lattanti leoncin la madre,
Di quella gente ch'ei reggea da padre.
Col genitor la veneranda madre.
E al padre per narrarlo, ed alla madre
Sue giovanili non s'ardìa col padre.
Le luci apristi al dì, tre volte il padre
Ritorno e scorta impetrerai dal padre.
Nausìtoo generoso, il qual fu padre
Nel mezzo: «Orsù, gli disse, ospite padre,
Dal Saturnìde onnipossente padre
Se tutti prima non mi torna il padre
Con che il padre solea, solea la madre,
Nessuno è il nome; me la madre e il padre
Da Giove è il morbo, e non v'ha scampo. Al padre
Costoro ciascun dì siedon tra il padre
Quelli ammutiro. Ma il crucciato padre:
Loro additò con man tetto del padre.
Per la consorte tua, pel vecchio padre,
Comparve in questo dell'antica madre
Ma ciò narrami ancora: io della madre
Ma io di là non mi togliea. La madre
Riprese allor la veneranda madre:
Io, pensando tra me, l'estinta madre
Che diverrai di bei fanciulli madre,
Tutti i vicini la chiedean; ma il padre
Padre lui vedrà, un giorno, ed egli al padre
Surroga invece altra colomba il padre.
Vola dunque sul pelago, e la madre
Ne spïava di Giove: «O Giove padre,
Crebber gli dèi, sì ch'io credea che il padre
Patria m'è l'ampia Creta, e mi fu padre
E, con man sollevatomi, del padre
Trovi la madre tua, che Icario il padre
A Polifide, il qual, crucciato al padre,
Madre d'Ulisse parlami e del padre,
Avea la madre veneranda e il padre?
Nell'atrio e i nappi, in che bevean del padre
Più potenti, offrirommi? Alla tua madre
Restami nel palagio ancor la madre?
«Riman con alma intrepida la madre,
Babbo, tu vanne rapido, e alla madre
Fosse, il ritorno a procurar del padre
Non si mostran gl'Iddii. Videla il padre,
Ella accennò co' sopraccigli, e il padre
Telemaco d'aver su gli occhi il padre
«Babbo, a cittade io vo, perché la madre
Con tai voci Telemaco alla madre
Te la saggia Penelope, la madre
Nel dì che nacque, la diletta madre.
Con aurea tazza: «Salve», disse, «o padre,
Mi sembri, e in questo tu ritrai dal padre,
Fu la vittoria. Ed oh! piacesse al padre
Te, che nol merti, odia il Saturnio padre.
Che per voler de' numi, alla lor madre
Anco di me infelice adempi, o padre;
Non senza un suo perché, seder fe' il padre
Celebrate t'avrìa l'esequie il padre.
Io poi darò a Telemaco e alla madre
Il ritorno non è. Trova la madre
Non che in pace, seder, mentre la madre
Ti protesto, Agelao, ch'io della madre
Cavò di senno. La diletta madre
La stirpe vanta, e non vulgare il padre;
Risplendendo nell'armi, accanto al padre,
Di Telemaco udillo, e ratto al padre,
Gridava, «eccomi qua: salvami, e al padre
E converso a Telemaco: «La madre
'O figli degli Achei: questa è la madre,
Subito apparecchiate. Io voglio il padre
«Stranier», rispose lagrimando il padre,
Dove a te la città? la madre? il padre?
Correre alle narici, il caro padre
Indi sedean di sotto al caro padre
Si converse in tal guisa: «O nostro padre,
levò gli occhi al figliuolo alcuna madre,
poi che senza esso udì tornar le squadre;
l'amante suo, ch'avea nome dal padre,
come avesse in sua guardia mille squadre:
battere il volto dell'antiqua madre,
e di valore assimigliarsi al padre;
da un lato aver le veneziane squadre,
non so se devrà dir matrigna o madre;
con esso lui di finzïoni padre;
gli occhi alle man, ch'eran rapaci e ladre.
trovaro il fiore in braccio al santo padre.
di nuovi capitani alle sue squadre,
castighino le man rapaci e ladre,
vïolato hanno, e sposa e figlia e madre;
molto gaudio apportò ne le sue squadre;