Rime di 'agni'

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ristagni
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scalcagni
scampagni
scompagni
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seccagni
sparagni
taccagni
tamagni
terragni
terragni
traccagni
vivagni
accompagni
accompagni
antibagni
avambagni
boncompagni
castelmagni
discompagni
dopobagni
eleagni
excompagni
lagostagni
mangiaragni
musaragni
olivagni
raccompagni
riaccompagni
riguadagni
rincalcagni
ringavagni
scaldabagni
scendibagni
termobagni
topiragni
toporagni
toporagni
traversagni
traversagni
copricalcagni
gabbacompagni
mangiaguadagni

224 endecasillabi classici rimano con agni:
Quel duro cor, che mentre parli e piagni
Per qual cagion da me ti discompagni
Ed egli a lei: - Non so perché si lagni
né sdegnar che nel duolo io t'accompagni,
languir ti faccia o che d'amor ti lagni,
solitario augellin, sì dolce piagni,
Sapete ch'ogni parte ho de' guadagni
uom che non m'ami o che di me si lagni
Entrato Malagor disse: - Compagni,
son di nemici lor fatti compagni.
i più fieri dintorno augei grifagni
per te pianga colei per cui tu piagni;
aguzzar nel'ingiuria onde ti lagni?
di lagrime infantili il volto or bagni,
spesso è gran refrigerio aver compagni,
pianger devrei vie più che tu non piagni.
vuoi contraporre a quella onde ti lagni,
aguzzar nel'ingiuria onde ti lagni?
son di nemici lor fatti compagni.
uom che non m'ami o che di me si lagni
Sapete ch'ogni parte ho de' guadagni
Nel vïaggio terren gli fur compagni,
né povero né ricco, e’ suo compagni
ricchi, dabbene e grazïosi e magni.
Et non solo io, ma tutti i miei compagni,
Obligo han meco, benché ognun si lagni,
mi fuor mostrati li spiriti magni,
I' vidi Eletra con molti compagni,
Cesare armato con li occhi grifagni.
con noi per poco e va là coi compagni,
«La gente nuova e i sùbiti guadagni
ed era quel che sol, di tre compagni
per che no i volle Gedeon compagni,
Sì accostati a l'un d'i due vivagni
seguite già da miseri guadagni.
Per questo l'Evangelio e i dottor magni
si studia, sì che pare a' lor vivagni.
gli spartí parimente a' suoi compagni;
di fuggir tenne, e d'adunar compagni;
fosse già de le navi e de' compagni,
con cento madri, e ciò ch'a' suoi compagni
e gli dèi che gli aíti, e gli accompagni.
che feriscono il cielo. E per compagni
e i campi ove fu Troia, i miei compagni
ignudi ed unti, uscîr de' miei compagni
per richiamo de' vènti o de' compagni,
A l'ordine d'Enea lieti i compagni
e l'anima d'Anchise. Indi i compagni,
E Memmo, confortando i suoi compagni,
il suo buon legno e i suoi fidi compagni,
fine a l'assalto. I suoi fidi compagni
spruzzando di chiar'onda i suoi compagni,
Enea verso le navi a' suoi compagni
con lor confederarti, e per compagni
Giunto, gridò da l'argine: «O compagni,
nosco restate, e come di compagni
è per confederati e per compagni
Indi torna a le navi, e de' compagni
fremendo lo seguiro i suoi compagni,
ad Enea si mandasse. I due compagni
videro da man manca i due compagni
cosí lunge da' miseri compagni
che stendea già le mani a' suoi compagni;
Memmo e Seresto. E visti i lor compagni
voltò le prore; e: «Via, - disse - compagni,
le schiere attraversando, a' suoi compagni
nel suo scudo composto, i suoi compagni
riparato dal figlio, i suoi compagni
si rallegra, l'accetta; e i suoi compagni
acqua, se non de fonti, almen de stagni
Tu sola il duol comun non accompagni,
e da voi, duci gloriosi e magni,
pietate il vulgo apprenda e n'accompagni.'
(ché mare è l'onda che s'aduni, e stagni)
i tepidi lavacri e i caldi bagni;
nel terren che le vide, e par si lagni:
Sepolti il nobil duce e' suoi compagni
ch'è ben alta cagione ond'io mi lagni
e brami trasportarli ov'il mar bagni
e da voi duci glorïosi e magni
pietate 'l volgo apprenda e v'accompagni.
e portin l'altre i miei fidi compagni,
c'han giá fatto di gloria ampi guadagni. -
Bucentaffo e Sinan, fidi compagni,
perché non sia chi si lamenti e lagni
o tepide acque d'odorati bagni
Ci provi a farlo insieme ai suoi compagni
Accoccolati come grossi ragni
Sempre due passi dietro i tuoi calcagni
Finché nei pantaloni non ti bagni
E gracidan le rane negli stagni
o Troiani, dicea, prodi compagni,
Forse alcun de' veglianti o de' compagni
nella sabbia, stendendo a' suoi compagni
e il sudor lo fiaccava, i suoi compagni
lo sposo rapitor che i suoi compagni
Ma Sarpedonte visto de' compagni
si spiccò dalla sua. Qual due grifagni
dietro annoda le mani, e a' suoi compagni
collocollo; e composto i suoi compagni
Ricondur desïava i suoi compagni,
Me la mia nave aspetta e i miei compagni,
Telemaco, ciascun de' tuoi compagni,
Telemaco; «ov'è l'albero»? I compagni
Già il dì quarto splendea, quando i compagni
Rimenò Idomenèo quanti compagni
Figliuol mio, non sarai, quando compagni
Non avanza un naviglio, e non compagni
Ma già muoion di tedio i miei compagni
Poiché navi non ha, non ha compagni,
Ché navi a me non sono e non compagni,
Tutti morti ne fûro i miei compagni:
Gittaro; e come, mentre i lor compagni
Per fornir di convito i miei compagni,
Portava sotto il ventre un de' compagni,
Mortal mi svelse co' suoi rei compagni,
Rimaser della nave, e che i compagni,
Ne la staccai, pontando; ed i compagni
S'apre un'angusta bocca. I miei compagni,
E la fune recisa, a' miei compagni
Con soavi parole i miei compagni,
Senza dimora. Ventidue compagni,
Sono in poter di Circe i tuoi compagni,
Fa' che liberi io scorga i miei compagni,
Intorno s'aggiravano i compagni,
Poi seguitemi in fretta; ed i compagni
Molte Ombre accorreranno. A' tuoi compagni
E liberar le funi; ed i compagni
Te della nave all'albero i compagni
Confortava i compagni; ed i compagni
E l'onde assonnò un demone. I compagni
Del Laerzìade Ulisse i rei compagni,
Tutti fuor ne cascarono i compagni,
«Eumèo», diss'egli, «ascoltami, e i compagni
Di correre agli attrezzi, ed i compagni
Ond'io te non consumi ed i compagni,
Rimani: che né a me, né de' compagni
Frattanto di Telemaco i compagni
Perché te non consumi e i tuoi compagni,
La nave, che Telemaco e i compagni
Non avanza un naviglio, e non compagni
Fermai le ratte navi, ed ai compagni
Replicava Penelope, «di bagni,
È ver che perdé il legno e i suoi compagni
D'Eupìte, favellò: Tutti, o compagni,
Tiraro indietro: Ulisse e i tre compagni
Non altrimenti Ulisse e i tre compagni
Certo un nume l'aitava. I suoi compagni,
E le navi perdette, ed i compagni
portavan lieti pei salati stagni
verso Selandia il duca e i suoi compagni.
tra quelli spirti che con suoi compagni
fa star Chiron dentro ai bollenti stagni.
- Ah (dicea) valentuomini, ah compagni,
I nimici faranno opra di ragni,
Guardate l'alto onor, gli ampli guadagni
cercando, com'amici e buon compagni,
che Sansonetto il pregio ne guadagni.
che videro da lunge i dui compagni.
sperandovi trovar prede e guadagni.
Non vuo' mai più che forestier si lagni
Così disse; e non potero i compagni
Dunque, o ch'in tutto perda, o lor guadagni
E questo il primo fu di quei compagni
che de le spoglie altrui non fe' guadagni,
Convien chi ride, anco talor si lagni,
Il primo che mi vinca, mi guadagni:
chi vinto sia, con altra s'accompagni. -
Venuta quivi con soi baron magni:
Isolier, Serpentin, che fôr compagni.
Orso, e' non furon mai fiumi né stagni,
né nebbia che 'l ciel copra e 'l mondo bagni,
né altro impedimento, ond'io mi lagni,
Erminïon non vuol di lui mi lagni. -
E mostrò i don c'ha ricevuti magni.
e salutò Marsilio e' suoi compagni
con atti onesti e grazïosi e magni.
più non s'allegri e più non s'accompagni,
e sol nell'acqua torbida si bagni.
Spiriti queruli di bassi stagni,
basta d'offendere coi vostri lagni
ed io perdo con loro due compagni
dagli altri vellutati suoi compagni:
si trova senza tre buoni compagni;
né solidarietà coi tuoi compagni,
gli sproni che ne armavano i calcagni
e darò ordine ai tuoi compagni
ch'egli non è. Di questi suoi compagni
si scrollerà di dosso quei compagni
ciascuno nella scelta dei compagni.
coloro che mi furono compagni.
m'è piaciuto: ha voluto che i compagni
Ora, afferratoti per i calcagni,
di bellezze. Qualcuno lo accompagni.
da cui ritrarre cospicui guadagni,
ha sghignazzato sopra i miei guadagni,
né lo sarò stavolta; tra compagni
Vedo che questo è tempo di guadagni:
Sono sicuramente i miei compagni
al voler vostro. Miei soli compagni
Io sono quasi a terra coi calcagni.
parleranno più forte dei suoi lagni.
E che il bel tempo v'accompagni.
Dumain, se tu desideri compagni
il re in persona, con i suoi compagni.
Se uno avesse il cervello ai calcagni
Che la grazia divina t'accompagni!
di titillare coi loro calcagni
Chi se ne frega, per i miei calcagni!
Me ne schernisco con i miei calcagni.
che la bravura ha tutta nei calcagni
che senza 'l moto e l'onde e posi e stagni,
e quinci sempre egli si mova e lagni
di mirabil virtù paludi e stagni,
ne le paludi ancora e ne gli stagni,
converte paludi e i pigri stagni.
Tacque ciò detto: e i forti suoi compagni
e l'armi e 'l destrier noto ed i compagni
dentro i torbidi laghi e i pigri stagni?
Ippomedonte, e a' forti suoi compagni
Turbârsi i laghi inferni e i neri stagni,
Sì dice, e tratto il brando, i suoi compagni
Il quarto in rimirar de' suoi compagni
si troverà chi 'l creda. Ah miei compagni,