Rime di 'alle'

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alle
balle
calle
dalle
falle
falle
galle
galle
gialle
halle
malle
palle
palle
pialle
pialle
ralle
ralle
scialle
spalle
spalle
stalle
talle
valle
cavalle
cavalle
convalle
farfalle
percalle
pigalle
valalle
vassalle
vassalle
walhalle
apriballe
battipalle
cacciaballe
cacciapalle
capospalle
caracalle
contaballe
entrovalle
farmapalle
fermapalle
fondovalle
guardaspalle
guardiaspalle
lallaralle
marescialle
pappagalle
parapalle
paraspalle
passapalle
quinavalle
rompiballe
rompipalle
roncisvalle
rotoballe
serravalle
spaccapalle
turafalle
tuttesalle
verdegialle
caricaballe
raccattapalle
raccontaballe
acchiappafarfalle

500 endecasillabi classici rimano con alle:
ecco che Samo ha già dopo le spalle,
vedi di spuma innargentarsi il calle;
dico di Prannio ala vinosa valle,
e d'altri più color fregian le spalle.
Son vermiglie e cerulee e verdi e gialle
mugghiando va per solitario calle
poiché lasciò nela diletta valle
Così toro non domo a cui le spalle
dagli antri fuor dela cimeria valle
ma per traverso altrui feria le spalle;
sferzando i corridor verso le stalle,
per lo più destro e men segnato calle,
ed a loro ed a lei volse le spalle;
repentino romor giù per la valle,
s'improviso balen gli occhi o le spalle
e per la cupa nebbia il torto calle
Qual peregrin che per oscura valle
vespe, zanzare, lucciole e farfalle,
fiori di zucche e piume verdi e gialle,
e di gonfio sapon turgide palle,
presso un speco riposto in chiusa valle.
Quindi arrivò per non segnato calle
per cui, se'l chiaro antiveder non falle,
Ma deh! pon mente ale purpuree palle,
Raro de' suoi recessi il chiuso calle
cinto da cupa e solitaria valle,
Sotto le curve e spaziose spalle
'Ila' chiamò per la solinga valle;
la libica faretra ha dale spalle.
cerca e ricerca ogni riposto calle.
esce di Stige per occulto calle,
scorrer vedrai nela vicina valle;
ch'al raggio oriental volge le spalle,
le ritragitta ala fiorita valle.
ed ei pur quasi a forza insu le spalle
L'erbe dal sole impallidite e gialle
poi del'obliqua ed intricata valle
Per più spedito agevolarsi il calle
l'armento fuor dele sbarrate stalle;
barbaro drappo annoda insu le spalle.
siede il pastor dela solinga valle.
ambe le rupi del profondo calle,
ritira indietro il piè, volge le spalle.
quasi per stretta e discoscesa valle.
Tra duo colli ch'al sol volgon le spalle
nel cupo sen d'una profonda valle
e senon quanto ha solo un picciol calle
Perché non seppi che calcar le spalle
chi destrier generosi e le cavalle
e da' presepi antichi e dale stalle
portan con lento piè premendo il calle
dentro vasi gemmati insu le spalle.
specchio e corona dele frigie stalle,
e dele più magnanime cavalle
Nel petto, nele groppe e nele spalle
e nel passar con le piombate palle,
fa lunge al cavalier sonar le spalle.
e l'ampia groppa e le spianate spalle
gli ara con lunga lista un nero calle.
Che pensi tu? sul combattuto calle
Costringerassi a rivoltar le spalle?
Torranno a guardia ogni spedito calle,
Secure avran gli assalitor le spalle.
Ogni monte illustrava, ed ogni valle,
Che scote d'Apennin l'ombrose spalle,
Vola la rupe e per lo voto calle
Che de le sacre Muse in su le spalle
Traforato collar le grandi spalle,
quasi per stretta e discoscesa valle.
ambe le rupi del profondo calle,
siede il pastor dela solinga valle.
barbaro drappo annoda insu le spalle.
Per più spedito agevolarsi il calle
poi del'obliqua ed intricata valle
ed ei pur quasi a forza insu le spalle
le ritragitta ala fiorita valle.
ch'al raggio oriental volge le spalle,
scorrer vedrai nela vicina valle;
esce di Stige per occulto calle,
cerca e ricerca ogni riposto calle.
la libica faretra ha dale spalle.
Ila chiamò per la solinga valle;
Sotto le curve e spaziose spalle
cinto da cupa e solitaria valle,
Raro de' suoi recessi il chiuso calle
Quindi arrivò per non segnato calle
vespe, zanzare, lucciole e farfalle,
Qual peregrin che per oscura valle
repentino romor giù per la valle,
ed a loro ed a lei volse le spalle;
per lo più destro e men segnato calle,
sferzando i corridor verso le stalle,
dagli antri fuor dela cimeria valle
Così toro non domo a cui le spalle
poiché lasciò nela diletta valle
mugghiando va per solitario calle
dico di Prannio ala vinosa valle,
vedi di spuma innargentarsi il calle;
ecco che Samo ha già dopo le spalle,
nel cupo sen d'una profonda valle
chi destrier generosi e le cavalle
portan con lento piè premendo il calle
dentro vasi gemmati insu le spalle.
Nel petto, nele groppe e nele spalle
fa lunge al cavalier sonar le spalle.
gli ara con lunga lista un nero calle.
Fece d'Innòm la dilettosa valle
Di Seòne, e di Sibma oltre la valle
Colpa e Morte seguendo un ampio calle
Cadon divisi in sulle larghe spalle,
Obliquamente per declive calle
Troppo in se stesso, dal diritto calle
Ei sol mantenne, e dal verace calle
Del divino furor, volge le spalle.
Ordinanza schierati apronsi il calle,
Io non mi rimarrò, nè il dritto calle,
Sul da voi fabbricato agevol calle
Ambo, ciò detto, per diverso calle
Non oseranno dal diritto calle
et un di lor se ’l pose in su le spalle
per portarlo là giù in quella valle.
messonsi il sacco costor alle spalle,
andorno e sì ’l gittorno in quella valle.
tanti capi tagliati da le spalle,
fantasma a guardia del tremendo calle,
cui batte eterno turbine alle spalle.
del suo fato novel: vidi la valle
Sesia. Di là varcai per arduo calle
Verbano adombra colle verdi spalle.
Marte sfrenò le tartare cavalle
Sotto l'alpe di Fiesole a una valle
Coprir le rosee disarmate spalle;
In quella venne un cerbio per la valle,
bussando colle corna e colle spalle.
d'abitator della spigosa valle
con quei che dalla fronte e dalle spalle
I pedestri guerrier pose alle spalle
fosser nel primo e nell'estremo calle,
quasi fra due gran monti un'umil valle
non tra i primi a ferir, ma in mezzo il calle,
che la fronte di lor veggia e le spalle,
che di strepito il bosco empie e la valle,
tal la piastra sonò sopra le spalle.
che facesse ei, gettando dalle spalle
le teste d'ambedue sopra la valle:
ma poi che lungi assai mostran le spalle
si ritiran fra' suoi per altro calle:
Melantio poi, che la nevosa valle
con la testa troncata dalle spalle
ché quanto ivi contien l'alpestre calle
per entro il petto alla incurvata valle
che nascosa in tra lor forman le spalle;
stendendo il corso per l'angusta valle,
al nemico vicin voltan le spalle.
che quelli avea della Lomunda valle
nel petto fere, e 'l passa oltra le spalle,
quei di Momonia stende alle sue spalle,
d'Euchero figliuol, sopra le spalle
fuggir temendo e l'abitato calle,
e la frondosa fronte e l'ampie spalle
mugir d'intorno alla famosa valle.
ove mostra il cammin più aperto calle;
il depredato bosco ha su le spalle;
facendo va per l'intricata valle:
e con ratto furor doppo le spalle
il gran monte si lascia, e l'ampia valle;
quale ancilla fedel per ogni calle
sempre ha la Punizion dietro alle spalle,
che nel fosso scendendo, dalle spalle
senta di mille strali offeso il calle.
che volea per fuggir volger le spalle;
che soverchio ha con lui ristretto il calle:
disceso, il pose all'arenosa valle,
de i compagni e del re sopra le spalle
palma o cipresso, al periglioso calle.
e facciam sì che questa chiusa valle
cui, senza cura aver, dona alle spalle
e nel mezzo di lor fa largo il calle.
e spinge in guisa che in angusto calle
face a' nemici al fin volger le spalle:
due sovra i lati, e l'altra alle sue spalle
ove il colle lontan chiude la valle.
Va Rossano il Selvaggio all'altro calle,
al colle pur, che dell'acquosa valle
e perché l'improviso e dalle spalle
del più inchinato fosso delle spalle,
d'aspro torrente, a cui ristringa il calle;
e lo sveglie indi e rimbombar la valle
che 'l collo anco partì tra le due spalle,
e 'l pon disteso al mal guardato calle.
ché di più oltra gir gli chiude il calle;
torna la fronte al fine, ov'ha le spalle;
cerca il traverso alla spinosa valle,
ne' due fianchi del campo e nelle spalle
ma del medesmo suono empie la valle;
le genti sue, dove difende il calle
di tele intorno la spinosa valle,
cervette o damme nel serrato calle,
quando in vece di lor doppo le spalle
sormontando all'autunno e della valle
rimbomba al suo cader l'erboso calle:
senza volger però già mai le spalle;
viene, ove l'Euro più stringea la valle;
il difender da lor l'angusto calle,
scorge dagli alti colli entro la valle,
per più dritto, spedito e breve calle;
or nel capo, or nel petto, or nelle spalle
Cadde appresso il gran busto e fé la valle
quando l'arena dell'armate spalle
or gli altri cavalier cercano il calle
ché col capo in due parti su le spalle
fu orrendo incarco all'arenosa valle.
sì ch'ora eccelso monte ora umil valle
si lassa indietro alle spumose spalle.
cadde il gran busto e l'arenosa valle
empion d'alto romor l'armate spalle.
e già del mezzo per più accorto calle
ma nel voltar su l'arenosa valle
getta ogni vesta all'arenosa valle,
e mostra nude fuor l'orride spalle.
Che co i canuti crin sovra le spalle
alle voci, alle strida aperto il calle,
Menada appar, che nella Frigia valle
chi di se stesso ancor grava le spalle;
si sentìo risonar d'Euro ogni valle,
gli arbori indietro per l'istesso calle,
là dove terminava quella valle
guardai in alto e vidi le sue spalle
che mena dritto altrui per ogne calle.
Ora sen va per un secreto calle,
lo mio maestro, e io dopo le spalle.
rispuos' io lui, «mi smarri' in una valle,
Pur ier mattina le volsi le spalle:
e questo basti de la prima valle
Già eravam là 've lo stretto calle
e fa di quello ad un altr' arco spalle.
E non restò di ruinare a valle
Mira c'ha fatto petto de le spalle;
di retro guarda e fa retroso calle.
suffolando si fugge per la valle,
Poscia li volse le novelle spalle,
ch'era a veder per quella oscura valle
Qual sovra 'l ventre e qual sovra le spalle
si trasmutava per lo tristo calle.
e venimmo ad Anteo, che ben cinque alle,
«O tu che ne la fortunata valle
quand' Anibàl co' suoi diede le spalle,
disse Sordello, «a guardia de la valle,
Ond' io, che non sapeva per qual calle,
tutto gelato, a le fidate spalle.
li abitator de la misera valle,
Tra brutti porci, più degni di galle
dirizza prima il suo povero calle.
lo pane altrui, e come è duro calle
E quel che più ti graverà le spalle,
con la qual tu cadrai in questa valle;
soggiuns'io - com'è d'uopo, in su le spalle
Era per avventura in una valle
Intanto Enea per entro a la gran valle
e de' suoi monti una famosa valle,
ch'avea pien questo fiume e questa valle.
di varie cose, agevolava il calle.
ch'oltre al gelido rio per erma valle
cacciando, avemo e tutta questa valle
la destra gli confisse: e da le spalle
ampio bersaglio. In su l'aperte spalle
da i ladroni d'Arabia in una valle
assaliti a la fronte ed a le spalle;
Partesi, e mentre va per dubbio calle
ed al fine spuntar d'angusta valle
Scotea mobile sferza, e da le spalle
Come destrier che da le regie stalle,
fugge, e libero al fin per largo calle
scherzan su 'l collo i crini, e su le spalle
sparve; e presono a piedi insieme il calle
discendendo a sinistra in una valle,
l'alto monte Siòn volge le spalle.
Escon de la cittade e dan le spalle
e se ne van dove un girevol calle
e ritrovano ombrosa angusta valle
Proposto avrà, se 'l mio pensier non falle,
girando a i fianchi urtarci ed a le spalle.'
la madre istessa, e corse ignoto calle;
o monte ruinoso, od ima valle;
par che prometta, e poi si turba, e falle:
Ma dopo le superbe antiche spalle
Baldacco trapassò, profonda valle,
prima ad Arce ei n'andò per dritto calle;
Ricco di preda il vincitor le spalle
quinci volge a' Gorgon', sanguigna valle.
fatto veloci avean ritroso calle,
ratto conversi in tenebrosa valle:
tentâro a' Franchi di ferir le spalle:
E per lor securezza entr'una valle
discendon per obliquo e lungo calle.
Partesi, e mentre va per dubbio calle,
ed alfine spuntar d'angusta valle
scotea mobile sferza, e da le spalle
Quale il destrier, che da le regie stalle,
fugge, e libero alfin per largo calle
scherzan su 'l collo i crini, e su le spalle
al mezzogiorno; e giunge in regia valle,
pur com'uom che le vie smarrisca e falle.
sparve, ed a piedi andâr per breve calle
discendendo a sinistra in ampia valle;
l'alto monte a Sion copre le spalle.
Ed ora per ombrosa e fresca valle,
sparge di lucid'acque umido calle,
Questo il buon re, vòlte al figliuol le spalle,
Allor sen ritornâr di poggio in valle,
per lo dianzi da lor segnato calle.
ed altri avean le trombe; i duo le palle,
e cheti uscían per disusato calle.
Di ben mille destrier, ch'in ampie stalle
la maggior parte è morta: o langue e falle
e 'ndarno omai cerchiamo in monte o 'n valle
a le nemiche navi il passo e 'l calle:
e per soverchio ardir s'inganna e falle;
Dunque venite a le mie fide spalle
perché, mentre ei volgea le inermi spalle,
il colse in parte ov'il colpir non falle,
e spesso, in paludosa ed ima valle,
del feroce cinghial ferí le spalle.
saetta, e l'ampio segno ei giá non falle;
il nero collo a le sue quadre spalle:
ch'appresso Argante fe' sanguigno il calle,
ch'eran piú lunge entro l'istessa valle,
de' suoi, dispersi in quel sanguigno calle,
che spesso in picciol tempo alterna e falle:
e d'ambo i lati fean sanguigno il calle,
e di morti coprian l'orrida valle.
d'oro e d'elettro; e la profonda valle
mirò sparso di raggi il nero calle.
ambe le rive e la divisa valle:
o sotto gli archi del marmoreo calle:
mentre han la morte a le fugaci spalle;
con saldo piè, che non s'arresta o falle
cedendo al pio guerrier l'angusto calle.
del gran vessillo a l'onorate spalle,
Sion da l'altra: in mezzo un vòto calle
steso è per l'adeguata e piana valle.
ch'egli vorrá (s'il mio pensier non falle)
ferirci a' fianchi e circondar le spalle. -
ond'a l'anima aperto è doppio calle
di gir, mugghiando, a la tartarea valle.
ed al funesto campo omai le spalle
trapassa il fiume e la frondosa valle:
(né la scorta del ciel gl'inganna o falle),
Che de le sacre Muse in su le spalle
Traforato collar le grandi spalle,
E su le armate mura or braccia or spalle
Scendea di Terebinto nella valle,
Sol d'una rozza fionda che ha alle spalle,
E fea sonar delle arme orrende il calle,
E s'è girata dandoti le spalle
Che t'hanno raccontato troppe balle
Gli strani fiori bianchi delle calle
Non piacciono nemmeno alle farfalle
Ma di nascosto gratti le tue palle
E dalla cima adesso guardi a valle
l'opima gleba e la stinfalia valle
guerrier non grava la crudel le spalle!
devolvonsi dai monti, e nella valle
Tal mandava dal capo e dalle spalle
mentre innanzi gli fugge, e tra le spalle
delle mandre, de' greggi e delle stalle,
Licurgo al varco d'un angusto calle,
Bada che alcun le fuggitive spalle
finché lo si recâr sovra le spalle
incitato Dolone in su le spalle
trarlo; o se imposto alle gagliarde spalle
salvar que' due: ma tutti anzi le spalle
gli discorrea dal capo e dalle spalle,
di veloce sparvier, che nella valle
dall'estinto compagni, in su le spalle
ch'io, delle tue coperto armi le spalle,
palma sul dosso tra le late spalle
fiotto del fiume gli avvolgea le spalle.
in disparte la pose, e dalle spalle
cadde, e infranse la biga, e le cavalle
dispossato mi pende dalle spalle
Sovra il capo diffuse e su le spalle
D'agnelli e di capretti eran le stalle:
Che vagheggiava una feconda valle.
E li chiudon, quai verri, anguste stalle.
Pel capo mollemente e per le spalle
Non sono a rimaner presso le stalle,
Che di rauco boato empie la valle
Al nitido parete. Indi le spalle
Che in pubblico mettea non largo calle.
Baciavangli, stringendolo e le spalle,
Si rïempian di nuovo a me le stalle.
ch'ad ogni ombra vetuta o in monte o in valle,
temea Rinaldo aver sempre alle spalle.
lo caccia per un aspro e stretto calle:
che le par che Rinaldo abbia alle spalle.
che scontrò un eremita in una valle,
pensò tôrsi la donna da le spalle.
verso uno albergo è meglio farsi il calle.
siede un ricco castel giú ne la valle.
Prese la via per una stretta valle,
con Brunello ora inanzi, ora alle spalle.
Quindi per aspro e faticoso calle
si discendea ne la profonda valle.
Voltaro i malandrin tosto le spalle,
e se appiattâr ne la profonda valle.
Alcina avrà col populo alle spalle:
già s'ode alto rumore in ogni valle.
gli par ch'a usar la spada troppo falle:
Quivi un vecchio pastor, che di cavalle
Le iumente pascean giú per la valle
Di qua di là da l'antro erano stalle,
indosso l'arme, e lo scudo alle spalle;
prese il camin verso una larga valle,
vide il più largo e 'l più segnato calle.
Si tira i remi al petto, e tien le spalle
a guisa che del mare o de la valle
Era ne l'ora che le chiome gialle
tornando in fretta alla solinga valle,
al fulminato Encelado le spalle,
lasciata fuor d'ogni segnato calle;
sì che più tosto che ritruovi il calle
la Fama d'avisar, gli abbia alle spalle. -
per più d'un monte e per più d'una valle;
i ladroni or inanzi or alle spalle.
et altre fere attraversarsi il calle;
come s'intorno avesse tante galle.
che si vide restar dopo le spalle
Morto cadea questo Aramone a valle;
ma Dardinel l'aperse per le spalle
Cercando gìa nel più intricato calle
ma il grave peso ch'avea su le spalle,
Non conosce il paese, e la via falle,
E quindi per solingo e strano calle,
né per o poggiar monte o scender valle,
Ma poi ch'al mezzodì volse le spalle
Fra due montagne entrò in un stretto calle
che giunse dove in una chiusa valle
Chi sia dirò; ma prima dar le spalle
di voler dar a Montalban le spalle:
che quindi ben sapea qual era il calle.
che prima ch'ella uscisse de la valle,
Dato avea a pena a quel loco le spalle
che v'arrivò Zerbin per altro calle
e giacer vide il corpo ne la valle
e per trovare albergo diè le spalle
con l'empia vecchia alla funesta valle.
incominciaro, e tagliar braccia e spalle
ad espedire e sgombrar loro il calle.
ch'una parte d'un monte o d'una valle
e quivi giunse in uno angusto calle,
che pendea sopra una profonda valle.
Quei ch'a Rinaldo e a Carlo dier le spalle
per campagne, per boschi e monte e valle
ma la più parte trovò chiuso il calle,
Ogni donna che trovin ne la valle,
che percuotan con vimini alle spalle,
le strade risonar dietro le spalle
fece a tutti voltar giù ne la valle.
di mano, andar per uno istretto calle
quando Apennin scuopre l'erbose spalle,
che nel cader fan poi diverso calle;
da l'alte ripe, e portan ne la valle
Marfisa si ristringe ne le spalle,
né crede che Ruggier mai così falle,
Nel più tristo sentier, nel peggior calle
ove ha più asprezza il balzo, ove la valle
così sperando tôrsi da le spalle
taglia busti, anche, braccia, mani e spalle;
e il sangue, come un rio, corre alla valle.
Quel di Altafoglia; Anselmo, gli è di spalle:
Credese ben mandare Astolfo a valle.
Per la pianura, per monte e per valle,
Quanto il destrier se il lascia dalle spalle.
Ferì quel re di drieto nelle spalle
Che del destrier il fie' cadere a valle,
Allo ardito Grifon forte ne calle,
Di qua, di là, da fronte e da le spalle,
Né falcon mai dal cel discese a valle,
Che non restasse a lei dietro alle spalle.
Qual via fuggendo per monte e per valle
Sempre Marfisa aver crede alle spalle.
Scendendo sì gran colpo in su le spalle,
Che quasi il pose del destriero a valle.
Con brandi nudi a fronte in una valle,
Ché troppo presto gli fôrno alle spalle;
Trovâr la dama, che per stretto calle
Quanto nascosta può, per quella valle
Ferisca a i Saracin dietro alle spalle.
Con tutta Spagna ed Africa alle spalle
Né il gran re persïano in quella valle
Fugge Turpino, e Rugiero a le spalle,
Ove tra duo colletti era una valle;
Rugiero a meza costa per un calle
Di dietro il tocca, sopra delle spalle,
E ben si crede di mandarlo a valle.
Fuggito essendo per sassi e per valle,
Rugier gli tolse il capo dalle spalle.
ne son già stanche, et quasi in ogni valle
tal ch'ad ogni altro fa voltar le spalle,