Rime di 'ancia'

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melarancia
motolancia
pomarancia
reggipancia
sottopancia
contrabbilancia
controbilancia
microbilancia
termobilancia

365 endecasillabi classici rimano con ancia:
s'apre la via con la scagliosa pancia;
verso gli orti d'Alcinoo oltre si lancia.
del doloroso umor terge la guancia,
tra tirsi ed edre ove si tresca e ciancia
che regger scettro o sostener bilancia.
col biondo crin, con la purpurea guancia
del brando rotto il manico gli lancia.
Malagorre a quel dir contro la guancia
di vermiglia tornar livida e rancia.
e quasi di cadavere ogni guancia
dela gloria francese e scudo e lancia.
Francesco Bona, il marescial di Francia
ha sol con gli occhi a trionfar di Francia.
dico a costei, che senza spada o lancia
con tanta furia per traverso il lancia
che va dritto a ferirlo insu la guancia.
su la punta or d'un brando, or d'una lancia,
or la schiena riversa ed or la pancia.
Pungendo ei dunque a quel destrier la pancia,
ch'agio non ha d'arrestar pur la lancia,
Onde, infiammato di rossor la guancia
Del rapido destrier punge la pancia,
Mostra la punta de l'orribil lancia;
Le nari delicate e un po' di guancia
dela gloria francese e scudo e lancia.
di vermiglia tornar livida e rancia.
Malagorre a quel dir contro la guancia
del brando rotto il manico gli lancia.
del doloroso umor terge la guancia,
con tanta furia per traverso il lancia
or la schiena riversa ed or la pancia.
Onde, infiammato di rossor la guancia
Che non mi uccide la tua forte lancia,
Lasciando lagrimosa la mia guancia ?
Et per lui lagrimosa ella ha la guancia;
Con la vaghezza sol della mia guancia;
Ma il peggio è che rimasta è quella lancia,
Ch' un angel par alla polita guancia.
Condotta ha molta gente a spada et lancia
Ma perch' or bisogno ha d'huomin da lancia,
Con gli ochi lagrimosi et con la guancia
Col brando sol facea; ai quai si lancia
Dandoli quanto pò sì rustra mancia
Per sua sorte et ventura havea la lancia
Vedendo che 'l guerrier non fa da ciancia,
Con l'Argalia ch' ivi lasciò la lancia
Tanto costui con la superba lancia,
Né mostri la virtù della tua lancia,
Non potendo satiar la vota pancia.
Poi stette di sua vita in la bilancia
Per soggiogarla con la falsa lancia.
Che cadea sotto la fatata lancia.
Lievasi in piede et l'una et l'altra guancia
Uno con l'arco et l'altro con la lancia,
Che 'l cavallier, che la polita guancia
Di quel fresco guerrier non havrà mancia
Porta di faggio una ben grossa lancia,
Madarro è questo, a cui mezzo alla pancia
il vinto Scita per furor la guancia.
ch'era d'Italia la più franca lancia,
con semilia tedeschi, a non dir ciancia.
La guardia poi la mattina per mancia
Appresso corse e spiccòl dalla lancia,
accomandossi a Dio, e colla lancia
percosse il porco; e feri ’l nella pancia.
Già tutto ’l mondo ti pare una ciancia:
dal fero Palamede, d'una lancia,
onde la fronte avea pallida e rancia;
che contra il brando sol mosse la lancia;
dell'ardito valor, ma il prende in ciancia,
e ne devreste aver rossa la guancia,
e un serpente con sei piè si lancia
Co' piè di mezzo li avvinse la pancia
poi li addentò e l'una e l'altra guancia;
sì che mi tinse l'una e l'altra guancia,
così od' io che solea far la lancia
prima di trista e poi di buona mancia.
L'altro vedete c'ha fatto a la guancia
e quindi viene il duol che sì li lancia.
Sanz' arme n'esce e solo con la lancia
sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
per suo valor che tragga ogne bilancia,
Non prendan li mortali il voto a ciancia;
come Ieptè a la sua prima mancia;
si trasse per formar la bella guancia
e in quel che, forato da la lancia,
che d'ogne colpa vince la bilancia,
Avea l'Aurora già vermiglia e rancia
combattendo, or la tromba ed or la lancia
ch'a pena avea la rugiadosa guancia
e 'l vidi in nobil giostra oprar la lancia;
non gli vestian di piume ancor la guancia,
Mentre egli dubbio stassi, Argante lancia
il pomo e l'else a la nemica guancia,
onde in guisa di fulmini si lancia
vèr le merlate cime or sasso, or lancia.
l'asta ferrata fulminando lancia.
d'aventar con piú forza alcuna lancia.
l'un verso l'altro per ferir si lancia.
sovra i confin de la sinistra guancia
re Carlo il Magno, e portò scudo e lancia.
Ei che feo rilevar l'acuta lancia,
or l'arco spezzi, e ciò ch'avventa e lancia
e 'l capo affisso a la nemica lancia;
e di pianto rigò l'arida guancia.
È Guelfo seco; e l'uno ancor la guancia
L'altro che tien sí grossa e grave lancia
Mentre egli in dubbio stassi, Argante lancia
il pomo e l'elsa a la sinistra guancia.
onde il ferir de la nodosa lancia
piú non aspetta, e pur tra' suoi si lancia.
onde in guisa di fulmine si lancia
vêr le merlate cime or sasso, or lancia.
l'asta ferrata fulminando lancia.
d'avventar con piú forza alcuna lancia.
scudo a scudo, elmo ad elmo, e lancia a lancia.
fra' denti trapassò l'acuta lancia,
e gli trafisse la sinistra guancia.
avvicina Goffredo onde si lancia
Altri oppone a l'incontro o spiedo o lancia:
crollando il fier soldano orrida lancia
sotto l'elmo non suo la molle guancia
Fieno e mill'altri che guidàro in Francia
E con morbide piume in su la guancia
Le nari delicate e un po' di guancia
coll'ecatombe la rosata guancia
le regie porte; fa che la mia lancia
Ultima prese una robusta lancia
rendere il merto non poteo: la lancia
paterni non torran che la mia lancia
alla strage de' Licii. Alla sua lancia
quell'infelice. Colla lunga lancia
contra il Tonante sollevar la lancia.
di celeste beltà fiorìa la guancia.
a me pur brilla intorno a questa lancia
tu medesmo cadrai, se di mia lancia
traea pe' piedi, fulminò di lancia
cadrà, prostrato dall'ettòrea lancia.
Così dicendo, colla lunga lancia
Incontro all'uccisor la ferrea lancia
Ma ratto contra a quel furor si slancia
il loro auriga dall'ettòrea lancia
Penelèo, di leggier colpo di lancia
de' quai molti domò l'ettòrea lancia,
potrà sottrarsi in campo alla mia lancia.
nol trafori la lunga ombrosa lancia
svelse dal morto la ferrata lancia,
Se d'Ettore e d'Achille a una bilancia
del primo pelo la venusta guancia,
Che a baciarla chinossi, e per la guancia
Di pianto aspersa la senil sua guancia,
Tingere io vidi la leggiadra guancia.
Sangue scorrerìa giù per la mia lancia.
Alle pareti qua e là: ma lancia
Inverdì a tutti per timor la guancia.
battersi ancor del folle ardir la guancia,
genti erano atte a portar spada e lancia;
Costui sarà, col senno e con la lancia,
Nuoteranno i destrier fin alla pancia
de la sua scorza ormai putrida e rancia! -
in libertà: tu, se sai, gracchia e ciancia;
col cor tremante e con pallida guancia;
Così Rinaldo inverso lui si lancia,
mira a passargli il petto con la lancia:
Quel mostro lui ferir vuol d'una lancia,
una stoccata gli trasse alla pancia,
Lo scudo imbraccia, e qua e là si lancia,
de l'Argalia, poi fu d'Astolfo lancia,
cadea quel dì per l'africana lancia
Vedi in tre pezzi una spezzata lancia:
Il duca di Sufolcia ha la bilancia.
col fratel suo, che v'arrecò la lancia,
Con questo fe' gl'incanti uscire in ciancia
Dal dolor vinta, or sopra il mar si lancia,
or dentro vi s'attuffa, e con la pancia
dico il re di Norizia; onde la lancia
ch'in veste bruna e lacrimosa guancia
ma sol per contemplar sua bella guancia.
tremare a tutti in man vedi la lancia,
Re Pulïano sol non muta guancia,
aver in odio, e scimitarra e lancia,
Dove abbassar dovrebbono la lancia
tra lor si dan nel petto e ne la pancia
ma se la fiera madre a quel si lancia,
vogliono anch'essi insanguinar la guancia,
chi morde al tauro il dosso e chi la pancia:
usurpa a' cavallieri e scudo e lancia;
che non pur tinge di rossor la guancia,
che non v'era un miglior per correr lancia,
darne più tosto ad un suo amico mancia,
dove l'avea con lacrimosa guancia
di matre e di fratelli estimò ciancia
Orlando contra lui chinò la lancia.
non bene asciutta ancor l'umida guancia,
con la sua vita pare a una bilancia,
(ch'avea all'altro castel rotta la lancia),
per lo petto, pei fianchi e per la pancia.
la fronte, a chi la gola, a chi la guancia.
i suoi begli occhi e la polita guancia:
che l'amar senza speme è sogno e ciancia.
Verrà in persona egli a pagar la mancia
L'un ch'avea fin a l'elsa ne la pancia
e Carlo quinto imperator, di lancia
e nel venire arresta sì gran lancia,
se fosse stato pari alla bilancia;
di provar quei di Carlo a spada e a lancia,
lor nominanza era per vero o ciancia,
e quante ne vedean di bella guancia,
Davano, e dato loro era la mancia;
altra risposta dar, che de la lancia.
e inverso quel con tanto ardir si lancia,
con qual si voglia al mondo alla bilancia:
tutti li mena a un par la buona lancia.
senza mai stringer spada o abbassar lancia,
su le braccia, sul petto e su la pancia;
le quai due cose, senza abbassar lancia,
Federico, ch'ancor non ha la guancia
di gloria eterna, ch'abbia con la lancia,
che di febbre gli uccide, e non di lancia,
alla sua donna, che la prima lancia
lei, che 'l destrier, nel petto e ne la pancia:
e quel da parte subito si lancia;
la figliuola d'Amon spinge la lancia,
ma con tanto valor corre la lancia,
n'uccide, uno ferito ne la pancia,
e in cielo e ne lo 'nferno la tua lancia
poi nel bisogno si gratta la pancia
salta a cavallo e si fa dar la lancia,
e mai più non pigliar spada né lancia
né Bradamante più terrebbe a ciancia,
e in tronchi vola al ciel rotta ogni lancia,
e potea stare ugual questa bilancia,
di mai vantarsi che con spada o lancia
con lei di forza, con spada e con lancia.
che se gli vede impallidir la guancia;
con nuove arme e cavallo e spada e lancia
Così dicendo arresta la sua lancia.
Non v'è Ranaldo, quella franca lancia;
Via passò Chiarïon, rotta ha la lancia,
Se può pesar con questo alla bilancia,
Con belle gente armate a scudo e lancia;
A mezo il corso aresta la sua lancia,
Dico Ranaldo il passa, e la sua lancia
Non si dièno le imprese avere a ciancia:
E fornir con la borsa e con la lancia,
Però che resta integra la sua lancia.
Percosse il re Agramante con la lancia
E passolli il destrier sopra la pancia.
col senno, col tesoro e colla lancia,
uno scudiere a piè sol colla lancia;
se l'aütor della istoria non ciancia,
ch'avea d'avorio, come era la guancia.
Rinaldo non avea rotta la lancia,
gli passò la corazza e poi la pancia;
quel dì che insieme provamo la lancia
tanto che ancor n'arrossisco la guancia,
Ma cavalier parean da spada e lancia
che molti n'hanno forata la pancia.
se non fussino ognun provata lancia.
Che pensi tu, con ispada o con lancia
portarti in sulla punta della lancia. -
Meredïana allor prese una lancia,
truova un pagano e per mezzo la pancia
A un pagan di man tolse una lancia,
né per vergogna arrossita ha la guancia
e' miglior cavalier che portin lancia?
poi ritornava per dargli la mancia;
ma 'l conte Orlando gli pose alla pancia,
due braccia o più rïusciva la lancia,
il miglior paladin che abbassi lancia,
Pàrti che 'l tempo sia da dama o lancia?
sanza operare spada molto o lancia.
per dargliel colla punta della lancia,
racquistar questi con ispada o lancia,
tanto in sul crollo son della bilancia. -
Quando il Soldan vide abbassar la lancia,
perché e' vedeva che costui non ciancia,
pensò passargli la falda e la pancia:
e disse: - Il cuoco anco lui vuol la mancia,
o io ti tignerò tutta la guancia. -
io vo' che tu il guadagni con la lancia,
e darotti tal dota e sì gran mancia
Un poco rossa si fece la guancia
io non vidi mai uom correr me' lancia;
ché s' tu mi dessi omai nell'una guancia,
e chi dice altro, di' ch'e' sogna o ciancia:
nol conosceva; uccisel con la lancia
o dove io ponga in su questa bilancia,
o vuoi col brando, Astolfo, o con la lancia.
forse che più non gittava la lancia
combatter con la spada e con la lancia.
se tu m'abbatti per forza di lancia,
come Antea abbi provata sua lancia:
credo che sia la pace e non la lancia.
la pace fia col sangue e con la lancia,
e tutti i moricin gridon per ciancia:
più sicura è la pace che la lancia.
poi gli volse la punta della lancia
e l'uno e l'altro abbassò la sua lancia,
pure Avin gli rispose con la lancia,
ma questa volta della morte ciancia.
ché gli misse nel cor proprio la lancia,
gente ch'ognun porterà ben sua lancia.
e tolse a un ch'era appresso la lancia.
Angiolin non aveva in man la lancia,
un colpo tal che gli passa la pancia.
poi gli fu tolto per forza di lancia,
Rinaldo il primo calò giù la lancia,
se non che il ferro gli striscia la guancia
gli passassi un coltello, anzi una lancia,
perché e' cognobbe in su 'n una bilancia
col favor di Marsilio e con la lancia,
come altra volta con ispada e lancia
gli diede una sassata ne la pancia,
gli forò la braghetta con la lancia;
come se fosse stata una bilancia,
e 'l coglie a punto al mezo de la pancia,
ma non sente piegar né urtar la lancia.
Giberto intanto avea rotta la lancia
e col troncon fatta crepar la pancia
e 'l percosse del calcio de la lancia
non ti si tigne di rossor la guancia?
giuro a Dio, te la caccio ne la pancia. -
d'un pel segnata mostreran la guancia,
faranno or con la spada or con la lancia.
sí che 'l fondarsi in altro aiuto è ciancia.
Il Papa sa che a correr questa lancia
che avrebbe trasformato in una lancia
alto quanto gittar può la mia lancia.
contro il quale la mia forcuta lancia
sulla punta oscillante d'una lancia
per farvi tracollare la bilancia.
sopra i due piatti d'un'equa bilancia
Vorresti forse spezzar la tua lancia
Mai migliore soldato brandì lancia,
dall'affilata punta della lancia
È così infatti. C'è qui una bilancia
le fossette sul mento e sulla guancia;
con tonnellate d'olio nella pancia?
Basterebbe una piuma alla bilancia
non oso più rimpinzarmi la pancia,
mantiene i piatti delle sua bilancia:
delle mie armi a conquistar la mancia
Signoria, prego, per me niente mancia?
tormenta il povero Tom. Nella pancia
Oh, s'assidano in cima alla sua lancia
la punta della mia temprata lancia,
di far impallidir la nostra guancia,
si pesan sopra una stessa bilancia:
Pensa a Vaughan, e possa la tua lancia
A volerli pesar su una bilancia,
vuol dire proprio che sulla bilancia
pesate sopra una giusta bilancia:
si peserà su una falsa bilancia
su una qualunque comune bilancia?
il celestiale di quella tua guancia
che una data sopra la vostra guancia.
sul suo più alto piatto, la bilancia
uccisor de' mortali avventa e lancia?
i macigni ne prende, e li rilancia
nelle ferite infissi, e li rilancia,
indi da sè con tutto il nerbo il lancia,
finchè d'un salto nel Peneo si lancia,
e a la trisulca lingua; indi si lancia
e a battaglia s'appresta: indi si lancia