Rime di 'anco'

Trovate 65 rime per anco

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nemmanco
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paranco
peranco
rifianco
rimbianco
rinfianco
rinfranco
spalanco
unquanco
battifianco
cantambanco
cantimbanco
capobranco
mangiafranco
montambanco
montebianco
nasobianco
nientemanco
nondimanco
preaffranco
puntofranco
saltambanco
saltimbanco
sottobanco
nientedimanco
nulladimanco

500 endecasillabi classici rimano con anco:
Proteo, saggio indovin che talor anco
Proteo, che'l gregge suo canuto e bianco
Ed ecco insu quel punto uscir di fianco
dove mostro crudel mi squarci il fianco. -
traggami iniqua stella inerme e stanco
forma l'arco minor del lato manco.
dove l'ultima costa appresso al fianco
e dorato il pugnal dal'altro fianco.
Damaschina ha la storta al lato manco
nel proprio albergo a riposare il fianco,
le nere nubi col suo corno bianco,
chiuso il carro dorato Apollo stanco
ma sotto pelle crespa e capel bianco
e nel cui corpo estenuato e stanco
Ma Melidonio, che dagli anni il fianco
gli orna la gola e simil cinta il fianco.
che le'mpenna la rosa al'orlo manco.
d'un terzopel che parimente è bianco
gemino arcier da questo e da quel fianco.
la fosca il fosco tien, la bianca il bianco.
un l'ha dal destro lato, un l'ha dal manco.
fra quante imprese di pugnar non stanco
per man del tuo signore invitto e franco
Ferro fedel, già del'amato fianco
Lo scudo che sostien col braccio manco
e di penne di cigno il cimier anco
Bianco il destrier, bianco l'usbergo e bianco
una lancia portar potrà ben anco. -
Chi porta ognor tante saette al fianco
Cadde su la ferita e freddo e bianco
e'l varco aprendo al'egro spirto e stanco
Disse, e con questo dir nel proprio fianco
Quei la man bella insu'l costato manco
e fiede al caro Armillo il miglior fianco
Passa il cuoio macchiato a nero e bianco
un'aurea freccia gl'involò dal fianco.
Quivi pian pian mentr'ei posava stanco
fora assai meno a sofferir già stanco.
che di fastidio ogni altro cor men franco
amaro e dolce, al tormentato fianco,
dubbio si volge e d'or in or vien manco,
nel consiglio discordi, infermo stanco
A me stessa, che più?, rapì dal fianco
Al mio marito la tanaglia ed anco
Alo dio dela guerra invitto e franco
sotto la scorta del buon duce Franco
stuol di greci guerrieri, il frigio stanco
- Or mentre (seguì poi) del cavo fianco
Gli fa catena dele braccia al fianco,
L'or biondo e crespo, il terso avorio e bianco
Or quivi un dì fra gli altri, ecco che stanco
sul'avorio non san, lubrico e bianco
velarsi, or il bel tergol or il bel fianco;
quella nube gentil non splendea manco.
eravi affiso un pergameno bianco
sospeso gli avev'io su'l tergo manco
Perché non si smarrisse o smarrit'anco
senz'occhi in fronte e senza core al fianco,
anzi quando il tuo sol mi verrà manco,
Non ch'io d'amarti, o fastidito o stanco
Con le ninfe conversa e talor anco
sol di purpuree macchie il petto e'l fianco
E canuto qual cigno e'l pelo ha bianco
Né sposo alcun, sicome infermo e stanco,
impotente fanciullo e vecchio bianco,
Misera me, cui sempre il letto e'l fianco
al troppo dianzi affaticato fianco,
persuadono il sonno al mondo stanco,
già la notte si chiude e'l dì vien manco,
fece il fuso veder del braccio manco.
fuss'arte o caso, dilicato e bianco
E fu quasi un sol punto aprirgli il fianco,
che stendendo una man d'avorio bianco:
Mentre d'alto stupore Adon vien manco,
siete guanciali al volto e piume al fianco,
che del'idolo mio languido e stanco
Lasciasi l'arco e la faretra al fianco,
D'argento in fronte immacolato e bianco,
Tien duo veltri la destra, al lato manco
di scudo adamantin ricopre il fianco.
Sostien l'asta la destra e'l braccio manco
veste pur di cerviero a negro e bianco
ha l'arco a' piedi e gli attraversa il fianco
Solitario garzon posarsi stanco
forse per tema il mio valor vien manco?
la vipera crudel, che l'apre il fianco.
vo' che più forte al cor senta pur anco.
Ma l'avorio però candido e bianco
cede ala bella mano ed al bel fianco.
versi l'anima fuor languido e stanco.
Venere il core, il bell'Adone il fianco.
più del dente che'l morse è bello e bianco.
Arma tu di costanza il petto franco
meglio ch'io non armai di strali il fianco.
gli avea guernito il destro orecchio e'l manco
di tre linee di perle il collo bianco.
l'una mano ala guancia e l'altra al fianco
Ma pria che'ntutto abbandonato e stanco
mentre mira il ciel buio e che vien manco
traendo pur del'affannato fianco
scorge la meta il mio corsier già stanco,
al pigro ingegno il travagliato fianco.
presso al'estremo, augel canoro e bianco,
Fan bel concerto l'un e l'altro fianco
moto il destro non fa che subit'anco
concordi i piè, mentre si vibra il manco,
preso del'aversario il braccio manco,
gliel'imprigiona e l'attraversa al fianco.
ma perché greve e travagliato e stanco
col piè destro davante ardito e franco
di profilo col busto e mostra il fianco
stende il braccio migliore ed alza il manco.
grasso petto, ampia groppa e largo fianco.
ora col destro il zappa, ora col manco.
gli divide la fronte un fregio bianco,
Eccone un'altra coppia; al destro fianco
Ruggier, che sovra'l fondo azzurro e bianco
Veggio poi Sforza che gli vien dal manco,
del terzo adorna il capo, adorna il fianco,
posto in campo vermiglio un destrier bianco.
Non è mestier: così spedito, e franco
Ebreno appar, benchè rugoso, e bianco.
Interrotti sospir trasse dal fianco.
Poi contra Anselmo maneggiò non manco
Al dolente guerrier non usciva anco
Carlo fere a Derniso, ove sul fianco
Rodi mirò; viso vermiglio e bianco,
Ed in robuste membra animo franco.
La forza del tesor gli venne manco;
Su la guancia rosata indi vien manco,
Il giovinetto allor tragge dal fianco
Per ermo calle il peregrin già stanco,
Ha da varcar con anelante fianco:
Impugna il brando, che dal lato manco
Or mentre affaticava il piede stanco,
Corse per l'Asia ogni riviera, ed anco
Vago di sangue, ed Azamor vien bianco,
Per Dio non sarà cor, non sarà fianco,
Mirate me, se di timor son bianco?
Il campo d'Ottoman venuto è manco,
Steso su l'erba infievolito e stanco;
Vientene meco, e gli saetta il fianco;
Che l'umano vigor ne divien franco;
Le lor vestigia a seguitar non stanco;
Che su l'arena gli trafisse, ed anco
De la stirpe de' Numi il caro fianco,
Non vergognate di donar voi anco
La seggiola avanzando, all'agil fianco
Che le alleviàro il dilicato fianco
Tosto forse il vedrem trascinar anco
Ergiti, e marcia dimenando il fianco.
Che di nobil signor ministri al fianco
De la stirpe de' numi il caro fianco,
Non vergognate di donar voi anco
Tu signor di tua mano all'agil fianco
Che le alleviàro il delicato fianco
Ben tosto si vedrà strascinar anco
Da le ricche viventi, a cui per anco,
Con animo viril celiano al fianco
Solitario garzon posarsi stanco
veste pur di cerviero a negro e bianco
di scudo adamantin ricopre il fianco.
che del'idolo mio languido e stanco
che stendendo una man d'avorio bianco:
fuss'arte o caso, dilicato e bianco
fece il fuso veder del braccio manco.
persuadono il sonno al mondo stanco,
al troppo dianzi affaticato fianco,
impotente fanciullo e vecchio bianco,
Con le ninfe conversa e talor anco
anzi quando il tuo sol mi verrà manco,
sospeso gli avev'io su'l tergo manco
eravi affiso un pergameno bianco
quella nube gentil non splendea manco.
sul'avorio non san, lubrico e bianco
Gli fa catena dele braccia al fianco,
Or mentre del cavo fianco
Al mio marito la tanaglia ed anco
nel consiglio discordi, infermo stanco
amaro e dolce, al tormentato fianco,
fora assai meno a sofferir già stanco.
Quivi pian pian mentr'ei posava stanco
un'aurea freccia gl'involò dal fianco.
Quei la man bella insu'l costato manco
Cadde su la ferita e freddo e bianco
Chi porta ognor tante saette al fianco
una lancia portar potrà ben anco. -
Lo scudo che sostien col braccio manco
Ferro fedel, già del'amato fianco
che le'mpenna la rosa al'orlo manco.
ma sotto pelle crespa e capel bianco
chiuso il carro dorato Apollo stanco
le nere nubi col suo corno bianco,
Damaschina ha la storta al lato manco
dove l'ultima costa appresso al fianco
forma l'arco minor del lato manco.
traggami iniqua stella inerme e stanco
Proteo, saggio indovin che talor anco
Ma l'avorio però candido e bianco
cede ala bella mano ed al bel fianco.
versi l'anima fuor languido e stanco.
Arma tu di costanza il petto franco
di tre linee di perle il collo bianco.
traendo pur del'affannato fianco
moto il destro non fa che subit'anco
preso del'aversario il braccio manco,
ma perché greve e travagliato e stanco
col piè destro davante ardito e franco
gli divide la fronte un fregio bianco,
Del tempestoso foco, ed al suo fianco
Di Mongibello il fracassato fianco,
Ognun ammira: chè l'idea pur anco
Tiresia e Fíneo, mi sovvien pur anco.
Le trecce d'ôr fino allo snello fianco
Saluto ch'assai dopo udì pur anco
Delle trisulche folgori sul fianco,
Tolto mi fu dall'impiagato fianco.
Tu me n'avverti, e già l'udii pur anco
Eri tu già perduta, ed io per anco
Dovea dar leggi. In spirito fors'anco
Divietato saper! Ma pur non anco
qual era azzurro o verde o giallo o bianco,
onde e’ sospira e per dolor vien manco,
Ch' era nella battaglia afflitto et stanco,
Che ella non l' ama et men vol amar anco,
Fatato havesse il lato destro o il manco,
Pardo visto non fu sì destro unquanco
Che saltando al guerrier diede in un fianco
Ma, perché l'hora sua non è giunta anco,
In loro pare non sperato unquanco,
Pur dansi al latto dritto hor, hor al manco.
Ma questo altro è vestito tutto bianco,
Coperto ha il scudo d'un damasco bianco,
Et porta sul cimier un pennon bianco,
Di Mario et la sua patria Pericle anco
Riduce in servitù col suo dir franco.
Di lui visto non fu più altiero unquanco
Far non potrà che per Angelica anco
Non adoprino ei brandi ch' hanno al fianco.
Verso Granata, e uscì dal lato manco
Un giganton con una storta al fianco,
In se sicuro di riveder anco
Del truovato destrier, e il monaco anco
Giulivo giunse il cavalliero franco ;
Di grave peso et una storta al fianco.
Passò Frusberta a quel dal lato manco
Che, nè su l'uno nè su l'altro fianco
Ingenochiossi d'una gamba, stanco
Intorno al fonte di bel marmo bianco
Ciascun che sia o per fatica stanco
Nè a Zenodor nè a Fiordispina manco
Cercando di far rosso il cuoio bianco,
in crudeli battaglie, e a me pur anco
Medicina sarammi all'egro fianco
arcane stanze gli ritrova al fianco
Nulla è che manchi a qual sia uopo. Al fianco
liquidi figli dal paterno fianco
di frapposti vapori. E tal pur anco
di canuti nemici. E a me pur anco
fan sull'eterno provveder pur anco
Come che intorno il guardo io mova e 'l fianco,
che la memoria fugge, e il dir vien manco.
Liete d'ulivo. Avea riposo al fianco
cento legion di popol franco,
che a sua difesa non si vede stanco.
il cavallo e ’l baron coperto a bianco,
Che ti faranno al primo colpo stanco,
Che ti verrà di una promessa manco;
Quattro insegne ha di lor; Finasso il bianco
e di Travernia, che si scorge al fianco
ivi l'esca domestica vien manco,
De' pedestri, impiagato il petto o 'l fianco
chi vive ancor, ma spento ha in tutto e stanco
chi lo scudo ha impedito e 'l braccio manco
questo al ventre percosso e quello al fianco.
né sbigottito vien per questo o stanco,
ma più che fosse ancor sicuro e franco.
che 'n te sol ebbi, e non altrove unquanco,
che la mia spada o 'l cor non rtesti stanco,
per questa mano offeso vegna manco,
che scoperto il trovò nel lato manco,
nell'osso più vicin del destro fianco.
lassò il terrestre vel pallido e bianco,
che chi in fronte ferito e chi nel fianco
tra 'l fuggire e 'l morir venuto è manco.
Clotario uscito dal medesmo Franco
nato in Pomeria, ove le bagna il fianco
questi del padre suo canuto e bianco
a Reso il Provenzal, ferito al fianco;
resta battuto da Finasso il bianco.
il cui sommo valor non fu mai stanco,
lassa, s'io debba mai rivederv'anco,
il ciel, ch'a i danni miei non veggio stanco:
piacer mi diè, poi che venuta è manco
che in sì ostinato ardir gli batte il fianco,
Né poté Stilicon lo stuolo stanco
così 'l suo disegnar venuto manco,
Il Selvaggio Rossan nel lato manco,
del possente Aretoo trapassò il fianco,
Cadde ivi il miserel languido e bianco,
ma l'odio solo, onde non son mai stanco,
che mi divora il cor nel seme Franco.
che di rami verran dell'arbor franco,
poi che quel che veggiam sia secco e manco;
è, da poi ch'io ci son, venuta manco,
più il nostro ancor che 'l lor valore stanco:
trall'armorico stuolo, e 'l popol Franco
di percossa mortal nel lato manco
mandò in man di Pluton gelato e bianco.
Tai giugnendo costor su 'l lato manco
il fer gotico stuol ferono al fianco
che la sera assetato, afflitto e stanco
Era aspra la quistion, se in quell'or anco,
non la sturbava d'uno e d'altro fianco
Spartonsi dunque, e dove rotto o stanco
e chi sia gliel discuopre il nero e bianco
che sol d'ogni guerrier si cinge al fianco
e vergogna gli fora il venir manco
quel nella spalla destra e questo al fianco
percoteva aspramente il lato manco.
di durissimo stral dal lato manco.
e del sangue che versa afflitto e bianco.
e confortando assai gli segue al fianco;
d'una punta lo scudo dritto al fianco,
e 'l poteva impiagar nel lato manco,
ha co' levi destrier percosso al fianco
raro guerrier appar non morto o stanco:
al destro lato e 'l fer Clodino al manco,
E rigirando intorno al lato manco,
trova il re Lago che canuto e bianco
né di consiglio né d'aita stanco
con gravissime strida al lato manco
il Britannico campo assale al fianco.
Panemone ed Agan venirgli al fianco;
e percosse il primier nel lato manco;
percosse in fronte e pallidetto e bianco
Non ne cale a Tristan, ma spinge al fianco
caccia il brando a Filea nel lato manco,
Mirinto appresso rende esangue e bianco
e gli viene a cader su 'l lato manco,
quella, che vien più bassa sotto il fianco;
indi senza mostrarse afflitto o stanco,
nelle coste più basse al lato manco,
che fan l'arco minor vicino al fianco:
Con quella gli spron, ch'ebbe allor'anco,
le stelle, ch'al destrier pungono il fianco,
ma in questo mezzo il bel drappello stanco
che suggetto maggior non ebbe unquanco,
di lodar sue virtù si vide stanco;
sovra tutti il color canuto e bianco,
che a mezzo il corso poi sì frale e stanco
e 'l misero caval ch'ei ne vien manco.
Ma poi ch'essa varcando al lato manco
allor potete all'uno e l'altro fianco
che 'l corrente caval divegna stanco;
L'ultimo è Perseval che frale e stanco,
conduce il me' che può traendo il fianco,
come bifolco il bue, che venne manco
con suo troppo dolor Finasso il Bianco,
che pur quanto potea veniva al fianco.
venimmo, alpestro e, per quel che v'er' anco,
Qual è quella ruina che nel fianco
o per tremoto o per sostegno manco,
segnato avea lo suo sacchetto bianco,
Or te ne va; e perché se' vivo anco,
sederà qui dal mio sinistro fianco.
conduce il lïoncel dal nido bianco,
E quella cu' il Savio bagna il fianco,
tra tirannia si vive e stato franco.
da l'un, quando a colui da l'altro fianco,
là dove mio ingegno parea manco,
or dal sinistro e or dal destro fianco,
Là sù non eran mossi i piè nostri anco,
che dritto di salita aveva manco,
venire appresso, vestite di bianco;
L'acqua imprendëa dal sinistro fianco,
s'io riguardava in lei, come specchio anco.
tal foce, e quasi tutto era là bianco
quando Beatrice in sul sinistro fianco
aguglia sì non li s'affisse unquanco.
fosse 'l partire, assai sarebbe manco
Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco,
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco.
e l'ali d'oro, e l'altro tanto bianco,
Quando scendean nel fior, di banco in banco
ch'elli acquistavan ventilando il fianco.
vista errar quinci, o ch'aggia l'arco al fianco,
gli fosse il petto e sviscerato il fianco.
simulata e taciuta, e da molti anco
da l'obbligo de' Greci. E mi lece anco
il gran Nereo il conturba. E tornâr anco
nuore d'intorno; e Prïamo vid'anco
e di miseria: e se d'esequie io manco,
del tuo peregrinaggio, acciò piú franco
giunto là 've d'Atlante il capo e 'l fianco
ai superbi edifici. Avea dal manco
premea col rostro del Centauro il fianco.
o che langua o che tema, o che sia manco
mi ritrovai sol quella notte; e stanco
targhe ne la sinistra, e storte al fianco.
de le sue braccia, e sí la gola e 'l fianco
Lagrimosa vittoria! E non meno anco
venne una freccia che la mano e 'l fianco
Giove, mentre dicea, tonò dal manco
parte a l'omero destro e parte al manco.
o per false risposte. E ciò dico anco
benché ferrato, e la corazza e 'l fianco
entrò sotto di Lúcago, e nel manco
già lavata ne l'onde, afflitto e stanco
ne sono i fossi e i fiumi); ma quanti anco
l'ultimo da lontano. E da lunge anco
facea storpio e disturbo. Ed ecco al fianco
e da lor cerca allor che 'l tergo o 'l fianco
di quelli dico dal falcon bianco
che 'n frode mai non ebber il cor stanco.
balzano d'un sol piede estremo e manco;
ha largo petto e rotondetto 'l fianco;
qual nevo, qual carbon, qual corvo è bianco;
bassa la vista, e poi mirar vols'anco:
alor ne venne, al doppio colpo, manco.
fra 'l qual tempo Rampallo vi vien anco,
di speronar un asinel già stanco.
torcendosi su l'uno e l'altro fianco;
poscia parlando confortarla almanco;
chiama Milone, et il chiamar vien manco,
fin che Grifalco non verammi stanco;
che piú di solcar onde omai son franco;
e l'Orsatino mio non fiami manco,
Due cose giunte a queste intender anco
dite, piacendo a voi, né piú né manco
mar Adriano insin al lido franco,
E pur, se non in tutto, in parte almanco,
perché voi sempre il negro dite bianco
non dati orecchia, prego al volgo, manco
fe' la rotta de' Persi il popol franco,
i fuggitivi di seguir fu stanco,
a l'arse labbia, al travagliato fianco,
si ferma e volge, e poi cede pur anco.
e di tanto rovescio il coglie al fianco,
è dal colpo la vita al duce franco.
d'uomo che consigli, sta da l'altro fianco:
d'accorgimento, uom già canuto e bianco.
di lui sapesse o sia latino o franco;
fègli l'aspra percossa, e frale e stanco
sovra il duro terren battere il fianco.
mal guardato al pagan dimostra il fianco;
di riparo si lascia il lato manco.
del nemico ribatte, e lui fère anco;
O vero a me da la sua destra il fianco
pur risanata in cotal guisa almanco
ed or la mente in pace e 'l corpo stanco
E la spada togliendosi dal fianco,
'Questa è la spada che 'n battaglia il franco
ch'io già gli tolsi a forza, e gli tolsi anco
vattene ad investir nel lato manco.'
ond'egli urtò de gli nemici al fianco,
né poté sostener l'impeto franco,
Soggiunse al fin come già il popol franco
e invitò lui ch'egli volesse almanco
Questo parlare al giovenetto fianco
Fra color che mostraro il cor piú franco,
a cui né le fatiche il corpo stanco,
Cinque suoi figli quasi eguali al fianco
d'Argante vien l'ardire o 'l furor manco,
né flagello infernal gli sferzi il fianco.
e piú calcato insieme il popol franco;
poco cedeano o nulla al valor franco.
al fier Corcutte ed a Rosteno il fianco,
troncò a Rossano il destro braccio e 'l manco;
cerca adagiare il travagliato fianco,
quetar i moti del pensier suo stanco.
sentire il duol de le ferite, ed anco
e su la scala poi Clotareo il franco:
questi da l'un passato a l'altro fianco.
al signor de' Fiamminghi il braccio manco,
cui nulla faccia di periglio unquanco
sgomentò, né mai fosti in guerra stanco.
e per l'orme di lei l'antico fianco
Vede costui l'arme cangiate, ed anco
e se n'affligge, e per lo crin che bianco
Argante; odi 'l tu, Cielo; e se in ciò manco,
giuro di far ne l'omicida franco,
né questa spada mai depor dal fianco
che 'l lor vessillo è di seguir già stanco,
far che la schiera mia ne vegna manco?
siasi in suo danno e del suo popol franco;
È questi re di Sarmacante; e 'l manco
cosí dotto è ne l'arme, e cosí franco
Saprallo ben (l'annunzio) il popol franco,
ch'ambi in un tempo il suol presser co 'l fianco.
sovra ha il braccio migliore e sotto il manco.
sottogiace impedita al guerrier franco;
e si ripon la fida spada al fianco,
il chiuso de le strade al popol franco.
quella che non uccide, atterra almanco.
fu da lunge venirne il popol franco,
co' fanti in mezzo e i cavalieri al fianco.
e prepose Altamoro al lato manco;
Giansi appressando, e non lontano al fianco
Ma come il capitan l'orato e 'l bianco