Rime di 'angue'

Trovate 9 rime per angue

angue
langue
sangue
esangue
cacasangue
mezzosangue
pisciasangue
purosangue
succiasangue

500 endecasillabi classici rimano con angue:
colà ti scorga ove si torpe e langue
senza viscere vanne e senza sangue.
in effigie di bestia insieme e d'angue
Negar non può pertanto al proprio sangue
Stupisce inun, sospira e freme e langue,
si manifesta alfin con pianto e sangue'.
ché, chiuso in casa il foco, in grembo l'angue
mordendo il suolo e vomitando il sangue.
Folchetto atterra poi, che cade e langue
tra paura e dolor paventa e langue,
e le viscere care e'l caro sangue
Tal rondine talor che veggia l'angue
prodotti nel dolor, nati tra'l sangue.
che non straccia la carne e sugge il sangue.
però che morso ha di mignatta e d'angue
per cui sospira innamorata e langue,
che'n Tessaglia ferì l'orribil angue.
vagliane omai la crudeltate e'l sangue.
del cervo alpin che divorato ha l'angue.
né vi mancan le viscere col sangue
per cui lavando il già corrotto sangue
Nel sen che quasi ancor tepido langue
la rosa e'l mirto impallidisce e langue.
Giamai non ride, al'altrui rider langue
Un rospo ha in bocca ed un pestifer angue
solcan laceri busti il proprio sangue.
chi muor trafitto e chi malvivo langue,
fame d'or, sete d'or più che di sangue;
e pur dale rapine oppressa langue.
fatto scoglio di ferro in mar di sangue.
né stanco posa, né ferito langue,
senza duol, senza ferro e senza sangue.
e, trafitta d'amor, sospira e langue
dove tanta beltà sospira e langue.
spoglie bagnate di celeste sangue,
e sembra d'or e punge a guisa d'angue,
e mi scopre la man tinta di sangue,
di timor, di dolor palpita e langue:
ferisce a morte e per pietà ne langue;
e piange l'uom, poiché gli ha tratto il sangue;
e del fiume d'Egitto il perfid'angue,
angosciose sudò stille di sangue.
tinta d'amor la violetta langue.
Tenta uno strale e di rosato sangue
Mentr'ella in atto tal si strugge e langue,
morte e strage del mondo e foco e sangue.
ch'esser ti convenia moglie d'un angue,
m'asciughi il pianto, ov'io l'asciugo il sangue?
apre così, che'l cor ne geme e langue,
solo al'agnel, che non però ne langue,
Non sugge qui crudo tiranno il sangue,
O come dolce spira e dolce langue,
Orribil no, ché nel'orror, nel sangue
dal bel fianco piovea gorghi di sangue.
Altri mentr'egli more ed ella langue
asciuga al'una il pianto, al'altro il sangue.
seccasi e nega al'orticel che langue,
tronca le vene, il suo ceruleo sangue,
virtù raccolta è vie più forte e langue
troppo allargato in un gran corpo il sangue.
Di quel caso pietosa e di quel sangue
al primo un bel cimiero in foggia d'angue
insieme mescolò sangue con sangue.
Ma spande con la manca onda di sangue.
Se Cortes, e Pizzarro umano sangue
Fuliginoso il volto, e d'atro sangue
Misti scesero al chiaro altero sangue,
Avvolser seco, e del tuo impuro sangue
Di sospetto e di fremito e di sangue.
Se Pizzarro e Cortese umano sangue
Fuligginoso il volto e d'atro sangue
Misti scesero al chiaro altero sangue;
Avvolser seco, e del tuo impuro sangue
Di sospetto e di fremito e di sangue.
solo al'agnel, che non però ne langue,
apre così, che'l cor ne geme e langue,
Tenta uno strale e di rosato sangue
tinta d'amor la violetta langue.
angosciose sudò stille di sangue.
ferisce a morte e per pietà ne langue;
di timor, di dolor palpita e langue:
spoglie bagnate di celeste sangue,
dove tanta beltà sospira e langue.
né stanco posa, né ferito langue,
solcan laceri busti il proprio sangue.
per cui lavando il già corrotto sangue
né vi mancan le viscere col sangue
che'n Tessaglia ferì l'orribil angue.
per cui sospira innamorata e langue,
prodotti nel dolor, nati tra'l sangue.
Tal rondine talor che veggia l'angue
tra paura e dolor paventa e langue,
in effigie di bestia insieme e d'angue
senza viscere vanne e senza sangue.
colà ti scorga ove si torpe e langue
Orribil no, ché nel'orror, nel sangue
Altri mentr'egli more ed ella langue
seccasi e nega al'orticel che langue,
tronca le vene, il suo ceruleo sangue,
insieme mescolò sangue con sangue.
Vivamente Satáno), alma che langue,
Mostrar in esse di Tammuzo il sangue.
Ove l'atro stillò gorgoneo sangue,
Anch'egli replicò, che dal tuo sangue,
Che del germano si bruttò nel sangue.
Conosceran che ben diverso sangue
Lavar può solo il tuo prezioso sangue
Pietà, Signore, all’anima che langue
molti corpi di fuor gittavon sangue;
ma schizza fuor della gran nave el sangue:
facendo l’acqua rossa del lor sangue;
la morte di coltello e getti sangue:
piacciati l’alma contentar, che langue.
che si lamenta e plora e geme e langue,
che s’apparecchia versare el suo sangue.
Della qual trasse un bel ruscel di sangue;
Onde il pagano bastemiando langue ;
Lieta si pasce col Leon nel sangue
Sia a pena, e in parte cede il superbo angue
Il tuo battesmo fia il tuo proprio sangue,
Che Jesu Christo in croce fatto esangue
Lor patria, rovinasse a ferro e sangue,
Molti christiani, e il re Guiciardo esangue
Non truova hora Durazzo; et però langue
rivelate cagioni; e il vil di sangue
traboccanti di sangue, e le man sangue
per l'utile d'un solo, in campo esangue
Di propria man squarciata intanto langue
Libertà danno impuri ostie di sangue;
non men bagna il terren di nuovo sangue,
tutto il destro ginocchio, e fatto esangue:
in guardia aveva, ed or povero langue,
L'infelici armi allor del regio sangue
e 'l giovin miserel pallido esangue
e mentre così ancor morendo langue
Ma difeso da lui, di polve e sangue
Poi, qual vermiglio fior che colto langue,
là intorno fan dell'inimico sangue,
e 'l vincitor nella vittoria langue.
potrò pur meco dir ch'anco non langue
per la qual distillò sì largo il sangue
che ne divenne al fin frale et esangue.
Ma il magnanimo Enrico del suo sangue,
ch'ei riduce a salute il quasi esangue
poi l'alma libertà, che morta langue
troppo lor nota omai del nostro sangue,
di gente in gente e d'uno in altro sangue,
per ch'una gente impera e l'altra langue,
che è occulto come in erba l'angue.
O poca nostra nobiltà di sangue,
qua giù dove l'affetto nostro langue,
s'andava, di cadaveri, di sangue,
se d'improvviso fra le spine un angue
afferrollo, e, per mezzo il molto sangue
de la mia patria; e col fiato e col sangue
da le prime radici, uscîr di sangue
le membra tutte; e di paura il sangue
di caldo latte e di sacrato sangue
lo previde e 'l predisse. Ella al mio sangue
chi fosse e di che patria e di che sangue,
Pascesi de le viscere e del sangue
sei di Venere nato? Tu del sangue
e 'l puro vin cangiarsi in tetro sangue:
Stupissi Enea di cotal vista; e l'angue
ma l'incarco de gli anni, il freddo sangue,
A questi lochi, allor che molto sangue
per la cui stirpe il mio nome e 'l mio sangue
si sian suocero e genero. Di sangue
in su la strozza, che la via col sangue
la sua promessa, poi ch'a l'armi, al sangue
si sieno omai, poiché d'ausonio sangue
di quel vero sabino antico sangue;
mezzo fera e mezz'uomo, e d'uman sangue
con tanti e tanti capi orribil angue
e sí com'era tratto, i brani e 'l sangue
d'assalir, di combatter, di far sangue
oltre al polmone, onde di caldo sangue,
tremò la terra e ne fu d'atro sangue
il teschio tutto, e ne schizzâr col sangue
ma non gli valse, ché con esso il sangue
Dauno suo padre. Or pèra, e col suo sangue,
ci son di mezzo, e non c'inonda il sangue.
fatto gonfio da me del frigio sangue?
era la poppa; e del virgineo sangue,
ha taglio e punta, e fa ferita e sangue.
sí com'eran di polvere e di sangue
d'onor, ma per l'imperio, per lo sangue,
ond'egli piú che mai sospira e langue
e piú non ha color, vita né sangue.
che riede al seggio lor il spirto e 'l sangue.
- Dove sei, vita mia? - dicendo langue.
ché dove fiscia Amor, cosí fier angue,
subito appare ferro, foco e sangue.
per spander tutto il cristiano sangue.
al negro tòsco e fiscio d'un tal angue;
Le membra stanno mal, se 'l capo langue.
e spesso è l'un ferito, e l'altro langue,
e versa l'alma quel, se questa il sangue.
che da gli anni sopita e fredda langue,
sí ch'assetata è piú che mai di sangue.
quel che parve nel gel piacevol angue,
Se fosse in me quella virtú, quel sangue,
Ma qualunque io mi sia, non però langue
lo spirto mio co 'l suo maligno sangue.
Andianne, e resti invendicato il sangue
benché, se la virtú che fredda langue
questo che divorò, pestifero angue,
Caggiono entrambi, e l'un su l'altro langue
mescolando i sospiri ultimi e 'l sangue.
già corre lento ogni lor ferro al sangue,
e de le trombe istesse il suono langue.
Già de l'ultima stella il raggio langue
Vede Tancredi in maggior copia il sangue
Già simile a l'estinto il vivo langue
al colore, al silenzio, a gli atti, al sangue.
né può soffrir di rimirar quel sangue,
né quei gemiti udir d'egro che langue.
saprà la mia (né torpe al ferro o langue)
ferir e trar da le ferite il sangue.
Esce a Tancredi in piú d'un loco il sangue,
Già ne le sceme forze il furor langue,
perché languisca il corpo fral non langue,
quasi in vece di spirito e di sangue.
ché per sé uman valore è infermo e langue,
né basta, senza il tuo, lo sparso sangue. -
che da gli anni sopita e fredda langue,
sí, ch'assetato è piú del nostro sangue:
quel che nel gel parea giá placido angue;
vista la lancia e 'l prezioso sangue
che ne riscosse, e lasciò Cristo esangue.
Prima ogni cosa abbatte e poscia ei langue,
ed a l'aspre percosse il vedi esangue
Tronche membra ei calcando e sparso sangue,
parea il fiume tornar gonfio di sangue:
per le rive giacea la gente esangue.
Argante in altro lato, in mezzo al sangue
cade; e, mentre egli freme, il destrier langue.
E 'n sogno m'apparia, come chi langue,
quanto cangiata (oimè!) nel volto esangue
'Fuggi, figlia (dicea) fuggi de l'angue
dove ozïosa la virtú non langue;
ben che cessin talor le morti e 'l sangue.
e del gran Carlo il glorïoso sangue
misto è col nostro, il cui valor non langue.
Deh vorrai forse d'innocente sangue
E con le piaghe del suo volgo esangue
Gloria vana ed onor ch'imbruna e langue,
S'or fosse in me quella virtú, quel sangue
ma qualunque mi sia, non però langue
E s'io restassi pur nel campo esangue,
fu dal regno del ciel l'orribil angue,
doppio fiume versò, giá quasi esangue.
in cui stelle parean stille di sangue,
di Dano invitto; a voi la croce e 'l sangue
sparso dal re sul fèro monte esangue'.
non fuggir, no; plachi il tiranno esangue
lo spirto mio co 'l suo maligno sangue.
Andiánne: e resti invendicato il sangue
ben che se la virtú che fredda langue,
questo che divorò, pestifer angue,
monti di strage e fiumi ampi di sangue:
tu rinforza la man, se pigra or langue. -
caggion entrambi, e l'un con l'altro or langue,
mescolando i sospiri estremi e 'l sangue.
E quelli (disse) d'innocente sangue
e quei diêro il venen d'orribil angue,
o la morte affrettâr de l'egro esangue
(ché memoria de l'opra ancor non langue)
e dove giacque il bel fanciullo esangue,
fra duo bei fiumi: un di purpureo sangue
Giá corre lento ogni suo ferro al sangue,
e de le trombe istesse il suono or langue.
L'un l'altro guarda, e del suo corpo esangue
Giá de l'ultima stella 'l raggio langue
vede Tancredi 'n maggior copia il sangue
Giá simile all'estinta 'l vivo langue,
al colore, al silenzio, a gli atti, al sangue.
né può soffrir di rimirar quel sangue,
né quei gemiti udir d'egro che langue.
saprá la mia (né torpe al ferro o langue)
ferire, e trar da le ferite il sangue. -
ciascun de gli altri miei lassato or langue,
o sparso ha con la vita insieme il sangue.
Tanto romore intorno al corpo esangue
Ma con la fèra man, sparsa di sangue,
e come quelli in cui valor non langue,
del cui maggior la fama ancor non langue,
che ne' tormenti fu per Cristo esangue.
rotto lo scudo a la percossa e l'angue;
ma non fu tratto di sue membra il sangue.
a l'altro, che si ciba e parte langue,
cui fatto avea la lunga etate esangue,
che mi perturba e stringe al core il sangue:
Pria sparge il giusto e poi 'l femineo sangue,
e, d'amore egro e d'odio, invecchia e langue.
sacerdote ed agnel: leone ed angue:
soffristi, e per altrui versasti il sangue:
ristoro e pace a chi guerreggia e langue:
Ferito è il bel Ramusio, e sparso il sangue
han gli altri duci: Afflitto afflitto or langue. -
Ivi regnò mio padre, illustre sangue
la cui fama immortale ancor non langue,
ma stanco per vecchiezza, e non esangue,
Tardi tendea la mano inerme, esangue,
che giú scendea su gli occhi il caldo sangue
tal che non prega piú ma geme e langue;
Esce a Tancredi in piú d'un loco il sangue;
Giá ne le sceme forze il furor langue,
Tancredi ch'il vedea co 'l braccio esangue
e gli empie il grembo di purpureo sangue:
mesta l'alma abbandona il corpo esangue.
che l'agnello è mutato in lupo e 'n angue,
ed in fèro leon che sugge il sangue?
Se Pizzarro e Cortese umano sangue
Fuligginoso il volto e d'atro sangue
Misti scesero al chiaro altero sangue;
Avvolser seco, e del tuo impuro sangue
Di sospetto e di fremito e di sangue.
Nè ascolta il nume lor chi freme o langue:
S'arresta il vivo serpeggiar del sangue.
Chè altri giace ferito ed altri esangue,
Oppure Pioveranno fuoco e sangue!
L'ispirazione qualche volta langue
d'Argo la donna, e invendicato il sangue
ove da tetra di pestifer angue
traea la salma; e accanto al corpo esangue,
dell'usbergo spicciava il caldo sangue,
e ferii l'uno e l'altro, e il vivo sangue
d'Ochesio), il Dio crudel lordo di sangue
mesto s'assise, discoperse il sangue
i più famosi. Ecco la schiatta e il sangue
denti nel collo, e avidamente il sangue
calmossi il duolo, ristagnossi il sangue,
i temporali, gli allagò di sangue
torri e spaldi rosseggiano di sangue
la mia bionda Ecamède, onde del sangue,
di Mastore figliuol che reo di sangue
talché di sangue s'empîr gli occhi, e sangue
Schizzâr per l'aria le cervella e il sangue
tu dunque e Merïon sotto all'esangue
Aiaci la virtù da quell'esangue
le palpitanti viscere ed il sangue.
sino che giunga il donativo; e il sangue
sgominò le cervella, che di sangue
finché l'uno di noi steso col sangue
venìan distesi a brustolarsi. Il sangue
dell'avversario, e rotte l'armi, il sangue
Ti verrà men, se la virtù col sangue
Confuso e misto nel palagio il sangue'.
Noi giravamo. Scaturiva il sangue,
Si sentîro d'orror correr pel sangue.
Bassi or gli spirti avete, e freddo il sangue,
Sedea, né consentia che al vivo sangue,
Io ti porrò. Quai degli spirti al sangue
S'accostò intanto, né del negro sangue
Assaggiò appena dell'oscuro sangue,
Mandano a male, imbratteran di sangue
Poiché decisa senza molto sangue
D'involontarie lagrime; di sangue
Io questa man non riterrei dal sangue,
Combattesti un decennio. Entro il lor sangue
Non rimanea di tanti un che nel sangue
Di polve tra i cadaveri e di sangue
Funesto gioco, che finì col sangue.
Che dalla tabe a tergerci e dal sangue
Quella trasse, al tornar, l'alma col sangue:
di sella il corpo uscì freddo et esangue.
Quel tuttavia più va perdendo il sangue;
il vigoroso cor che nulla langue,
La donna sua, per timor fatta esangue,
Del generoso, illustre e chiaro sangue
lo scoglio, che dal capo ai piedi d'angue
Non è di questi duo, per fare esangue
tal Marganor d'ogni mastin, d'ogni angue
via più crudel, fa contra il corpo esangue.
che lo fe' cader pallido et esangue,
e dal naso e dagli occhi uscirgli il sangue.
che la sua vita per l'uscito sangue
era vicina a rimanere esangue.
che gli dà il tempo, amor, vertute e 'l sangue,
et del non esser qui si strugge et langue.
che memoria de l'opra ancho non langue,
non piú bevve del fiume acqua che sangue.
punta poi nel tallon d'un picciol angue,
O santo pellican, che col tuo sangue
dal suo velen come pestifero angue,
tanto che la tua madre afflitta langue;
e spettafico, arunduco e molti angue
che pur Medusa non creò col sangue.
dove è Colui che sparse il giusto sangue
per liberarci dal mortifero angue.
gli arbori, i sassi gocciolavan sangue,
sì che ogni cosa si potea dir langue.
tocca mostrar, s'in voi non mente il sangue,
che la destra di Svevia ancor non langue.
atrocemente tinto con il sangue
sul mondo. Potrei bere caldo sangue,
All'età vostra ogni bollor di sangue
saranno solo lacrime e non sangue.
li nutrirò con il mio stesso sangue.
nel punto dove questa cava sangue
faremo scorrer l'altro loro sangue
Ma come sono morte?... Non c'è sangue.
Vattene via! Tu m'avveleni il sangue!
come vorrei esser venuto al sangue!
mi sentirei disposto a cavar sangue
Oh, ridona, mio sposo, col tuo sangue
con la vista di tutto questo sangue.
lui soltanto, di tutto l'altro sangue.
mentre ancora non eran del suo sangue
che tu, in quanto a nobiltà di sangue,
Accade a molti, alla vista del sangue.
innalzate bandiera rosso-sangue
Era, da capo a piedi, tutto sangue
dove imperversa, fumante di sangue,
ha fatto correre botti di sangue
in cui si canalizza il nostro sangue
il nipotino del suo stesso sangue...
intingete le lame nel mio sangue!
Non sono forse del suo stesso sangue?
sono i due più codardi purosangue
per istinto; un principe del sangue
ch'io generassi dal mio stesso sangue
alla regal grandezza del tuo sangue
avrò indosso un vestito tutto sangue,
di saper riscaldare altrui il sangue
intendo stemperar nel miglior sangue
esanime per terra, e tutto sangue.
un torpore che invade tutto il sangue
a meraviglia e t'imbalsama il sangue
raffreddano a tal punto il loro sangue
è quella di ridar calore al sangue;
è così coraggioso; perché il sangue,
sì che il vaso compatto del lor sangue
e l'ambascia profonda del mio sangue:
perché finora il flusso del mio sangue
un torpore che invade tutto il sangue
senza che fosse sparso molto sangue;
da render tanto vile il vostro sangue
nobilissimi Inglesi! Il vostro sangue
di veder da soldati ebbri di sangue
ad impetrar perdono per quel sangue.
per tutti noi, e troppo scarso sangue
perché chi oggi verserà il suo sangue
immerso già nei grumi del suo sangue,
feriti vanno sguazzando nel sangue
Se poi sei strega, io ti caccio sangue
Di me, mio lord assetato di sangue;
rischiereste di tingerla col sangue
Mio signore, se avessi a versar sangue
squalificato nel tuo nobile sangue
come una colpa insita nel sangue,
dell'odio mio assetato di sangue;
vorrà abbeverarsi d'assai sangue.
alla tua patria. Ogni goccia di sangue
sulla legittimità del tuo sangue...
ti farebbe versare quanto sangue
che volesse vantar nobile sangue.
con le mie forze senza sparger sangue;
contro le mute assetate di sangue
creatura! D'assai più nobil sangue
Una notizia da gelare il sangue
Rosso, signore, rosso come il sangue.
in virtù della cui linea di sangue
smagriti, perché tutto il loro sangue
se non vogliono tinger del lor sangue
non s'è rimarginata e gli fa sangue.
Mai più dalla tua punta questo sangue
di quante fossero gocce di sangue
Ti laverò questi grumi di sangue
le spade tutte coperte di sangue
la cui sete insaziabile di sangue
ne cementò le pietre col suo sangue!
lorda, insozzata di polvere e sangue!
appetto a voi non versarono sangue,
conta più della nobiltà di sangue.
Io la suggello adesso col mio sangue,
all'impresa tremenda e rosso-sangue
quando ogni goccia del nobile sangue
per ricever, bagnati del tuo sangue,
posson servire ad infiammare il sangue
che intanto s'era inondata di sangue,
Oh, che orribile vista! Quanto sangue!
così nel rosso alone del suo sangue
Il cervello potrà dettare al sangue
Però se sono figlia sua per sangue,
alle sei del mattino, uscì del sangue;
Se ci pungete, non facciamo sangue?
per me una sola goccia del tuo sangue.
ma bada bene a non versare sangue,
si finisce col mescolare il sangue...
che mi farebbero indurire il sangue.
che la più nobil parte del mio sangue
Darò l'ultima goccia del mio sangue
non è stata la vostra carne e sangue;
onde per cui la vostra carne e sangue
che a ridurre di gelo il vostro sangue
han suggellato con il loro sangue
nella mia mente pensieri di sangue.
Ora tutti gli dèi dal caldo sangue