Rime di 'anna'

Trovate 67 rime per anna

anna
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scompanna
soppanna
sopranna
sossanna
stracanna
stracanna
subsanna
susanna
tiranna
tracanna
alamanna
alemanna
autoinganna
copricanna
disaffanna
disappanna
disinganna
gibigianna
incapanna
monocanna
montapanna
ninnananna
ricondanna
saccomanna
salamanna
trentacanna
turcomanna
incensomanna
mariagiovanna

210 endecasillabi classici rimano con anna:
più che col ferro altrui lacera e scanna.
a guisa di cinghial gli esce una spanna.
in fuor del grugno ed arrotata zanna
trova il crudo mastin che la tracanna.
giunge Filauro e per error s'inganna.
l'orrenda lingua e la spietata zanna,
tronca i sospiri e l'altrui vista inganna.
l'occulto incendio che'l suo petto affanna.
come suole a gran soffio arida canna,
sich'altrui spesso e semedesma inganna:
che l'occhio illude e'l buon giudicio appanna
le penne, è dea del mondo, anzi tiranna;
sovente chi più val biasma e condanna.
nel conoscere il meglio erra e s'inganna,
fosco vel d'ignoranza i lumi appanna,
con cui del'acque il popol muto inganna.
tiene a piè la cistella, in man la canna
mele la quercia e zucchero la canna.
Piove nettar l'olivo e l'elce manna,
presa è la ninfa e di dolor s'affanna,
tosto che sente Amor tremar la canna,
dentro il vaso maggior purpurea manna.
onde viene a cader per doppia canna
e d'un bel corpo i mancamenti appanna.
Pompa di spoglie altrui sovente inganna
Per gran dolcezza, le palpebre appanna
Egli gonfiando la cerata canna,
molti sdruciti la spietata zanna
ne lascia, altri ne squarta, altri ne scanna.
Con alta piaga il vincitor lo scanna.
Tal tempesta mirare, onde s'affanna
Lo scettro d'Ottoman, chi ci condanna?
Al suo signore la fumante canna.
Al suo signore la fumante canna.
Egli gonfiando la cerata canna,
Per gran dolcezza, le palpebre appanna
onde viene a cader per doppia canna
dentro il vaso maggior purpurea manna.
tosto che sente Amor tremar la canna,
presa è la ninfa e di dolor s'affanna,
Piove nettar l'olivo e l'elce manna,
mele la quercia e zucchero la canna.
fosco vel d'ignoranza i lumi appanna,
sovente chi più val biasma e condanna.
come suole a gran soffio arida canna,
giunge Filauro e per error s'inganna.
trova il crudo mastin che la tracanna.
in fuor del grugno ed arrotata zanna
molti sdruciti la spietata zanna
di velti o fosse a cotanto la canna
né aprirà la fossa a una spanna,
quando e’ ti viene intorno e che si affanna
con tanta povertà nella capanna,
perché sa ben che la legge condanna
Ove ciascun che quindi ariva inganna
Di riempersi la bramosa canna ;
Quel dì, ch' io non t'ho visto, alla capanna
Scaglio da me la rocca mia di canna,
Né mangerei, benché mi dessi manna
Altre intendono ai favi, altre la manna
Qual le compagne a scaricar s'affanna,
Queste, tratti i pungigli, la tiranna
e perché il gran desio la mente appanna
ch'ei venga in suo favor se stesso inganna.
da lunghi legni e duri; e non s'inganna,
ché per lei rovinar poco s'affanna;
tal colpa a tal martiro lui condanna;
Con lui sen va chi da tal parte inganna;
con li altri, innanzi a li altri aprì la canna,
e disse: «O tu cui colpa non condanna
se troppa simiglianza non m'inganna,
fan sacrificio a te, cantando osanna,
Dà oggi a noi la cotidiana manna,
a retro va chi più di gir s'affanna.
di quel che 'l ciel veloce loro ammanna,
ché, se l'antiveder qui non m'inganna,
colui che mo si consola con nanna.
che l'obietto comun, che 'l senso inganna,
la virtù ch'a ragion discorso ammanna,
Non per lo mondo, per cui mo s'affanna
ma per amor de la verace manna
ov' è questa giustizia che 'l condanna?
Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
con la veduta corta d'una spanna?
quel duca sotto cui visse di manna
che non move occhio per cantare osanna;
avea da ciò che la lor vita affanna
là dov'egli ode, esamina, condanna
si diede. E mentre a dir molto s'affanna
piú che non puoi? La tua pietà t'inganna,
mai di sferrarlo. Or mentre vi s'affanna
quel che m'apporti. E non punto m'inganna
il qual, secondo il merto, lo condanna
perché la lingua e denti ne la canna
Berta sola rimane a la capanna
pur l'alma entro 'l pensier tanto s'affanna
onde nel moto d'una picciol canna
S'ha fame, ciò ch'encontra egli tracanna,
o sia ne' boschi o sia ne la capanna.
ei che s'affretta e di tirar s'affanna
de la piaga lo stral, rompe la canna,
e quanto piú si sforza piú s'affanna,
su la destra che par tremula canna.
e di tenebre il dí già gli s'appanna.
mira di fieno e di palustre canna,
dove prenda riposo, umil capanna.
ei, che s'affretta, e di tirar s'affanna
da la piaga lo stral, rompe la canna.
con l'asta, quai non fece (e non s'inganna)
stral di Partia, o di tosco armata canna.
O maraviglia! e breve spazio inganna
gli occhi dolenti ch'il timore appanna.
Falsa pietá ti sforza o pur t'inganna
nel punto estremo; e 'l troppo ardir condanna. -
I mattutini fiati: e lieve canna
Al suo signore la fumante canna.
che ronzano in april nella capanna,
l'enorme daga calando lo scanna.
Sotto Troia il destino ambo ne danna
Ma per maggior mia pena un dio m'inganna.
Tal mi beava nella mia capanna.
Che d'un fiero cinghial la bianca sanna
Grifon l'escusa, se 'l fratel la danna;
e le più volte il parer proprio inganna.
per mezzo lo fendea come una canna;
che poco più che la pelle gli danna:
non si misureria con una spanna.
perché la legge sua lo vieta e danna:
gli par, miglior che 'l nettare o la manna;
gran tazze e pieni fiaschi ne tracanna.
Che parlo? o dove sono? e chi m'inganna,
nessun pianeta a pianger mi condanna.
Se mortal velo il mio veder appanna,
Meco si sta chi dí et notte m'affanna,
che lo schiacciò come e' fussi una canna,
tal che con bocca ne spicca una spanna.
si dipartiron da quella capanna.
poi che da ciel sopravvenne la manna
Vedi che pure ingannato è chi inganna:
e per Colui che nacque alla capanna.
madre di Quel per cui si canta osanna,
di questa storia, ché 'l tempo c'inganna
che non si sazia di cantare osanna,
- Colui che fu con lei nella capanna.
Non domandar se Margutte s'affanna
e dice: «Corpo mio, fatti capanna!
libero arbitrio l'uno e l'altro danna:
la mente è quella che vi salva e danna,
se la troppa ignoranzia non v'inganna.
Or pur chi inganna ognun, anche sé inganna,
perché pur se medesimo alfin danna.
ristoreravvi con la dolce manna
d'ambrosia e nèttar con celeste manna;
credo che molto quel giorno s'affanna,
e una squarcina in man larga una spanna,
non farà che protrar la tua condanna.
una dura sentenza di condanna:
Peggio che Giove dentro una capanna!
Un casolare, quasi una capanna
che cosa scrive questa tua tiranna.
che culla i bimbi con la ninna-nanna!
accetterò la più grave condanna.
roba da otto scellini la canna!
come un gatto che vuol rubar la panna.
che portano calzari alti una spanna
Udite, ora, la vostra condanna:
hai udito qual è la tua condanna.
Eleonora, la legge ti condanna,
che alcuno impugni la nostra condanna.
Oggi m'è stata inflitta la condanna
dovrà per forza pronunciar condanna
Belle signore, voi spargete manna
Avrai un'assai dura ninna-nanna...
per una nata sotto una capanna.
sia pur delle giuncate e della panna!
Vieni Katina, andiamocene a nanna.
per far sospendere una condanna
di naturali voglie è gran tiranna,
varrà egualmente per la mia condanna,
M'addolora non poco la condanna
dover pentirsi della sua condanna
per tutto il tempo della tua condanna,
di Angelo, che ha emesso la condanna.
fate altresì che la vostra condanna
che raramente sbaglia, non m'inganna,
Quando sulle sue fistole di canna
zufola il pastorel nella capanna,
Orsù, accompagnami a questa capanna.
mitigar la sua colpa e la condanna.
il destino di questa sua condanna,
per udire la tua real condanna
ed ascoltate la vostra condanna
Ti riporto il decreto di condanna
E di quanto è più mite, tal condanna,
Cantatemi la vostra ninna nanna,
saran per noi come la ninna nanna
si provveda a eseguire la condanna.
Non importa: ti basti la condanna
la Fama grida coi più alti osanna:
E non è forse una nostra condanna
Cefeo poser non lunge, e d'Arianna
pur se medesma volontaria inganna.
ma da la canna pur nasce la canna,
pulmone, e la sua vota umida canna,
l'offro da contemplar; nè manto appanna
ne l'inospite terra. Altri l'inganna
quell'infelice umor che gli occhi appanna.
Prima minuto è sì che gli occhi inganna,
se l'uno e l'altro il mio tardar condanna.
e pur di nuovo il gran nemico inganna;