Rime di 'anni'

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eribanni
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turcimanni
turcomanni
turcomanni
anglo-normanni
attaccapanni
autoinganni
franconormanni
talacimanni
talacimanni

500 endecasillabi classici rimano con anni:
che tenner di Cirene i gran tiranni,
soffri per morte intempestivi affanni.
Clorillo il bel, che'nsu'l mattin degli anni
sorse Mercurio dai dorati scanni
di man battute e di battuti vanni.
la turba, a vista de' palesi inganni
campo avea ben da risarcire i danni.
Gioiva Adone e de' passati affanni
apunto in su'l fiorir de' più verd'anni.
e disegnano un cumulo d'affanni
ad infame patibulo si danni?
Fia che tanta beltà su'l fior degli anni
mente condizion, non mente affanni.
aperto il core e'l core è senza inganni?
involto stia tra boscherecci panni,
per colpa uccisi di fallaci panni.
duo trascurati e dispietati inganni;
nati insieme ed estinti in sì verd'anni.
e d'assai gl'infortuni eccedon gli anni;
parte ti conterei de' nostri affanni.
la doglia e la pietà degli altrui danni
Questa sovra la rota e quei su i vanni,
L'un è fanciul fallace e pien d'inganni,
Fortuna empia, empio Amor, quai pene o danni
in villana prigion perderai gli anni. -
senza trovar pietà fra tanti affanni
Di più colori ha variati i panni,
dele cure nemica e degli affanni,
L'altra Idonia s'appella, agli atti, agli anni
si dispose solinga a menar gli anni.
che di rabbiosi e desperati affanni.
ch'amar pur dee; non so se'n ciò s'inganni.
torrà l'ira al'oblio, la forza agli anni;
farà scrivendo a Morte illustri inganni
dale mie piume i più spediti vanni,
de' Lorenzi, de' Pieri e de' Giovanni.
e la linea non mai rotta dagli anni
torna di Marte ai già dismessi affanni.
e, carco inun d'esperienza e d'anni,
la perseguita ognor con vari affanni,
che'l tarlo ai legni e la tignuola ai panni;
del'invidia maligna esposta ai danni,
che traman morte agli onorati affanni.
sacre memorie ed involate agli anni,
pur di dotti scolari empie gli scanni.
con scalzi piedi e con squarciati panni
parlo del Tempo, dispensier degli anni,
domator di monarchi e di tiranni,
Quell'uomo antico, ch'ale spalle ha i vanni
ma'l cor sempre viril tra i regi affanni.
spuntare un sole a ristorare i danni,
volger di ciel, girar di mesi e d'anni,
non inclinasse assai fin da' prim'anni.
e fanno al tempo ingordo eterni inganni,
ch'ai dolci studi, agli onorati affanni
tu lo mio stile debile su i vanni
e meco i molli e giovenili affanni,
Saggia Talia, che'nsu'l fiorir degli anni
insieme si scambiar l'armi co' panni:
di ristorar d'un tant'affronto i danni.
l'una piangea de' vergognosi inganni,
fugge co' fior del volto il fior degli anni.
Amor non men di lui veloci ha i vanni:
qualche reliquia degli antichi danni,
ogni arte egregia, e colpa de' tiranni.
e dele genti barbare e degli anni;
sa far lieti i dolori, utili i danni.
Risse e paci compone, ordisce inganni,
ch'ha nel coturno e nel cappello i vanni;
in forma di destrier la moglie inganni.
tutto voto di sangue e carco d'anni,
da leggieri accidenti eterni danni.
e procacciar non senza gravi affanni
falcate l'unghie e dilatati i vanni,
ai cervi erranti insidiosi inganni.
l'ombra ch'aduggia il fior de' più begli anni.
Qual ufficio più vil fa maggior danni?
corrompendo i pensier con dolci inganni!
i quali a te, fellon, mastro d'inganni,
gli strali ond'escon sol ruine e danni
Lui vestirò de' colorati vanni,
preda a suo modo opima, ei ti tracanni.
Allor fia, chi nol sa? che fuor d'inganni,
vedova e maritata, io piango gli anni.
conviemmi ognor curarlo e'n tali affanni,
Or a quel fin su'l verdeggiar degli anni
Bella fui detta, e'l fui, se senza inganni
Nacqui agli scettri e'nsu i reali scanni
sterili e senza frutto i più verd'anni.
e ne menava in dolorosi affanni,
le fortune di Psiche e i propri affanni.
Giunto al'albergo de' vezzosi inganni
fatal cagion de' miei felici affanni.
- Salviti il ciel da tutti oltraggi e danni,
altri da me riceve offese o danni?
quasi l'astuzia poi non vinca gli anni? -
testesso in ciò semplicemente inganni?
insidie i vezzi, e son gli scherzi affanni,
non sia chi creda a que' soavi inganni.
torna, e'ntorno le scherza alto sui vanni.
e'l vizio abbracci e la virtù condanni
ch'io t'infusi nel cor fin da' prim'anni,
preso a vil'esca di fallaci inganni?
per desviarla da' lodati affanni
disperda in fiore il verdeggiar degli anni.
le dolci offerte, i dilettosi inganni,
non di rapace lupo insidie o danni,
serena anco i pensier, sgombra gli affanni;
consolati ne meno i giorni e gli anni;
lievi mi presti a sì gran volo i vanni
i pria sì grati e poi sì gravi affanni,
d'ordir testura ingiuriosa agli anni,
o come in preda ai desperati affanni
si squarcia il velo e si spennacchia i vanni.
E che fia poi, se'nsu'l vigor degli anni,
giovane pianta e, per più gravi danni
Ma gli acerbi cordogli e i duri affanni
non fur men gravi le ruine e i danni,
dura cagion di dolorosi affanni;
misero, insu l'april de' più verd'anni,
Al re di Sciro il diedi e sotto panni
il pargoletto eroe passò qualch'anni
a cui scoprendo poi gli occulti inganni
che'l rimembrar de' vostri antichi danni
raddoppia forza ai miei presenti affanni.
Cresciuti in forze e pervenuti agli anni
e vendicaro i ricevuti danni
Or già vinti ed uccisi i duo tiranni,
Lunga stagion tra dilettosi affanni
Vivran le glorie vostre al par degli anni,
Già spiegando per voi la Fama i vanni,
Signor, non fia chi di viltà condanni;
Avrà desir di sì lodati affanni;
Fu de la gloria in soggiogar tiranni,
Ed al peso sentir de' nostri danni
Ma te la gioventù de' fervidi anni,
In che noi tutti a giogo vil condanni.
Sovra il furor dei perfidi tiranni,
Memoria serba de' miei lunghi affanni,
Sarà lingua mortal, che mi condanni
Ecco dolenti mi s'accrescon gli anni
Quì per la forza de gl'interni affanni
Padre non ho, ch'antivedendo i danni
La madre oppressa per cotanti affanni
Sangario le dicea: perchè t'affanni?
Falso argomenti, e te medesma inganni;
Deh, se spedita da gli umani affanni
Ostinato rigor non mi condanni
Fa manifesti gl'infernali inganni.
Tornare in Asia, e ristorando i danni
Or mi fa ricordar fra duri affanni
Come per la speranza altri s'inganni.
Però che or te più gloriosi affanni
Dèstino in lui del suo simìle i danni,
Cui creò la natura, e che tiranni
Però che te più gloriosi affanni
Invisibil sul foco agita i vanni,
Uopo è talor che da gli egregi affanni
Dèstino in lei del suo simìle i danni
Cui creò la natura, e che tiranni
lievi mi presti a sì gran volo i vanni
consolati ne meno i giorni e gli anni;
non di rapace lupo insidie o danni,
le dolci offerte, i dilettosi inganni,
per desviarla da' lodati affanni
preso a vil'esca di fallaci inganni?
testesso in ciò semplicemente inganni?
altri da me riceve offese o danni?
fatal cagion de' miei felici affanni.
Giunto al'albergo de' vezzosi inganni
vedova e maritata, io piango gli anni.
Lui vestirò de' colorati vanni,
gli strali ond'escon sol ruine e danni
Qual ufficio più vil fa maggior danni?
ai cervi erranti insidiosi inganni.
falcate l'unghie e dilatati i vanni,
da leggieri accidenti eterni danni.
tutto voto di sangue e carco d'anni,
Risse e paci compone, ordisce inganni,
sa far lieti i dolori, utili i danni.
qualche reliquia degli antichi danni,
Amor non men di lui veloci ha i vanni:
insieme si scambiar l'armi co' panni:
tu lo mio stile debile su i vanni
spuntare un sole a ristorare i danni,
domator di monarchi e di tiranni,
pur di dotti scolari empie gli scanni.
sacre memorie ed involate agli anni,
che traman morte agli onorati affanni.
del'invidia maligna esposta ai danni,
la perseguita ognor con vari affanni,
dale mie piume i più spediti vanni,
che di rabbiosi e desperati affanni.
si dispose solinga a menar gli anni.
dele cure nemica e degli affanni,
Di più colori ha variati i panni,
senza trovar pietà fra tanti affanni
parte ti conterei de' nostri affanni.
duo trascurati e dispietati inganni;
per colpa uccisi di fallaci panni.
involto stia tra boscherecci panni,
mente condizion, non mente affanni.
Gioiva Adone e de' passati affanni
campo avea ben da risarcire i danni.
la turba, a vista de' palesi inganni
di man battute e di battuti vanni.
sorse Mercurio dai dorati scanni
soffri per morte intempestivi affanni.
che tenner di Cirene i gran tiranni,
giovane pianta e, per più gravi danni
non fur men gravi le ruine e i danni,
dura cagion di dolorosi affanni;
il pargoletto eroe passò qualch'anni
Or già vinti ed uccisi i duo tiranni,
Lunga stagion tra dilettosi affanni
Già spiegando per voi la Fama i vanni,
Stavan sospese sugli aperti vanni;
Stride divisa dai fischianti vanni.
Perfetta gioia, dagli estremi danni
Nel mezzo al Paradiso insidie e danni
Velato stava di stellanti vanni,
Abbia raccolto, io con spediti vanni
Gli sta con aquilini agili vanni;
Delle stagioni e de' girevoli anni
Lor cominci ad armar d'eterei vanni,
Odiarmi ei non potea: perchè di danni
Dove il maligno artefice d'inganni
Ah! più non sia chi di saper s'affanni
si volse adrieto e diè di piglio a’ panni;
s’egli era suto sogno, oppure inganni
che per suo forza, nel fiore de' mi' anni
di gioventù, mi strugge in tanti affanni.
dimolte vecchie c'han persi e lor anni,
che odio e sdegno con dispetti e danni;
questi paiono in chiesa barbagianni,
ch’ognor fanno tra lor mille inganni,
si fanno l’uno all’altro di gran danni,
Rimase d’afflizion e di altri affanni.
chè troppo agrava expectarla tanti anni
Et che conoschi ben ch' io non te inganni
In la perfetta ettà già di trenta anni,
Che 'l padre eterno dalli eterni scanni
Qual giunto a me vestii con quelli panni
Ma doppo amari et pien di tanti affanni
Aleramo altresì camisa et panni
Fuori di stenti et di gravosi affanni
Mostra non haver più che diciotto anni
Volte rider fu visto, che gli inganni
Ne l'ottavo è una donna che li panni
Et mostra per ettà più di ottanta anni;
La terra, il mar e il ciel tutta s'affanni.
Nabucodonosor, dopo i sette anni
Meritò gratia dai superni scanni;
Hebbe dal sommo Idio doppoi più affanni
Ch' uscir se ne habia ei sol con l'altrui danni,
Persero a un punto sol quel ch' in molti anni
Acquistato havean già con gravi affanni.
già batte la novella Aquila i vanni
fece oltraggio alla vostra. I suoi tiranni
Su l'ali occulte fuggano degli anni.
Che insiem narrò d'Angelica gli affanni.
Da che più lieti mi fioriano gli anni,
Quando con lui fu sola, alza li panni,
tanto, era in etá di quindici anni,
maestra di scienza sanza inganni:
per atti, per sembianti e per li panni;
porteratti in tre giorni sanza inganni
lá dove il tuo non andrebbe in dieci anni.
Sì nel presente ed ancora più anni
Similemente que’ gravosi inganni
non si truova talor dopo molti anni,
ma ben servarlo a simiglianti affanni.
e molti a tutti noi schivati danni:
Molte poi gravi imprese in sì pochi anni
però che 'l rimembrar' gli andati affanni
tanto più quanto son d'onte e di danni
e dice: “O sommo onor de' canuti anni,
rea vi conduce or qui tra tanti affanni
Troppo m'era il soffrir gli avuti danni
che troncar mi poteano i miglior anni,
ch'è sola il porto de' canuti affanni?
che tolto m'ha da perigliosi danni,
uccisi avea tant'Orcadi e Britanni
ammaestrato in sé dagli altrui danni.
di rimedio trovar degli alti affanni,
Vi ricordo e vi prego per questi anni
che 'n dolor lunghi e 'n travagliosi affanni
che dall'odio mortal de' re Britanni
Però, dolce figliuol, per gli ultim'anni
per quelli antichi già sofferti affanni
il simulato oprar, gli ascosi inganni
l'umil preghiere mie ne i passati anni,
per cui molti schivai perigli e danni:
in fra tante paure e tanti affanni,
al ciel che conosciuto oltra molti anni
fosse ornato da' suoi di regii panni;
già vandalica nati da i primi anni
gli fur sempre compagni a i lunghi affanni,
ma senz'altro timor di nuovi affanni
già indarno affaticati sì lunghi anni
che tutta Europa omai ne senta i danni.
rimanendo privato in teneri anni
di chi lasso il nutria tra mille affanni.
Gl'innocenti figliuoi che in teneri anni
truovan largo il guadagno tra' lor danni,
ch'Avarco intero e i pubblici suoi scanni
e mentre noi piangiamo i nostri danni,
non han cagion di riderne i Britanni.
ove si leggan poi mille e mill'anni
i larghi nostri onori e gli altrui danni.
basso, aperto ed esposto a i propri danni
porrian saldo guardarlo infinit'anni.
Come a ragion devea, che da i primi anni
Viviana, che vi avea da gli aspri affanni
a me vi diede, ed io de' vostri danni
che già i Norici monti assai lunghi anni
tenne in aspra temenza e 'n gravi danni:
Or seguitemi dunque, e non v'inganni
ma ben di ricovrar gli avuti danni
non siam cervi però di giovin anni,
ristorar di Clodasso l'onte e i danni
Voi potete veder ne i nostri danni
senza le quali ancor non brevi affanni
or sendo morto quel cui già tanti anni
Non è il senno così, ch'ei vien da gli anni,
ma da i passati sol travagli e danni,
né sia chi indarno mai pensi o s'affanni
non ti fieno anco d'utile i tuoi inganni,
ch'alla perpetua notte gli condanni
Né tema alcun l'insidie de' Britanni,
che sicuri viviam d'onte e di danni
non vi rimase alcun di robusti anni,
e 'l gran centauro disse: «E' son tiranni
Quivi si piangon li spietati danni;
che fé Cicilia aver dolorosi anni.
s'arresta punto, giace poi cent' anni
Però va oltre: i' ti verrò a' panni;
l'un de li quali, ancor non è molt' anni,
sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni;
Ravenna sta come stata è molt' anni:
sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni.
elli è ser Branca Doria, e son più anni
«Io credo», diss' io lui, «che tu m'inganni;
fossi chiamata, e fui de li altrui danni
E perché tu non creda ch'io t'inganni,
già discendendo l'arco d'i miei anni.
lasciala tal, che di qui a mille anni
Com' a l'annunzio di dogliosi danni
di questa fiamma stessi ben mille anni,
E se tu forse credi ch'io t'inganni,
con le tue mani al lembo d'i tuoi panni.
non hanno in altro cielo i loro scanni
né hanno a l'esser lor più o meno anni;
giusto verrà di retro ai vostri danni.
quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni
per la novella età, ché pur nove anni
ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni,
in non curar d'argento né d'affanni.
de la donna del cielo e li altri scanni
sofferse, e poi l'inferno da due anni;
son di quest'una gente omai tant'anni
«Compagni, rimembrando i nostri affanni,
d'Ettorre un dopo l'altro un corso d'anni
«O dea, se da principio i nostri affanni
loco che pien non sia de' nostri affanni?
siano i lor doni, e non piú tosto inganni?
il pover padre mio ne' miei prim'anni
e de' miei tanti e sí gravosi affanni
ciechi e sordi che fummo, i nostri danni
e glorïosa Troia, che tant'anni
sí vile esiglio? Voi, che ne' vostri anni
seco n'addusse, de' comuni affanni
a tai perigli, e forte a tanti affanni'.
passar questi tuoi verdi e florid'anni?
in odio a Libia tutta, a' suoi tiranni,
contra a' Troiani; e che di Troia a' danni
m'esercitai, mentre le forze e gli anni
quinci vedete qual ne' miei verd'anni
da l'antico odio spinta, e de' lor danni
e con tanti perigli e tanti affanni
ch'era (mercé di Pallade e degli anni)
di tante che n'avea con tanti affanni
contando i giorni. Oh, dopo quanti affanni,
Quest'alme tutte, poiché di mill'anni
che ben degli avi ricompensa i danni,
tutti i nostri altri perigliosi affanni.
dopo molti perigli e molti affanni
con quanti unqua soffrir potessi affanni.
o per terra o per mar passati affanni.
di Laurento è cacciato, ove molt'anni
di funeste facelle e d'atri panni
ne la gran sala, il re, di grado e d'anni
la ruina di Troia, e che diece anni
soffri tante fatiche e tanti affanni,
contr'a Rutuli addur piú non s'affanni.
per cui tanti ho fin qui sofferti affanni;
parte stracchi rimaser per tropp'anni,
gioveni forti, ai bellicosi affanni,
di brando, sproni e militari panni,
Un asinel poledro che vint'anni
Pensate quante pene, quanti danni
Al fin ruppe 'l capestro e for d'affanni
Levasi al fine e un paggio di dieci anni
tutt'era adorno in strafoggiati panni,
chiedelo Berta, vòlta in grandi affanni,
'Guerrier di Dio, ch'a ristorar i danni
e securi fra l'arme e fra gl'inganni
sí ch'abbiam tante e tante in sí pochi anni
dolci cose ad udir e dolci inganni
ond'escon poi sovente estremi danni.
Né voi che del periglio e de gli affanni
il favor di fortuna or tanto inganni
Ma qual nocchier che da i marini inganni
Tosto, spiegando in vari lati i vanni,
e 'ncominciaro a fabricar inganni
Ma di' tu, Musa, come i primi danni
e la mente, indovina de' lor danni,
d'alcun futuro mal par che s'affanni.
'O per mille perigli e mille affanni
campion di Dio, ch'a ristorare i danni
voi, che l'arme di Persia e i greci inganni,
nel sepolcro de' vivi i giorni e gli anni.'
nel cor profondo i gemiti e gli affanni,
la sua schiocchezza e gli altrui feri inganni;
Ed io, bench'a gir curvo mi condanni
Schivino gli altri i marziali affanni,
Oh! foss'io pur su 'l mio vigor de gli anni
Presagi sono e fanciulleschi affanni
Ecco chiaro vegg'io, correndo gli anni,
e sotto l'ombra de gli argentei vanni
e non inaspri i già sofferti danni
con certa tema di futuri affanni.
tal ch'obliando i suoi passati affanni
le ghirlande ripiglia i lieti panni.
donna giovin di viso, antica d'anni,
fia nota ed al color vario de' panni.
piú ratta che non spiega aquila i vanni,
scuso la natia legge, il sesso e gli anni.
negar non vuo', non fia ch'io te condanni.
mi sarai ne le gioie e ne gli affanni,
- Guerrier' di Cristo, a ristorare i danni
e securi fra l'arme, e fra gl'inganni
sí ch'abbiam molte in breve spazio d'anni
E l'Egitto inalzò, volgendo gli anni,
Cosí furon due sedi e duo tiranni:
l'altro da prima non distese i vanni,
e piú selvaggia terra. O dolci inganni,
de' miseri mortali eterni affanni!
Tosto spiegati in vari lati i vanni,
e 'ncominciâro a fabbricare inganni
Ma di' tu, Musa, come i primi danni
nel sepolcro de' vivi i mesi e gli anni. -
nel cor profondo i dolorosi affanni:
la sua sciocchezza e gli altrui fèri inganni:
e d'altre furie ancora e d'altri danni
ministro, a nova impresa affretta i vanni.
pose, vestito pur di rozzi panni,
egli dovesse a' mal pensati inganni.
fra' vostri il seme, e di futuri affanni:
scuso la natia legge, il sesso e gli anni.
negar non vo', non fia ch'io te condanni.
mi sarai ne le gioie, e ne gli affanni:
Greco d'esser dicea che giá molti anni
e i rischi de la guerra e i lunghi affanni,
Guata Vafrino il viso, i modi e i panni,
e misurar con gli occhi i propri danni,
con tristo annunzio di futuri danni,
per trar voi di periglio e me d'affanni;
che eran nostri i vantaggi e loro i danni.
ché m'hanno in guerra esposto i due tiranni.
e non inaspri i giá sofferti danni
col timor certo di piú gravi affanni.
tal che obliando i suoi passati affanni
le ghirlande ripiglia e i verdi panni.
vacue le sedi, e rotti i carri e i vanni,
e del gran precipizio antichi danni.
il magnanimo figlio in piú verd'anni;
la fama del suo onore, e spiega i vanni:
la nobil destra; e gravi e lunghi affanni
il dolor di ciascuno, e i propri affanni.
- Se celeste virtú non face inganni,
E 'n questa al tuo Ruggier, ch'in tener' anni
lascerai pur (tempra gli amari affanni)
Ei glorïoso in morte al cielo i vanni
i preghi de la moglie, e i teneri anni
del figlio, il proprio onore, e i lunghi affanni.
e breve ora sgombrò quel ch'in molti anni
man rapaci adunâr d'empi tiranni.
Però che te più gloriosi affanni
E dell'ombra notturna esser tiranni,
Invisibil sul foco agita i vanni,
Uopo è talor che da gli egregi affanni
Dèstino in lei del suo simìle i danni
Cui creò la natura, e che tiranni
E sordo stropicciar di mossi scanni,
Ma tante guerre, e dell'etade i danni
Ond'al fin giunto dei mortali affanni
Acerbi al figlio ancor moveano gli anni,
Gridando: O Portugal, sgombra gli affanni,
Sul fiorire costui de' più begli anni