Rime di 'arda'

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tarda
agguarda
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beffarda
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bocciarda
bombarda
bonarda
bugiarda
catarda
chiavarda
cianfarda
coccarda
codarda
gagliarda
ghimbarda
goliarda
imbarda
labarda
lanzarda
leccarda
livarda
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maliarda
mansarda
mostarda
nizzarda
otarda
ottarda
piccarda
pizzarda
ragguarda
raguarda
riguarda
risguarda
ritarda
sbiliarda
sbugiarda
scanfarda
schiavarda
sogguarda
spingarda
spularda
stoccarda
testarda
traguarda
truffarda
vecchiarda
vegliarda
alabarda
comunarda
femminarda
inchiavarda
infingarda
intestarda
inzafarda
longobarda
montagnarda
paleosarda
salvaguarda
savoiarda
assolombarda
dinamitarda
patriottarda
sessantottarda

329 endecasillabi classici rimano con arda:
di vero amore, amar donna bugiarda. -
perché non dee leal amante ch'arda
per Sidonio son io, da me ti guarda;
oltraggioso parlar, destra gagliarda.
più ch'altrui spaventar molto mi tarda
e più convien che sen'accenda ed arda.
fiso contempla e cupido risguarda.
di vero e di viril gonna bugiarda,
Quelche fa che d'amore ogni cor arda,
quando il vetro pigliò la maliarda,
Fusse del nume che'l difende e guarda
ch'esser non può che d'altro foco egli arda.
Poi cotal gemma lo difende e guarda
per quella a schernir l'uom turba bugiarda
ch'è nel suo centro la stagion più tarda;
Del'altre due, ciascuna il fiume guarda,
pasce, credulo augello, esca bugiarda.
segue il suo peggio e'l proprio mal non guarda!
ma chi è che nol senta o che non n'arda?
il contrapasso pria, poi la gagliarda,
il misero Filen mentre la guarda;
l'alto sol de' begli occhi è forza ch'arda,
dala stanchezza, allor punto non tarda
par che di stizza e di dispetto n'arda.
sel caccia in modo con la man gagliarda,
il parlar le'nterruppe e disse: - Or guarda
sembrano in vista e'n armeggiar gagliarda,
come ciascun tra l'armi e splenda ed arda.
Nè perchè favellasse il piè ritarda,
Fervidamente, e disïoso ei guarda,
Onde tra quei riposi ei più non tarda;
Che da te prole non uscì codarda.
Poscia a le stanze ritornar non tarda.
Io non vo' che la reina s'arda! -
Mandisi l'oste di gente gagliarda,
pasce, credulo augello, esca bugiarda.
Poi cotal gemma lo difende e guarda
quando il vetro pigliò la maliarda,
Quelche fa che d'amore ogni cor arda,
di vero e di viril gonna bugiarda,
più ch'altrui spaventar molto mi tarda
oltraggioso parlar, destra gagliarda.
per Sidonio son io, da me ti guarda;
perché non dee leal amante ch'arda
di vero amore, amar donna bugiarda. -
il contrapasso pria, poi la gagliarda,
il misero Filen mentre la guarda;
dala stanchezza, allor punto non tarda
Da chi la minacciò? Me, me riguarda
Qual caso or t'allontana o ti ritarda?
De' malvagi la pena. Adam riguarda,
Dissen fra loro: – L’ora mi par tarda!
Che fa che 'l spento fuoco ancor riarda.
Comporterai tu, che mi strugga ed arda?
Volgi in là gli occhi, e ne la mandra guarda;
Tu non saresti a miei preghi sì tarda;
Che il cor mi passi come una bombarda.
Intorno al bugno, quando l'ora e tarda.
Al governo del mondo cura e guarda,
La terza par che ’n foco d’amor arda :
Quando la gente suo detto riguarda,
Tutta sua terra si disfaccia ed arda,
scendendo al mar che in occidente guarda
e col torbo reflusso la ritarda.
ove il rogo surgea, fiso riguarda;
ruppe il silenzio al fin con voce tarda:
e con l'ordine suo spinge e ritarda
e l'un l'altro, tacendo, in volto guarda,
e quanto puote ancora il piè ritarda.
solo il gran Lancilotto il piè ritarda,
e dove aggia a ferir d'intorno guarda.
Allor mi volsi come l'uom cui tarda
sola soletta, inverso noi riguarda:
Venimmo a lei: o anima lombarda,
e nel mover de li occhi onesta e tarda!
per lo libero arbitrio, e però guarda
La luna, quasi a mezza notte tarda,
fatta com' un secchion che tuttor arda;
pesa il gran manto a chi dal fango il guarda,
La mia conversïone, omè!, fu tarda;
così scopersi la vita bugiarda.
dissi: «Ella sen va sù forse più tarda
e se la mente tua ben sé riguarda,
beata sono in la spera più tarda.
e 'l perduto nocchier la fea piú tarda.
che faccia è quella che di fuor le guarda,
ed a l'oste ne vada. Ma la tarda
i lor maestri, s'ammutisce e guarda
dànnosi un'aspra botta, benché tarda
chi la persegua, e spesso a drieto guarda,
onde di correr forte mai non tarda.
De la cittade intanto un ch'a la guarda
colà giuso la polve alzarsi guarda,
par che baleni quella nube ed arda,
né poi, ciò fatto, in ritirarsi tarda,
ma si raccoglie e si restringe in guarda.
confusa ancora e inordinata guarda
da' cavernosi monti esce piú tarda.
folgore che le torri abbatta ed arda,
E già tra' merli a comparir non tarda
e mirando la vergine gagliarda,
Correr le vedi e collocarsi in guarda
a voi, ch'uscir dovete, ora piú tarda,
ch'a la machina ostil s'appigli e l'arda.
di quello stuol che la circonda e guarda.'
Essi van cheti inanzi, onde la guarda
ma piú non si nasconde e non è tarda
In quel modo che fulmine o bombarda
De' quai con occhi biechi altri il riguarda,
Fugge egli al fine, e ben la fuga è tarda,
Tal s'appresenta a la solita guarda,
né però de' guerrieri i passi tarda.
Già suda e si rincrespa; e se piú tarda
il soccorso del Ciel, conven pur ch'arda.
pietoso prigionier m'avesti in guarda,
Ben dessa i' son, ben dessa i' son; riguarda.'
la bella faccia a ravvisar non tarda.
co' due la Grecia e l'Africa bugiarda
e co 'l terzo l'Italia ella riguarda.
L'estremo lato poi difende e guarda
quel, voglio dir, ch'a la stagion piú tarda
poscia imbrunire: e Gilta indi riguarda,
Fra gl'infedeli intanto un uom che guarda
la giá minuta polve alzarsi guarda
par che baleni il nuvol denso ed arda,
né poi lento s'arretra, o piú ritarda,
ma si raccoglie, o si ristringe in guarda.
e gli ordini de' suoi rivede e guarda:
chi piú nel guerreggiar s'adagia e tarda.
Forse ch'ira del cielo infiammi ed arda
e 'l veglio mi dicea: 'Questi anco il guarda.
Ma segui me, ché la partita è tarda'.
confusa ancora e sbigottita guarda
da cavernosi monti esce piú tarda;
folgor che l'alte torri abbatta ed arda,
ch'ogni altra aita al male è vana e tarda.
Di qual ira ciascuno, e in qual foco arda:
ciascuno il sa, ch'in sé rimira e guarda.
tal s'appresenta, e 'l passo orribil guarda,
né però de' guerrieri i passi or tarda.
E giá tra' merli a comparir non tarda
e mirando la vergine gagliarda,
correr le vedi e collocarsi in guarda,
a voi, ch'uscir dovete, ora piú tarda,
ch'a la macchina ostil s'appigli, e l'arda.
lo stuol che la circondi intorno e guarda. -
Essi van cheti innanzi, onde la guarda
Ma piú non si nasconde, e non è tarda
in quel modo che fulmine, o bombarda,
O quanti appaion mostri armati in guarda
de' quai con occhi biechi altri 'l riguarda,
Fugge egli alfine; e ben la fuga è tarda,
E dicea, vòlto al ciel: - Quanto è bugiarda
Giá non pensai sí indomita e gagliarda
Or veggio che per lor si tiene e guarda
Cosí dicendo, ei gli occhi gira, e guarda
e pensa qual primiero infiammi ed arda,
Quella il proprio signore or piú non guarda,
or da quel lato ingombra il ponte e guarda
spargendo, par ch'ella fiammeggi ed arda.
la turba ch'a fuggir fu pigra e tarda,
Giá suda e si rincrespa e, se piú tarda
il soccorso del ciel, convien pur ch'arda.
sottentra il figlio e lor difende e guarda,
e 'l nemico furor sostiene e tarda.
E torna ai bei stendardi, e attento guarda
Que' magnanimi aspetti, e par che n'arda.
Quando si muove svelta e non mi guarda
Il treno come al solito ritarda
Azione ch'è dir poco dir bastarda
La loro storia che non ci riguarda
Spremuta dal tubetto la mostarda
La femmina del bardo chiami barda
La lana la si tosa e la si carda
Pelosa par che sia la donna sarda
ma generoso si rigira e guarda
toltagli l'asta dalla man gagliarda,
impedendo piangente la riguarda
ella si gira ed Orïon riguarda,
colla schiuma alle sanne; la gagliarda
ed annodar nel circo una gagliarda
La corrente rapivala, né tarda
Né l'uno all'altro tanto o quanto guarda.
Lo sfavillante d'ôr sole non guarda
Chïunque sia, che ti difende e guarda.
Dal natìo monte, che i suoi parti guarda,
Telemaco dal ciel con occhio guarda
Per favorir, me della man gagliarda
Levò su da un canestro, e con gagliarda
Così dicendo, con la man gagliarda
Ben che soglia la Fraude esser bugiarda,
che l'angelo le crede; indi non tarda
Tempra il batter de l'ale, e studia e guarda
Non par, quantunque il fuoco ogni cosa arda,
Dove s'aggrappi con le mani, guarda,
Signor, avete a creder che bombarda
e poi si ferma, et abbaiando guarda
come negli occhi orribil fuoco gli arda.
e tanta gente nobile e gagliarda,
Poi che fu desto, e che de l'ora tarda
dove il falso cognato e la bugiarda
e quando non gli truova, e che riguarda
che, per tornarvi un'altra volta, guarda,
né vuolne uscir, che non la spiani et arda.
venir chi l'odio estingue e l'ira tarda.
ma studia il passo più che puoi; che tarda
non sia l'aita, e intanto il fuoco l'arda. -
et è gran dubbio che 'l giovine s'arda,
se tutto oggi a soccorrerlo si tarda. -
per dubbio ch'ella ha forse che non s'arda
in questo mezzo ch'a giostrar si tarda.
se gli era d'arme, par ch'avampi et arda,
e come era magnanima e gagliarda,
Orlando non le pensa e non la guarda,
e via correndo il suo camin non tarda.
in man poi di persona sì gagliarda,
taglia lo scudo; e nulla la ritarda,
Orlando sopra lui non si ritarda,
ch'alcuna tempra quel furor non tarda:
con un martello, e la fa men gagliarda.
Lo inamorato giovanetto guarda,
Esce del prato correndo e non tarda,
Ben par che nella faccia avampa ed arda,
Vede un gran ponte e un gigante che guarda:
Vassene Orlando a lui, ché già non tarda.
Or là, or qua giamai fermo non tarda,
E da sua Durindana ben se guarda.
Né Tartaro o Circasso lui riguarda,
Dove discerne la prova gagliarda
Per te lo tolse, e tu da lei ti guarda:
Lasciale tutte, che il mal fuoco l'arda.
A un grosso pin se accosta, che non tarda:
Questo col tronco a lui le spalle guarda.
Al ponte la portò, che mai non tarda,
Dove la torre è de quel vecchio in guarda.
Avengaché da lui quel non se guarda;
Lo annel li pose in dito, che non tarda.
Par che ne l'elmo e in faccia un foco gli arda:
Ciascun fugge cridando: - Guarda! guarda! -
Quel re feroce a traverso li guarda:
Par che tutta la faccia a foco li arda,
Voltasi alquanto a sua gente codarda,
Or dalle spalle, or fronte, mai non tarda,
Spesso lo assale, e ben de lui se guarda.
E, veggendo che ogni om solo a lui guarda,
Levasi al parlamento e più non tarda.
Dinanti ai piedi aponto in terra guarda:
Altro non vede e il suo camin non tarda.
E di Monico uscì, che più non tarda,
Conte Arcimbaldo e la gente lombarda.
Lasciarno, che alle torre e nei merli arda,
Per dimostrar che ancor vi sia la guarda.
Lingua di ferro e voce di bombarda
Che par che 'l cel de lampi e di foco arda,
E benché nostra gente sia gagliarda,
Che fatasone e l'arme non riguarda.
Vedrai l'arme di Ettorre e chi le guarda;
Entrar non pôi, ché l'ora è troppo tarda.
Che tua persona nobile e gagliarda
e 'l sole abbaglia chi ben fiso 'l guarda,
et per troppo spronar la fuga è tarda.
Da ora inanzi ogni difesa è tarda,
che mesuratamente il mio cor arda,
che fa di marmo chi da presso 'l guarda;
d'esser servato a la stagion piú tarda.
che natura mi tolse, e 'l Ciel mi guarda,
deh come è tua pietà ver' me sí tarda,
de la tua vista, et or sostien' ch'i' arda
ed Ulivier questa donzella guarda,
che non s'accorge ancor che 'l suo cor arda.
e tuttavia di soccorso pur guarda,
e quanto più potea, di salir tarda:
e parve che gli uscissi una bombarda,
Morgante corse, e di Margutte guarda
e duolsi assai che gli ha fatto la giarda,
po' raschia l'unghia, e d'Orlando pur guarda;
e fassi quivi a suo modo gagliarda,
né la picca tedesca o l'alabarda
ferma i cavalli armati o li ritarda.
Questa risposta tua non mi riguarda,
Prende in mano il teschio e lo guarda)
Tanto basta, per quanto mi riguarda.
appioppata con voce da bombarda
come bocca di bronzea bombarda
aggiungendo, per quanto mi riguarda,
uccidi l'innocente che ti guarda
con la punta della sua spada, guarda!
Dove correte, a un'ora così tarda?
Nemmeno lui vivrà. Toh, ecco, guarda:
anche se di natura un po' bastarda.
Una speranza davvero bastarda:
per salvare la vita alla bastarda
di portare con te questa bastarda
perché così come la tua bastarda
disubbidiente, superba e testarda,
Una fetta di rosbiff con mostarda?
che va fuori ad un'ora troppo tarda...
nemmeno dalla vista più testarda;
in una piroetta da gagliarda,
con una falsa maestà, bugiarda,
figlio ed erede di cagna bastarda:
della sua stessa origine bastarda,
Vieni, Lavinia, vieni. Eccoli, guarda,
Ora ti vedo, Ettore! Sta' in guarda!
Taccia l'antica omai Grecia bugiarda
la materia sarebbe, o schiva e tarda
l'uno da l'altro si difende e guarda.
nè mai di carreggiar è stanca o tarda
l'ultima pena, che sovrasta e tarda,
A lui sua castità conserva e guarda,
ne la vetusta età più grave e tarda,
La luna il corso suo raffrena e tarda,
è la virtù che lor difende e guarda,
Ma l'orsa è neghittosa e pigra e tarda,
de lo speglio bugiardo affrena e tarda
e i pargoletti suoi difende e guarda;
Ma qual mi porta spaziando e tarda
Ma i frettolosi passi anco ritarda
o de' Rifei, dove ei difende e guarda
dipinse in carte l'Africa bugiarda.
ed illustrata non rimira e guarda
Vanno correndo il dì, nè li ritarda
e s'a ritroso va, non lo ritarda,
e a lui, che non attende e non sen guarda,
d'Elena infesta minaccioso guarda,
par ne sfavilli la gran selva ed arda.
fiammeggia sì, che par che avvampi ed arda,
ed ora il ferro minaccioso guarda;
se Astrea pur è lassuso, e s'ei riguarda