Rime di 'ardi'

Trovate 147 rime per ardi

ardi
bardi
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cardi
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dardi
fardi
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guardi
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lardi
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sardi
sardi
sbardi
scardi
sguardi
sguardi
stuardi
tardi
agguardi
attardi
azzardi
baloardi
bastardi
beffardi
beffardi
begardi
bernardi
bigliardi
bigliardi
biliardi
biscardi
bocciardi
boiardi
bombardi
brocardi
brocardi
broccardi
broccardi
bugiardi
bugiardi
chiavardi
chiovardi
codardi
falsardi
gagliardi
ghepardi
girardi
goliardi
goliardi
imbardi
lanciardi
lanzardi
lanzardi
leardi
leccardi
leopardi
linguardi
lisciardi
lombardi
lombardi
lupardi
maliardi
mansardi
miliardi
miocardi
moscardi
nasardi
nizzardi
pagliardi
petardi
petardi
piccardi
piccardi
ragguardi
raguardi
riguardi
risguardi
risguardi
ritardi
ritardi
saccardi
saccardi
sbiliardi
sbugiardi
schiavardi
sogguardi
stendardi
stendardi
stuardi
sugliardi
testardi
traguardi
traguardi
truffardi
truffardi
vecchiardi
vecchiardi
vegliardi
anacardi
anacardi
balovardi
baluardi
battilardi
begolardi
complottardi
comunardi
gattopardi
gattopardi
inchiavardi
infingardi
inzafardi
leopardi
longobardi
longobardi
mocaiardi
montagnardi
montagnardi
paleosardi
pappalardi
pericardi
retroguardi
salvaguardi
sambernardi
sambernardi
sanbernardi
savoiardi
spicanardi
spiganardi
spigonardi
spigonardi
tacchinardi
tiratardi
camelopardi
capitolardi
dinamitardi
fantastiliardi
leonepardi
patriotardi
patriottardi
portastendardi
sessantottardi

288 endecasillabi classici rimano con ardi:
batteva i denti e stralunava i guardi.
detestando del figlio e fiamme e dardi,
però che'l tergo è il viso de' codardi.
né pertanto a fuggir son già men tardi
Or io non vo che più gli altrui riguardi
sich'uom la morte, che d'aver tant'ardi,
- Deh! fino a quando esser potrà che tardi
ma dopo i vezzi perfidi e bugiardi
ch'ogni fata ha per esche accenti e sguardi
Dicegli che bisogno ha che si guardi
sì nobili però non son que' dardi,
E benché la gentil, per cui tu ardi,
Laggiù nel mondo a soggiornar ben tardi
piovongli sovra ed ei de' più gagliardi
nembi di sassi, grandini di dardi,
Guerrier, destrieri atterra, armi, stendardi
i ritrosi d'Amor ferisci ed ardi.
sicome tu con tuoi pungenti sguardi
onde il male è securo e'l ben vien tardi.
e voti vani ed idoli bugiardi,
dale tue cacce a me torni sì tardi,
avezzo a ben amar, vezzi bugiardi,
chi creduto l'avria? meco non ardi,
Forma falsi sospir, detti bugiardi,
Mostra viso benigno e dolci sguardi,
Ha faci e reti e lacci ed arco e dardi,
depon per tutti, o lei ferisci ed ardi. -
soffrir non posso; o le facelle e i dardi
bastava un sol de' tuoi benigni sguardi?
or ecco i detti tuoi falsi e bugiardi.
Stuolo di donne, o cavalier codardi,
Splendere il foco, trasvolare i dardi,
Rivolse in fuga col fulgor dei guardi?
Risibil gobba, or furiosi sguardi,
Più periglioso a saettar co i guardi
Risibil gobba, or furiosi sguardi
Mostra viso benigno e dolci sguardi,
chi creduto l'avria? meco non ardi,
dale tue cacce a me torni sì tardi,
sicome tu con tuoi pungenti sguardi
nembi di sassi, grandini di dardi,
sì nobili però non son que' dardi,
né pertanto a fuggir son già men tardi
batteva i denti e stralunava i guardi.
Del suo veleno ad infettarle. A tardi
Degli enei carri; d'infocati dardi
Fioccan non meno tempestosi i dardi
Questa gran mole a fabbricar sì tardi
Esprimono l'amor? Con mutui sguardi
Nudrimento dell'anima, o di sguardi
Báratro il ritornar di lui non tardi,
Nel paradiso Eva ingannò. Gli sguardi
Da turbamento e da terror gli sguardi
Satán gli assalti e gl'infuocati dardi
ognun di voi da me si scosti e guardi,
Oh lasso! che farai? che pensi o guardi?
Oh lasso piú ch’altrui, che triemi ed ardi!
Oh lasso! ch’ogni ben verrebbe tardi.
Chi nol crede si metta infra codardi.
timidetta donzella, e, in lui gli sguardi
per l'orrendo sentier gli attenti sguardi
Si scontraro gli sguardi, e negli sguardi
dell'avvenir fo speglio. Se più tardi,
ancor Terigi non avea gli sguardi,
con erto collo e scintillanti sguardi;
quando si vide a passi gravi e tardi
la terra e obbliqui al sole invia gli sguardi
Tutta l'isola udia, e un suon di dardi,
Mira Astrea che or del ciel gode e de' tardi
e col veloce andar, che levi pardi,
ove a gli argin vicini i suoi stendardi
Palamede e Brunoro giunser tardi,
Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi;
Ma dimmi la cagion che non ti guardi
de l'ampio loco ove tornar tu ardi'.
Io e ' compagni eravam vecchi e tardi
di venenosi sterpi, sì che tardi
che si movieno incontr' a noi sì tardi,
La donna mi sgridò: «Perché pur ardi
di grave piombo, e parte avean due dardi
sette figli di Forco, e sette dardi
le pire intorno, elmi, corazze e dardi
volgono in sicurezza, e sassi e dardi
che già s'è mosso e che non è chi 'l tardi;
Lampeggiàr gli occhi, e folgoràr gli sguardi,
Tancredi, a che pur pensi? a che pur guardi?
Quest'è pur quel bel volto onde tutt'ardi;
od a morirne qui, come codardi,
quando d'Egitto pur l'aiuto tardi.
'Armati,' dice 'alto signor; che tardi?
E mille i' vidi minacciosi sguardi,
Goffredo intorno gli occhi gravi e tardi
né, perché molto pensi e molto guardi,
e fero intoppo, acciò che 'l corso ei tardi.
Nutrian gli amori e i nostri sdegni (ah! tardi
troppo il conosco) or parolette, or guardi.
calce e zolfo e bitume e sassi e dardi.
e veggio come ogn'altra o presto o tardi
roti, o benigna o minaccievol guardi.
l'invito accompagnò d'atti e di sguardi,
s'accompagnano i passi or presti or tardi.
né beltà che soave o rida o guardi,
che sua perdita stima il vincer tardi.
e 'l drizza a l'elmo. Ove apre il passo a i guardi.
Né credo già ch'al dí secondo tardi
Ma tu, Rinaldo, assai conven che guardi
che giá s'è mosso, e che non è chi 'l tardi.
che suole a gli altri fiammeggiar sí tardi:
Lampeggiâr gli occhi, e folgorâr gli sguardi,
A che pensi Tancredi? or che pur guardi?
Quello è il bel volto, onde t'infiammi ed ardi
produsse i corpi, or son piú frali e tardi;
od a morirne qui come codardi,
- Ármati (dice), alto signor; che tardi?
e mille vidi minacciosi sguardi,
Goffredo intanto gli occhi gravi e tardi
né perché molto pensi e molto guardi,
e fero intoppo, acciò il suo corso ei tardi:
e veggio come ogni altra, o presto, o tardi,
roti benigna o minacciosa guardi.
l'invito accompagnò d'atti e di sguardi;
s'accompagnano i passi, or lenti or tardi.
calce, e zolfo, e bitume, e sassi, e dardi.
ma tu convien che te medesmo or guardi,
tosto le rive, e di pungenti dardi
gli elefanti facean piú gravi e tardi:
a lui rivolga le parole e i sguardi.
tanto il giusto furor vien grave e tardi;
ne' tempi fortunati a venir tardi;
d'aver qui vinto; e dubbio è 'l vincer tardi. -
la croce fia che t'assicure e guardi
si rode e lascia ogni arte ond'uom si guardi:
come perdita stimi il vincer tardi:
gli drizza a l'elmo, ov'egli s'apre a' guardi.
fra mille strazi e scorni: e tu sí tardi
Di suoi unguenti impece a me i miei dardi
Più periglioso a saettar co i guardi
Con la beltà de la tua dama; o a i guardi
L'agitavano ancor: fulminei sguardi
Risibil gobba, or furiosi sguardi
Poi le labbra componi; ad arte i guardi
Di Giove alti incrementi. Oh dopo i tardi
d'un cor medesmo, non con archi e dardi
alle sue genti di non far co' dardi
Chiaro il tuo nome ai secoli più tardi.
Dischi lanciavan per diletto, e dardi
Priega Minerva che il figliuol ti guardi:
Contra quell'oste disfrenasse i dardi.
Ma, benché tanto di partir gli tardi,
Nel mio palagio, ove nessun che il guardi,
Dischi lanciavan per diletto, e dardi
Disfrenerà dal limitare i dardi,
«Esca», disse, «alcun fuori, e attento guardi
- Pensier (dicea) che 'l cor m'aggiacci et ardi,
che debbo far, poi ch'io son giunto tardi,
ma quella è più, che con pennuti dardi
d'aste e di spade e di volanti dardi,
si tira al fiume a passi lunghi e tardi.
al menar de le man non furon tardi,
ma tanta e tanta copia era dei dardi
lo fecer, ma di poco, arrivar tardi.
Era già poco giorno e molto tardi,
A Dio e a' Santi, che diffenda e guardi
Ogni om di voi da me poi ben si guardi.
E si facean l'un l'altro orribil guardi,
E benché al cominciar paresser tardi,
E gli altri tutti, e nobili e codardi,
Che fai? Che pensi? che pur dietro guardi
giungnendo legne al foco ove tu ardi?
qui ricercarli intempestivo et tardi.
Quel Passamonte porta in man tre dardi,
e pur se vuoi andar, fa' che ti guardi,
indrieto a Ulivier gli ardenti dardi
acciò che solo un foco due cori ardi.
e salutòl con amorosi sguardi,
Ma fa' che bene in ogni parte guardi,
sùbito il di': che noi non fussin tardi,
màndati tanti stambecchini e dardi,
la sera al fuoco annighittosi e tardi,
l'uno ha tre monti in aria e 'l motto tardi ,
venía superbo a passi lunghi e tardi,
con una scure in collo e in man tre dardi.
e a colpi di saette e pietre e dardi
e da mille spuntoni e mille dardi,
e grida: - Ah feccia d'uomini codardi,
tra i vostri figli a gli altrui biechi sguardi.
del tuo malessere... Ma dove guardi?
La coppa col veleno!... Troppo tardi!
Per ora non vorrei bere. Più tardi.
facendole ornamento cogli sguardi.
Ma temo d'esser giunto troppo tardi...
Deve aver letto, vedo, fino a tardi,
Codardi sono i padri dei codardi;
quella ch'era paura nei codardi.
ai calcagni, ma sarà troppo tardi!
ma so che stare alzati fino a tardi
almeno spero, chiunque mi guardi
mi dispiace di dirlo, presto o tardi,
troppo presto la vita, e troppo tardi
darò morte a più gente che mi guardi
No, io no, certamente... Dio mi guardi
ci verremmo a trovare, presto o tardi,
io riflettuto, ti dirò più tardi;
Sposare uno strozzino! Dio mi guardi!
quanto più degna degli accesi sguardi
se mai insinuai tra i vostri sguardi
Per la Vergine Santa, Dio vi guardi!
Non di te, mio signore, Dio mi guardi!
per te dai nostri minacciosi sguardi.
No davvero! Arrivato troppo tardi.
dare troppa licenza ai propri sguardi.
Ragazzo, a casa, su. S'è fatto tardi.
Sei dunque andato a letto così tardi,
Non è saggio star fuori così tardi.
alla vostra persona. Dio vi guardi!
Doveva pur morire, presto o tardi;
È condannato ormai. È troppo tardi.
Se dunque ai celestiali vostri sguardi
Come mostravan anche i nostri sguardi.
pietosi i loro più benigni sguardi!
che non ha mai sollecitato sguardi,
Perché gettate tutti quegli sguardi
Guai a chi si ravvede troppo tardi!...
Signor mio, gli individui testardi
cupide occhiate ed eloquenti sguardi.
Mandate, prima che sia troppo tardi!
pronti a combattere; ma oggi è tardi,
di duro acciaio esili vegliardi
Oh, perbacco, s'è fatto molto tardi!
Ma sbrigatevi, che si fa assai tardi!
avanti a me, così... È così tardi
fino a che non udrai di me più tardi.
padrone mio, e seppur troppo tardi,
se mai gradita ai regali tuoi sguardi
queste parole, questi vostri sguardi
Eppure, no, tu bene non lo guardi,
In verità, son rientrato tardi...
Compare, fatti vedere più tardi.
è l'Africano insieme e quel de' Sardi,
è che ritrovi in lor, se ben riguardi,
e preghi umani spesso e lenti e tardi.
oltre mille altri idoli suoi bugiardi.
l'umil principio suo contempli e guardi
l'uno scegliea da la faretra i dardi,
Meschiansi insieme e freni e braccia e dardi,
gravava il capo, ed impugnava i dardi,
chi l'aste vibri ed i volanti dardi.
di rustic'armi adorno. Agresti dardi
Bacco ed Alcide, cittadin codardi?
palesa a Marte con furtivi sguardi:
puot'esser luogo a le saette e a i dardi?)
con tutto il braccio fulminando i dardi.
van ricercando il ritornar sì tardi:
a saltar nello stuolo, a franger dardi
e la fronte rivolge a l'aste, a i dardi,
e gli arcani degli astri? A che più tardi?
lo stesso legno abbandonato, e tardi
può l'armi appena sostenere, e tardi
usa soverchio de' celesti dardi.
ma pria da la faretra i lievi dardi
Cedongli volontari, e altrove i dardi
infuria, or scaglia li nuotanti dardi.
ma la Furia lo preme: - A che più tardi?
in rabbia monta, e disprezzando i dardi,
farebbe Emon: perocchè Alcide i dardi
colle tue faci e col tuo fuoco: or ardi. -
Cessano l'ire: ogni guerriero i dardi
ferve nel sangue. Delio stesso i dardi
lo stuol de' cacciatori e l'aste e i dardi,
Attoniti restaro i più gagliardi,
del fulmine di Giove e de' suoi dardi,
se contendon nel volo, e andrian più tardi
i duci argivi, e sotto i lor stendardi
lanciamo (o folle ardire!) imbelli dardi
e strapparsene i crini e pianger tardi.
già ci son quelle Furie: e se più tardi,
da l'ovil si discosta, e i biechi sguardi
altri tendono gli archi e avventan dardi.
ne la faretra ancor asciutti ha i dardi.
insiem legati portano due dardi;
l'orrenda Sfinge, e porta in man due dardi.
breve virtude ispira anche a' codardi.
ma s'altrimenti hai pur disposto, tardi
altre ne svellon l'aste e i fieri dardi:
e l'imbraccia e 'l solleva, e contro i dardi
Poichè li vede in fuga, egli i due dardi,
E appunto ei si ridea che così tardi