Rime di 'arme'

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parme
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telearme
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176 endecasillabi classici rimano con arme:
Il duro capitan quando tra l'arme
Folle superstizion chiamava all'arme
Scende a pugnar con le mutabil'arme
Se tu se' stolto, come parme,
Di tanto evento noi peggiori in arme
Farà prima disfar suo regno in arme.
Che mostri pur buona presentia in l'arme
Se notitia hai di quella gente d'arme,
Et più valente che sia sotto l'arme,
Voli improvviso a rallegrarla il carme.
Ma più alle Dive mie piace quel carme
che credi per tuo dire i' lasci l'arme?
disse: - Se tu se' stolto, come parme,
ch'io cerco usar contr'a gli armeti l'arme,
di molto più che di cavalli e d'arme,
ch'io non temea restar senza quell'arme
di procacciar per voi più sicur'arme:
Drizza inverso di lei le tue chiar'arme,
Dogliomi io ben, che delle fatai arme,
contr'a chi non l'offese muover l'arme,
Perché di Lancilotto le fere arme
nel duodecimo dì non muover'arme,
dovuto a' morti ed al funereo carme,
Poscia a lui, ch'a' fanciulli era con l'arme
santo de' numi albergo! inclita in arme
l'un nel sangue de l'altro? Mano a l'arme!
contra sí dira gente'. E tutti a l'arme
cessa di sormontar; cessa da l'arme
e con bel modo chetamente l'arme
per ornamento e per difesa in arme
e gli accidenti, onde con essi a l'arme
ad altri l'apparecchio impon de l'arme,
di molta fama e fortunato in arme.
manderò teco; che 'l mestier de l'arme,
rapina di donzelle, un darsi a l'arme
tenea il suo luogo. Un de' piú fieri in arme
aggia chi dopo me, se non con l'arme,
egregiamente armato, e sopra l'arme
astienti di venir co' Teucri a l'arme;
«A che, - disse, - badate? e perché l'arme
Giudici fian tra noi la sorte e l'arme:
'Di' come e donde tu rechi quest'arme,
tu sol le schiere e i duci e sotto l'arme
che mi celi il bel volto e mostri l'arme?
e canta in piú guerriero e chiaro carme
ogni sua tromba, e maggior luce han l'arme.
prese elmo e lancia: e pur con l'alto carme
talora ei canta i duci invitti e l'arme.
al rugginoso acciaio, ond'altri s'arme;
in forme nòve, e 'n vie piú lucid'arme;
dove udir de le trombe il fèro carme
e tra corni e tamburi e 'l suon de l'arme,
le trombe risonar col fiero carme.
quivi fu posto al suon di sacro carme,
e sovra e 'ntorno alzate insegne ed arme.
giudici fian tra noi la sorte e l'arme.
sí che non sia de l'opra indegno il carme,
ma s'agguagli il mio canto al suon de l'arme.
come in voi solo il cerco, e solo or parme
che trovar pace io possa in mezzo a l'arme.
Mentre ei cosí ragiona, irati a l'arme
e giá s'odon cantar guerriero carme
Gridano intanto al duce pio che s'arme
Al gran concento del felice carme
Chiama egli a sé Michel ch'in lucide arme
e dice lui: - Non vedi or come s'arme
degna di te; ma troppo indegno parme
di voi, che sète i piú famosi in arme:
basta, cred'io, che ti prepari ed arme,
- Quella fé seguirò che vera or parme,
a magnanimo cor) l'impresa e l'arme:
tu sol le squadre e i duci, e sotto l'arme
giá di regina il guerreggiar non parme.
e dansi ad una man lo scettro e l'arme,
se non d'alzar un bel trofeo de l'arme
in Babilonia, e sotto un breve carme:
perché angusti sarian gli arnesi e l'arme.
tal che render conviene (e tardi parme)
l'arme a Ruperto, o 'l gran Riccardo a l'arme.
de le vendette il Dio nel santo carme,
che vince e dona e toglie i regni e l'arme.
D'eterni seggi, e di colonne e d'arme,
ei morí col mio nome, o pur con l'arme.
che mi celi il bel viso e mostri l'arme?
quasi mastro di macchine tu parme.
novi ordigni di guerra e 'nsolite arme:
e canta in piú guerriero e chiaro carme
ogni sua tromba, e maggior luce ha l'arme.
Il duro capitan quando tra l'arme
Folle superstizion chiamava allarme
L'altra provar quel che valesse in arme;
Scende a pugnar con le mutabil'arme
Ma mi giova cantar guerrieri ed arme,
Però cedan le avene a fero carme
ti fa di porre tutti quanti in arme
negheran di pagarla, io qui coll'arme
provvidenza e comandi, e tutta d'arme
per lor cresciuto i corpi involva e l'arme
Con la vita gli uscir fuori dell'arme:
E qui, di Circe, che vietommi l'arme,
Che tanti in mezzo all'onde, in mezzo all'arme,
Era e cercava nel più interno l'arme,
Sospeso e abbandonato; e quei con l'arme
se fia maggior la gloria o in pace o in arme.
non poteva io venir più tosto all'arme?
o s'io son buon per tôrre a te l'altre arme.
Di molte fila esser bisogno parme
davanti al re Agramante ha preso l'arme,
di che contaminato anco esser parme;
se, con vergogna del mestier de l'arme,
Et alzando la man nuda e senz'arme,
Grifon che poco a cor avea quell'arme,
Tra sé disse Marfisa: - Esser qui parme
la vita mi torrai, se mi toi l'arme;
e uccider lor, se tutti fosser arme '.
Vo' uscir di giorno, e sol per forza d'arme;
che per ogn'altro modo obbrobrio parme.
tanto che dispogliar gli faccia l'arme,
Così la moglie conducesse parme
ch'in favor di costui sien le nostr'arme. -
Ruggier gridava lor: - Eccovi l'arme,
La spada sola manca alle buone arme:
Or che la porti il paladino, parme;
Quivi Zerbin tutte raguna l'arme,
e volendo vietar che non se n'arme
scrive nel verde ceppo in breve carme:
o altri che non sappia che sieno arme;
Vi priego ben, che por con le vostr'arme
come egli ha detto, è buon per forza d'arme.
prima acquistar che porre in opra l'arme;
la buona spada o quelle nobili arme. -
non ebbe mai tutto il mestier de l'arme;
alcuno antico d'uguagliar non parme;
mentre che questi più famosi in arme
ma non però che tenga il vanto parme
del miglior cavallier ch'oggi port'arme.
estimato il miglior del mondo in arme,
servendo, amando, e non mai più per arme.
ch'avede poca esperïenza d'arme. -
Di qua di là gridar si sente all'arme,
Monti chi è a piè, chi non è armato s'arme,
dicea con chiaro e bellicoso carme
re Carlo uscì con la sua gente d'arme,
che terria se venisse al fatto d'arme.
e Rinaldo è con lui con tutte l'arme,
a sé e a' compagni: che sappiate parme,
che nessun d'essi avea le solite arme.
che più di me sia valoroso in arme.
che potesse al bisogno prender l'arme,
al destinato dí, sotto quell'arme
d'Amor usai, quand'io non ebbi altr'arme,
e 'l desir foco; e 'nseme con quest'arme
onde vanno a gran rischio uomini et arme,
ch'i' l'ò negli occhi, et veder seco parme
Quel fior anticho di vertuti et d'arme
Ennio di quel cantò ruvido carme,
ché spesso nel suo vólto veder parme
aver la morte inanzi gli occhi parme;
et vorrei far difesa, et non ò l'arme.
Passata è la stagion, perduto ài l'arme,
A le pungenti, ardenti et lucide arme,
come soldati desti dall'allarme,
Allora sentiremo il loro allarme
o quegli arazzi rosi dalle tarme...
in cui si sono svolti fatti d'arme,
rabbiosamente ha squillato l'allarme
Si suoni la campana dell'allarme!
Suonate la campana dell'allarme!
in qualche più glorioso fatto d'arme
di certi arazzi rosi dalle tarme,
adoratori, e chi in sonoro carme
contempla, e de i guerrier l'insegne e l'arme.
armato di sue lunghe e 'nutili arme.
o pur d'aspidi sordi al forte carme?
insegnò 'l sacro rito e 'l mesto carme,
Essa allor mormorò magico carme,