Rime di 'arto'

Trovate 29 rime per arto

arto
coarto
parto
quarto
sarto
scarto
sparto
squarto
apparto
comparto
cosparto
departo
diparto
disparto
idrarto
incarto
infarto
inquarto
reparto
rincarto
rinquarto
riparto
scomparto
triparto
capoparto
soprapparto
autoreparto
capireparto
caporeparto

119 endecasillabi classici rimano con arto:
di cadaveri immondi il grembo sparto
del vinto egizzio e del fugace parto.
che diè nel mio natal culla al gran parto
Barbaro spirto, che di neve sparto
e qualor furiando esci del'arto
sola cagion perch'io di qua non parto,
Di bianche perle intra zaffiri sparto
del vinto egizzio e del fugace parto.
di cadaveri immondi il grembo sparto
Barbaro spirto, che di neve sparto
sola cagion perch'io di qua non parto,
Volendosi mostrar di error più scarto,
la negra madre con nefando parto
tu se' segnore, e sai ch'i' non mi parto
Allor venimmo in su l'argine quarto;
là giù nel fondo foracchiato e arto.
e quel dal terzo, e 'l terzo poi dal quarto,
Sopra seguiva il settimo sì sparto
intero a contenerlo sarebbe arto.
celesti onori. Io pur testé mi parto
una candida scrofa, col suo parto
nulla ha notizia; ed io da lei mi parto
dal nostro sangue; e pur Pilunno è quarto
anzi agli accesi altari il nuovo parto
e de' campi d'Apollo; a cui per quarto
la fame insieme col dolor del parto,
lo qual sopra ogni pena è acerbo et arto.
dopo l'anno secondo, e dopo il quarto:
mortali, udite in terra; a voi 'l comparto,
De la vittoria è giá maturo il parto.
Succede il buon Metello al duce quarto,
nato col grande Ettorre in un sol parto,
Né prole augusta mai sí nobil parto
com'ella poi ch'il sesto appresso il quarto
Ma come il forte Calidonio al quarto
spense nove guerrier; ma come il quarto
Giuno, e d'Alcmena prolungando il parto,
Già il terzo anno si volse, e or gira il quarto,
E deluse gli Achei. Ma come il quarto
Comun retaggio degli umani. Io parto:
Tre conducean la nera mandra, e il quarto
Da imporre in fronte al grazïoso parto,
Né primo né secondo né ben quarto
né 'l padre né i fratelli né chi a un parto
Gli è ver che questo crin raccorcio e sparto
una regina aiutavano al parto:
non ebbe un tal dal secol primo al quarto.
Venere e Marte, che l'avevano sparto
Otto del terzo, e sedici del quarto
Nascono armati del lor sangue sparto.
Ma dal proposto mio troppo mi parto:
Dett'ho del terzo, odeti per il quarto,
lei davanti et me poi, produsse un parto. -
Poi ne spiccò di quel cammello un quarto,
guarda s'io taglio a punto come il sarto.
ma pur dal giuoco però non mi parto,
no, bietolone, e nemmeno il tuo sarto,
Le faccio voti d'un felice parto
No, Sicinio, se mai è solo un arto,
più d'una volta ogni quarto...
che pur promettono un felice parto -
la nostra pace, simile ad un arto
ebbe da lei due figli in un sol parto.
venuti al mondo con lo stesso parto:
un minimo di forze dopo il parto.
Ma, corpo d'un demonio!, signor sarto,
io posso ben aggiungere il mio quarto.
Ma la mia musa ha le doglie del parto
venuto al mondo nello stesso parto,
Che reca nella sua impresa il quarto?
ad alleviar gli spasimi del parto
le nuove che gli propinava un sarto;
vile ribaldo, t'ha cucito un sarto.
della mia vita per un'ora e un quarto
Quante donne hanno visto questo parto?
Signore, ditemi, chi è il suo sarto?
di tutti gli uomini del mio reparto
de l'immutabil mente unico parto,
di sua progenie; e l'inefabil parto
Ma se più antiche fur del novo parto
attendono de' figli al novo parto?
E quel che fu nel primo antico parto
disdegnosa la terra audace parto;
del peccato, ch'è prole e primo parto
e dava ormai lieto principio al quarto.
languido e mesto ed infecondo al parto.
Altri Dio no, ma creatura e parto
E poi da lui divise il giorno quarto
Non quei, che l'animal figliando in parto,
onde uscì prima, il non cresciuto parto,
E quinci avien ch'altri nel primo parto
la terra pregna de l'orribil parto.
che non son nati in doloroso parto
E de l'alcione al desiato parto
com'a lei non convegna indegno parto,
quando ei ne generò l'eterno parto.
e par che tema in quel mirabil parto
dunque anima ha la terra, ond'ella al parto,
Ma qual si fosse già nel primo parto
l'onor devuto del suo nobil parto,
e l'impeto raffrena, e 'l dolce parto
il dianzi nato ancor tenero parto?
de' suoi cerbiatti cede il novo parto,
che molti figli suol produrre al parto
e se non caro, è necessario il parto.
oltre il suo fin nel mostruoso parto.
in quei che fan sì numeroso il parto.
illegittima prole e dubbio parto
maravigliando, de la mula il parto;
che del gran mondo producesse il parto,
Corre contra gli Assiri Eufrate il quarto.
restai dopo le nozze, e dopo il parto
non con impeto tal piomban dall'Arto
Forse di me si teme? Ecco mi parto,
ahimè fur empie, e fu nefando il parto;
Sembran da cretic'arco o pur da parto
Non più frequente esce dal gelid'Arto
ebbi due figli ad un medesmo parto;
nè Lucina chiamò mai nel suo parto!