Rime di 'eci'

Trovate 93 rime per eci

beci
bieci
ceci
cieci
deci
dieci
eci
feci
feci
geci
greci
greci
meci
peci
peci
preci
preci
reci
sbieci
seci
sfeci
speci
spreci
teci
veci
azteci
cirneci
confeci
copeci
desdeci
disfeci
impeci
malfeci
meteci
meteci
misfeci
narteci
neogreci
olmeci
perfeci
perieci
prefeci
pregreci
rifeci
strafeci
tolteci
tricheci
usbeci
uzbeci
apoteci
artefeci
benefeci
centodieci
contraffeci
lavaceci
liquefeci
mansuefeci
neogreci
ottodieci
pappaceci
parameci
passadieci
perieci
propiteci
putrefeci
radioeci
rarefeci
regaleci
regaleci
ridisfeci
satisfeci
soddisfeci
sodisfeci
sopraffeci
sottospeci
stupefeci
tepefeci
torrefeci
tumefeci
zapoteci
assuefeci
cercopiteci
cinopiteci
duecentodieci
guatemalteci
nictipiteci
rinopiteci
semnopiteci
trecentodieci
australopiteci
disassuefeci
galeopiteci
quattrocentodieci

84 endecasillabi classici rimano con eci:
Che sì grate alternar nobili veci
Nera qual densa notte, a par di dieci
Ai plausi e al suono rapitor di dieci
De' nostri primi genitor le preci,
all'estatico disse: Io satisfeci,
cui più si convenia dicer 'Mal feci',
i santi numi, divisò le veci
Ora a Giove si bea; faccinsi preci
Che sì grate alternar nobili veci
E dell'amore questo fa le veci
Lo stare inginocchiati sopra i ceci
Eroi che sembran di poemi greci
E mai non si svegliavano alle dieci
Son vermi che si nutrono di feci
non dieci lingue mi sarìan né dieci
spiegate al vento di cinquanta e dieci
non mi dicesti di ferirla? Il feci.
carro voi stesse balzerà, né dieci
d'oro e di bronzo i tuoi navigli, e dieci
e porle in odio il vecchio amante. Il feci.
di molti prodi che potrìan le veci
sempre dappresso, e così d'aste io feci
ch'io saccheggiai Lirnesso, e mia la feci,
tra il sibilo dei dardi alzi le preci.
comparso Achille, i Teucri; ed io nol feci:
de' cani involerà: né s'anco dieci
Me uscito dell'Ogigia isola dieci
Quindi a sorte tirar coloro io feci,
Di sopra, e delle man remi io mi feci.
Tredici peri a me donasti e dieci
Poi che con lunghe et iterate preci
' Or quel che far con prieghi io non ti feci,
E sfidò Clodïon con tutti i dieci
de le cui poppe dieci mesi e dieci
ambi nutrir con molto studio feci.
del qual fo poco conto e sempre feci
a cui l'Imperator de' regni greci
cinta la spada avea con altri dieci.
lasciato qui a fare le sue veci.
non era più di uno contro dieci.
ne dovrà contenere fino a dieci;
Ah, cittadini, se alle vostre preci
Pensava di rubar dal mazzo un dieci,
ditegli che i miei voti e le mie preci
ne varrebbe di lui almeno dieci.
ma son prontissimi a buttarne dieci
mi riscattai, e quel che vidi e feci
ch'egli abbia fatto pure le mie veci
ma il dolore di un'ora ne fa dieci.
Stanno quasi per battere le dieci.
al cospetto di tutti i capi greci
informeremo tutti i capi greci.
il cui valore è uno contro dieci
Tra i torpidi e faziosi capi greci
Eccoli qua, questi principi greci,
in mezzo a un cerchio di soldati greci
se ne possono ritrovare dieci;
dare agli estinti, e gl'infelici Greci
nè quai donne si lagnano; e a le preci
Ognor supplici nuovi, e ognor le preci
in abbandono i fuggitivi Greci;
furtivamente gli avviliti Greci.
e le infelici tenebre? A mie preci
dal fatal colpo disarmati i Greci:
a concitare a le vittorie i Greci;
Non t'avrebbe il più barbaro tra i Greci
il magnanimo eroe: cedero i Greci,
in campo aperto a guerreggiar co' Greci.
Ma sovra i mesti e timorosi Greci
prendon consiglio, ed osservar che i Greci,
senton conforto in rimirar fra i Greci
Così a vicenda fra i Tebani e i Greci
non ricusi servire a' fieri Greci?
Preme i Tebani Ippomedonte, e i Greci
inasprì i Tirii, e mitigò ne' Greci
e scompigliava e ponea in rotta i Greci:
tosto s'accinse, e l'approvaro i Greci.
Cercano intanto sbigottiti i Greci
nè dì, nè notte furibondi i Greci
Ove i tuoi pianti allor? Ove le preci?
questa è l'opra maggior: stendonsi i Greci
la figlia di Toante in mezzo a' Greci,
Ma se non vuoi che muovan l'armi i Greci,
a l'opra il Nume coll'usate preci.