Rime di 'egna'

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assegna
congegna
consegna
convegna
disdegna
disegna
dispegna
impegna
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indegna
ingegna
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intregna
limegna
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rassegna
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rimpegna
rimpregna
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sardegna
scongegna
transegna
autoassegna
contrassegna
crocesegna
disimpegna
disinsegna
honduregna
onduregna
panamegna
portinsegna
ricongegna
riconsegna
ridisegna
sopransegna
soprassegna
soprinsegna
spaccalegna
taglialegna
autoconsegna
ecuadoregna
nicaraguegna
portainsegna
salvadoregna
soprainsegna

500 endecasillabi classici rimano con egna:
coronar del diadema onde si regna
d'aratro ancor nonché di scettro indegna?
discordanza veder che men convegna,
Aspramente sorride e sì si sdegna
vibra sestesso e d'atterrar s'ingegna
Quel balza in mezzo e con mentita insegna
con le nereidi essercitar s'ingegna
vuol del'incarco onde governa e regna.
anco il gran padre mio talor non sdegna,
e d'otto giorni il termine n'assegna.
chiude principe eccelso anima indegna.
virtù per cui si signoreggia e regna.
se di porpora e d'oro altri nol segna,
Ma mentre che nel marmo entrar s'ingegna
nel'arca istessa ascondersi disegna
lor mezzo ucciso a divorare insegna.
caprio o torel cui di branar disdegna
sovravesta superba e ricca insegna,
la milizia ch'un tempo era sì degna.
ch'amor divien furor quando si sdegna.
essendo tu, senon di lei più degna,
ch'oggi la madre di colui che regna
secrete cifre interpretar s'ingegna.
e mille strane machine disegna.
dovunque il cieco arcier soggiorna o regna
contrario effetto a quelche l'arte insegna,
a chi'l futuro investigar s'ingegna
(disse) d'ogni beltà porta l'insegna?
del picciol dio, che nel suo petto regna,
questa ad Adon la più leggiadra e degna,
rivede ogni guerrier, nota ogn'insegna.
quindi del campo in general rassegna
La terza di sua man figura e segna
con linee e punti il ver mostrando, insegna
L'altra, che con la pertica disegna
lo sfrondator dela vendemmia insegna.
Quella però ch'ogni bassezza sdegna
quanto perché con lei fia che convegna
Non tanto le verrà la bella insegna
il tatto e'l gusto espressamente insegna.
o che non vive o ch'è di vita indegna. -
Anima in cui d'amor cura non regna
l'altra di secondarla anco s'ingegna
ma del gran re che su le stelle regna.
suore d'un parto inclita coppia e degna,
che sì fatte dottrine aborre e sdegna;
virtù s'impara ed onestà s'insegna
Leggi rompe, armi vince e, mentre regna,
Mansueto e feroce, ama e disdegna,
Sotto la sua vittoriosa insegna
del maggior gallo e fortunata insegna.
- Salve (gli disse) o sacra, o regia, o degna
tu tanta dea d'accarezzar t'ingegna.
le nostre case d'onorar si degna?
del gran motor che su le stelle regna,
trar dal trionfo suo spoglie s'ingegna,
che'n foco avampa, col carbon si segna.
quando per legge di colui che regna
l'Armida, che sviar l'alme s'ingegna,
che follemente idolatrar gl'insegna,
il buon re d'Israele ad opra indegna;
fuggir, s'hai senno, a più poter t'ingegna,
da mano ingrata e per cagion men degna.
quando Amor da ragion vinto si sdegna,
Forse quell'ira alfin del cielo indegna
Colà n'andrò dov'ella alberga e regna
tal ventura caduta in donna indegna.
Animo, generoso aborre e sdegna
Per le belle contrade, ov'ella regna,
ma convien ch'i suoi cigni a fren ritegna,
Il carro ascende e d'impiegar disegna
povero diredato or più non regna;
la cui pietà di cotal grazia il degna?
titol, ch'a maestà tanta convegna,
Di bei semi d'amor gravida impregna
con bella gratitudine s'ingegna
Onorata la terra e fatta degna
ti fa parer che poco a me convegna.
per troppo meritar mi stimi indegna,
sol di regnar tanta bellezza è degna.
Certo con lei, che con Amor qui regna,
impresa al'arco mio nobile e degna,
e nel petto d'Amore odio non regna;
del tiranno crudel che'n Asia regna,
sciogliendo al vento la paterna insegna
Tanto si dole Adon, tanto si sdegna
che mentre vendicarla egli disegna
ciascuno il primo a prova esser s'ingegna.
la fera che del giorno il lume sdegna
poich'offesa ha colei che'n Cipro regna
sempre quasi quaggiù pianger convegna,
fuorché doglia e miseria altro non regna,
da lagrimar che sia ben giusta e degna,
batte la pelle che di vento è pregna
di seguirla e raccorla ognun s'ingegna.
vince e'l numero conta e'l loco segna.
quando colui ch'a premer l'uve insegna
merita gran pietà sciagura indegna
Giunta ove'l bel cadavere disegna
e dov'è già, d'un tanto dono indegna,
fa Citerea depor sovra le legna
ponsi il signor che sovra l'onde regna.
loco non lunge inferior s'assegna.
Nereo con Forco e gente altra più degna.
ricompensa del'opra avrà ben degna.
l'ascolta il grande e qual si sia nol degna:
solo il mio piede a ben lottar insegna.
ti manderò dove Saturno regna;
anima illustre e d'adornar ben degna
del tuo bel fior la gloriosa insegna.
Ma l'un nel'elmo e nel brocchier disegna
l'altro in questo ed in quel figura e segna
invitissimi eroi, ben si convegna?
che don picciolo e basso aborre e sdegna.
d'uno in tre gigli la mutata insegna.
Per fare emenda di lor vita indegna,
La Fè, la Patria guerreggiare insegna.
Sospinse i passi, e sollevò l'insegna;
Che de Riarj un cavalier si sdegna:
Forse ne l'alto egli trïonfa e regna,
Pugnate forti: così far v'insegna
Ma l'incauto Imeral, che si disdegna
Fuggite in van; cotesta fuga indegna
Ma non per tanto rinfrancar s'ingegna
Alzano al ciel non vilipesa insegna.
Dal ciel disceso messaggier m'insegna.
Per gloria anelo, e così far m'insegna
Quivi Ottoman d'ogni favore il degna;
Sultana afflitta consigliar disegna:
Sì come a' suoi seguaci Amore insegna.
Diede di Rodi a la sacrata insegna:
Ed inverso il rival move l'insegna.
Là dove del Baglion ferma è l'insegna;
Un sol nemico ne soggioga, indegna
Megera in ascoltando aspra si sdegna,
Ed a Sultana la miseria indegna
Con modo accorto palesar s'ingegna.
Se la lor fama gloriosa e degna
La maestà di cavalier non sdegna.
Felice invenzion d'uom nobil degna:
De la Diva che qui soggiorna e regna
Spettacolo di mali a chi ci regna.
Di crassa onda letèa, che solo insegna
Felice invenzion d'uom nobil degna.
De la diva che qui soggiorna e regna
Giochi a le belle declinanti insegna.
del tiranno crudel che'n Asia regna,
impresa al'arco mio nobile e degna,
Certo con lei, che con Amor qui regna,
sol di regnar tanta bellezza è degna.
per troppo meritar mi stimi indegna,
Onorata la terra e fatta degna
con bella gratitudine s'ingegna
Di bei semi d'amor gravida impregna
la cui pietà di cotal grazia il degna?
povero diredato or più non regna;
Per le belle contrade, ov'ella regna,
Animo, generoso aborre e sdegna
tal ventura caduta in donna indegna.
quando Amor da ragion vinto si sdegna,
il buon re d'Israele ad opra indegna;
che follemente idolatrar gl'insegna,
quando per legge di colui che regna
del gran motor che su le stelle regna,
le nostre case d'onorar si degna?
tu tanta dea d'accarezzar t'ingegna.
Salve o sacra, o regia, o degna
del maggior gallo e fortunata insegna.
Sotto la sua vittoriosa insegna
Mansueto e feroce, ama e disdegna,
virtù s'impara ed onestà s'insegna
che sì fatte dottrine aborre e sdegna;
ma del gran re che su le stelle regna.
Anima in cui d'amor cura non regna
Non tanto le verrà la bella insegna
Quella però ch'ogni bassezza sdegna
lo sfrondator dela vendemmia insegna.
La terza di sua man figura e segna
quindi del campo in general rassegna
d'ogni beltà porta l'insegna?
secrete cifre interpretar s'ingegna.
ch'oggi la madre di colui che regna
essendo tu, senon di lei più degna,
ch'amor divien furor quando si sdegna.
la milizia ch'un tempo era sì degna.
sovravesta superba e ricca insegna,
caprio o torel cui di branar disdegna
lor mezzo ucciso a divorare insegna.
nel'arca istessa ascondersi disegna
se di porpora e d'oro altri nol segna,
virtù per cui si signoreggia e regna.
chiude principe eccelso anima indegna.
vuol del'incarco onde governa e regna.
con le nereidi essercitar s'ingegna
vibra sestesso e d'atterrar s'ingegna
Aspramente sorride e sì si sdegna
coronar del diadema onde si regna
Tanto si dole Adon, tanto si sdegna
che mentre vendicarla egli disegna
la fera che del giorno il lume sdegna
batte la pelle che di vento è pregna
vince e'l numero conta e'l loco segna.
quando colui ch'a premer l'uve insegna
merita gran pietà sciagura indegna
Giunta ove'l bel cadavere disegna
fa Citerea depor sovra le legna
loco non lunge inferior s'assegna.
ricompensa del'opra avrà ben degna.
ti manderò dove Saturno regna;
anima illustre e d'adornar ben degna
del tuo bel fior la gloriosa insegna.
Da tiranno nel ciel trionfa e regna.
Ha rovesciate. Ma colui ch'or regna
Sulle purpuree penne; ei teco regna,
Per la bella tiranna, assai più degna
Più felice esser può, benchè più degna
Perder a un tempo il perfido disegna.
Mostrasi, e largità così c'insegna.
Quella beltà che di più vasto degna
Vostra tema di morte ardir v'insegna.
Un solo sesso ed il miglior non regna,
In te qualcosa più sublime e degna
Quai numi, adoreran! Ma Dio si degna
Che in mezzo ad essi di locar si degna
Fra cui lo stesso Dio scender si degna
Alla vita immortale, e ciò m'insegna
per certo ell’è pur una cosa degna!
Nè biasimare il ben, ch’ella consegna,
Una alta quercia porta per insegna,
Fui morta dal dolor, ma pur indegna
Costui contra di me più si disdegna,
Se di abbassarle l'orgoglio s'ingegna,
Vid'egli pur la vincitrice insegna
Se questo è vero, ella è di morte degna,
ed ogni legno avea di Roma insegna.
come piacque a Colui che muove e regna.
d'empi uccelli e di can rapina indegna,
di nessun più gli cale, ogni uomo sdegna
con sommo onor, ma in tutto ciò si sdegna
di lassar il terreno ov'ella regna.
Bruggia e 'l dotto Lovan, ch'a' buoni insegna,
de' quai tutti portò la sesta insegna.
che non senza cagion voglia sì degna
Così posto fra loro, alla sua insegna
d'esser quale a tal opra si convegna:
Così detto fé alzar la bianca insegna
e già sopra il destrier lieto s'ingegna
e se innanzi alle nostre orma si segna
della virtù che anticamente regna
e che seguite or qui l'altera insegna
quanto noi più, ch'oltra ogni nostra insegna
con l'aspra gente che in Ibernia regna,
che nell'ordine usato gli ritegna;
truova Clodin con la primiera insegna.
all'ardente desio che in esso regna
andiam con lieto cor, seguiam l'insegna
tal ch'in un punto sol la regia insegna
che nessun resta in piè là dove segna
ma solamente in loco ove convegna
Poi sopr'ogni altro chi comanda e regna
del mio pregare umìl, s'io ne son degna;
non oscure il candor che in esso regna.
la figlia Euchera, né di lei si sdegna,
de' segreti pensier l'ha fatta degna.
si vede andar d'ogni romana insegna
d'oprar cosa di quelle e d'onor degna.
e la scuola de' più, che solo insegna
re dei Nortombri allor l'arme e l'insegna,
ove 'l fertil terren Garona segna
per dovuta cagion di lode degna
Non si porrìa pensar parola degna
e che di tai guerrier l'altera insegna
L'esperienza poi, che 'l tutto insegna,
e cangiato avea 'l core in cui più regna
né tale era però che 'n lei si spegna
di far guerra per lui di lui più degna.
veggio ch'a farlo ampissimo disegna
e che patria sarà lodata e degna
perché piuma verrà non forse indegna
ma quando fosse pur, la farà degna
che l'una e l'altro contr'a quei si sdegna
Ma il fero Seguran, che allor si sdegna
in man prendendo una purpurea insegna
passa il fosso d'un salto, e l'argin segna
della chiara britannica sua insegna,
di portare sovra ogni uom la vostra insegna.
l'antica e famosissima sua insegna.
e l'orme ivi ciascun più ascose segna,
che già in alto stendea la bianca insegna,
da Borea al freddo ciel, quando più regna,
pur contento d'aver la cara insegna
Ma fia certo di voi bell'opra e degna
perché si dica poi che la sua insegna
trovando Arturo e la reale insegna
esser ritolta a lui, troppo si sdegna;
al forte Palamede in guerra assegna;
che tra 'l freddo Visero e l'Albi regna,
Safar, che di Castiglia avea l'insegna,
di Francesco primier progenie degna,
che nel scoto terren non molto regna.
fallisti ier; ché chi nel mio cor regna,
sì ch'or più bello oprar convien, che spegna,
e la cui man non fé mai cosa indegna;
sia del fallir la penitenza degna;
ove indietro tornar la meta insegna.
indi prega la schiera, ch'è più degna,
che per lui non gli par sede assai degna,
nelle fortunat'Isole ove regna
tra quanti son de' miei schiera più degna;
altra che di dolor funebre insegna;
di chi d'ogni valor portò l'insegna,
che di tal cavalier nasceste degna;
in fin dove arrivar virtude insegna,
anima fia a ciò più di me degna:
ché quello imperador che là sù regna,
misericordia e giustizia li sdegna:
che d'ogne posa mi parea indegna;
Ed elli a me: «La tua preghiera è degna
sì ch'ïo sfoghi 'l duol che 'l cor m'impregna,
Così 'l maestro; e quella gente degna
coi dossi de le man faccendo insegna.
Così l'usanza fu lì nostra insegna,
per l'assentir di quell' anima degna.
che de la sua virtute l'aura impregna
e l'altra terra, secondo ch'è degna
di diverse virtù diverse legna.
quando lo 'mperador che sempre regna
per sola grazia, non per esser degna;
de la prima virtù dispone e segna,
Così fu fatta già la terra degna
così fu fatta la Vergine pregna;
di visïone oblita e che s'ingegna
quand' io udi' questa proferta, degna
del libro che 'l preterito rassegna.
che in poppa avea la piú sublime insegna.
ancor virtú; ché ferità non regna
e perir veggia i suoi di morte indegna.
Ed a Sergesto anco i suoi doni assegna
Cotal non partorí di face pregna
comandato da te. Turno disegna
che diè Paride al mondo Ecuba pregna
ma dove ambizion e 'nvidia regna,
via piú ch'ella si pieghi è cosa degna. -
nutrendo a poco a poco, e par si spegna
ché di lui fòra ogni tardanza indegna.
(ché tal parea) d'alta sembianza e degna;
tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna.
e se pur generoso ardire sdegna
e per Guelfo suo zio. Non dée chi regna
Ma s'egli sta ritroso e se ne sdegna
tu di condurlo a proveder t'ingegna
Ratto ei vèr lei si move, ed a l'insegna
ned ella avrà da me, se non la sdegna,
Geme cruccioso, e 'ncontra il Ciel si sdegna
Di rivolgersi al campo al fin disegna,
ha quel Signor che 'n ogni parte regna,
meraviglioso ed alto egli non sdegna,
quel corpo in cui già visse alma sí degna,
l'oste d'Egitto il dí ch'ella disegna.
Onde piace là su che in questa degna
misero mostro, a cui sol pena è degna
de l'immensa impietà la vita indegna.
non vuole e, benché onesta, anco la sdegna,
che n'andiam noi, turba negletta, indegna,
rassembra quella di colui che regna,
e in lui m'acqueto. Egli comanda e insegna,
né già per nostro mezzo oprar disdegna
Cosí tra sé dicendo, ordir disegna
e duce farlo universal disegna.
con fronte vien che ben del grado è degna:
spiega il gran Carlo la sua augusta insegna
ministro o capitan d'impresa degna.
contra il nipote ch'in Italia regna:
Il capitan, che piú indugiar si sdegna,
toglie di mano al fido alfier l'insegna,
ché per te vince l'oste e per te regna.
E perché i traditor non celi insegna,
Seguian poi di Rollon l'altera insegna
de la Sicilia, a servitute indegna
dove la stirpe sua trionfa e regna,
che vorran seguitar la nostra insegna,
per l'alta patria, di servire indegna:
ne la Soria, dove per noi si regna,
e se pur generoso ardire sdegna
mirâr la gloriosa antica insegna,
mentre il torto cammino errando ei segna:
al vicario di Cristo il reo disdegna.
e qual per tutti noi. Non dée chi regna
Di ciò m'accusa, e piú d'altro si sdegna,
Ma s'egli sta ritroso, o se ne sdegna,
tu di condurlo e proveder t'ingegna,
Nel primo occorso a la famosa insegna
ned ella avrá da me, se non la sdegna,
Però cruccioso incontra amor sí sdegna
e se la donna sua d'ingiuria indegna
Di rivolgersi al campo alfin s'ingegna
ha quel Signor che solo eterno regna,
maraviglioso ed alto non disdegna:
quel corpo in cui giá visse alma sí degna,
di perdonare, in perdonando, insegna.
sospendendo la pena, ov'ei si sdegna:
senza clemenza a chi trionfa e regna:
egli sia stretto di catena indegna,
Cosí, tra sé dicendo, ordir s'ingegna
misero mostro, a cui sol pena è degna
del suo lungo fallir la vita indegna.
non vuole, e bench'onesta ancor la sdegna,
che guerreggiâr sotto l'altera insegna:
con fronte vien che d'alto grado è degna:
e di me, di cui giá seguir l'insegna
Non vogliate turbar con morte indegna
ben riconobbe a la famosa insegna,
la cui virtú d'iniqua legge è indegna.
s'adorni, e 'n tana rimaner si sdegna,
ma de l'Egitto la superba insegna,
e 'l trofeo di Satán, ch'è sciolto e regna.
vorrá seguir la tua onorata insegna,
famosa e nobil sede, o non indegna.
spiegherá dove il re trionfa e regna,
Egli, che tutto vince, e poi disdegna
pur come fosse altra vittoria indegna
di Soliman la spaventosa insegna
Eustachio a lato, ch'il tardar disdegna,
e prende l'onorata e sacra insegna.
Rimedon che portò l'alta insegna:
difesa o scampo almeno e fuga indegna.
che de l'altrui timor si rode e sdegna:
Di crassa onda letèa, che solo insegna
Felice invenzion d'uom nobil degna.
De la diva che qui soggiorna e regna
Porge un scettro a ciascuno; e dice: regna.
Giochi a le belle declinanti insegna.
Vasco in sembianza d'alto grado degna:
E in ogni moto riverenza insegna;
Sovra il petto e sul braccio ispana insegna,
Ciascuno a suo piacer per sè disegna:
Nè solo il Fato, che a piacer disegna
Chè ancora fra gli dei costume regna
E ben dimostra la novella insegna
Già leva in alto la temuta insegna.
Con la candida man ne addita e segna:
Seco avea de' fratei ch'egli disegna
Vede ch'empio costume al mondo regna,
Degli araldi la voce alla rassegna
manda il mio feritor: dammi ch'io spegna
m'onorino del rogo. Ov'io lui spegna,
onde non tutti il tuo furor li spegna.
sottrar nieghi gli Achivi a morte indegna,
cessi dall'armi? È d'un tuo pari indegna
Giusta, o figlio, è l'impresa e d'onor degna,
Venerevole Diva e d'onor degna
Falangi degli eroi, con cui si sdegna,
«Telemaco un gran danno a noi disegna.
E l'età terza, qual si dice, or regna,
'Ma tu gli agguati', io replicai, 'm'insegna,
Delle sue lunghe disventure assegna.
Di là d'ogni desio la copia regna'.
Non che d'un motto, il suo figliuol non degna.
Sen porta il vincitor flutto, e la pregna
Raccor convenga, o le risecche legna
Sì perfetto destrier, donna sì degna
che non è cosa al mondo altra sì degna. -
che sia innocente e di morire indegna.
che sia innocente e di morire indegna.
quella con che ubidire al cane insegna:
Ruggier di trar la spada si disdegna.
dove pigliar, non far morir, disegna.
Del duca di Trasfordia è quella insegna,
Lurcanio conte, ch'in Angoscia regna,
Vedi là il duca d'Albania, che segna
e ben di questo e d'ogni male indegna,
d'importuno livor stringendo segna
nube di pioggia e di tempesta pregna,
per tutto 'l mondo, e par che 'l giorno spegna;
del rivo l'elmo a un ramuscel consegna;
che ne la stirpe tua sia d'onor degna,
(quel ch'agl'incanti riparare insegna)
che porsi indosso la corazza indegna,
o por su l'elmo la beffata insegna;
ragione in lui pari al disio non regna.
e riputato quel di ch'avea insegna,
Il vil Martano, come quel che regna
e presso allui la donna di sé degna;
Destrier non ha, ma il primo tor disegna,
che vostre sien, che tengan vostra insegna:
alla virtù di maggior premio degna.
d'Avalo vi son dui ch'han per insegna
e d'ogni cavallier femina degna,
subito cara, a lui donar disegna;
poi che vede Ruggier che per insegna
porta l'augel che sopra gli altri regna.
Il Greco, sì come ella gli disegna,
a mostrar che non merti quella insegna,
che s'orni il sasso tuo di quella insegna,
questa fia la più bella e la più degna. -
conosce, e non perché ne vegga insegna,
la prova che di sé fece non degna:
Dunque debbo prezzare un che mi sdegna?
de' ricchi nomi la memoria degna.
bianchi, Signor, come è la vostra insegna,