Rime di 'emi'

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182 endecasillabi classici rimano con emi:
degli estremi dolor diletti estremi?
Chi dirà che fruttar possano i semi
per mitigar tanti cordogli estremi
Folle che pensi? misera che temi?
Chinasi per baciar, ma par che tremi,
questi del divin stato in parte scemi
onde sicome degli dei supremi
Quasi mezzane dunque infra gli estremi
verrà dela mia Cipro ai lidi estremi.
ma fia che l'Asia sbigottisca e tremi.
carco n'andrà di scettri e di diademi;
figliano tralci e gettano racemi.
son viticci le chiome e i diti estremi
non mai del foco tuo riceve i semi?
e pur di Giove il folgore non temi?
Sì certo sì. Dunque paventi e tremi
che la lascivia essalti e'l valor premi
Così mi paghi i gloriosi semi,
Ah! così ben distribuisci i premi
Fa su la mensa intanto addur gli estremi
va sotto l'ali fomentando i semi
Amor ch'alzò la vela e mosse i remi
Venere instituisce i giochi estremi
e, compartiti ai vincitori i premi,
salta ed aspira ai preparati premi.
fu generato di confusi semi.
tengon sol dela capra i piedi estremi.
E'nsieme a voi, che da' confini estremi
seco veniste, d'altri pregi e premi
Ma se da farvi al crin degni diademi
Ei promettendo altrui gaudj supremi
Ma tu, se brami non fallaci premi,
Dimmi: son forse giunti i dì supremi?
Nò; Codro rispondea: soverchio temi;
Per sè miserie sempiterne, o premi:
Allor nel fondo de gli orror supremi
Ed a chi merta non defrauda i premi.
Ma vaneggiava ne' piacer supremi,
Mesce i discordi de le carte semi,
Giran dintorno, e van libando i semi
Amor ch'alzò la vela e mosse i remi
va sotto l'ali fomentando i semi
Ah! così ben distribuisci i premi
Così mi paghi i gloriosi semi,
Sì certo sì. Dunque paventi e tremi
non mai del foco tuo riceve i semi?
ma fia che l'Asia sbigottisca e tremi.
questi del divin stato in parte scemi
Folle che pensi? misera che temi?
Chi dirà che fruttar possano i semi
salta ed aspira ai preparati premi.
seco veniste, d'altri pregi e premi
Delle cose non sol le fonti e i semi,
In ogni cosa di lor peste i semi,
Chi più t'adora ingrato al fondo premi.
né fibrilla gli lascia che non tremi.
nei membri già di pelle e capo scemi
ché qui è buono con l'ali e coi remi,
mi rimanessero e chinati e scemi.
Quanti risurgeran coi crini scemi
toglie 'l penter vivendo e ne li stremi!
di sangue m'è rimaso che non tremi:
Ma Virgilio n'avea lasciati scemi
figlio, che del gran padre anco non temi
stancar piú volte i remiganti e i remi,
ne profetava. Via, compagni, a' remi
e posti in acqua; e, per la fretta, i remi
«Via, compagni, - dicendo - a i banchi, e a i remi;
d'argento e d'oro, e palme ed altri premi
squillato appena, che in un tempo i remi
e dopo lui Cloanto, che de' remi
e spennacchiato, i suoi spezzati remi
palude adeguò l'onde, e tolse a' remi
si lanciarono in secco; e chi co' remi,
via, gente eletta, ite con tutti i remi,
Al detto di Tarconte alto in su' remi
né vuo' ch'alcun d'autorità lo scemi.
ora diverse impor le pene e i premi,
non separar da gli infimi i supremi.'
librar con giusta lance e pene e premi,
mesce lodi e rampogne e pene e premi.
mostri, soldato, il volto? e di che temi?
né l'onor suo né 'l suo timor si scemi,
ora diverse impor le pene, e i premi,
non distinguer dagl'infimi i supremi. -
solean prima adoprar le vele e i remi,
i rai del sol, non che turbati e scemi:
mesce lode e rampogne, e pene e premi:
mostri, o guerriero, il volto? e di che temi?
O cilestro ermesino orni gli estremi
Congiunse accorto i duo leggiadri estremi,
Il caro amico; e da i perigli estremi
La tua bella invitando, i casi estremi
E i tribunali minimi e i supremi
Ella la manca v'inserisca. Premi
Qua gl'illustri e le illustri; e là gli estremi
Leggiadro scorre sovra rosei remi,
Quanti tengon nel regno onor supremi;
E tu lo vedi e di partir, non temi!
Dell'anima son questi i tuoi patemi?
Contro corrente è inutile che remi
Che di futuri guai son questi i semi
A dir la verità sembrano scemi
Sono davvero dei piacer supremi
Per dire si non servono poemi
Lo sguardo che si appanna ed ora tremi
Finché ne hai ancora tu ti spremi
Potrà darti sollievo e allor lo temi
Mi sa che sono proprio tutti scemi
Certo questi non sono dei poemi
Ma adesso in barca è meglio tiri i remi
cedono al catalogo dei premi
hanno risolto qui i loro problemi.
Non scomodiamo i massimi sistemi,
mi sento circondato dagli scemi
sono paralizzato dagli schemi.
Troppe domande con troppi problemi
ti porterò in regalo crisantemi.
se mai conoscerai questi patemi
Inutile capir, perché ti spremi?,
l'immagine di te che ancora temi.
la fredda equidistanza dagli estremi,
Il logico rigore dei teoremi,
la solita prigione degli schemi.
il quiz televisivo con i premi,
l'alcolico bevuto dagli astemi,
L'astuto ideatore di poemi,
la sterile preghiera dei blasfemi.
lo scrupolo che amplifica i problemi,
il cronico ottimismo degli scemi,
L'instabile equilibrio dei sistemi,
e l'adagiâr nella corsìa. Co' remi
ogni altro avanzi se aspettar non temi
d'agitar le spumanti onde co' remi,
è il pugnar per la patria. Perché tremi
Di periglio che parli? e di che temi?
che nave non potrìa di cento remi
Con dieci e dieci poderosi remi,
Aiace ai legni suoi dai lunghi remi
Su, via, rapida nave e venti remi
L'azzurra calma romperan co' remi,
Varato il legno, e avvinti ai banchi i remi,
Dopo il mio giuramento a torto temi'.
Dalla prora cerulea i lunghi remi,
Poi su i banchi adagiavansi, e co' remi
Vicini. Udito il flagellar de' remi,
Ed ecco spinta dagl'illustri remi
L'albero declinâr, lanciâro a remi
Così gracchiar fra tanti, e nulla temi?
Da quel dì che su nave a lunghi remi
che non mi lasci in questi casi stremi:
ch'ognun minaccia, e 'l Ciel non par che temi.
un riparo alla cosa di cui gemi.
sono promessi sostanziosi premi
disperda per quell'aria e cresca e scemi,
Costui mandi in esilio? Forse temi
Vietò le fiamme a i Greci e i roghi estremi,
E perchè teco mormorando fremi?
e già vicino al regno invan mi premi.
e così vôta ancor l'adombri e premi?
consigli odiare, ed abbracciar gli estremi:
povero di consiglio, e i casi estremi
Queste instiga l'amore, e negli estremi
per tante stragi, ed i perigli estremi
nè tu chiudermi i lumi, e almen gli estremi
mandò interrotte da' singulti estremi:
gir boccheggiando ne' singulti estremi,
so che tu mordi il suolo, e che gli estremi
che 'l sen gli cinge; ne' singulti estremi
quei che in Aulida e in Grea spargono i semi,
posa la ciurma, e tien sospesi i remi:
immenso si mantenga e mai non scemi;
Ma poi ch'in alto fur sospesi i remi,
o torbida palude: a' casi estremi
mentre un fiero cinghial coll'asta premi,
il monile fatale, e iniqui semi
Fama, o tu, che conservi a' giorni estremi
E già era giunto in su' confini estremi
e già provato abbiamo i danni estremi
fu testimonio, ed i singulti estremi
così v'ha uniti ne' sospiri estremi?
l'irato sangue ne' singulti estremi.