Rime di 'endi'

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vendi
zendi
accendi
addendi
addendi
ammendi
appendi
apprendi
arrendi
ascendi
attendi
augendi
calendi
colendi
commendi
compendi
comprendi
contendi
crescendi
dependi
deprendi
difendi
dipendi
disbendi
discendi
dispendi
disprendi
distendi
efendi
effendi
emendi
emendi
emmendi
erigendi
estendi
fraintendi
fraintendi
imbendi
impendi
imprendi
incendi
intendi
merendi
minuendi
misprendi
morendi
nubendi
nubendi
offendi
orrendi
ostendi
perpendi
portendi
pretendi
propendi
prostendi
protendi
pudendi
pudendi
raccendi
rammendi
rapprendi
riaccendi
riappendi
riapprendi
riascendi
riattendi
riemendi
riestendi
rifendi
rimendi
rintendi
rioffendi
riprendi
rirendi
riscendi
rispendi
risplendi
ristendi
ritendi
rivendi
scoscendi
sfaccendi
sorprendi
sospendi
sottendi
sottraendi
stipendi
stringendi
stupendi
transcendi
trascendi
tremendi
vivendi
acquapendi
affaccendi
antincendi
autoemendi
autoincendi
autospendi
avvicendi
componendi
compravendi
condescendi
condiscendi
contemnendi
contennendi
corrigendi
corrigendi
decrescendi
diminuendi
disapprendi
disattendi
discoscendi
disintendi
dividendi
dividendi
eleggendi
erigendi
intraprendi
iscrivendi
minuendi
montascendi
percipiendi
percipiendi
promovendi
recipiendi
recolendi
referendi
resistendi
retrovendi
reverendi
reverendi
ricomprendi
ridiscendi
ridistendi
ripretendi
risospendi
saliscendi
sopraintendi
soprapprendi
sopraspendi
soprintendi
sottintendi
sottraendi
sovraintendi
sovrintendi
vilipendi
accondiscendi
autodifendi
autosospendi
costituendi
diminuendi
instituendi
interdicendi
interdicendi
istituendi

140 endecasillabi classici rimano con endi:
e d'amor per amor cambio le rendi,
trovo di più ch'agli amorosi incendi
- Quanto dico (soggiunse) e quanto intendi,
Lascia le vane tue fatiche e scendi
Che ti giova il piacer che'n ciel ti prendi
Deh! perché le bell'ore indarno spendi
Meco, forse nol sai, meco contendi
Dì per qual cortesia sciocca difendi,
- Tu, che de' casi altrui briga ti prendi,
inuditi, ineffabili, tremendi
non ti sappia arrivar, se mel contendi?
Qual più forte scongiuro ancora attendi?
furto non è se quanto dai ti prendi.
Fallo non è poiché d'amor t'accendi,
spesso oltraggiasti ed ogni giorno offendi.
dico mestessa, ond'alimento prendi,
- Fa forza al duolo, o mia fedele, e stendi
prendi quest'arco infortunato e prendi
Poi l'uno e l'altra al sacro tempio appendi
Tu l'ombra di colui piangendo offendi
e gode forse entro gli abissi orrendi
Sgombra dunque ogni affanno ed a me rendi
né cessa pien di furiosi incendi
d'essalar tuttavia sospiri orrendi.-
guerrier villano e discortese, o scendi
o da simil perfidia il tuo difendi. -
Di sempiterni raggi inclita splendi,
Chi chiuderà la strada a casi orrendi?
Tu, che per arco memorabil splendi,
Fulmina d'una bocca accenti orrendi,
Che la scelta bevanda a sorbir prendi,
Ogni vivanda, e te medesmo rendi
Che le scelte bevande a sorbir prendi,
Di serbar le consigli. Or meco scendi;
dico mestessa, ond'alimento prendi,
furto non è se quanto dai ti prendi.
Lascia le vane tue fatiche e scendi
prendi quest'arco infortunato e prendi
Redimer puoi. Sovra la terra scendi,
Di disperata rabbia e d'urli orrendi.
Falle merzè, e grazie gliene rendi,
Oh d'Arcoli crudel notte! tu splendi
La ragion pia col tuo poter difendi
sovr'ogni altro lassù l'impero stendi,
il tuo misero Avarco, e noi difendi;
dal tuo gran Seguran sepolto rendi
«Or tu chi se' che 'l nostro fummo fendi,
che fé i Romani al mondo reverendi,
a te solo accomanda; e tu li prendi
il fremito, il muggito, i tuoni orrendi
gli disse, - chiama i vènti, e ratto scendi
e di prestezza è d'uopo? E che non prendi
Sol questa parte del tuo corpo rendi
ti dà Pallante, e da Pallante il prendi.
Freme il circasso irato, e dice: 'Or prendi
Cosí mossero in giostra, e i colpi orrendi
a ciò che dir voglianti, e in grado il prendi.
la pargoletta man secura stendi.
di nutrice, s'adatta, e tu le prendi.
come uom faria novi prodigi orrendi.
né la spada adoprò: - Ma questa or prendi,
Freme l'empio guerriero, e dice: - Or prendi
Cosí mossero in giostra, e i colpi orrendi
quasi folgore a me ti mostri e splendi:
a ciò che dir vogliamti, e' in grado il prendi.
la pargoletta man secura stendi.
di nutrice, s'adatta, e tu le prendi.
com'uom faria novi prodigi orrendi:
e de l'ancille tue pensier or prendi,
uomini usati in guerra a' casi orrendi;
Che le scelte bevande a sorbir prendi,
Di foco in vece! Or genitrice intendi:
Dunque ascolta i miei detti, e meco apprendi
Però qual più ti par loda o riprendi
Di serbar le consigli. Or meco scendi;
De la pericolosa ira sospendi.
Fa il sacrilego fatto; osa pretendi,
E cambio eguale d'amistà mi rendi.
Ma in campo aperto giovinetto scendi,
Però non ci ritornano gli addendi
Di circostanza le parole spendi
Le onde come squalo tu le fendi
Fuggendo via da quei ricordi orrendi
massimo, augusto! vincitor deh rendi
Immensa strage allora e fatti orrendi
e almen per poco vincitor li rendi
ti daranno in gran copia, e tu lor rendi
d'Ettore il corpo, e al genitor nol rendi.
Su via, ti bagna, e bianca veste prendi,
Fuor traggi, ed una tunica vi stendi,
Cura di me, qual padre, Antinoo, prendi,
Senza dubbio gl'Iddii. Perché ti prendi
Or che badi, Euriclèa, che non gli stendi
guiderdone (dicea), che tu mi rendi?
ch'averlo in don? Perché da me nol prendi?
e me ti dono, e come vuoi mi spendi;
e in spalla un scoppio o un arcobugio prendi;
che fa che dietro questa via mi prendi;
rodendo intorno, onde 'l tuo nome prendi,
notte et dí meco disïoso scendi
né stanchezza né sonno; et pria che rendi
Prendi partito accortamente, prendi;
or non debbo per lei. Tu meco scendi
fulmina e uccide di due colpi orrendi
In che posso servirvi, reverendi?
insieme ad altri molti reverendi
E quest'augurio tu come lo prendi?
Bugiardo a me? Toh, prendi!
Potentissimi, gravi e reverendi
e tu, che d'ambo spiri e d'ambo splendi,
tu dal Padre e dal Figlio in me discendi,
riposo eterno, in cui prometti e rendi
onde co' raggi suoi riluci e splendi;
Ma chi disse? e chi fece? Or non intendi
da' diluvi sicure e da gli incendi
Tu, se confidi in Dio, securo ascendi
in aspettando i minacciati incendi,
poscia nel gran dilluvio e ne gli incendi,
mostrale i patrii tetti, e grato rendi
deh quello solo per pietà mi rendi.
cittade, or ostil sede, e pur, se rendi
Tardi di Tebe la difesa prendi.
Rendi, crudele, i figli a i padri; rendi
ma il tempo io perdo. Vanne, o padre, e prendi
il Nume muti, e nelle selve scendi
lascerai tu che i pigri Greci (rendi
Tal dagli aditi orribili e tremendi
- Questo dunque è l'onor che a me tu rendi,
ed a le torri eccelse anche tremendi
Tideo stesso l'ha tronca, e quindi apprendi
Nè tu, Gradivo, al tuo fratel contendi
Argivo Re? Perchè m'abbracci, e offendi
fratel? Perch'io so ben che tu non scendi
colui s'impieghi ne' misteri orrendi
e sbigottito al suon de' detti orrendi,
Tu pria cedi, o peggior, tu che contendi
parti fuori ne uscîr, onde tremendi
quali sul Nilo e in Achemenia prendi,
tu benigno ci guarda, e tu difendi
Niobe de i parti suoi orbata rendi: