Rime di 'endico'

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letifico
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maladico
maledico
menscevico
meretrico
mozambico
ombelico
ombellico
ombilico
pappafico
petrifico
rimendico
sopraddico
umbilico
antigiudaico
atalarico
denazifico
disaffatico
tardo-antico
antibolscevico
contropappafico
zoogeografico

500 endecasillabi classici rimano con endico:
ma dela man, sol dela mano io dico,
in duo fiumi d'argento il pelo antico),
un critico sottil, del vero amico,
onde se tu confermi il dono antico,
né posto avendo sù quanto il nemico
Se tua non sei, ma di costui ch'io dico,
Scorgo la bianca striscia e sì ti dico
intorno a questo più non m'affatico,
E poiché del destin crudo e nemico
ferma pietoso il volo a quant'io dico
o che la doglia del tuo strazio antico
E tu ch'afflitto degli afflitti amico,
perfido amante, il suo maggior nemico.
dimenticata del'oltraggio antico,
Raddoppia il colpo e in men ch'io nol ridico
ma tronche intanto il feritor nemico
Volgesi alfine e d'un grand'olmo antico
con la membranza del diletto antico,
non vo tacerlo, ancorché quant'io dico
L'armi depose e gli rispose: - Amico,
Sol per disegno applaude anco al nemico,
e ne' guadagni suoi sempre mendico
Non si cura d'amor questi ch'io dico,
fa che'l novello amor scacci l'antico.
Sempre il desir, di nove cose amico,
dato ch'avrai risposta a quant'io dico.
rivela a me del mio crudel nemico.
odi e ritorna al tuo compagno antico.
che sai se quanto è bel tanto è pudico?
tetto né suolo? un peregrin mendico?
che vuoi tu far d'un vagabondo amico?
lo scettro sol, ma d'ogni pregio antico;
di restar vinta da costei, ch'io dico,
l'una al secondo e l'altra al quarto Enrico.
la più nobil provincia il nome antico;
mirar in trono il non ben noto amico.
nel grembo virginal l'oro impudico.
rende ai distrutti altari il culto antico,
già v'entra e nel'entrarvi il re ch'io dico
Cede lo sforzo e l'impeto nemico,
si mostra sì, non è però nemico.
ma del figlio d'Enrico il novo Enrico
aggiunge gloria al gran legnaggio antico
è vinto alfin il sempr'invitto Enrico,
col degno figlio il valoroso Enrico.
e scelga sol del numero ch'io dico
ferita cruda di pietoso amico,
mutolo parlator, ricco mendico,
vecchio lattante e pargoletto antico,
legge amoroso alcun romanzo antico
con la sua donna in un boschetto aprico.
di rose il crine al favorito amico;
Qual tua gran colpa o qual mio fallo antico
Te del tuo bel, me del mio ben mendico
O troppo a te contrario, a me nemico,
quando accusò del talamo impudico
daché lassù del'adulterio antico
Era Apollo di Venere nemico
Quest'è l'albergo, del cinghial non dico,
Taccia pur Calidonia il grido antico
L'arabo inculto o il garamanto aprico
visita l'antro ombroso e'l poggio aprico,
dele vestigia del diletto antico.
al sordo bosco il suo fedele amico.
'Fido baston, già mio compagno antico,
rimanti in pace in questo lido aprico
Forse ad uso miglior destino amico
L'ingiustissima offesa io non ridico,
con quanta fellonia dal fier nemico,
per non crescer nov'odio al'odio antico,
Rivolta poscia al fido stuolo amico
- Fu sempre (ripigliò) costume antico
Osservasti ben tu l'uso ch'io dico
Il seconda Aquilanio, emulo antico,
e seco ha Clarineo, Delio, Laurico
Tutti congiunti allor costor ch'io dico,
Era quest'uso in quelle parti antico
né si servian del genere nemico
Talor col forestier l'atto impudico
Opra più tosto fu d'un mago antico
che dela stirpe mia fu sempre amico.
Vuoi di novo assalirne il fier nemico,
Afforzasi di Rodi il muro antico;
Che l'intrepido Alfange avrà nemico;
Sì che repente ad ogni stral nemico
Volge Folco animoso il piede antico,
Su la rotta muraglia, il Duce antico.
Alfange in altra parte ha per nemico;
Nacque del sangue Fracastoro antico,
Sangue di Febo e de le muse amico.
Sangue di Febo e de le muse amico,
Quì tace. Oronte al cavaliere amico
Poscia che per decreto io m'affatico
Del Cielo, a scampo di cotanto amico.
In vece de l'Orsin; Lancastro antico
Avesse in armi per l'Imperio amico;
In contrasto di guerra alcun nemico,
Sì che valse a ritrar dal calle oblico
Che con l'aio seguace o con l'amico
Invido esplorator, ma fido amico
Vincasi e domi; e del soave amico
Era Apollo di Venere nemico
daché lassù del'adulterio antico
Te del tuo bel, me del mio ben mendico
di rose il crine al favorito amico;
legge amoroso alcun romanzo antico
vecchio lattante e pargoletto antico,
mutolo parlator, ricco mendico,
ferita cruda di pietoso amico,
si mostra sì, non è però nemico.
Cede lo sforzo e l'impeto nemico,
mirar in trono il non ben noto amico.
la più nobil provincia il nome antico;
di restar vinta da costei, ch'io dico,
che vuoi tu far d'un vagabondo amico?
tetto né suolo? un peregrin mendico?
odi e ritorna al tuo compagno antico.
rivela a me del mio crudel nemico.
Sempre il desir, di nove cose amico,
fa che'l novello amor scacci l'antico.
non vo tacerlo, ancorché quant'io dico
con la membranza del diletto antico,
ma tronche intanto il feritor nemico
dimenticata del'oltraggio antico,
perfido amante, il suo maggior nemico.
ferma pietoso il volo a quant'io dico
intorno a questo più non m'affatico,
Scorgo la bianca striscia e sì ti dico
né posto avendo sù quanto il nemico
onde se tu confermi il dono antico,
un critico sottil, del vero amico,
ma dela man, sol dela mano io dico,
Taccia pur Calidonia il grido antico
dele vestigia del diletto antico.
al sordo bosco il suo fedele amico.
rimanti in pace in questo lido aprico
Forse ad uso miglior destino amico
con quanta fellonia dal fier nemico,
Rivolta poscia al fido stuolo amico
Osservasti ben tu l'uso ch'io dico
Il seconda Aquilanio, emulo antico,
né si servian del genere nemico
Opra più tosto fu d'un mago antico
che dela stirpe mia fu sempre amico.
Così vasto e disteso il gran nemico;
De' suoi disegni audaci il gran nemico
Col mio sostegno il suo mortal nemico
Ripiglierebbe il suo dominio antico
Acquattato trovaro il fier nemico
Avventeran contro lo stuol nemico
Ogni piaggia spiando, ove il nemico
All'arbor della vita, e quanto or dico
Orbi ci lascia e d'ogni pregio antico;
In te dell'uom l'intercessor, l'amico,
Se tu hai donna, ed hai un buon amico,
Se parla contro lei, mortal nemico
Che quel, che le trovò, fu ben solistico.
Rispuose l’amoroso. Caro amico,
Alcuno ce n’è misero e mendico,
Che venuto era dal vallor antico
Havesse, via partì senza altro intrico;
Pur perch' ognuno è di se stesso amico
Ch' apprezzarsi convien il suo nimico
Non vuol passar il conte, et col suo antico
Nè debbi di vittorie esser amico,
Nè sai la forza del suo braccio oblico
Il re Aragonia stirpe, non ti dico
Con quei di Dario, ancor chè tuo inimico
Se tu voi donque creder, com' io dico,
Sarai del tuo fattor perfetto amico
Quanto il viver ti nocque et fe nimico
Ma ne' moderni tempi, aymè che 'l dico
Et questo in casa hor se le mostra amico,
Che non si vede se egli è retto o oblico ;
Spesso più che non vuole; et però dico
Ricolto havete come caro amico,
Figliuol tenete, et imperò, vi dico,
Chi legge rompe al suo Dio non è amico.
Già fu appellato, povero et mendico,
Facesse in quelle, hebbe per gran nimico
Che fu de' Turchi capital nemico,
Che fu a lor duro laccio et grande intrico
Vedendo il cor d'Augusta esserli oblico;
ch'io son de' buoni e in un de' forti amico,
ma presidio e salute, e dell'antico
figlio e compagno. Ma tu scegli, amico,
quattro possenti eserciti, al nemico
spume, e cercò, sentendo il fato amico,
pien di nuova speranza il varco antico.
là sul rottame il mio Melampo, antico
de' nostri lari e sempre fido amico.
un generoso che, a campar l'amico,
vittima illustre dell'amor ch'io dico.
fato d'un veglio di valor antico,
Che le promette a morte. Ospizio amico
Dacché nacquero al mondo; e Giano antico,
com’ella potea far più ch’ io non dico,
se vero è ciò che conta il libro antico.
Quand’ella fue passato, al modo antico
Torrattisi da lato un molto antico,
Ed umil ti farà più ch’i’ non dico
ch'avanzerebbe ogni valore antico?
e crediatemi certo, ch'io non dico
però che intera di Merlino antico
che nel tempo ch'ei fu mio caro amico
e Nortantona, nel cui lito aprico
Venne con lor Sicambro, il duce antico,
Ostorio ha seco, il suo perfetto amico
Questi passar per mezzo l'inimico
presero in duce Bronadasso antico.
Ilba vien poi, del gran Teodorico,
teneva il seggio, sommo duce antico,
né 'l mandava quel re con core amico
quale è Clodasso; e per dir vero il dico,
non per biasmare a voi chi v'è nemico:
di fede avverso e di bontà nemico,
send'ei cagion ch'or mi sia fatto amico
né cosa oscura o ver novella dico,
Ricevo il don, ma non come nemico
fui del re vostro padre intero amico;
col suo valore e col gran senno antico,
e quanto in odio avea mi fu nemico:
d'esser men di virtù che gli altri amico.
che far si possa un più leale amico,
che si dolea del fato empio nemico,
chi sormontando il vero onore antico
che fu sempre de i suoi perfetto amico.
dell'infelice Italia il seno aprico,
tanto ch'al fin, come a fedel amico,
fur mandate da Onorio, il gran nemico,
poi che intese Placidia in sì pudico
Così detto altamente, al gran nemico
ciascun ch'è 'ntorno dello stuolo amico
qual uom sia più tra lor nell'arme antico
più d'ogni creder suo forte il nemico.
che 'l giovine valor regga all'antico,
che questi il quinto cielo ebbe più amico
dicendo: “Io non so ben se 'l senno antico
e se chi sia cortese al suo nemico
ma sia che vuol, che per fidato amico
sposò Clotilda qual leale amico,
d'ogni raro valor perfetto amico,
più di quel che si soglia a noi nemico
ch'a noi Fortuna il suo valore amico:
più che fossero ancor nel tempo antico
penetra a maraviglia un core amico
e sia seco Lambego, il vecchio antico,
che 'l nodrì giovinetto al padre amico:
i due, ch'ivi rimase il vecchio antico:
a sgravarlo dell'arme in atto amico.
secondo il picciol loco, in sito aprico
sotto l'insegna pia del chiaro amico,
ché sempre ebbero il cor d'ozio nemico;
di mostrar fuor, che 'l gran valore antico
è quel che scorgo qui, l'eletto amico,
e 'l viver, lasso, al mio voler nemico?
pria che risposta aver di quel ch'io dico;
Non poté fare allor l'invitto amico,
“Ov'era, alto mio re, l'amore antico,
Che dal nostro comune aspro nemico
i ricevuti oltraggi e l'odio antico,
com'unico germano e caro amico;
che più volte calcò fero nemico,
com'or farò con voi, che mai nemico
ove il Retio terren più viene aprico;
di quel popol vicino e dolce amico
che l'amor ch'ho portato al chiaro amico,
a chiamar Segurano aspro nemico,
di virtù vera e del valore antico,
d'un re sì grande e sì leale amico,
se di tutto lo stuol di me più antico
quanto il dever chiedea del chiaro amico,
sia con la morte loro ogni odio antico;
d'empi cani e di corvi e del nemico
in quanto è il mio poter, col caro amico,
di render quelli al suo signore antico;
da dieci ancor, che 'l suo destin nemico
Risponde il doloroso: “O dolce amico,
che l'angoscia non lassa al senno antico
ma il vostro disegnar confermo e dico,
parlando più assai ch'i' non ridico;
quivi trovammo Pluto, il gran nemico.
Indi s'ascose; e io inver' l'antico
a quel parlar che mi parea nemico.
che discese di Fiesole ab antico,
si disconvien fruttare al dolce fico.
Ed elli a me: «Mal volontier lo dico;
che mi fa sovvenir del mondo antico.
fuor de le braccia del suo dolce amico;
che m'ascondeva quanto bene io dico,
dimmi dov' è Terrenzio nostro antico,
li concedette, in mano a quel ch'i' dico,
de la vendetta del peccato antico.
ho io appreso quel che s'io ridico,
e s'io al vero son timido amico,
solo prodotto fosti, o padre antico
son qui per te. Tu mi fai Giove amico,
fosse Cartago e il suo paese amico,
lunga fôra novella e lungo intrico.
cui fuggendo anco adoro, a quel ch'io dico
e per memoria poi del nume antico
de la dea si facesse il nume amico.
per accendergli piú mi volgo e dico:
un colle, ov'ha di Cerere un antico
che non è lunge; e se n'è Giove amico,
sovr'a tutto io t'accenno, ti predico,
ripone i fati: in su le foglie, dico,
e dedicato al suo marito antico.
sergente o messo. E com'era uso antico,
corse per sollevare il vecchio amico;
S'accese al detto del suo vecchio amico
ragionando in pensar di qual amico,
vagar pascendo; ché 'l diletto antico
de l'occiso arïete. Avea d'antico
de la fertile Ausonia, al cielo amico
gli oracoli divini, il sangue antico
Evandro incominciò: «Troiano amico,
di tanta lode, al suo diletto amico
maggior talenti, ed un tazzone antico
e Cretèo, de le Muse il caro amico
a loro offesa); d'Acheronte, dico,
ne lo ritrasse. Isbon, di Lago amico,
benché non gravemente, e da l'intrico
Enea fermossi, e verso il morto amico
cosí v'intrica? Che pur vostro amico
vicino al Tebro un territorio antico,
gran padre, e 'l tuo parer discorro, e dico:
di ferro anciso». Era a Dercenno, antico
che per suocero dianzi e per amico
(che sia felicemente), il nome antico
tu de le spoglie d'un mio tanto amico
guardativi da lui, ché 'l ladro antico
vi studia sempre, e fassi bon platonico;
ché Dante vola piú alto, e questo dico
- Cessa, Milon, - dicea - non far, ti dico,
se non, spera d'avermi tal nemico
Milon cotal parole men d'un fico
- Aspettami, ti prego, caro amico,
Ma quel poltrone, d'ogni ben nemico,
- Lasciami, - disse alor - lascia, ti dico;
E col soave nòto, ch'un acquatico
sotto governo di quel vecchio pratico,
Cosí col mio cervello assai lunatico,
Confesso ben ch'io son puro grammatico,
compunto, non piangesse il caro amico,
vedendo il figlio suo fatto mendico.
vien dispensato il ben ecclesiastico,
ebbe col suo, non col corpo fantastico;
difficilmente il duro freno mastico
disse: - Signor, s'io son peripatetico,
piú vaglio almen d'un Borgognon eretico!
ma, d'averlo aspettando aspro nemico,
parla al fedel suo messeggiero Enrico:
e l'innocente; ma qual giusto io dico?
uom fu giamai del nostro nome amico.
basti a novella pena un fallo antico.
Cosí di messaggier fatto è nemico,
la ragion de le genti e l'uso antico
Senza risposta aver, va per l'amico
poi, fé cangiando, di Giesú nemico
ch'era di Solimano emulo antico,
che tanto se 'n prometta il rege amico.
farai, signor: nulla di ciò piú dico.
e secretari del suo amore antico
fea i muti campi e quel silenzio amico.
volse freno a i soggetti il re ch'io dico,
ch'egli Antonia appellò dal chiaro amico,
dentro la soglia del gran tempio antico,
e con l'arme e con l'impeto nemico
i tuoi novi ripari e 'l muro antico.
ché molto non andrà che 'l Cielo amico
a te pace darà, guerra al nemico.'
Quivi fia che v'appaia uom nostro amico:
credete a lui; ciò che diravvi, io 'l dico.
sovra il nascente fico invecchia il fico;
l'altro con verde, il novo e 'l pomo antico;
la torta vite ov'è piú l'orto aprico:
Quali cose tralascio o quai ridico?
quasi buon vincitor, di reo nemico
Odi come consiglia! odi il pudico
e ch'egli a me scoperse, io a te predico:
progenie, in questo o nel buon tempo antico,
a te chiari nepoti il Cielo amico,
io già non preparava ad uom nemico,
sgombrando i dumi e ciò ch'a' passi è intrico.
e gli occhi a gli occhi miei, s'arrivi amico;
ch'è proprio mio piú che comun nemico
questi, ed a lui mi stringe obligo antico.'
Eraclèa, Noto, ed Enna, e 'l campo aprico
ove a Cerere sorse il tempio antico.
e di Sorrento, a' dolci studi amico,
e lasciando la cetra e 'l plettro antico,
Ebron lasciò, dove un rifugio antico
e mentre visse al re del cielo amico
chi percoteva a caso aspro nemico
In tal guisa tra' figli il vecchio antico
Ma da poi ch'aspettava il fier nemico
ciascun le sue rivide e 'l volgo amico
Cosí di messaggier fatto è nemico;
la ragion de le genti, o l'uso antico
Senza indugiar va col silenzio amico
poter, voler sol di giustizia amico:
in caste membra l'animo pudico;
ch'è d'onestate, e tuo, crudel nemico.
ché de gli egri mortali oggi il piú antico
che me non disprezzâr, giovine amico:
e poi Tranquillo, a' dolci studi amico.
de' suoi consorti, anzi del ver nemico:
ché tra 'l soldano e lui fu sdegno antico
ch'ei tanto si dimostri al padre amico.
farai, signor; nulla di ciò piú dico:
e secretari del suo amore antico
fa i muti campi e quel silenzio amico.
contra quel di Sansogna aspro nemico;
né l'aquila spiegò nel tempo antico
Goffredo accorre a l'onorato amico,
- Error fu certo grave al gran nemico,
esporre uom d'anni e piú di fede antico,
- Io mi sono un (rispose il veglio antico)
ed a Belchefo, il zio, fedele amico
ed or di te mi cale, e 'l ver ti dico,
volse freno a' soggetti il re ch'io dico;
ch'egli Antonia appellò dal fido amico,
dentro le mura del gran tempio antico:
e con l'arme e con l'impeto nemico,
misurar le tue forze e 'l muro antico.
fuor che di ritrovare il fido amico,
varcheria, non che il fiume o 'l lido aprico;
a cui diè vana fede il tempo antico,
Quali cose tralascio? o quai ridico?
quasi buon vincitor, di reo nemico
Odi come consiglia, odi il pudico
ché molto non andrá che 'l cielo amico
a te pace dará, guerra al nemico.
Ma pur, come giá sia verace amico,
de l'esercito chiede al suo nemico
il segno che talor per uso antico
l'un repente ancidea l'altro nemico,
in lor nascesse e del valore antico;
al signor d'Anzio: - O mio fedel amico,
quei che manda mia madre e l'avo antico:
la gente oppressa dal crudel nemico:
Il grave usbergo e 'l grave scudo io dico,
e l'elmo sostenea del caro amico,
la spada no, che fu dal padre antico
le tue spoglie lasciando al fier nemico,
lagrimosa vendetta al fido amico.
e di gente Idumea nel seggio antico
assiso il re del grande imperio amico.
risplende in quel sí grande a Cristo amico,
il mondo tutto; e lascia il seggio antico.
L'un suocero, d'onore e d'anni antico,
gl'Insubri reggerá, di Carlo amico,
Principe l'altro fia nel suolo aprico,
a me di mia ventura il vecchio antico,
regno, o vendetta pur d'un caro amico:
il ciel benigno, o sia d'empio nemico,
io giá non preparava ad uom nemico,
sgombrando a' pronti passi il duro intrico.
e gli occhi a gli occhi miei, s'arrivi amico:
da le paterne, e l'odio grave antico
contra il comune lor aspro nemico:
vera gloria non cede al finto amico:
Che con l'aio seguace o con l'amico
Spesso le tasche. Oh come il vate amico
Invido esplorator, ma fido amico
Vincasi e domi; e del soave amico
E chi, diceva, al vincitore antico
Sarà di lodi e di tributi amico?
Pur, come è crudo in lui costume antico,
Nè più sposa ricorda, o tetto amico,
Ma pur, Signor, dicea, se il seno amico
Presso è nuova isoletta ove uso antico
Che dall'ungaro uscìa lignaggio antico,
Che della figlia il talamo pudico
Ella vi richiamava il dritto antico.
La vinta Badajoz per dritto antico
Tu soccorri al periglio, e il braccio amico
Deh, se questo, signore, è il volto antico
E ritornare al suo soggiorno antico,
Che già fresca pianura o colle aprico
E già tanto corriam di mare aprico
Quanto giammai nuovo nocchiero antico.
Nè fresche acque costì, nè dell'aprico
Suono invan ci speriam di voce amico,
Questa che or afferraste è dell'aprico
Diversi numi uso vi cole antico,
Uom d'alto stato e di sembiante antico
Che natia foglia di quel suolo aprico
E quinci a lento passo e in atto amico
Ond'è che degli Elisi il nome antico
Converse in Lusitania il suolo aprico().
Ottiene: Ungaro noi, ma dell'antico
Egli dagli African sgombra l'aprico
Però non niego che talor d'aprico
A cui l'interne vie l'umore antico
Ma raro è ormai chi di virtude amico
Che schiva i porti, nè alcun crede amico.
Questo il forte fa vil, finto l'amico,
Nè v'ha fior di beltà così pudico