Rime di 'ervo'

Trovate 27 rime per ervo

cervo
fervo
nervo
servo
snervo
acervo
conservo
deservo
dinervo
disnervo
disservo
enervo
innervo
isnervo
osservo
preservo
protervo
rifervo
rinnervo
riosservo
riservo
coacervo
crioconservo
curvinervo
ircocervo
porcocervo
semiservo

128 endecasillabi classici rimano con ervo:
cui né punta di stral né teso nervo
ma d'alpestro animal crudo e protervo
Timida damma o semplicetto cervo
rende il suo possessor publico servo.
giogo che dolce in vista, aspro e protervo
viene anelante ala lor volta un servo.
ed ecco allor di quel drappel protervo
che potendo esser re, vuol esser servo.
- La colpa (disse) è del tuo cor protervo
Misera, e pur, benché d'amor sia servo,
- Questo barbaro (dice) empio e protervo
Più veloce di stral ch'esca di nervo
Non posso più, del'umil vostro servo
tesi anch'io l'arco, ed or già temo il nervo
Tosto ch'a dolce guerra amor protervo
non meritai di trasformarmi in cervo.
Ma s'ancor quivi io ti ministro e servo,
Onde scagliato dal possente nervo
Dopo quel cespo il suo diletto cervo
Dove l'arcier l'invia, lo stral protervo,
giusta legge stimò forse il protervo
che, s'è cieco il signor, sia cieco il servo?
sia foco e tutto spirto e tutto nervo
più ch'al corso al maneggio, accenna al servo,
ma disfrenato, indocile e protervo.
Ora è tempo o Signor che il fido servo
Dopo quel cespo il suo diletto cervo
Onde scagliato dal possente nervo
non meritai di trasformarmi in cervo.
Non posso più, del'umil vostro servo
Più veloce di stral ch'esca di nervo
Questo barbaro empio e protervo
La colpa è del tuo cor protervo
ed ecco allor di quel drappel protervo
viene anelante ala lor volta un servo.
rende il suo possessor publico servo.
Timida damma o semplicetto cervo
ma d'alpestro animal crudo e protervo
cui né punta di stral né teso nervo
giusta legge stimò forse il protervo
sia foco e tutto spirto e tutto nervo
ma disfrenato, indocile e protervo.
Infin d'allora non sdegnò di servo
a voi mi voto eternamente servo,
in me sempre di lui figliuolo e servo,
che fisse e sculte nella mente servo?
non son tanto però crudo e protervo
di ciò ti rendo, e te, Troia, conservo,
a depredar di biade un grande acervo;
gli mise tutti; onde scopriro un cervo
e teso l'arco con la cocca al nervo,
- Amor, - dicea - crudel Amor protervo,
m'hai còlto pur qual sempliciotto cervo!
Però che, in quello corso che fa un cervo
vien ratto col suo fusto di bon nervo
poi seguíl Namo ch'un Spagnol protervo
non fia l'arbitrio suo per altro servo.'
nemico no, ma tuo campione e servo.
non sia l'arbitrio suo per altro or servo. -
Cosí disse la donna; e 'l fido servo
veloce se n'andò qual damma o cervo.
ma 'l terzo colpo a lui dal teso nervo
venia ch'ancise a tergo il fido servo.
ma ribellante, e 'n lungo errar protervo,
or d'un idolo or d'altro il vile è servo.
Quando tanto valor compagno e servo
Misero mondo, instabile e protervo:
Ora è tempo o Signor che il fido servo
E lei che vuole far di te il suo servo
La testa tua sarà quella di un cervo
Che nel perseverar tu sei protervo
E' questa l'impressione che conservo
Ma non tocchiam l'esasperato nervo
io conosco i suoi figli), onde protervo
di lagrime infinite. Indi sul nervo
dalla faretra, e lo ponea sul nervo.
coll'aspro sasso il coglie, e rotto il nervo
veltri e villani che un cornuto cervo
più lungamente: assisteratti il servo;
«Male assai favellasti, e ad uom protervo
Con l'arco in mano, e con lo stral sul nervo,
Sopra gli vestì ancor di ratto cervo
Visitando i lavori e ciascun servo
Questo maneggi arco lucente, e il nervo
Nessun di noi del valid'arco il nervo
Pianger de' quel che già sia fatto servo
sotto cui si nasconda un cor protervo,
Vorria il miser fuggire; e come cervo
E come il padre mio parente e servo
e quella invidia e quell'odio protervo
I dí miei piú leggier' che nesun cervo,
ch'amare et dolci ne la mente servo.
Misero mondo, instabile et protervo
tal ch'è già terra, et non giunge osso a nervo.
e 'l tuo compagno ch'uccise il mio servo.
non lascerò a tagliarti osso né nervo:
io da qui parto, tuo soldato e servo,
Sempre fedele, questo vostro servo!
Amico, per favore, di' al mio servo
Anche Pisanio, quel suo vecchio servo,
faremo lui da cuoco ed io da servo.
non è detto che sia d'ogni buon servo
di seguitare ad esser vostro servo.
non poteva colpir più grasso cervo,
dell'eterna condanna di quel servo?
un essere privilegiato. Il servo,
da bramare di viver come servo?
in forza e robustezza dal suo servo.
quanto per voi fa questo vostro servo,
Ma vi sembra ben fatto, per un servo,
Mandate pure questo vostro servo
E non si vede ancora, lui né il servo,
con suo nipote che gli cede il servo.
ma v'avrò sempre per un caro cervo.
di loro che non abbia in casa un servo
dico e ripeto: era un piccolo cervo.
il suo spirito, che così protervo
io prenderò contatto col tuo servo
Non dubitare, padrone: il tuo servo
Questo bravo ragazzo di mio servo
se avessero a scambiarlo per un cervo.
di professarti umile suo servo.
e di qualunque gli è soggetto e servo.
e pasce i ramoscei d'oliva il cervo.
de la timida lepre o pur del cervo,
Ma del cavallo e del corrente cervo
ligio omai fatto del peccato e servo?
l'antica libertate al popol servo