Rime di 'esami'

Trovate 181 rime per esami

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carcami
carnami
cascami
catrami
cerami
cercami
certami
chiodami
ciarpami
ciclami
conclami
corami
corbami
cordami
cuoiami
declami
desquami
dettami
diffami
dilami
diorami
dirami
disami
disbrami
disfami
dislami
disrami
durami
esami
esclami
fasciami
fermami
ferrami
fiorami
fogliami
fondami
gravami
infami
inviami
legami
legnami
letami
liquami
marami
mosciami
ossami
pacciami
parcami
pellami
pietrami
pigiami
pollami
proclami
programi
recami
reclami
reclami
redami
riacclami
ribrami
ricami
ricami
richiami
riesami
rigami
rinfami
rottami
salami
saltami
sartiami
scopami
scusami
serrami
sfiorami
socchiami
spaccami
spazzami
sposami
stampami
straziami
studiami
tatami
tegami
tendami
toccami
trattami
tritami
ubriacami
velami
volframi
wolframi
antelami
barilami
brulicami
bucherami
budellami
bulicami
bullettami
cancellami
cleistogami
collettami
conquistami
contattami
denunciami
disarmami
divorami
falegnami
foderami
idrogami
incatrami
insalami
menagrami
modellami
monogami
novellami
origami
ortorami
ottonami
panorami
pecorami
pigliasciami
poligami
politeami
preesami
preservami
registrami
scatolami
spicciolami
tavolami
tsunami
valvolami
vasellami
autoproclami
autorottami
comunicami
considerami
contadinami
servitorami
vicereami

250 endecasillabi classici rimano con esami:
Offendi più quelche difender brami,
no che viver non dee di fregi infami
Me difensor di torti a torto chiami,
che tu costanza e continenza chiami.
l'offerto ben, sel proprio mal non brami?
nele forze di lei che sì disami.
malie tenaci o magici legami. -
poiché giovan sì poco a far che m'ami
Purché la fè non rompa a chi tant'ami,
Qual altra luce in quest'orror più brami
Soffri in pace, o mio cor, nodi e legami,
come l'intreccia de' più verdi rami;
eccola là, se di vederla brami;
de' quai s'alcuno è pur che'l canto n'ami,
Or sol regnano in terra avare fami
Tempo fu ch'ai cultor de' sacri rami
pescatrice leggiadra, a trattar gli ami,
minuti e sottilissimi legami.
contesti di fin or serici stami,
tutto impacciato di lacciuoli e d'ami,
D'ambra tersa e sottile in biondi stami
Curvo arpicordo da' vicini rami
curato non avrian d'esser infami.
e per participar di que' legami
Fansi una specie istessa e di fogliami
che, non potendo poi staccar da' rami
Con pampinosi e teneri legami
quasi ascoltarlo ed emularlo brami,
scende pian piano insu i più bassi rami;
dal suon, che par ch'a sé l'inviti e chiami,
e par che'l cacciator perfido chiami.
quasi d'amor lodando i lacci e gli ami.
il calderugio infra i più densi rami.
spia de' frassini annosi i verdi rami;
orso o mosca non è che cotant'ami,
del'auree lane e i preziosi stami
potrai tutto esseguir, quantunque brami,
sotto i frondosi e spaziosi rami,
Non l'ascoltar; se d'ascoltarle brami,
Non ti lasciar però, se punto m'ami,
Vo' che de' petti lor l'avare fami
e chi d'amor non vuol languir, non ami. -
dì che'l dolce non curi, il bel non brami,
Da guerreggiar non hai, poiché i reami
ch'ad appagar del tuo desir le fami
So che sei tal che signoria non brami,
Tien d'una treccia degl'istessi rami
riccamata di tronchi e di fogliami
Quella ch'Atene adora, ha di bei stami
ed io dispenso altrui scettri e reami;
o s'alcun v'ha ch'onore e gloria brami,
convien che'l nome mio celebri e chiami;
l'infortunio crudel, gemon tra' rami;
rotte le reti d'or, sciolti i legami,
ala fera che tenta a' suoi legami
romper intutto i già sfilati stami.
ed avea di grottesche e di fogliami,
è di sciamito azzur, fatto a fogliami
v'è sparso, il cui contesto è d'aurei stami.
Gl'invan nudati rustici, le fami
All'Italia, fuggente; e par, che brami
Gl'in van nudati rustici, le fami
All'Italia fuggente; e par che brami
ed io dispenso altrui scettri e reami;
riccamata di tronchi e di fogliami
Tien d'una treccia degl'istessi rami
ch'ad appagar del tuo desir le fami
Da guerreggiar non hai, poiché i reami
Vo' che de' petti lor l'avare fami
Non ti lasciar però, se punto m'ami,
Non l'ascoltar; se d'ascoltarle brami,
sotto i frondosi e spaziosi rami,
del'auree lane e i preziosi stami
orso o mosca non è che cotant'ami,
spia de' frassini annosi i verdi rami;
il calderugio infra i più densi rami.
quasi ascoltarlo ed emularlo brami,
che, non potendo poi staccar da' rami
Fansi una specie istessa e di fogliami
Curvo arpicordo da' vicini rami
tutto impacciato di lacciuoli e d'ami,
contesti di fin or serici stami,
Tempo fu ch'ai cultor de' sacri rami
Or sol regnano in terra avare fami
eccola là, se di vederla brami;
come l'intreccia de' più verdi rami;
Purché la fè non rompa a chi tant'ami,
poiché giovan sì poco a far che m'ami
che tu costanza e continenza chiami.
Offendi più quelche difender brami,
romper intutto i già sfilati stami.
ed avea di grottesche e di fogliami,
Poma odorose distendeva i rami
Le piante inerpicandosi, dai rami
Or prolungar ne converrà, ci chiami.
Ma ben mi duol che tanto mi disami
Fate, gentil madonna, che egli me ami
Meglio che puote per li folti rami
Spezzando inanzi gli intricati rami;
Indi partiti ne' frondosi rami
Mormorano i palombi et tortor grami,
Clio, la più casta delle Muse, e chiami
Col rosignol, finché l'Aurora il chiami
Iacomo e Federigo hanno i reami;
Rade volte risurge per li rami
quei che la dà, perché da lui si chiami.
dì a Giovanna mia che per me chiami
Non credo che la sua madre più m'ami,
le quai convien che, misera!, ancor brami.
rispuose, «che gran segno è che Dio t'ami;
E cheggioti, per quel che tu più brami,
«Quel dolce pome che per tanti rami
ci si fé l'aere sotto i verdi rami;
O sacrosante Vergini, se fami,
cagion mi sprona ch'io mercé vi chiami.
Perch' io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami,
ma creder puossi e di veder si brami.
Indi, come orologio che ne chiami
a mattinar lo sposo perché l'ami,
ch'altro nume nol mute, e meco l'ami
e con le sue radici ai non suoi rami
tanto che supplichevole, e co' rami
d'àrbuto e di tali altri agresti rami
e parle voce udir tra l'acqua e i rami
Poi vedi, in guisa d'uom ch'onori ed ami,
Ma d'Azzo il quarto in piú felici rami
Va dove par che la Germania il chiami
scherzano augei canori in verdi rami;
Amor le reti asconde, e 'l visco e gli ami.
e le par voce udir fra l'acque e i rami,
e mastre d'armonie le fronde, i rami,
ove ei Febo e le Muse inviti e chiami,
e mille tende intorno e reti ed ami,
mirando il sacro fonte, e i sacri rami,
quasi aspettando pur ch'altri la chiami.
piú non sa quel che pensi o quel che brami;
Lungo il picciol sentier da i curvi rami
E teme e rischi ed inumane fami
Gl'in van nudati rustici, le fami
All'Italia fuggente; e par che brami
Or va, né m'irritar, se salvo ir brami.
d'acquidosa palude: a lui de' rami
che un codardo, un imbelle Ettor ti chiami,
anzi io stessa a recarsi, ovunque il chiami,
Di te nacque, cred'io, (cotanto l'ami)
l'ottenuta giumenta; e s'altro brami
Pur se alcuno di voi Teti a me chiami,
tanto l'armi staran quanto tu brami.
ché in tutta Troia io non ho più chi m'ami
Ed il giovane a lui: «Quando tu brami
Di lui tu possa. E quello ancor, se il brami,
Ma dei serventi alcun tosto mi chiami
Crebbero, e tanto s'intrecciaro i rami.
M'invïaro gli dèi. Quel che più brami
Vengano ad una; e il banditor mi chiami
Se tuo pur son, se padre mio ti chiami,
Gli piegavan sul capo i carchi rami;
Spande sovra la cima i larghi rami
Le donne e i figli non parlanti, i grami
«Fortunato così, come tu il brami,
«Dalla mia nave, in cui salir tu brami,
Non aspettiam che a parlamento ei chiami
Le donne e i figli non parlanti, i grami
Spera oggi alcun, non che in suo core il brami,
e chi m'ha in odio vuoi ch'adori et ami.
ma se non senti, prima ch'io ti chiami,
non ti partir di qui, frate, se m'ami '.
misera vita? ma tu non la brami;
quando potea finir suoi giorni grami:
che par ch'adori Olimpia, non che l'ami,
e quel che piace a lei, sol voglia e brami.
in mezzo un bosco d'intricati rami,
come di donna che soccorso chiami.
ritrovo un fauno ch'avea preso agli ami
Trovatene vo' alcuna che vi chiami?
del paradiso; e dei più brutti stami
E fu sempre il mio intento, et è, che m'ami
ma, quando Amone uccida, o facci o trami
non le do iusta causa che mi chiami
tu conoscessi, a cui dar morte brami,
de la tua vita pendono li stami;
vorresti; che di te so che più l'ami:
la qual, ben ch'io per li suoi merit'ami,
come tu, al viver mio romper li stami.
di nuovo nodo i dui raggiunti rami:
van lor pensieri invidïosi e grami;
di Bradamante, e far che 'l genero ami,
vaglia, come ora udir, che re si chiami.
Ma, vedendol giacer tra i verdi rami,
Poi disse a lui: 'Prasildo, se tu me ami,
Se vero è che mia figlia cotanto ami,
Io te contentarò di quel che brami.'
la voce stessa, pur ch'altri vi chiami,
ch'a parlar de' suoi sempre verdi rami
et fiorian per le piagge l'erbe e i rami.
Non vide il mondo sí leggiadri rami,
onde piú volte vago de' bei rami
tornai sempre devoto ai primi rami
fuggir disposi gl' invescati rami
per poter appressar gli amati rami:
cerco, ché n'é ben tempo, et altri rami.
né sbranco i verdi et invescati rami
fia inanzi ch'io non sempre tema et brami
la sua bell'ombra, et ch'i' non odi et ami
come già fece, allor che' primi rami
per cui sempre altrui piú che me stesso ami.
et chi m'acqueta è ben ragion ch'i' brami,
L'acque parlan d'amore, et l'òra e i rami
tutti inseme pregando ch'i' sempre ami.
Ma tu, ben nata, che dal ciel mi chiami,
et seguir me, s'è ver che tanto m'ami,
cogliendo omai qualchun di questi rami!'
da molti anni tagliati e resi grami
da molti anni tagliati e resi grami
No, Febe, dimmi pure che non m'ami,
ch'io mi ricordi come tu ti chiami!
Così farai il mercante di legnami,
il nemico di Francia; ma se m'ami,
su quello stesso onore, che tu m'ami;
con tutti i suoi cinquantadue reami
che ancor portate sui vergini rami
Zucca, la mia, la chiami?...
Signore, voi sapete quanto io v'ami.
forse accadrà che il padrone che ami
Dichiarami chi sei, come ti chiami,
ma seriamente, dimmi, chi è che ami?
alla lor vista; ma se tu non m'ami,
La cosa più importante è che tu l'ami,
della tua mano. Se è vero che m'ami,
Per la mia spada, Beatrice, tu m'ami!
Giuro su questa spada che tu m'ami,
di folte piante e d'intricati rami.
e vagheggiate i verdi tronchi e i rami,
prezioso lavoro, e cari stami
verso il cielo inalzare il tronco e i rami,
Dirce e del fiero Cadmo i tetti infami.
giva scegliendo i più robusti rami.
vorrà che vada? E i vaticini infami
l'orrida guerra, e le reliquie infami.
- O chiunque tu sia, Dea, che mi chiami
ch'io traditore Argo infelice infami;
quercia famosa e di felici rami,
pronto a tornar, se a sorte altri 'l richiami.
ridon d'intorno, e si fan verdi i rami.
e vanno in schegge della selva i rami.
di dura scorza e di frondosi rami,
l'orror del mostro, e da que' paschi infami
i suoi Ciclopi e i tre Telchini infami,
o che tu Osiri esser chiamato brami,
a te fu dato antiveder quai stami