Rime di 'esce'

Trovate 67 rime per esce

bresce
cresce
esce
esce
lesce
mesce
pesce
pesce
quiesce
riesce
scresce
tresce
vesce
accresce
acquiesce
bernesce
bertesce
burlesce
cagnesce
canesce
commesce
concresce
corsesce
dantesce
decresce
discresce
fantesce
fuoresce
fuoriesce
grottesce
incresce
malesce
moresce
pantesce
requiesce
ricresce
rimesce
rincresce
rovesce
sghimbesce
tabesce
tedesce
ventresce
verdesce
capopesce
computresce
guardapesce
guardiapesce
manopesce
mercantesce
nocepesce
ostupesce
romanesce
scolaresce
seicentesce
soldatesce
sopraccresce
spinapesce
studentesce
umoresce
villanesce
zingaresce
antitedesce
cancelleresce
filotedesce
marinaresce
saracinesce

355 endecasillabi classici rimano con esce:
di grembo a Teti, il sol si leva ed esce,
e i procellosi campi agita e mesce.
mentre il vento riposa e l'onda e'l pesce,
quasi un mezzo divien tra serpe e pesce.
la cervice, che'n sé rientra ed esce,
Ma l'amazzone bianca arriva ed esce
come quando l'Ionio ondeggia e cresce
Sorge la pugna e si condensa e mesce
ma si solleva a poco a poco ed esce
col chiaro il buio si confonde e mesce.
già la caligin manca e'l lume cresce.
Chiusa la tien, siché giamai non esce,
ch'Argene, in cui dipar s'accoppia e mesce
Del ben vietato il disiderio cresce
nela costa del poggio alfin riesce.
e poiché molti giri intrica e mesce
nel tuo dolore il mio dolor s'accresce.
mentre me piango e inun di te m'incresce,
Ponvi l'onda del mar quando più cresce
e'l fiel vi mette del minuto pesce
Dela luna la spuma ella vi mesce,
Sa che'n carcere entrando almen pur esce
Ma l'esser prigionier men gli rincresce
Qui, come in gabbia augello, in rete pesce
che pestilenza al'aere oscuro accresce.
dala fetida gola un fiato l'esce
che qual foco per foco incendio cresce.
e quel gemino bel sì ben si mesce,
ch'i rubin tra i diamanti il sangue mesce.
ricca, ma più talor suo pregio accresce,
drizzasi al polo e di camin non esce,
e che'l vento implacabile più cresce,
che l'aria offusca e'l mar conturba e mesce
di quanto il ventre chiude e quanto n'esce
e'l moto ancor quand'ella manca o cresce;
il mare, il fonte, il fiume e l'onda e'l pesce
uccellato uccellone a sfidar esce,
gli urli tra' canti ambizioso ei mesce,
che dela nobil turba il gioco accresce,
va per l'erba serpendo e tant'oltr'esce
Spesso qualora il mar si gonfia e cresce
Più bel non vide o più vezzoso pesce
del'acque, il deretan termina in pesce.
umana forma ha quella parte ch'esce
che per gran gioia di sestesso n'esce:
di color, di sapor simile il pesce.
apoco apoco accumulato cresce,
labirinti di voce implica e mesce.
e, secondo che l'altro o cala o cresce,
e d'India il biondo calamo vi cresce.
da cui medico umor distilla ed esce;
le sue foglie salubri implica e mesce
l'ostro appar dal'avorio, or fugge, or esce.
là dove manca l'un, l'altra s'accresce.
varia la guancia e la confonde e mesce.
l'augello il nuoto impara, il volo il pesce;
il mar col cielo, il ciel col mar si mesce;
tumido il mar di gran superbia e cresce;
la dea di quell'umor che manca e cresce.
scagliosa spoglia d'iperboreo pesce.
e di ciottoli e conche intreccia e mesce.
Vertunno con Nettuno accoppia e mesce.
publico albergo al mal difeso pesce,
loqual vaghezza al vago sito accresce,
Come annoso licor Lièo vi mesce,
Quale annoso licor Lièo vi mesce,
le sue foglie salubri implica e mesce
da cui medico umor distilla ed esce;
labirinti di voce implica e mesce.
apoco apoco accumulato cresce,
di color, di sapor simile il pesce.
che per gran gioia di sestesso n'esce:
umana forma ha quella parte ch'esce
Più bel non vide o più vezzoso pesce
uccellato uccellone a sfidar esce,
drizzasi al polo e di camin non esce,
dala fetida gola un fiato l'esce
Dela luna la spuma ella vi mesce,
Ponvi l'onda del mar quando più cresce
nela costa del poggio alfin riesce.
Del ben vietato il disiderio cresce
Chiusa la tien, siché giamai non esce,
già la caligin manca e'l lume cresce.
ma si solleva a poco a poco ed esce
come quando l'Ionio ondeggia e cresce
Ma l'amazzone bianca arriva ed esce
la cervice, che'n sé rientra ed esce,
scagliosa spoglia d'iperboreo pesce.
Vertunno con Nettuno accoppia e mesce.
publico albergo al mal difeso pesce,
loqual vaghezza al vago sito accresce,
Dubbio, terror tutti confonde e mesce
Parebbe un gioco al paragon. Si mesce
passon più giorni. E questo foco cresce,
Desiava soggiogar ne l' onde il pesce,
Ma il desio humano sempre non riesce.
Di chi ad Angelica anco assai rincresce,
Gorante il prese, se fuora non v'esce
castigano le pigre. Un odor n'esce
che ti ristaura, e il lavorìo più cresce.
armi esecrate, per lei tôschi mesce;
Che di Francia direm? A che riesce
Mira che agli altri e a sé medesma incresce.
Né la maremma Elea ricca di pesce.
bevon nel primo fonte d'ond'egli esce,
con la Singa e col Sicori s'accresce,
presso a Tortosa il doppio corno mesce,
e non basta l'ardir, s'e' non si mesce
E bene ad uopo vien, che tanto cresce
di quei d'Arturo, che del termin esce
Lo stuol Franco e Britanno in un si mesce,
e della mia fortuna non v'incresce,
lontano, e pan con lagrime commesce,
ch'a lui porte il mio fine, e a sé rincresce:
doppo alquanto guardar surto riesce
caccian sott'acqua e sopra il minor pesce.
le minaccie e i conforti andando mesce:
raffreddata la piaga, il duolo accresce,
e per lui ritrovar della schiera esce.
et a Serbin promesse e preghi mesce,
in cui col vero onor pietà si mesce,
o di tigre crudel non mi riesce,
potrà veder chi 'l dolor vostro accresce.
al disegnato fin secur riesce,
or con questi or con quei ratto si mesce,
doppo il lungo digiuno il minor pesce,
Qui dell'uno e dell'altro in guisa accresce
ché con manco favor s'avvolge e mesce
ma poi che 'l ferir primo in van riesce,
e del fato di Florio assai gl'incresce;
sì tosto spera, che con lui si mesce;
e quanto può su 'l piede alto s'accresce;
volgesi a Lancilotto e lasso mesce
e dice: “Io veggio ben ch'al ciel rincresce
è piú veloce; e com' piú va, piú cresce;
del suo proprio martir s'avanza e cresce;
tu cosí la collochi? E non t'incresce
sembra d'umana forma; e 'l ventre in pesce
La causa dir non voglio, anzi m'incresce
e benché mi vien detto che qual pesce
questo parlar non oggidí riesce,
se ben novo nemico a te s'accresce
e co' Persi e co' Turchi Egizi mesce.
e 'l rossor de lo sdegno insieme n'esce
con la vergogna, e si confonde e mesce.
e le forze il furor ministra e cresce.
o piastra o maglia, e colpo in van non esce.
di sangue, e 'l sangue co 'l sudor si mesce.
Fera è la pugna, e quanto piú si mesce
e stringe insieme, piú s'inaspra e cresce.
e co 'l foco il venen ne' petti mesce.
sete del sangue ognor piú infuria e cresce;
e de gli alberghi italici fuor n'esce,
e la notte i tumulti ognor piú mesce,
ed occultando i rischi, i rischi accresce.
e d'altra parte ancor la turba cresce,
sí che la pugna si confonde e mesce.
m'accorcio e stringo, e su la pelle cresce
squamoso il cuoio; e d'uom son fatto un pesce.
e l'odorata panacea vi mesce.
volontario per sé lo stral se 'n esce
fuggono da la gamba e 'l vigor cresce.
Segue la pioggia impetuosa, e cresce
il rio cosí che fuor del letto n'esce.
e fuor da lei su per la cima n'esce
torre minor ch'in suso è spinta e cresce.
Di ciò la fama giá si sparge, ed esce
di lingua in lingua, e si divolga e cresce.
e giá nuovo nemico a te s'accresce,
e gl'invitti coi vinti accoglie e mesce.
e 'l rossor de lo sdegno insieme n'esce
con la vergogna, e si confonde e mesce.
e le forze il furor ministra e cresce;
o piastra o maglia, e 'nvan colpo non esce.
di sangue, e 'l sangue co 'l sudor si mesce.
Quanto la pugna piú si stringe e mesce,
tanto s'inaspra combattendo e cresce.
e co 'l foco il velen ne' petti mesce.
e la sete del sangue avanza e cresce:
lascia, e lunge da lor si spande ed esce:
e la notte i tumulti ognor piú mesce,
od occultando i rischi, i rischi accresce.
e 'n tal prosperitá l'orgoglio accresce
il fèro Argante, e i suoi perturba e mesce.
volontario per sé lo stral se n'esce:
fuggono da la gamba, e 'l vigor cresce.
l'anciderò lá 've il mar cala e cresce,
lasciando il corpo esangue in cibo al pesce. -
tal ch'a lieto principio il fin riesce
mesto, e gloria col lutto in un si mesce.
ma tanto rabbia in lor s'avanza e cresce,
quanto s'inaspra la battaglia e mesce.
o pur di luna che ora scema, or cresce,
che le cose quaggiú confonde e mesce,
ma, scemando i tesori, i merti accresce.
e quel, che ne lo scudo ha l'onde e 'l pesce.
E fèro pasto al magro ingordo pesce
mentre gli empi persegue, e turba, e mesce
Cedron tutto rosseggia, e spuma, e cresce,
e fuor da lei, su per la cima, n'esce
torre minor, che suso è spinta e cresce.
l'acqua chiusa talor s'avanza e cresce
poi ne l'aperte vie si spande ed esce;
o 'n maggior fiume si disperde e mesce:
E qual di raro augel, di stranio pesce
Quale annoso licor Lièo vi mesce,
Ma rattienlo il sospetto. Il fragor cresce
Dagl'itali confin quindi fuor esce
Senna, Garonna, e il Rodano vi mesce
E d'alti monti in ampia fronte cresce,
E di sangue e di stragi omai si mesce
La pugna, e quindi incrudelisce e cresce.
E già d'impuro seme infetta e mesce
Le vostre terre, e in lor possente cresce.
D'Iacquete il sen, dove trascorre e cresce
Indi Cambaia vien che ricca mesce
Ma le tanti cittadi onde fuor esce
Cos'è che sta rientrando mentre esce?
La cosa che a nessuno mai riesce
Un vino avvelenato adesso mesce
Nuotava quasi fosse un vero pesce
La vista di una pianta mentre cresce
le sue bell'acque, né però le mesce
riede alla zuffa, e tra i primier si mesce.
doglia del petto tuttavia ricresce.
senza sangue combattono, ma n'esce
anime investe come fumo e cresce.
delfin la torma del minuto pesce,
Con pioggia tempestiva educa e cresce.
Chiama un altro, che fuor con l'armento esce.
Il florido sul dosso adipe cresce.
Io, che sempre fui troppo (e me n'incresce)
volonteroso, andai sopra quel pesce.
ode tanto rumor, sopra il mare esce;
e al lito trar sì smisurato pesce,
lo sparso gregge: e sì il tumulto cresce,
e fa ch'or questo or quel propizio l'esce,
e come vuol li minuisce e cresce.
che nuota Orrilo al fondo come un pesce,
e col suo capo salvo alla ripa esce.
venir a capo, omai quel gioco incresce.
sì che comprende al fin che, se non esce
tal contra Orlando l'empia turba cresce,
che giú da balze scende e di valli esce.
non sì per odio, come che gl'incresce
ch'a sì mal fin tanta amicizia gli esce.
gli par, che più d'ogn'altro mal gl'incresce;
pel molto sangue che gli è uscito et esce.
cessa con l'ira il caldo, il dolor cresce:
Orlando è nudo, e nuota com'un pesce:
e viene a proda; e come di fuor esce,
se in biasmo o in loda questo gli riesce.
che tosto o buona o ria che la fama esce
fuor d'una bocca, in infinito cresce.
il re, che mira a quel che di man gli esce,
non se la gente sua si scema o cresce.
quanto si possa imaginar, si mesce.
a cui mirabilmente aggrava e incresce
di por Marfisa a morte, non riesce;
Come il gran fiume che di Vesulo esce,
e che con lui Lambra e Ticin si mesce,
tanto più altiero e impetuoso cresce;
Quando Ranaldo sente il sangue ch'esce,
L'ira, l'orgoglio e l'animo gli cresce.
E vede le balene e ogni gran pesce,
E campa, e ancor quivi di fuora n'esce.
Da la torre de Orrilo a furia n'esce.
Che molto vive e sempre in vita cresce;
Le bestie al campo, a l'acqua prende il pesce;
Per quella solacciando, come il pesce,
la speme incerta, e 'l desir monta et cresce,
onde e 'l lassare et l'aspectar m'incresce;
e 'l mar senz'onda, et per l'alpe ogni pesce,
et corcherassi il sol là oltre ond'esce
Chiusa fiamma è piú ardente; et se pur cresce,
or de' miei gridi a ma medesmo incresce,
èvvi la lontra e va cercando il pesce,
Della tua gran viltà, per Dio, m'incresce
ed è ben ver ch'ogni trista erba cresce.
così, come Margutte di qui esce,
sarà come a cavar dell'acqua un pesce. -
e' si scalzò, quando uccise il gran pesce;
e morsegli il tallon; costui fuori esce:
non se ne cura, e questo duol pur cresce;
Rispose Dilïante: - Assai m'incresce
per questo fatto, e tuttavolta cresce:
Disse il romito: - Di voi assai m'incresce
ch'io non ci ho pan, ma e' ci sarà del pesce. -
Si spezzano le nubi e foco n'esce
il foco e l'aria e l'acqua e 'l ciel si mesce;
s'odono orrendi tuoni, ognor piú cresce
quel ch'è la procellaria per il pesce,
non si sa se sia carne o se sia pesce,
con le più varie pietanze di pesce
che se, malgrado tutto, mi riesce,
Eccone un'altra: si parla d'un pesce
ch'era stata mutata in freddo pesce
come di baccalà... Uno strano pesce!
Uno di loro è senza dubbio un pesce,
altrimenti la burla non riesce.
non c'è nessuno, ciò non mi riesce.
E buon per te che non sei nato pesce,
fa' come me, così, se ti riesce:
ma insidiose, com'è l'esca pel pesce,
come una degna azione. Se riesce,
Da oggi in poi non mangerò più pesce
in cui nulla giamai si turba o mesce.
Altri nel nostro mar si spande e mesce,
da questo lato il cielo, ed altro Pesce
nel suo principio, che s'avanza e cresce,
declina in ver l'occaso, il mar decresce,
Ma tre fiate il giorno assorbe e mesce
il brevissimo spazio orgoglio accresce.
si vede un lago, che pur scema e cresce
si gonfia, non so come, e l'onde accresce.
lo qual non d'ora in ora o scema o cresce
per cui l'uno con l'altro in un si mesce
il mar col bene si contempra e mesce,
de la vita mortal germoglia e cresce,
Ma pur troppo il parlar s'avanza e cresce,
l'umido e 'l caldo ella congiunge e mesce.
Altro numero è ancor, che non s'accresce
scema gli ardori e l'ombra amica accresce,
benchè abbian vita, onde si nutre e cresce
Ma pur voce non manda il muto pesce,
di piaga preziosa. Uom, tu sei pesce,
d'amor lascivo, il qual congiunge e mesce
la qual da vari fiori accoglie e mesce.
la vaga libertate, e nutre e cresce
ma solo a quello ond'ei n'appare ed esce
l'arco celeste, in cui si varia e mesce
del suo Signor, ma non conobbe il pesce
rende a la genitrice, e fuor se n'esce
E chi non sa sì come accoppia e mesce
tanto la fresca notte indi l'accresce.
furore ed ira; tanto ferve e cresce
mentr'ei sta lunge da la barca, e cresce
mani di aver desia; già già gl'incresce
ov'è lo stuol più folto ella si mesce;
leggiadra è l'ira, e venustà gli accresce.
ove l'Ismeno con il mar si mesce.
e per la bocca, u' non entrò, sen esce.
In lui manca l'ardire, e 'l timor cresce,
e lo spazio di mezzo ognor decresce.
e si spingono innanzi: il tremor cresce,
e la disperazion forza gli accresce.
Ferve il tumulto, ed il timore accresce
dal mezzo in giuso trasformato in pesce.
la spande intorno ed il vigor le accresce.
ora rientra e si raccoglie, or n'esce:
e già fra 'l vulgo il mormorar ne cresce.
da fe', che spesso ne' disastri cresce;
d'oro e ferro splendenti ella si mesce,
dà forza, ed il terror la fama accresce.
qual hanno i nostri, e il deretano è pesce.