Rime di 'esima'

Trovate 79 rime per esima

cima
clima
dima
ima
lima
mima
prima
rima
scrima
sima
stima
vima
acclima
adima
collima
comprima
concima
dapprima
delima
deprima
derima
dilima
dirima
ectima
enzima
esima
esprima
estima
imprima
lastima
nomima
opprima
plurima
procima
proenzima
redima
regima
reprima
ricima
rilima
rimprima
ristima
sbozzima
solima
sopprima
sublima
tracima
allozima
anteprima
anticima
autostima
coenzima
decomprima
disimprima
disistima
esistima
hiroshima
inanima
isocrima
isozima
lisozima
macroclima
microclima
monorima
ofelima
pantomima
pedoclima
precomprima
proenzima
ricomprima
rinofima
sottostima
sovrastima
antienzima
apoenzima
autoredima
fitoenzima
isoenzima
turbocomprima

500 endecasillabi classici rimano con esima:
Ma la corona che non trova stima
Un pomo ha di rubino insu la cima
Di diamante angolar da dotta lima
del'altro limitar tocchi la cima.
salvo a quell'una sol ch'invitta e prima
son io, che salsi ala gran rota in cima;
tra Cilicia e Panfilia il fertil clima.
Sidon, la terra ov'io mi nacqui in prima.
asceso dela volta insu la cima,
perché, veggendo scintillar dal'ima
Adon fra questo mezzo era assai prima
il tuo amor nulla cura e nulla stima?
Che sai se, d'altro foco acceso prima,
d'ogni eccelsa grandezza alzarlo in cima.
d'una rustica spoglia ei pregia e stima
è del buon cacciator la cura prima.
e per vari idiomi in ogni clima
passa l'aria e la terra e su la cima
Picciola sorge e debile da prima,
O quai più stimerò degne di stima,
- Ma qual (seguì Ciprigna) elegger prima
Ciò detto, ad un poggiuol poggiaro in cima
ringiovanisce al foco ed ala lima.
vestendo di splendor la viltà prima
ignoto ad ogni gente, ad ogni clima,
qui ne fu l'essemplar gran tempo prima;
o si ritroverà degno di stima,
Ogni materia parte è dela prima,
non però dala vostra altra si stima:
La materia del ciel, seben sublima
fu il nobil fonte dedicato in prima;
meglio ch'altra non fa gli amori esprima.
e con numeri molli accolti in rima,
al ciel solleva, onde i tuoi detti esprima;
non senza altrui piacer, cantasti in rima,
fosti de' miei pensier la cura prima
quanto nel petto altrui vuol che s'imprima,
che per lei non si scopra e non s'esprima;
solo ufficio del'uomo, è nunzia prima.
e col dito maggior tocca la prima,
poi risorge in un punto e si sublima.
la radice del manico e la cima,
di mille vinti augei la spoglia opima.
se, giudice la dea, non porta in prima
Scagliasi a piombo e gravemente al'ima
onde fuor d'ogni dubbio attende e stima
Sente allora spirar di su la cima
cui non sovien ciò che lor disse in prima,
del vago suo la qualitate esprima.
cresce l'invidia che le morde e lima,
poscia al'altra passando oblia la prima.
Volgesi al'una e bella apien la stima
accioché l'occhio tuo, ch'or si sublima
di mai meglio veder, vista la cima
E s'egli è ver che l'eccellenza prima
Quindi il superbo Tauro erge la cima,
sotto benigno e temperato clima
Oltre l'Egeo, là donde spunta in prima
l'arrota intorno e lo forbisce in cima,
poi, sotto più sottil minuta lima,
Tosto che'l ferro è raffreddato, in prima
solché poi dove il fato or ti sublima
per me nel trono, onde ti trasse in prima
Me dunque adora e'nsu l'eccelsa cima
e quivi appesa una ghirlanda in cima,
giunto fusse, nuotando, a toccar prima.
d'acquistar vincitor la spoglia opima
ultima cade e'n ciel sorge la prima,
i sacri spirti ed a cantar in rima
d'alzar l'ingegno ond'alte cose esprima,
- Perché soffre (dicea) chi più si stima
che gli tolga un fanciul la lotta prima?
già nel pugno la palma aver si stima,
e ceder non gli vuol la spoglia opima,
con dir che rotto il brando avea già prima
nela candida tela e vi s'imprima,
tinti han di nero i ferri insu la cima.
e non si stringon subito ala prima,
Colui ch'è seco insu la fila prima,
tra i più chiari guerrier di somma stima
onde, poggiato dela gloria in cima,
Sorge, la fè che 'l Vatican sublima,
Ti si fe' motto del Filermo in cima;
Non senz'aver licenziato prima
Et indi a poco sorgerai qual prima
Non senza aver da te rimosso in prima
Tenta com'arda in su l'estrema cima
Ribrezzo porta di stridente lima;
Me dunque adora e'nsu l'eccelsa cima
solché poi dove il fato or ti sublima
poi, sotto più sottil minuta lima,
sotto benigno e temperato clima
Quindi il superbo Tauro erge la cima,
di mai meglio veder, vista la cima
Volgesi al'una e bella apien la stima
cresce l'invidia che le morde e lima,
Sente allora spirar di su la cima
Scagliasi a piombo e gravemente al'ima
se, giudice la dea, non porta in prima
di mille vinti augei la spoglia opima.
la radice del manico e la cima,
poi risorge in un punto e si sublima.
solo ufficio del'uomo, è nunzia prima.
fosti de' miei pensier la cura prima
fu il nobil fonte dedicato in prima;
La materia del ciel, seben sublima
non però dala vostra altra si stima:
Ogni materia parte è dela prima,
ignoto ad ogni gente, ad ogni clima,
vestendo di splendor la viltà prima
ringiovanisce al foco ed ala lima.
Picciola sorge e debile da prima,
passa l'aria e la terra e su la cima
Che sai se, d'altro foco acceso prima,
il tuo amor nulla cura e nulla stima?
perché, veggendo scintillar dal'ima
asceso dela volta insu la cima,
del'altro limitar tocchi la cima.
Di diamante angolar da dotta lima
Un pomo ha di rubino insu la cima
Ma la corona che non trova stima
ultima cade e'n ciel sorge la prima,
Perché soffre chi più si stima
già nel pugno la palma aver si stima,
nela candida tela e vi s'imprima,
Colui ch'è seco insu la fila prima,
onde, poggiato dela gloria in cima,
Dell'Universo. Oh dalla stanza prima
Ivi a spïar, se non ad altro, in prima
Temprerà, salderà. Ma dite in prima:
Dalla celeste Musa a entrar nell'ima
Dell'umana progenie, ei mira in prima,
Favoleggiati poi, qui veri in prima,
Che salìa tortuoso all'erta cima.
Di fiori e di ghirlande ornò la prima
Rode, superbo s'incammina: ei stima
Triplice coppia d'ali: esce la prima
Rammenti tu quell'ora, in cui da prima
All'unto re tai nuove, e fuggi prima
Nè spaventosi men dall'alta cima
Non eran per l'innanzi, essi la prima
Celesti campi. Scerserlo da prima
Restava ancor del sesto dì: la prima
Lungi dal loco ove spirai da prima
Non implorata, fin dal dì che prima
Nemico, è ver, con la sua turpe stima
Ben altro in essi opra però da prima
Vieni: dal dì ch'io ti mirai da prima
Ei l'ali stanche ripiegò da prima
Di torcer la sua via così fu prima
Della divina somiglianza prima
Nel più debole sesso origin prima. -
Ma lunga serie di monarchi in prima
Libico ciel, quel già sì dolce clima
che fu di grande ingegno e uon di stima;
chè ognuna vuol aver bionda la cima,
ch’è a la storia mia come la cresima.
Di questa storia ch’è suta bellissima
ringraziata sie tu, madre dolcissima.
Battaglia non fu mai tanto durissima,
L’aria di priete e di dardi pienissima,
La gentil donna, piú ch’altra bellissima,
Vi fu, nè chiese al re licentia prima,
Ch' estimato non è chi altrui non stima.
Tollendoli la preda ch'a lui prima
Havea tolto il leon di pregio et stima.
Per gentilezza o cortesia, che prima
Sicomora fra questi era la prima
Sol quella honora, sol quella sublima,
La bella Doralice era la prima
Di cui goduta havea la spoglia opima
Vedova ritornata hora si stima
Ma che non ritornassero che prima,
procelloso un Guerrier, che della prima
zelo hai tu l'alma pel tuo Re? fa stima
danno al muto pensier con aurea rima
colei che gl'intelletti apre e sublima,
valor de' corpi immaginati estima;
Persuase a' Laconi. Eran da prima
Il bel fabbro d'Urbino, esce la prima
Che al par de' carmi fe' dolce la rima.
Quell'angelette scesero da prima
Venerando splendeva; e dalla cima
ciò ch’avie detto la fata di prima.
come di spoglia veramente opima,
del re la figlia, e non ne fei la stima
Benicco, il luogo dov'io nacqui prima,
tal che noi non avem, chi dritto stima,
più dubbioso il trionfo oggi che prima;
onde il nome ebbe la provincia prima,
Serra Morena con l'altera cima,
Cordova, che più d'altra ivi si stima
Poi ch'ha l'asta troncata, il lassò in prima
indi il fere altamente su la cima,
e la chioma di lei, che troppo stima,
che tra' miglior guerrieri il mondo stima,
che 'l Grampio adombra con l'altera cima,
Ofeleste, che tien la gloria prima
il giovin Seguran, ch'ardeva in prima
brama di tutti quei salire in cima:
e le quali a virtù più intese stima,
Or tolse di costui la spoglia opima,
nel cui piegato sen verso la cima
sott'essa eguale a lei ruvida lima
tengon d'alto valor sì ben la cima,
e rendesse a qual sia la voce prima:
tutti di sommo ardir ciascuno estima;
i due veggendo che più d'altri stima:
dice: “Or son io d'ogni miseria in cima,
si potrà dar, come già falso in prima,
Ma poco opra il suo dir, che più che prima
e 'l gran Britanno re, che pure stima
roso dell'ira il cor dall'aspra lima
Qual più ricco trofeo, qual spoglia opima
che 'l vedersi ripor di lode in cima
e doppiato l'onor che aveva in prima
sembrangli in vista, e la credenza prima
di Tristano e Boorte opra le stima.
Simil le guardie ha in alto, e 'l pone in cima,
che di prezzo infinito il mondo stima.
Sì come avviene, ove Nettunno imprima
che de i monti crollar l'altera cima
ora il buon Lionel, che seco estima,
già tante glorie e di cui il mondo estima,
che 'l supremo valor tenga la cima.
riportando di lui la spoglia opima,
ché posti n'ha d'ogni miseria in cima.
abbattendo color, che 'n su la cima
tien di valore il mondo e invitti estima;
Fu il secondo Gaven, che seco estima,
ch'al britanno terren la palma prima
il terzo è Perseval, che tien la cima
Vien Maligante appresso e certo stima
ma perché vuole aver la palma prima,
ch'or la prende al più basso, ora alla cima,
Io dico, seguitando, ch'assai prima
li occhi nostri n'andar suso a la cima
parole e sangue; ond' io lasciai la cima
ciò c'ha veduto pur con la mia rima,
E come quei ch'adopera ed estima,
così, levando me sù ver' la cima
ne fece volger li occhi a la sua cima
Come 'l bue cicilian che mugghiò prima
che l'avea temperato con sua lima,
a lo splendore assai più che di prima,
ond' io levai le mani inver' la cima
che del soverchio visibile lima.
rivolga il cielo a sé, saprai; ma prima
Intra Sïestri e Chiaveri s'adima
lo titol del mio sangue fa sua cima.
cinquemilia anni e più l'anima prima
Dorme lo 'ngegno tuo, se non estima
lei tanto e sì travolta ne la cima.
a giudicar, sì come quei che stima
ch'i' ho veduto tutto 'l verno prima
poscia portar la rosa in su la cima;
de l'albero che vive de la cima
spiriti son beati, che giù, prima
sì ch'ogne musa ne sarebbe opima.
fu frequentato già in su la cima
e quel son io che sù vi portai prima
vagheggia il suo fattor l'anima prima
Come la fronda che flette la cima
Da l'ora ch'ïo avea guardato prima
che fa dal mezzo al fine il primo clima;
a le sustanze; e quelle furon cima
pura potenza tenne la parte ima;
Pendono or questi or quelli a l'onde in cima;
Io vi farò... Ma di mestiero è prima
diè lor di piglio: e saettando prima
a suo diletto; né si vide prima
scerne i popoli tutti, al cielo in cima
la lor fierezza; e la regina in prima
tu non pentirti a provocarlo in prima
in grembo lo si tolse; e ne la cima
io dirò tutto; e dirò vero. E prima
sí ch'io fui dichiarato al fin per vittima;
l'occulto agguato. Usciro a l'aura in prima
subitamente d'un terrazzo in cima,
e da' nostri medesmi, che la cima
sen gîr rotti e dispersi; e questi in prima
Quinci entromesso, me ne salsi in cima
vedi poi colà su Pallade in cima
ché non difendi la tua casa in prima?
trovai per tutto. A casa aggiunsi in prima,
fumar già tutta; e de la ròcca in cima,
comuni alberghi. A questa terra in prima
al supremo Tonante offro per vittima,
del popol nostro ed a mio padre in prima
Quinci al delúbro, ch'ad Apollo in cima
Sola Celèno a l'alta rupe in cima
scoprimmo, e non ben chiari, i monti in prima,
piú da vicino; apparve al monte in cima
e le nostr'armi conoscendo, in prima
che ne restrinse; ed invocati in prima
Noi per paura, ricevuto in prima,
e ne l'abisso mi trabocchi in prima
e vergogna le tolse. Andaro in prima
Questa, gioiosa, bisbigliando in prima,
a mia voglia reggessi, a Troia in prima
affrettò di morire. E Barce in prima
fieramente ostinata, in atto prima
Deserta me! Di che dorrommi in prima?
già de la pira era salita in cima.
de l'amica riviera. Avea di cima
molle e guazzoso, de la rupe in cima
e 'l caro nido, spaventata in prima
i piú famosi. Appresentossi in prima
e da periglio, entrò nel mezzo; e prima
con questi auspici, e questa coppa in prima,
non ancor sazia, Iri coi vènti in prima
Le madri paventose e dubbie in prima
furon da l'acque: onde le fiamme in prima,
domar convienti. Ma convienti in prima
ode, giudica e manda. Allora in cima
che mi sia nuova, o non pensata in prima.
un cosí grave affanno, odi che prima
pria converratti. Or per sua purga in prima
Quegli a la luce è destinato in prima,
a' suoi Laurenti. A questo lauro in cima
chiamar si fece; e dolcemente in prima
de la lor amistà. Con questo in prima,
guarnissi Aletto; e per lo Lazio in prima
le sue cagioni; hanno (comunque in prima
s'apron le porte de la guerra in prima.
dispregiator Mezenzio, usciro in prima.
gir navi esterne, insospettiti in prima
Era de la spelonca al dorso in cima
n'atteggiavano i fatti: come prima
e con Evandro e co' suoi Teucri in prima
difesi, quatti quatti erano in cima
È nel Gàrgaro giogo un bosco in cima
ma quando de l'armata ebbe uopo in prima
(mirabil mostro!), quante a riva in prima
di quella porta. Disse Niso in prima:
e di tant'altri ch'eran morti in prima.
vedeansi in tutti. A due grand'aste in cima
noi gl'induriamo e gl'incallimo in prima;
chi de' Greci a le man gli pose in prima?
caduto il giorno, era de l'erta in cima
e le lodi de' padri. Andiam noi prima
e con la morte di Terone in prima
Gran cose avea costui cianciate in prima
a te, gran Marte, dedicolla. In cima
gli piangevano intorno; e non fu prima
che 'l tuo gran merto agguagli? e di che prima
por con tanta paura, e tanta stima
Lascia me col mio stuolo assalir prima
accomandata, dal nimico in prima
con feminei ululati. Or chi fu prima,
«Ligure vano, vano orgoglio in prima
si fêr torbidi e gravi. Il volto, in prima
fûr sopraggiunti. In cotal guisa in prima
si prepara a battaglia, e l'ira in cima
a qualche tronco, e 'l tronco e l'aura in prima
lo scòrse) con un dardo il giunse in prima:
e quanti altri del vallo erano in prima
o ch'a la guardia o ch'a l'offesa in prima
mosser l'un contra l'altro. I dardi in prima
sopra al gran Sila o del Taburno in cima,
gli s'abbatté del suo Metisco in prima.
A lui, per mia vendetta e per sua vittima,
Autentico son io, perché la prima
e benché era misterio d'alta lima,
E cominciando de la storia in cima
acerbo e piú mortal in ciascun' anima?
montavi arditamente a l'alta cima,
e come entri 'n palazzo secco stima.
sparito venga in tutto attendon prima.
sotto coperta de la prora in cima;
lo qual in lei quel tristo far estima;
Credo ch'el bon Iesú facesse prima
credo ch'el suo coltello in ogni clima
Ma perché il valor franco ha in grande stima,
e va pensando con qual arte in prima
sí che piú agevolmente indi s'opprima
grave era sí ch'io fea minore stima
di chiuder gli occhi ove gli apersi in prima.
Ma poi ch'Erminia in solitaria ed ima
ch'i primi rischi aver passati estima,
Or pensa a quello a che pensato in prima
e debil vecchio or la superbia opprima
come debil fanciul l'oppresse in prima.'
Vuol ne l'armi provarla: un uom la stima
Va girando colei l'alpestre cima
Segue egli impetuoso, onde assai prima
Poi via maggior (se dritto il ver s'estima)
si troverà il periglio in su la cima.
a l'incognito corso esporsi in prima;
né l'inospito mar, né 'l dubbio clima,
piú grave e formidabile or si stima,
fa di sospir breve concento in prima
per dispor l'alma in cui le voci imprima.
Sorge piú tardi e un gran fendente, in prima
Ma come a l'Euro la frondosa cima
cosí lui sua virtute alza e sublima
chi salirá il suo monte? e l'alta cima
terrá del loco suo ch'al ciel sublima?
veggendo i Greci alzar le insegne in cima,
lá 've il sangue d'Italia è sparso in prima.
Ma perché il valor Franco ha in grande stima,
e va pensando con quali arti in prima
sí che piú agevolmente indi s'opprima
grave era sí ch'io fêa minore stima
di chiuder gli occhi ove gli apersi in prima.
grazie per grazia di cotanta stima,
ad ogni gente, e 'n ogni estranio clima;
ch'ad un de' figli suoi sposarla estima:
e 'nsieme rimiriam da l'alta cima
tu far vedesti, i quai conosci in prima;
Poi che la donna in solitaria ed ima
ch'i primi rischi aver passati estima,
Or pensa a quello a che pensato in prima
e un vecchio stanco or la superbia opprima,
come un debol fanciul l'oppresse in prima. -
ove in questo si dica o 'n altro clima:
de la cui vita ei fe' non grande estima.' -
- Non fia che di tal colpo il mal m'opprima;
e ciò che 'l saggio re descrisse in prima
in quel giá colto o 'n altro estranio clima.
Poscia, molto maggior (s'uom dritto estima)
è l'occulto periglio al monte in cima.
ma de' sospiri fa concento in prima,
per dispor l'alma in cui le voci imprima.
Vuol ne l'arme provarla, un uom la stima
Va girando colei l'alpestre cima;
che da la greggia è detta; e giunge in prima
Ma di due figlie fu Lucia la prima,
e 'l partorí nel fortunato clima,
l'altra s'incinse in lui che non s'estima,
la fame d'Antiochia or nulla estima,
verso la sete in quell'estranio clima.
Passava egli tra monti, e vide in cima
un esercito grande, o tal lo stima.
Sorge l'altro piú tardi, e 'l colpo in prima
ma come a l'Euro la frondosa cima
cosí lui sua virtute alza e sublima
Non senza aver da te rimosso in prima
Tenta com'arda in su l'estrema cima
Sia che di lei medesma al vivo esprima
Ribrezzo porta di stridente lima;
Fur gioconde quest'ombre, allor che prima
Chi in groppa a lenti buoi, che l'arso clima
Altri spontaneo verso alterna o rima,
A vedersi parean quei che alla prima
N'abbia così, che il debil non opprima;
Anco tema il valor che il vinse prima;
E giunti dell'onor sull'ardua cima
Fino al momento in cui si nasce e prima
Sarà poco più tardi o poco prima
E questo sol perché ci faccia rima
La lite già scoppiata si dirima
Già vista quasi tutta in anteprima
Bisogna che di più la si comprima
Se adesso non si vuol che la sopprima
Poche parole e tutte di stima
Della tua infanzia la campagna opima
Se solo mi fossi svegliato prima,
La mia vita avrebbe fatto più rima.
perciò mi fermo un attimino prima,
cioè fin dove si spinge un'altra rima.
Quando mi sveglio tutto è come prima,
nulla rimane, giusto qualche rima
e agli Achei tutti supplicando, e in prima
fiammeggiavano gli occhi. E tale ei prima
si dividon le spoglie, è tua la prima,
onor daranno, e il giusto Giove in prima.
porse preghiere, ed agli Atridi in prima.
il salso farro, alzar fêr suso in prima
Giove m'avvolse, Iddio crudel, che prima
Famoso arciero li reggea da prima
esploratore al monumento in cima
Come talor del monte in su la cima
a cui d'equine chiome in su la cima
Quai nubi che de' monti in su la cima
note di Preto, comandògli in prima
fonti altrice, arrivò su l'ardua cima
Giove m'avvolse. Dispietato! ei prima
non tenterammi di pugnar, se prima
stassi il calce dell'aste, e il ferro in cima
scender dal cielo, e maestoso in cima
doni acquistata: perocché da prima
fu di gloria cortese? Assèo da prima,
di Sarpedon. Giacea sull'ardua cima
a frassino simìl, che su la cima
stavasi Ettorre, ov'egli avea da prima
sotto i lor passi si scotea la cima.
che sovrana innalzava al ciel la cima.
potestà ne tenea. Guida la prima
d'Erimanto cacciò. La ferrea cima
l'esaudito guerrier: de' Licii in prima
sprona l'acheo valor. Gli Aiaci in prima,
s'azzuffano d'un monte in su la cima
né quei né questi di lasciar fa stima.
sovr'alta apparso solitaria cima,
di Latona figliuolo. Ei nella prima
borgo si scaglia: incede egli da prima
a peso d'oro il corpo tuo redima,
di tutto il rogo ei spensero alla prima
di Nèstore, quantunque egli da prima