Rime di 'esto'

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cesto
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cotesto
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dissesto
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innesto
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pretesto
profesto
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rannesto
rassesto
regesto
reinvesto
riassesto
richesto
richiesto
ridesto
rimesto
rinnesto
rinvesto
ripesto
ripresto
rivesto
rubesto
scelesto
soppesto
spodesto
stravesto
tempesto
terresto
tramesto
travesto
adonesto
afforesto
almagesto
anapesto
avantesto
caposesto
cocciopesto
controsesto
deforesto
depodesto
disappesto
disinfesto
disinnesto
disinvesto
disonesto
dispodesto
immodesto
indigesto
inonesto
intertesto
ipertesto
macrotesto
malonesto
manifesto
palimpsesto
palinsesto
paratesto
portinnesto
reinnesto
ricalpesto
riprotesto
ritempesto
soprannesto
sopravvesto
soprinnesto
alloinnesto
autoinnesto
immanifesto
macrocontesto
microcontesto
portainnesto
soprainnesto
sovrainnesto
eteroinnesto

500 endecasillabi classici rimano con esto:
per da me desviarlo, eccetto questo.
ritrovar mai non seppe altro pretesto
Io parto sì, ma seben parto io resto
De' solenni apparecchi il tempo è questo
Per celebrare il dì pomposo e festo
e, dove giri con furtivo gesto
Gravi ha gli atti e composti e nel modesto
Langue nel labro dolcemente onesto
Fu forse opra d'Amor, ch'accinto e presto
che fan con poche macchie ingiuria al resto
Egli è ben vero, e solamente è questo
pur la vita del re prepone al resto.
Campar non può in un punto e quello e questo
tutto d'avorio e d'ebeno è contesto.
che di fin oro ha la cornice e'l resto
mai né penso né sogno altro che questo.
O vada o stiami addormentato o desto,
devrai fede prestarmi anco nel resto.
che s'avverrà ch'io sia verace in questo,
non chiamato ne vieni e non richiesto.
per mia stima bastar devria sol questo,
oltre che per più capi è manifesto,
Udito il caso doloroso e mesto
né che quell'accidente empio e funesto
Compatisce e stupisce e già per questo
mi parlava il pensier languido e mesto
per copular sotto ingegnoso innesto
S'ad inocchiar quell'arboscel con questo
Quante cose v'ha dentro, io ti protesto,
ma null'altro toccar di tutto il resto
Entra allor nel'erario e quindi presto
- Non io non già nel mondo empio e funesto,
Quei sparge alfine un flebil suono e mesto
Così gli dice e carme aggiunge a questo
di Falsirena il cor doglioso e mesto
ma poich'alfin col suo parlar molesto
Disse, e da lei fu replicato a questo
Ricco è il lavor; ma vie più vale il resto
in segno che del'alme il caro innesto
- Or prendi (ella gli dice) eccoti questo
e stimò che bastar devesse questo,
il principio n'espresse e tacque il resto.
il nome di costui far manifesto,
e i dolori del parto in ogni gesto.
D'alchimista il color pallido e mesto
venditor di menzogne in tutto il resto?
Ciò non l'accusa chiaro e manifesto
e taccio Alberto, ilqual non fia di questo,
di quel più ch'altro aventuroso innesto
ma, mostrandogli a dito or quello or questo,
Vener sorrise, ed ei, poscia che desto
ma'l suo dottor sì sen'accorse e presto
refugio unqua non ebbi altro che questo.
In qualunque martir grave e molesto
doloroso piacer, scherzo funesto,
donne il petto e la faccia e coda il resto,
eran di qualità simili a questo,
veston le braccia e divien sterpo il resto,
la parte genital, fanno un innesto.
stringono ador ador quel fauno e questo,
non ha varco nel'alma altro che questo,
soglia ciascun nel'uomo abito onesto,
di tal dolcezza al ministerio presto;
che di fronde di palma era contesto.
pien di poma portava un picciol cesto
drappo non è che si pareggi a questo.
trapunto ad ago o pur con spola intesto
di molli cartilagini è contesto.
che qual base il sostenta; e tutto il resto
del'operazion ch'intende a questo.
sì per lo modo ancor spedito e presto
vo' che tu miri il guiderdon funesto
Ma per darti a veder più manifesto
Soggiunse allor Ciprigna: - Assai di questo
Verdeggia il crin frondoso e quanto al resto
Sorge piramidal tronco funesto,
Apena egli ha vigor d'esprimer questo,
'Vienne Zefiro, vien veloce e presto,
e giunta insu'l fatal monte funesto,
Apena ella ha di dir fornito questo
scelto già per teatro essendo questo,
il maritaggio orribile e funesto.
ne venne il funeral tragico e mesto.
di mia vana bellezza il fine è questo.
Or è il pianto a voi tardo, a me molesto;
Mirra, dirollo, il cui nefando incesto
Lo stato mio, s'a tutti è manifesto,
Il mio volere al voler vostro è presto
Replicò l'altra: 'Io non ripugno a questo,
fa tu, pastor, ch'ella deponga il cesto,
'Orsù (Palla soggiunse) ecco mi svesto,
degno è d'ufficio tale, ed io ben resto
Paride sol ch'amico è del'onesto
'Tutti i mortali e gl'immortali in questo
ben di gran lunga è più perfetto il resto.
non è (rispose) di terreno innesto;
al pastor dimandò: - Che frutto è questo? -
In lei, pur come gemme in bel contesto,
prole tal nascerà del bell'innesto,
Quivi ciò che seguir deggia di questo
Mi sembra il lieto applauso urlo funesto
non so che d'infelice e di molesto
Col sol che sorge a dipartir m'appresto,
e'l bel palagio pien d'orror funesto
vide senza il suo sol solingo e mesto?
sempre il seguia con piè spedito e presto.
se poi taceasi, io n'era afflitto e mesto.
quel sol, senza il cui lume or cieco resto.
chi n'empie il grembo da quel lato e questo,
chi n'attende a colmar fescina o cesto.
di Leandro infelice il caso mesto,
che ne piangono ancora Abido e Sesto?
torto il mar non fè mai maggior di questo;
il letto si compon lugubre e mesto.
di verdi strami un piumacciuol contesto.
molle orditura il talamo funesto.
mutar fogge d'assalto or quello, or questo;
già soffogato ed abbattuto e pesto;
rincalza l'altro ed a ghermirlo è presto;
Steril per arte e meglio assai per questo,
fatto inabil marito, abile al resto.
Bel cavalcante in maestoso gesto
Va poi nel mezzo e da quel lato e questo
Dolce di bocca ed ala mano è presto
Il parto, ch'era per uscir già presto,
fuor del lacero sen pietoso e mesto
A sua magion recollo in cavo cesto
Ch'io menta; quanto parlo è manifesto:
Ed il busto di piaghe atro e funesto,
Quel salutar licore agro e indigesto
La libertà magnanima. Tu questo
Reca solo a la mensa: e sol da questo
Bossoli 'l sen: lo schiamazzìo molesto
Il salutar licore agro e indigesto
La libertà magnanima. Tu questo
Reca solo a la mensa; e sol da questo
Bòssoli il sen: lo schiamazzio molesto
Ed Amor ne sospinse. Il trono è questo
Amor mio, onde avestú questo? -
se dal ciel venne sí presto.
prole tal nascerà del bell'innesto,
Paride sol ch'amico è del'onesto
Lo stato mio, s'a tutti è manifesto,
Mirra, dirollo, il cui nefando incesto
di mia vana bellezza il fine è questo.
ne venne il funeral tragico e mesto.
il maritaggio orribile e funesto.
scelto già per teatro essendo questo,
Apena ella ha di dir fornito questo
Vienne Zefiro, vien veloce e presto,
Sorge piramidal tronco funesto,
Ma per darti a veder più manifesto
vo' che tu miri il guiderdon funesto
sì per lo modo ancor spedito e presto
del'operazion ch'intende a questo.
di molli cartilagini è contesto.
drappo non è che si pareggi a questo.
pien di poma portava un picciol cesto
che di fronde di palma era contesto.
di tal dolcezza al ministerio presto;
soglia ciascun nel'uomo abito onesto,
la parte genital, fanno un innesto.
eran di qualità simili a questo,
doloroso piacer, scherzo funesto,
In qualunque martir grave e molesto
Vener sorrise, ed ei, poscia che desto
Ciò non l'accusa chiaro e manifesto
il nome di costui far manifesto,
in segno che del'alme il caro innesto
ma poich'alfin col suo parlar molesto
di Falsirena il cor doglioso e mesto
ma null'altro toccar di tutto il resto
per copular sotto ingegnoso innesto
mi parlava il pensier languido e mesto
né che quell'accidente empio e funesto
Udito il caso doloroso e mesto
oltre che per più capi è manifesto,
non chiamato ne vieni e non richiesto.
devrai fede prestarmi anco nel resto.
che di fin oro ha la cornice e'l resto
tutto d'avorio e d'ebeno è contesto.
pur la vita del re prepone al resto.
Langue nel labro dolcemente onesto
Per celebrare il dì pomposo e festo
Io parto sì, ma seben parto io resto
ritrovar mai non seppe altro pretesto
per da me desviarlo, eccetto questo.
non so che d'infelice e di molesto
vide senza il suo sol solingo e mesto?
di Leandro infelice il caso mesto,
il letto si compon lugubre e mesto.
molle orditura il talamo funesto.
già soffogato ed abbattuto e pesto;
fatto inabil marito, abile al resto.
Bel cavalcante in maestoso gesto
Dolce di bocca ed ala mano è presto
fuor del lacero sen pietoso e mesto
Vostra virtù dopo la pugna? è questo,
Sovra mezza la terra un torbo e mesto
Scacciati di lassù, dannati in questo
Trono fatal. Se non è vincer questo,
Dalla sua man fulminatrice è questo
Appar di guerra portentoso appresto,
Ne fu mia forma inferïor; ma questo
Abbastanza ed udii: nè giù per questo
Che dall'inferno stendesi di questo
Ed incarnato sederai su questo
Arrischievol s'arrampica; tal questo
Fu vano sogno! - Eva sì disse, e mesto
Son forse cibo insipido; ma questo
Inni melodïosi. Era pur desto,
Ch'ei destinò vindice suo. Di questo
Di Dio si stava a circonscriver questo
Sei liberale donator, ma questo,
Nè sì bella com'or, mercè di questo
Caso l'istoria, ma veloce questo
Fin dentro al muro immobile di questo
Al difetto supplir. L'uso di questo
Fra le miserie nostre eraci questo
Degli abitanti suoi: Ma segui il resto
Tosto predetto ti sarà. Da questo
Il tuo sguardo profetico di questo
Fia carità. Ritroso allor da questo
Rispose il Grasso: «I’ non penso a cotesto;
mi facci viver più, né morir presto;
Quandi’ sarò dalla morte richiesto,
Rispose el Grasso: «Che diavolo è questo
fra sé dicendo: «Che diavol è questo?
fra sé dicendo: «I’ vo’ vedere el resto
fra sé stimando che de’ finir presto.
Quell’altro ch’è cattivo al par di questo,
lui l’addossa per vicine presto;
non farebbe per lui di farti questo,
poi le rifonderebbe, in quarto, e in sesto,
Così con la bugia ti fa un resto
se tu gli hai dato vigna intendi questo,
l’oste non seppe mai nulla, di questo,
forse che un dì gli sarà manifesto.
Il Bargello chiamar fece ben presto.
Pietro imprigioni senza alcun pretesto;
Partì il meschin, ma molt’afflitto e mesto
Lo spettacolo enorme, e ognuno è presto
Per farlo alla giustizia manifesto.
Il qual fe’ alla giustizia manifesto
Vostri danar vi renderò qui presto;
Del capperon poi quel coniglio ha desto,
ché questo caso troppo disonesto
L’amoroso rispuose tosto e presto,
Tal lo vuol, che non può; e certo è questo.
far lungo il collo; il capo quadro; e il resto
farse de serpe orribil molto presto.
Quel cavallier che tanto gli è molesto,
Ma, per vederlo sì manesco et presto,
Come dicesse : « Poich' è morto il resto,
El sir, che 'l drago non ha più molesto,
Perchè non cominciarlo così presto
Volete uscir, non esservi molesto,
Vostro nimico, nè giovarle in questo,
Che ad Argo tolse gli ochi, cui molesto
Terreno, hor sopra un alber manifesto
Di aspetto parturì, ma morì presto
Lasciando i genitor in pianto mesto.
Che non li manchi mai, che verrà presto
nomarti, e dirne i genitori. E` questo
far salva, Ei solo; e ad un poter funesto
lasciolla in preda, e si fe' reo del resto.
queste, e non più, per lor, parole: il resto
Pur ti trovo. - Pur giungi. - Io piansi mesto
non vil plettro il mio duol fu manifesto. -
di quella donna per cui amor fa questo,
in sulla terra cadde manifesto;
de’ cavalier, sempre alla guardia presto.
Dio ne fe’ uno miracol manifesto,
come Dio volle, me ’l fe’ manifesto.
dissele, — se dal ciel venne sí presto.
Ed imboscato esso si fue presto.
quel di Eboraco e di Limonia questo,
del giovinetto il caso agro e funesto;
per la calda stagion villan più presto,
Ma innanzi che ciò farse, è ben richiesto
ch'ogni principio ha il fine agro e funesto
Così vanno a Clodasso, a cui molesto
degli Unni duce quel, de i Goti questo,
contra i medesmi suoi venir molesto:
in luogo a' suoi disegni agro e funesto,
ch'altro mai non bramai quant'oggi questo,
amicissimo sempre e vostro resto
Indi un aureo monil tutto contesto
larghi de' suoi trofei quanto di questo,
che feo più d'un figliuol del padre mesto.
non son venuto a voi per oprar questo,
s'al vostro disegnar venni molesto.
in altro affare, e si provveggia al resto
ché non può al suo cader fuggir sì presto,
che con le frondi almen gli vien molesto.
ch'all'aspra selva Ircinia era molesto,
e 'l boemico stuol fea nudo e mesto;
cade, chi vien compagno infino al sesto;
del magnanimo cor t'indusse a questo,
e per lassarmi a me gravoso e mesto;
ti promett'io, s'al ciel non fia molesto,
Morti i quattro; impiagato poscia il resto
dell'asta intera ancor venne molesto
gli altri tre riversati e sopra questo
or s'ei vi piace pur, facciasi presto,
da sì chiaro guerrier ricever questo;
a sì gran cavalier fosse molesto;
dispone e gli apparecchia aspro e funesto
il terzo poi nell'impiombato cesto
chi col pugno al nemico è più molesto.
venga qualcun con l'impiombato cesto
ad onorar se stesso e 'l giorno festo.
l'ultimo uficio in lor quaggiù richiesto
Ma il maggior danno mio fosse pur questo,
ma il viver'oltra voi grave e funesto
ben giace in questa man seguirvi presto,
fidandomi del tuo parlare onesto,
Poscia che m'ebbe ragionato questo,
per che mi fece del venir più presto.
vivo ten vai così parlando onesto,
La tua loquela ti fa manifesto
siete a veder lo strazio disonesto
raccoglietele al piè del tristo cesto.
mutò 'l primo padrone; ond' ei per questo
e serbolo a chiosar con altro testo
Tanto vogl' io che vi sia manifesto,
ch'a la Fortuna, come vuol, son presto.
col duca mio, si volse tutto presto
Poi disse a noi: «Più oltre andar per questo
tutto spezzato al fondo l'arco sesto.
al fuoco, non l'avei tu così presto;
E l'idropico: «Tu di' ver di questo:
ed è legato e fatto come questo,
Non fu tremoto già tanto rubesto,
come Fïalte a scuotersi fu presto.
a le sue note; ed ecco il veglio onesto
qual negligenza, quale stare è questo?
o luce mia, espresso in alcun testo
e questa gente prega pur di questo:
de lo 'ntelletto, e fieti manifesto
L'animo, ch'è creato ad amar presto,
tosto che dal piacere in atto è desto.
lo grasso e 'l magro un corpo, così questo
Se 'l primo fosse, fora manifesto
ringrazia il Sol de li angeli, ch'a questo
Cor di mortal non fu mai sì digesto
con tutto 'l suo gradir cotanto presto,
ché 'l primo amor che 'n lui fu manifesto,
Spesse fïate fu tacito e desto
come dicesse: 'Io son venuto a questo'.
dove si truova pria l'ultimo sesto
Basti d'i miei maggiori udirne questo:
più è tacer che ragionare onesto.
de la divina grazia era contesto,
Poi cominciò: «Colui che volse il sesto
distinse tanto occulto e manifesto,
mentre ch'ella dicea, per esser presto
«Dì, buon Cristiano, fatti manifesto:
in quella luce onde spirava questo;
ma li altri son mensurati da questo,
e come il tempo tegna in cotal testo
omai a te può esser manifesto.
al vostro re che questo regno e questo
quindi le frigie: a quelle Ettorre infesto,
e spaventoso oracolo; e fu questo:
Mentre cosí tra furïoso e mesto
il mio padre perdei. Qui stanco e mesto,
son questi miei? che peregrino è questo
di ciò gli dèi. D'un gran travaglio è questo
da te cosí tradita? Io t'ho per questo
del foco, che lugúbre era e funesto,
avea schiere di genti, umile e mesto
se ne venia disonorato e mesto.
ed ei, che lo previde, accorto e presto
recossi anzi al giovenco, e 'l duro cesto
Giunto che fu: «Che furor - disse - è questo?
Enea gli occhi abbassando, afflitto e mesto
il tartareo Acheronte. Un fiume è questo
tremar già veggio, e star pensoso e mesto.
moverò l'Acheronte. Oh non per questo
guardami, e riconoscimi; ch'a questo
di gran pensieri, or la sua mente a questo,
Ed or s'a guerra t'apparecchi, e questo
un vasto corpo, che, smarrito e mesto,
io vi perissi, il mio contento in questo
o di mura o di sito altro che questo?
in una selva il tenne. E non per questo
de la terra fatale or or t'investo,
a battaglia il chiamava. Ed or di questo
e sei giovane e soro». Ei non per questo,
fatto un ferètro di virgulti intesto
vie piú le cose, come a Turno infesto,
era noto a le genti. Or questo, infesto
si spinse armato, e disse: «Or questo è, questo
cittadin miei, di questa guerra è questo.
e che rumore e che trambusto è questo
son de' nemici. E soffrirò (ché questo
a danno de' Troiani. Io, solo in questo,
cedo e piú non contendo. E sol di questo
e forse fia col tempo chi su questo
dirà diffusamente tutto 'l resto.
Turpin ciò scrive, e chi mi nega questo,
nega del detto auttore il fidel testo.
Lascia la coda il bon Morando presto
Amon, ch'era de li altri 'l piú rubesto,
a Bovo tolto avea la scopa e 'l cesto
quando che chiar vi faccio e manifesto
l'imperator esser cagion di questo.
Milon, ch'ascolta l'ambasciata, presto
Con lieta fronte copre il senso mesto
- Va', - disse al nonzio - dilli che mi vesto
di Galafron la figlia e tutto 'l resto
quanta facea Milone su quel testo
risponde: - Va, dongello, e dilli presto
ché per la giostra d'oggi è franto e pesto. -
ritorna in sala e con volpino gesto
apre la porta; et è chi 'l chiama presto,
ché a sorte gli toccava il ballo sesto.
ch'un cavalier, che d'appiattarsi in questo
brama di far con l'armi or manifesto
e ch'a duello di venirne è presto
per dare spazio a le lor piaghe onesto,
stabiliro il mattin del giorno sesto.
quell'aviso primiero, udendo or questo,
e 'n periglio è per me', né pensa al resto.
monta a cavallo e tacito esce e presto;
ch'a discerner le cose io fossi presto,
gli occhi, mezzo tra 'l sonno e l'esser desto;
Ma chi narrar potria quel modo o questo
Sin da quei primi gridi erasi desto
Tolser essi congedo, e manifesto
ch'essere a l'arme apparecchiato e presto
Cosí in parte al ristoro e in parte questo
e la torre arderò: vogl'io che questo
effetto segua, il Ciel poi curi il resto.
Vuoi ch'io preghi o comandi? e come questo
atto sarà legitimo ed onesto?'
e se 'n va piú che stral corrente e presto.
venerabile appare un vecchio onesto,
vestir che di lin candido è contesto.
e barbarico sembra ogni suo gesto.
ed in diverse lingue esser sí presto
l'avria creduto e quel popolo e questo.
Tagliate, amici, a le mie spalle or questo
ponte, ché qui non facil preda i' resto.'
Ma sovra ogn'altro feritore infesto
Ben è il circasso a riconoscer presto
lui che pugnò già seco, e 'l giorno sesto
Riguarda me, non te 'n fuggir sí presto:
l'ultimo don ch'io ti dimando è questo.'
Non lunge in prezïoso aureo contesto,
si scorge in umil cava un vecchio onesto
e le nubi toccar quel monte e questo,
e d'appiattarsi un cavaliero in questo
onde vuol far con l'armi or manifesto,
E giá a la prova di venirne è presto
quell'avviso primiero, udendo or questo,
da l'altrui rischio e dal suo amore è desto:
monta a cavallo e tacito esce e presto:
ch'a discerner le cose io fossi presto;
gli occhi, mezzo tra 'l sonno e l'esser desto:
Ma chi narrar potria quel modo e questo
Sin da que' primi gridi era giá desto
(fra sé diceva il re doglioso e mesto)
al colpo di fortuna agro e funesto;
o se tra pruni e sassi ascoso io resto,
Filagliteo mi chiamo; e basti or questo,
ch'io son del vero amico e de l'onesto. -
e barbarico sembra ogni suo gesto.
e 'n sí diverse lingue esser sí presto,
l'avria creduto e quel popolo e questo.
Enrico e Berengario il bel contesto
Cosí scòrta parlò. Ma 'l veglio onesto
E Riccardo il dolore, a l'alma infesto,
anzi piangendo, e sospiroso e mesto,
Il salutar licore agro e indigesto
Stirpe di numi: e il tuo meriggio è questo.
O i bisogni o le piaghe. Il cor di questo
Sovra ognaltro t'innalza. Il campo è questo
La libertà magnanima. Tu questo
Reca solo a la mensa; e sol da questo
Bòssoli il sen: lo schiamazzio molesto
Ed Amor ne sospinse. Il trono è questo
Osa al sovrano, e farne manifesto
Che l'ospite novel gli fia funesto.
La serpe che è nascosta dentro il cesto
Come fantasma la tua vita infesto
Ferale e apotropaico quel gesto
Perché si debba farlo ti sei chiesto
Lo vedi avvicinarsi lesto lesto
Che sta a guardare in quel modo mesto
Il modo tuo di preparare il pesto
Ma se ci insisti prendi pure il resto
Nel refettorio la mattina presto
Eri tornato a controllare il testo
Bisogna che si afferri il sottotesto
Ed è proprio sbagliato tutto questo
Il fascino indiscreto dell'incesto
e vivere in un mondo che detesto.
ogni mio errore è solo un pretesto