Rime di 'eto'

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ceto
cheto
creto
dieto
feto
fleto
gelseto
geto
greto
lieto
mieto
peto
poeto
queto
quieto
reto
screto
spoeto
spreto
treto
veto
vieto
abeto
accheto
aceto
acqueto
acquieto
allieto
amleto
ammeto
aneto
aneto
arieto
asseto
boleto
canneto
cardeto
cateto
cedreto
cerreto
competo
completo
concreto
criceto
decreto
direto
discreto
discreto
disseto
divieto
dumeto
effeto
elceto
ereto
escreto
espleto
faceto
faggeto
faveto
felceto
ficheto
forteto
frutteto
fungheto
ghiaieto
ghiareto
giapeto
gipaeto
gipeto
giuncheto
grosseto
increto
indrieto
inqueto
inquieto
laureto
lecceto
lineto
loreto
maccchieto
macchieto
magneto
manneto
masseto
meleto
mileto
mirteto
moneto
noceto
olmeto
orvieto
palmeto
pareto
pereto
pescheto
pianeto
pineto
pioppeto
pometo
profeto
pruneto
querceto
raccheto
racqueto
racquieto
repeto
repleto
ripeto
roseto
roveto
salceto
sasseto
scirpeto
scompleto
scopeto
secreto
segreto
sfagneto
smoneto
spineto
spoleto
sterleto
sterpeto
stipeto
stirpeto
tappeto
tecneto
trapeto
trappeto
triseto
vereto
vermeto
vespeto
vigneto
vincheto
acereto
agrumeto
albereto
alboreto
alfabeto
amuleto
amuleto
anacleto
aniceto
aranceto
arboreto
assueto
bananeto
cappereto
carciofeto
carpineto
carrubeto
castagneto
ceraseto
ciliegeto
cipresseto
colibeto
consueto
demoneto
desecreto
desegreto
desueto
diavoleto
dissueto
equiseto
esoceto
esoleto
fichereto
fragoleto
frassineto
fruticeto
ginepreto
ginestreto
incompleto
indiscreto
infaceto
insueto
irrequieto
lariceto
lavandeto
limoneto
luppoleto
macereto
mandorleto
mansueto
marroneto
marrucheto
minareto
misticeto
noccioleto
obsoleto
oliveto
ontaneto
orticheto
paracleto
plataneto
policleto
polloneto
pulicleto
ravaneto
rovereto
saliceto
sepolcreto
sottaceto
sughereto
tanaceto
tenereto
tumoleto
tumuleto
uliveto
vergobreto
albicoccheto
asinarteto
asparageto
battitappeto
controdecreto
inconsueto
maxidecreto
neurosecreto
odontoceto
oligocheto
olivastreto
plantageneto

464 endecasillabi classici rimano con eto:
Umile animaletto e mansueto
Salvo a Diana sol, quivi è divieto
Un parco in Cipro avea chiuso e secreto
nela cui fronte sì giocondo e lieto
così l'ore passai felice e lieto
né parte ebbe giamai di tal secreto,
Spesso da indi in poi tacito e cheto
libera servitù, porto inquieto,
sagittario crudel, rege indiscreto,
quand'era, ch'or non son, contento e lieto.
mostrar piano ed aperto ogni secreto.
par voglia a lui di quell'albergo lieto
Farà la prima il Taro adorno e lieto,
vedi il Siracusan che 'l gran secreto
e vedi Cadmo, autor del'alfabeto,
che fan cadendo un mormorio secreto:
volge anelletto picciolo e secreto
volando intanto ove'l vicin mirteto
Amor che vede di quel canto lieto
scopre a chi più gli piace ogni secreto.
dentro l'orecchie, taciturno e cheto,
gran tribuna di fronde, un cerchio lieto,
Sorge dal'odorifero roseto
destasi e da quel loco ameno e lieto
Poich'assai travagliato e poco queto
dal'oracolo antico di Mileto.
e va per esplorar questo secreto
e vede irne tra lor pomposo e lieto
onde di tanto mal contento e lieto
coprendo nondimen l'odio secreto
Non penò molto il cavalier discreto
perch'oltre che la donna odio secreto
a revocar quel rigido divieto
Ed il cor di Sangario indi fu lieto.
Quella cui di gustar fessi il divieto,
Ma fu posto in obblio l'alto decreto.
Ch'ivi splendeano; e per divin decreto
Voci formava ad AMEDEO far lieto:
Ardua e ferrati ingegni all'inquieto
No non parlo di nozze: antiquo e vieto
Ardua e ferrati ingegni all'inquieto
Fra le adulte matrone, a cui segreto
Tra la coppia felice osa indiscreto
destasi e da quel loco ameno e lieto
dentro l'orecchie, taciturno e cheto,
Amor che vede di quel canto lieto
volge anelletto picciolo e secreto
che fan cadendo un mormorio secreto:
vedi il Siracusan che 'l gran secreto
Farà la prima il Taro adorno e lieto,
mostrar piano ed aperto ogni secreto.
sagittario crudel, rege indiscreto,
libera servitù, porto inquieto,
né parte ebbe giamai di tal secreto,
così l'ore passai felice e lieto
nela cui fronte sì giocondo e lieto
Salvo a Diana sol, quivi è divieto
onde di tanto mal contento e lieto
coprendo nondimen l'odio secreto
Non penò molto il cavalier discreto
perch'oltre che la donna odio secreto
Eran del mondo, un suo leggier divieto
Poichè il voler del vincitor, decreto
Così a dir Belzebù: Saggio decreto,
Ed ambo là vi scorgo ov'ampio e lieto
Non fe' risposta, ma contento e lieto
Echeggiar fe' l'eterne sedi un lieto
Dall'aura mattutina e 'l garrir lieto
Tuo labbro quel giustissimo decreto
Luminoso tesoro, e splender lieto
Là per la prima volta un molle e cheto
Adornarlo, arricchirlo. Il suo decreto
Mi vedevi incontrar, perchè divieto
Mi si prolunga il duolo? Oh come lieto
Ed ogni tua dimanda è mio decreto.
El Grasso lo guardava e stava cheto,
Pur poi gli disse: «Deh, non più segreto
dicendo: «Deh, Matteo, fatt’un po’ indrieto,
piacevole ciascuno et mansueto.
Così una notte da un luogo secreto
Et quel ch' ardeva come mal discreto
Pur visto fu doppoi, che qual discreto
Giunsero al Fauno che si mostra lieto,
Et l'animo turbato et inquieto
Lo rende, anzi lo fa sempre inquieto.
Dimostra Finadusto esser più lieto
Cui dimostra la lettra e apre il segreto,
Rimanda il messo coi bei duon quieto,
Lunga più d'una quercia e d'uno abeto,
Pulita come un mondo saliceto,
Molle a toccar come cima d'aneto,
degli stanchi mortali. Era il tuon queto
freme, e l'ira premendo in suo segreto,
Freme Emilia, e col fianco irrequieto
che Cesare saltò, rotto il decreto.
Voi, garzoni, miratela. Il segreto
teco saprò se Tarme mia han divieto. -
che fu nudrito in luogo ermo e segreto
perché Fileda del famoso Cleto,
in sua presunzïon, se tal decreto
Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto,
come m'hai visto, e anco esto divieto;
L'angel che venne in terra col decreto
ch'aperse il ciel del suo lungo divieto,
che se veduto avesse uom farsi lieto,
Di mia semente cotal paglia mieto;
là 'v' è mestier di consorte divieto?
che ciò nol sazia, ma sanza decreto
O Segnor mio, quando sarò io lieto
fa dolce l'ira tua nel tuo secreto?
e sappi che, sì tosto come al feto
lo motor primo a lui si volge lieto
spirito novo, di vertù repleto,
e ora lì, come a sito decreto,
che ciò che scocca drizza in segno lieto.
La casa di che nacque il vostro fleto,
e puose fine al vostro viver lieto,
ma per acquisto d'esto viver lieto
sparser lo sangue dopo molto fleto.
ne persuade, è per l'Italia; e lieto
del tuo libico regno; qual divieto,
Se forza, se destino, se decreto
se n'entrò furïosa ove secreto
d'Irtaco generoso, a cui con lieto
mena quest'alme? e qual grazia o divieto
Ma quando per consiglio e per decreto
volgea le luci, desïoso e lieto
vittorïoso mi ti renda e lieto
placido lo raccolse e salvo e lieto,
ti gravi a darmi, almen nel tuo secreto
ricovrò con la spada, e fiero e lieto,
ben che noia ti sia. Fatal divieto
per porre a terra il peso inconsueto;
vedendo farsi un atto sí indiscreto.
Salta Milon in mezzo di quel ceto
Or quivi giunto, ad un altar secreto
Un Bacco grasso, rubicondo e lieto,
e sprezzato il suo impero e quel divieto
che fe' pur dianzi e che non è secreto;
Già cedea ciascun altro, e non secreto
'Vanne,' a lui disse 'a te l'uscir non vieto,
E tutto in volto baldanzoso e lieto
Questo sol tiene Erminia a lei secreto
reca ad altra cagion del cor non lieto
Or in tanta amistà senza divieto
Cosí l'un re diceva, e l'altro cheto
rimaneva al suo dir, ma non già lieto.
Tancredi; e poi che vede il tutto cheto,
soglie e spia de la selva ogni secreto.
né trova alcun fra via scontro o divieto,
quinci a lui ne inviava un sogno cheto
perché gli rivelasse alto decreto.
Cosí parlava; e l'altro, attento e cheto
fea de' detti conserva, e mansueto
Ben vide il mago veglio il suo secreto,
l'arbore di Guelfon, ch'è per sé vieto;
scettri e corone d'or, piú che mai lieto,
andar poggiando, e non aver divieto:
e fra via non ritrova altro divieto
che quel d'un fiume trapassante e cheto.
rapir piú oltra, e incrudelir i' vieto.
Or divulghin le trombe il mio divieto.'
sovra le piume, e 'l prese un sonno cheto.
ritrova albergo assai chiuso e secreto.
entra, ché non gli è fatto alcun divieto,
non faccia in santa impresa a noi divieto. -
Giá cedea ciascun altro; e non secreto
- Vanne a lui (disse), a te l'uscir non vieto,
Ei tutto in vista baldanzoso e lieto,
Questo Nicea sol tiene a lei secreto,
reca ad altra cagion del cor non lieto
In tale stato a lei senza divieto
Tancredi; e poi ch'il cielo intorno è cheto,
entra securo, e spia l'alto secreto:
né trova alcun fra via scontro o divieto;
tanto s'avvolge, e cosí piano e cheto,
che s'apre il varco al ragionar secreto.
Né senza disprezzar il gran divieto
ch'arme celesti ond'io sia illustre e lieto
parte a la vista altrui chiuso e secreto,
Ma di quell'auree spoglie altero e lieto
ch'al suo valore omai, senza divieto,
Tu sei quel cigno, anzi il morir sí lieto
e dal regno terren senza divieto
poscia (conserva al cor l'alto secreto)
Ardua e ferrati ingegni all'inquieto
Ahi non parlo di nozze. Antiquo e vieto
Del feroce animal che pria sì queto
Fra le adulte matrone, a cui segreto
Meco addolcisci di pensier più lieto,
E scritto in adamante è il gran decreto:
E ciò che giacque altrui finor segreto,
Onde i suoi riveder sicuro e cheto
Aspettar, e il tornar ne fia più lieto;
Una bambina dallo sguardo inquieto
L'hanno deciso adesso per decreto
Tutto t'avvolge dentro il suo secreto
Ma non sembrava che fosse concreto
Questo sembrava essere il segreto
Aspettami del fiume sopra il greto
Se si fa prete lui io poi mi spreto
Per quanto questo appaia inconsueto
lei gli confessò un segreto:
Si sposarono con un rito discreto
in bilico tra il serio ed il faceto.
le leggi le accettiamo per decreto
Da qualche tempo ormai siamo al completo,
si parte da La scuola di Mileto.
mi piace cominciar dall'alfabeto:
Insegno usando il metodo consueto,
almeno che il lavoro sia concreto.
se proprio devo a viver da criceto
non dubito e non son così irrequieto,
Non sono messo male come Amleto,
la troppa libertà mi rende inquieto.
è giusto che ci sia qualche divieto,
la polvere non sta sotto il tappeto,
Vorrei non mantenere alcun segreto,
dai Celesti ordinar nel mio segreto,
di Giove che pensoso in suo segreto
i nostri giuramenti, e in suo segreto
una miglior sentenza in tuo segreto.
di frangere s'ardisca il mio decreto,
comanda di chiamar tutti in segreto
d'Atride, ed ora nella tua di lieto
sotto il capo regale era un tappeto.
e degli amanti il favellìo segreto,
e l'assopii. Tu intanto in tuo segreto
pur la sua forza, ma si resti cheto
de' nostri padri che mi fean divieto
fatto un severo nel mio cor decreto
fatto certo l'avea quando in segreto
l'accaduto disastro, e nel segreto
a sfondar quelle file, e non fia lieto
Queste cose ei discorre in suo segreto
e dicea doloroso in suo segreto:
non il palato. Ed altro tal che lieto
circo, accostossi al buon Nestorre, e lieto
io tale un motto le farò discreto,
Simile a un dio nella beltà, ma lieto
Entri, e conforti la dolce alma, e lieto,
Qualsiasi il don di che mi vuoi far lieto,
«Poh!» disse dentro a sé, «nuovo decreto,
I lavacri fumar tanto più lieto,
E m'invitava: io la seguìa non lieto.
Scoltate adunque, acciocché, tristo o lieto,
Doni gli porgerò, per cui più lieto
Ferma ed inespugnabile? Il segreto
Lui, che lieto partì, congedai lieto:
parve contento rimanere e cheto.
con Pinabel che non ne parve lieto;
che tanto ha in odio in publico e in secreto:
e tel dirò sotto la fé in secreto,
ben che farei più il debito a star cheto.
e così venne Arïodante cheto,
ch'era d'incontro al mio verron secreto.
che d'infamar Ginevra era sì lieto;
facean, sedendo in cerchio, un giuoco lieto:
come più piace lor, qualche secreto;
di scoprir l'amor lor senza divieto:
di trasportarlo a miglior ripa lieto;
tutto benigno e tutto era discreto.
Passò il resto del verno così cheto,
ma poi che 'l sol ne l'animal discreto
e Zefiro tornò soave e lieto
pur la scusa accettò, come discreto;
quindi levarsi tacito e secreto,
Martano comparir, non stesse cheto.
et io per me non son così indiscreto,
che te ne privi mai: stanne pur lieto.
dove, s'eri vêr me più mansueto,
forse aperto t'avrei questo secreto. -
vider tutti che 'l cor non avea lieto:
e possa penetrar nel suo secreto.
Renduto il nappo al sacerdote, lieto
Or quivi il dolce stile e mansueto
Lo spinge a dietro, e gli ne fa divieto,
Disse l'imperator con viso lieto,
Non è questo parlar fatto in segreto
Ma poi che solo in un loco secreto
Se forza de tornarli il viso lieto,
Un parlar tanto dolce e mansueto,
Ch'ogni tristo pensier tornava lieto.
Parlò con Brandimarte di secreto,
Poi mostrandosi il conte in volto lieto
Lo trasse in parte e a lui parlò secreto;
Ne la sua vita mai fu così lieto,
Non se mostrò già il re di questo lieto,
Spezzò col foco l'Alpe e con lo aceto;
Ove Leonida fe' l'aspro decreto,
là dove il ciel è piú sereno et lieto
d'un fresco et odorifero laureto.
di': - Muor' mentre se' lieto,
Mia benigna fortuna e 'l viver lieto,
cagion mi dài di mai non esser lieto,
che gentil cor udia pensoso et lieto;
non sperando mai 'l guardo honesto et lieto,
con dolor rimembrando il tempo lieto:
ch'è tanto or tristo quanto mai fu lieto.
Nesun visse già mai piú di me lieto,
ch'i' torni a riveder quel viso lieto
ch'i' vivrei anchor piú che mai lieto!
che mi tolla di qui, per farme lieto,
et fa 'l ciel or di sue bellezze lieto,
ch'ogni uom attrista, et me pò far sí lieto.
e che poi secca sapessi di vieto;
Rinaldo aveva spugna con aceto,
e disse: - O animal poco discreto,
poi che tu vieni in qua contra divieto? -
«cose udirai che ne sarai poi lieto;
Gan da Pontieri avea per alfabeto
ogni trattato palese e secreto;
Era quel Lïonfante un uom discreto:
furono aperte, e molto ognun fu lieto.
e' lo faceva morir di segreto,
per la paura si stavan di cheto.
e tutto il popol nostro ne fia lieto.
Morgante avea, come savio e discreto,
Gano il sapeva e molto n'era lieto,
ma Ulivier di ciò troppo era lieto.
benché nel petto il tenessi segreto,
e giunto a Carlo tutto in volto lieto,
gli dètte Astolfo in sua man di segreto.
così diceva - e fa' che sia segreto. -
Vedi s'Orlando nostro era discreto!
e più che fussi mai contento e lieto,
dond'egli avea gran duol nel suo segreto.
più e più giorni già contra divieto,
Marsilio era uom generoso e discreto;
però che 'l tuo valor non m'è segreto,
Vedevasi il castor molto discreto,
ché, veggendo costei, come discreto,
A questo modo se' fatto discreto!
Misero a me, ch'io non sarò mai lieto!
e regge il popol suo tranquillo e lieto
come giusto signor, savio e discreto.
quanto e' sentissi uom mai parlar discreto,
e non ispero omai d'esser più lieto:
dicendo, come savio uomo e discreto,
di lor prosperità troppo esser lieto.
e nel colpirsi ognun parve discreto;
e parràgli più forte che l'aceto
e sopra tutto a questo esser discreto:
che ciò ch'io ho detto, tra noi sia segreto. -
Diceva Orlando: - Onde ha questo segreto
appunto a quante carte all'alfabeto?
Qui si bisogna, Astolfo, esser discreto:
però che in qua si va contro a divieto.
Tanto è che Carlo non fu poi più lieto,
ma e' sa simular come discreto,
e se vuoi pur ch'io dica ogni segreto,
ché intese, come pratico e discreto,
Or nota, imperator, come discreto:
ma non importa or dir questo segreto
basta che ancor tu ne sarai ben lieto,
Intese Falseron, come discreto,
a scoprir della mente il suo segreto
sì che forse meglio era starsi cheto,
benché tutto turbato è in suo segreto,
si dimostrava il dì più che mai lieto.
però che a questi nulla era segreto,
e molto ognun di lor si fece lieto.
che non cura più Iddio né suo decreto!
a Carlo, e mai non si vide più lieto,
e chiama Ganellon savio e discreto.
e giudicava ognun nel suo segreto
ché tu mi par' qualche angelo discreto:
cognosceva il mal vostro in suo segreto
e' par che e' sia qui ingiusto il suo decreto,
apparecchiarsi, e lui nel volto lieto;
ma non dice a persona il suo secreto.
Ippotamo, animal molto discreto,
cercando va dove fusse canneto
Era Marsilio un uom che in suo segreto
bestemmiator, ma bestemmiava cheto;
e se fu anche gentile e discreto,
molto savio, veril, molto discreto;
partia sempre da lui contento e lieto:
molto giusto in sua legge e suo decreto;
ch'un diavolo stizzato in un canneto
Col cimiero di lauro e mirto e aneto
però se stesse a me, farei divieto
Prese il Potta il consiglio, e fe' un decreto
e se ne stette poscia attento e cheto
sradicarmi dal cuore il mio segreto,
al suo il proprio volto; né era lieto,
Sicché resto nel dubbio più completo.
Salvo che tu non sia - com'è consueto
mi si è dato ad intendere, in segreto,
per tentare di mettermi al tappeto.
dello sfidante, sarei stato lieto
sono spuntate... Il popolo sta quieto
fino a un fiasco completo!...
con spada senza tacche e su tappeto,
Egli terrà su tutto ciò il segreto,
di mantenere il più stretto segreto
o per imperscrutabil suo decreto,
riposate felici, e solo inquieto
con equipaggiamento al più completo,
che più vi aggrada. Io sarò ben lieto
Il giorno, colorito ed indiscreto,
dal Duca di Norfolk ed in segreto
chiedervi di conoscere il segreto
Se ciò fosse, saprei il tuo segreto.
Bruto, voglio sapere il tuo segreto.
già adottata e sancita per decreto,
Tuo fratello è bandito per decreto.
dàgli questa missiva. Ma in segreto.
in uno sguardo docile e mansueto
sarebbe stato a tal punto indiscreto
dà i titoli più sconci; ed in segreto
lo scopritore di questo segreto,
pel vostro anonimo amico segreto;
Non mi trarrai di bocca un tal segreto
O Dafne in fuga nell'aspro roveto,
sii falso e traditore, ma in segreto.
che avesse in testa un intero canneto,
quando vi siede la corte al completo
Però datevi un codice segreto,
Senonché adesso accade che il segreto
Se vengo a chiedervi asilo in segreto,
qualche pecca che tu saresti lieto
Ciascun di loro svelerà il segreto
la mia mente confida al tuo segreto
fu versato a proteggere il segreto
staranno stesi come un bel tappeto
scegliendomi da gente di ogni ceto
So mantenere un onesto segreto,
sia di serbare un geloso segreto
fu la tua mente a guidarla in segreto;
Sì, certo, se conosco l'alfabeto
Abbiamo da discorrere in segreto.
che se son due a sapere un segreto
per trarla fuori dal suo sepolcreto
sì, dico, a questo stesso sepolcreto.
attraverso la quale, in gran segreto,
alla mercé d'un cielo sempre inquieto,
ch'io non riesca a trarne un alfabeto
Qua la mano, cugino. Sono lieto
di tenerlo nel massimo segreto,
senza potervi sembrare indiscreto.
Qual potrebbe altro intoppo o qual divieto,
Nè de l'aspra sentenzia il gran divieto
nè domestico mai, nè mansueto
e di povero aver contento e lieto,
Ma dopo il pasto egli è giocoso e lieto,
e col medesmo ancor placido e queto
del Creator sprezzò l'alto divieto,
Poi trasportollo entro l'ameno e lieto
Tu, che 'l tuo paradiso adorno e lieto
cavolle intorno. Ivi sicuro e lieto
Femina a disprezzar l'alto divieto
chè le concedo tutte, e solo io vieto
la voce minacciosa e 'l gran divieto,
supplì coll'ira della vita, e lieto
delle trombe al fragor farsi più lieto;
ma non andò di sua vittoria lieto
aprir, e quanto può si tien segreto.
Sì disse; e 'l volto ognor sereno e lieto
Ei sol fra cotant'armi inerme e queto
Io pur qui ti lasciai ridente e lieto
e come ripugnare al suo decreto?
trofeo prepara, e le raccoglie e lieto
eseguito di Giove il gran decreto.