Rime di 'eve'

Trovate 45 rime per eve

beve
beve
breve
breve
brieve
coeve
deve
greve
grieve
leve
lieve
meve
neve
nieve
pieve
sbeve
sveve
allieve
allieve
ebeve
imbeve
labeve
longeve
manleve
primeve
ribeve
rideve
strabeve
trabeve
antineve
biancaneve
bucaneve
foraneve
mangianeve
paraneve
parasceve
semibreve
sgombraneve
soprabbeve
spalaneve
sparaneve
spartineve
spazzaneve
superlongeve
telericeve

500 endecasillabi classici rimano con eve:
de' pochi giorni che'l destin mi deve.
sien l'ore ultime mie, nulla m'è greve.
fuor del giusto decoro è grossa e breve.
ch'oltre, ch'ella non è latte né neve,
ed appoggio ed aita egli riceve;
e'l ricco peso oltremisura è greve,
ch'al re novello consegnar si deve;
ogn'intoppo farà facile e lieve,
così prometto e vo' che'l veggia in breve.
ch'a te perviene e di ragion si deve,
e seben sempre essaminar si deve
Porgi dunque la destra (ala cui neve,
Or al'opra son presta, e grata e lieve
a gran fretta correndo il sasso greve.
nel gran ventre del mar che la riceve.
torna al'orbe natio la fiamma lieve.
l'alto giudicio diffinir si deve.
la guerra in cui de' duo prigioni in breve
sì leggiadra union scioglier non deve.
qualor la volontà forza riceve.
e s'è fallo amoroso, il fallo è lieve,
Da' dolci lumi in me, mentr'ella beve,
ma quasi nel toccar la viva neve
Sento in quelche la coppa in man riceve
Or, mentr'ei langue e si disfà qual neve
anzi quel van piacer che ne riceve
Ma così scarso è il refrigerio e breve
e, vinto dal'oblio profondo e greve,
ch'un sì tenace sonno il prese in breve
Senza pensar più oltre, Adone il beve
di poca luce un'intervallo breve.
poiché per sempre pur chiuder gli deve,
ed ella alto piacer di ciò riceve,
gran tempesta di grandine e di neve.
che di piogge e di ghiacci è tutta greve
quelche segue e che brama uccider deve.
Corre dietro al periglio e sa che'n breve
i congiurati principi riceve
smorza intanto quel foco e non l'è greve
Ma quella dea, ch'altro che dea non deve
di raccorre il gran mondo in spazio breve.
e'l secreto mi fè facile e lieve
in lui s'offusca e si smarrisce in breve,
viensi l'uomo a scordar di quanto deve,
con cui l'oblio di subito si beve,
sola Virtù, del Tempo avaro e lieve
Dritto è ben che d'un ben che perir deve
Ma ciò che val, se'l tutto è un sogno breve?
qualità d'elemento a lei non deve:
di quel corpo lassù lubrico e lieve;
impressione in sé mai non riceve
esserne l'occhio tuo giudice deve. -
in parte ov'io condur ti voglio in breve,
Chi da fortuna rea torto riceve
e poiché'l corpo incenerir pur deve,
Il meglio è dunque in questa vita breve
La propria spoglia dilicata e lieve
ed è latte in un punto, onde riceve
Quel soave licor, ch'avida beve,
com'a raggio di sol falda di neve.
la parola in un bacio e'l cor gli beve.
quel core onde'l mio cor vita riceve.
con doppio vento il vano fasto e lieve,
di piuma vie più candida che neve
le'nfiamma il volto d'un incendio greve,
vergogna miete o scandalo riceve,
o non è colpa, o pur la colpa è lieve.
men pudiche talor, curar non deve.
Dove spuntava il fior, fiocca la neve,
Vien dopo'l verde con piè tardo e greve
De' lieti dì la primavera è breve,
i più soavi fior leggiadra e lieve,
quasi l'obligo tutto al'occhio deve.
qualunque l'alma imagine riceve
pasce con gli occhi e per l'orecchie beve.
ch'altr'esca, onde maggior gusto riceve,
il porge a lui, ma mentr'ei poscia il beve,
de' bei lumi ridenti, egli il riceve
il calice d'umor stillante e greve,
mentre piacevolmente il sonno greve
Ma poich'alato a lei mi vengo in breve,
Psiche mia con lusinghe mi riceve,
chi vive in odio al ciel viver non deve.
a chi malvive il viver troppo è greve,
distingue in duo confin l'ostro e la neve.
e con divorzio d'intervallo breve
move e scaccia il calor noioso e greve,
dela fronte e del crin l'ambra e la neve.
il lembo, or un suo vel candido e lieve
Candida e pura è sì com'esser deve
quando in sen le volò veloce e lieve
Lasciò Giove di Leda il ventre greve
è tributo d'onor che le si deve.
Qualunque don la mia beltà riceve
del buon licor che fa gioir chi'l beve.
quattro d'Ircania generose allieve.
vedilo altrove, e gir sublime e lieve.
conosciuto velen l'anima beve
non vagliono un piacer che si riceve.
sì la sua fiamma e la catena è lieve,
più pallido e più gelido che neve
piega l'orlo talvolta e l'onda beve,
Corre la navicella e ratta e lieve
Veder che poca polve e sospir breve
grava altrui sì, che ben stimar si deve
Chi fia, che come al sol tenera neve,
ma del mio core assai più forte e greve
crescea la fiamma in risguardar la neve.
Ben conosce il suo stato e sa che'n breve
perché del salso umor gran copia beve
Omai de' membri a galla il peso greve
Saggio è chi coglie a tempo il tempo lieve,
ed è picciolo instante, attimo breve
Ma se'n ogni altro affare esser non deve
Chiamasi il Turco e dela Furia lieve
lungo e sottil la gamba, asciutto e breve
Di tutto il corpo ch'è di bianca neve
Ma d'onesto rispetto un dubbio greve
che, benché dale leggi onde riceve
in quelch'altrui vietò peccar non deve
Poichè così parlommi, in tempo breve
Sì fatto oltraggio perdonarsi deve?
Rendere eterno col valor si deve.
Per modo tal, che la vittoria in breve
Per l'eccelso Ottoman sperar si deve.
Or quì rivolge il piè rapido e lieve;
Poi coll'indice destro, lieve lieve
Vagheggiata da molti, e talor breve
Or questo or quel dei convitati lieve
Vagheggiata da molti: e talor breve
Or questo or quel de' convitati lieve
Offrirai di tua mano? O pur con lieve
Pago sen fugge o d'un resister breve:
Copia diversa. Ivi è raccolta in neve
Corre la navicella e ratta e lieve
piega l'orlo talvolta e l'onda beve,
più pallido e più gelido che neve
sì la sua fiamma e la catena è lieve,
non vagliono un piacer che si riceve.
vedilo altrove, e gir sublime e lieve.
quattro d'Ircania generose allieve.
Qualunque don la mia beltà riceve
quando in sen le volò veloce e lieve
Candida e pura è sì com'esser deve
Psiche mia con lusinghe mi riceve,
mentre piacevolmente il sonno greve
il calice d'umor stillante e greve,
de' bei lumi ridenti, egli il riceve
qualunque l'alma imagine riceve
quasi l'obligo tutto al'occhio deve.
De' lieti dì la primavera è breve,
Dove spuntava il fior, fiocca la neve,
men pudiche talor, curar non deve.
vergogna miete o scandalo riceve,
di piuma vie più candida che neve
quel core onde'l mio cor vita riceve.
com'a raggio di sol falda di neve.
Quel soave licor, ch'avida beve,
ed è latte in un punto, onde riceve
La propria spoglia dilicata e lieve
Chi da fortuna rea torto riceve
esserne l'occhio tuo giudice deve. -
impressione in sé mai non riceve
di quel corpo lassù lubrico e lieve;
qualità d'elemento a lei non deve:
sola Virtù, del Tempo avaro e lieve
con cui l'oblio di subito si beve,
gran tempesta di grandine e di neve.
ed ella alto piacer di ciò riceve,
di poca luce un'intervallo breve.
anzi quel van piacer che ne riceve
ma quasi nel toccar la viva neve
Da' dolci lumi in me, mentr'ella beve,
qualor la volontà forza riceve.
sì leggiadra union scioglier non deve.
torna al'orbe natio la fiamma lieve.
nel gran ventre del mar che la riceve.
ch'a te perviene e di ragion si deve,
ogn'intoppo farà facile e lieve,
ch'al re novello consegnar si deve;
ed appoggio ed aita egli riceve;
ch'oltre, ch'ella non è latte né neve,
de' pochi giorni che'l destin mi deve.
Veder che poca polve e sospir breve
Chi fia, che come al sol tenera neve,
perché del salso umor gran copia beve
Omai de' membri a galla il peso greve
ed è picciolo instante, attimo breve
Di tutto il corpo ch'è di bianca neve
che, benché dale leggi onde riceve
in quelch'altrui vietò peccar non deve
Di regal nave, agguagli, è verga lieve
Giugner l'acqua bramata, e con un leve
Prova di servitù che in ver più lieve
Il più puro è nudrito; il mar riceve
Di là d'ogni confino, e con un lieve
Per le fauci Satán, tacito e leve
Tutto è perduto, e, nello spazio breve
Ciò ch'è libero a' bruti? E così lieve
In ufficj d'amore e in far più lieve
Da divina promessa egli riceve
Smonta d'arcione et di quell' acqua beve
Con pensier di dormirsi un sonno brieve.
Quand' un più cerca quel di che non deve,
Esser non le devrebbe amaro o grieve,
Conchiuder voglio la mia hystoria brieve
El forsenato Sarmagon di lieve
Escidio tal a cento altri non lieve.
guardiana pietosa, ad ogni lieve
Che veleggia con pure ali di neve,
Questo è il fondo d’ogni vizio greve,
gli avea insegnato con la mente greve;
che parea pure una massa di neve;
d'antiveder, qual ei, ciò ch'esser deve:
senza l'aita sua, mi fosse leve
esaminar mia sorte o lieta o greve,
Dicegli ch'un tal re mostrar si deve
che nulla impresa è perigliosa o greve
e se 'l prendere Avarco fia men leve
lì di Nessa e di Nardo l'acqua beve,
e di Lindorna poi tranquilla e leve.
e van tutto guardando, come deve
chi ponga sopra sé fascio sì greve.
Così mosso il caval veloce e lieve
il ben ferrato scudo saldo e greve:
quanto avesse già mai danno riceve.
riponendo nel ciel ciò ch'esser deve,
a cui di ritornar promisi in breve.
o falso antiveder di spirto leve
Il fino elmo da poi sì duro e greve
per la forza e per l'uso a lui sì leve
Sopra l'alto cimier, carco di neve
A cui l'altro risponde: “E ben si deve,
che quel vive immortale, e questo è breve;
di chi muor con onor fra noi si deve
covrir quei che perir di tumol leve;
d'alcun dolce riposo, ancor che breve:
a i nemici talor di cosa leve,
e ne cadrebbe in noi la colpa greve;
ha per esca la polve e 'l sudor beve
tal che a chi teme sol quel che si deve
Né con forza minor da lui riceve
ch'oltre avrìa trapassato, in modo è greve,
L'uno e l'altro caval veloce e leve.
e tanto era lo stuol, che 'n tempo breve
Chi la terra rompea, chi larga e greve
chi dispon bene il loco in cui si deve
Dico adunque, signor, che qui si deve
della lunga fatica e sudor greve,
ma poi che 'l suo splendor l'alba riceve,
Or si pensi fra voi qual più si deve
ch'assai più l'un che l'altro in dolce e leve
perché 'l ricordo altrui che si riceve
scusate il mio parlar semplice e greve,
s'assai fia del dever più rozzo e breve.
del più sicuro ferro e del men greve,
quel che i colpi maggior primo riceve:
cinto il bel petto avea spazioso e leve
ch'io ben v'obbidirò qual più si deve,
e cui lode immortale il mondo deve,
di seguire il suo re sia dolce e leve
il periglio o 'l sudor noioso o greve:
e così ogni uom saprà quanto far deve,
se calcar la saprem, la strada breve
già sofferta fatica e sudor greve;
pace e riposo ritrovar si deve,
Il duro scudo alfin possente e greve
com'un altro faria la scorza leve
in cui di fino acciar cerchio non breve
del grande Iberno e l'ha trovato in breve,
ch'avea col re Tristan battaglia greve.
e dar l'estremo don, che qui si deve
e far poi comandar, che pronto e leve
d'esser' al santo officio e non gli greve
Or chi s'estima aver destrier più leve,
e 'l primo vincitor la fronte greve
ha l'uno e l'altro piè da laccio breve,
ch'esser de' loro strali il segno deve.
ma la vera pietà ch'aver si deve
quando oppressi veggiam da peso greve,
e tanto più s'all'affannarsi breve
Onde il popol minor più pronto e leve
e con voci di duol noioso e greve
e tanto va crescendo in tempo breve,
E io: «Maestro, che è tanto greve
Rispuose: «Dicerolti molto breve.
etterna, maladetta, fredda e greve;
Grandine grossa, acqua tinta e neve
tu che forse vedra' il sole in breve,
sì di vivanda, che stretta di neve
ed esser mi parea troppo più lieve
Ond' io: «Maestro, dì, qual cosa greve
Per che non pioggia, non grando, non neve,
che la scaletta di tre gradi breve;
Sangue perfetto, che poi non si beve
quasi alimento che di mensa leve,
se manco di sepolcro, il danno è lieve.
sarem del regno vostro: a voi non lieve
vèr le pene, era il fallo o nullo o leve:
dal tuo stesso valore a te si deve.
di già mi si promette, e mi si deve
per vento gli si crolla, e che di neve
danzando, s'in amar sperar si deve:
la qual è di natura dolce e leve.
al fin lunga reppulsa le par greve,
Ecco 'l dolce piacer sí tosto e breve,
se giustamente equiperar si deve
Eccoti, amante, s'esto Amor è leve
D'Orlando una colonna nascer deve,
ma de Rinaldo un orso tanto greve
che riportar in lei Gonzaga deve
dal Gange al Nilo et iperborea neve. -
Poi sorbe l'ova et acque dolce beve,
cosí, di giorno in giorno, e l'aspro e greve
succhi amari ingannato intanto ei beve,
di notte ascesi, e trapassai per breve
A me l'onor, la morte a me si deve:
ma sia con esso voi, com'esser deve,
il fren del nostro imperio lento e leve.
e che per legge è reo di morte e deve,
sí perché il fallo in se medesmo è greve,
come la fé pagana è incerta e leve,
l'insidie e i casi aversi uom fuggir deve;
troppo ogni indugio par noioso e greve,
e pensa: 'or giunge, or entra, or tornar deve.'
men del solito assai spedito e leve.
lo qual con essa ancor, lucido e leve
e immortal fatto, riunir si deve.
pur or ne l'Apennin caduta neve;
rapido sí come è quel pronto e leve.
la spada al fianco tien ritorta e breve,
Questo è lo stagno in cui nulla di greve
ma in guisa pur d'abete o d'orno leve
Siede in esso un castello, e stretto e breve
che 'l viver di Clorinda al suo fin deve.
che vi s'immerge e 'l sangue avido beve;
le mammelle stringea tenera e leve,
Or chiuderò il mio dir con una breve
sarà il tuo sangue al suo commisto, e deve
Qui tacque, e sparve come fumo leve
crudel, te, come amante amante deve.
e di ciò la memoria anco t'è greve,
paghi con lei ciò che per lei si deve.'
lunghe grazie ristrinse in sermon breve.
ma sia con tutti voi, com'esser deve,
il fren del nostro imperio lento e leve.
narra il caso (e 'n narrando il fa piú greve):
da leggiera cagion d'impeto leve;
ne' cristiani rivolto esser non deve;
come la fé pagana è incerta e leve,
le insidie e i casi avversi uom fuggir deve.
Di quel fetido umor giá mai non beve
non greggia, non armento: e cosa greve
sornuota, quasi abete ad orno leve:
ogni dimora par noiosa e greve,
e pensa: - Or giunge, or entra, or tornar deve. -
men ch'egli non solea spedito e leve.
lo qual con essa ancor, lucido e leve
e immortal fatto, riunir si deve.
dal pio Goffredo in parlar saggio e breve:
e qual premio d'onore a te si deve;
ebbe al nostro voler l'animo leve,
pur or ne l'Appennin caduta neve:
rapido sí, com'è quel pronto e leve;
lunga asta e spada ha pur ritorta e breve,
Questo è lo stagno, in cui di saldo e greve
ma in guisa pur d'abete, e d'orno leve
Siede in esso un castello; e stretto e breve
crudel, te, com'amante amante deve.
e stimi tal memoria acerba e greve,
ch'il viver di Clorinda al suo fin deve;
che vi s'immerge, e 'l sangue avido or beve,
le mammelle stringea tenera e leve,
E coll'indice destro lieve lieve
Vagheggiata da molti: e talor breve
Or questo or quel de' convitati lieve
Offrirai di tua mano? O pur con lieve
Pago sen fugge o d'un resister breve:
Pur sì rapido è il salto e così greve,
Altri travolto il mar nimico beve,
Ma di tutti però lo scampo è breve
E di un dolce la cinge amplesso, e lieve
Cadendole sul bel collo di neve.
Un dolce lusingar di sonno lieve
Sparso le cure avea di sopor breve:
Vieta cenno real, ch'ei guardar deve
Finchè la prora l'indo mar non beve.
Posa il limpido mare, e sulla breve
Ancora il navicello ondeggia lieve,
Nè sapean quai vendette acceso in breve
Avrebbe di quel sen la scura neve.
Che braccio spieghi e ramoscello breve,
Colle grand'acque che dal mare ei beve.
Ciò ch'era solo nuvoletta leve;
Ma che il bene non sia che volo breve
D'aura fugace, e il mal tenace e greve.
Nè, il nuoto a secondar rapido e lieve,
O veste ai fianchi allaccia o velo breve.
Il sonno, e l'aspettar nojoso e greve.
Questa larva di vita ed aura lieve,
S'aperse lor chiudendo un viver breve!
Quest'incarco di membra infermo e greve,
E giuran quelli sulla man di neve
L'onde increspar sol d'un'auretta lieve.
Nè forse, vaghe ninfe, a voi fia greve
Correr aspro sentier con piè di neve.
E la piaga ne fan si cara e lieve,
Che par dolce il languir, la pena breve.
Mentre per le bell'aure il carro lieve
Levan più lieti i duo destrier di neve.
Che mentre il sen gli squarcia e néttar beve
Chioma d'oro scioglieva e piè di neve,
Innanzi all'amator correa più lieve;
Puote, e già n'è dal molto correr greve,
Drizzar vedeansi i gelsomin di neve
Che il fresco ristorava aleggiar lieve;
Pure l'ora fatal che giunger deve
La canfora, a cui sol suo pregio deve
La terra su di lui sia adesso lieve
Sul piano inzuccherato dalla neve
E s'è una coda sarà coda breve
Tra le sue azioni forse la più greve
E' un fiele ancor più amaro non si beve
Dell'uomo primitivo son coeve
a conforto dovea del viver breve
d'Aiace il colse, e il viver suo fe' breve.
Chi dispettoso queste Dee riceve,
si dibattea; ma il suo penar fu breve:
per mia credenza desterassi in breve.
dalle nubi talor vola la neve
e dal proprio valor morte riceve.
e dell'incarco esulta. Ma fia breve,
quinci e quindi da un Dio, non fia sì breve
non mi cimento con Ettòr. Qui deve
fredda come gragnuola o ghiaccio o neve
quanto d'Ettòr, di cui trarrammi in breve
le sacrate ossa; e scernerle fia lieve,
Ma voi medesmi vel saprete in breve,
Ai Caucòni magnanimi non lieve
Nuova cosa pensò. Compose un lieve
Bella gonna, sottil, bianca di neve;
La poggia e l'orza: al fin, possenti leve
Costei Nausica dal braccio di neve
Scorta m'apparecchiate, acciocché in breve
Lo scaltro Ulisse, «per cagion sì lieve
Pari, o più grande, fulminarne in breve
Alla spelonca divenuti in breve,
Io senza indugio d'un sol tocco lieve
La nave non correa che un tempo breve;
Il tempo è giunto per color, cui lieve
Porcaio sozzo? Appo le troie in breve
Svanirà, figlio, ogni suo dubbio in breve.
Giunser, dalla città calando, in breve
che, come il ciel mi mostra, in tempo breve
morir cristiano a tradimento deve.
sì che scusar il buon Ruggier si deve,
se si mostrò quivi inconstante e lieve.
E bene è amor di ciò cagion non lieve,
ma l'ingiuria non men che ne riceve.
né quel del cavallier nimico è lieve.
quanto a punto l'un dà, tanto riceve.
cercar più là di queste due non deve,
che per cagion sì debole e sì lieve,
come n'hai detto, oggi bruciar si deve. -
sopra si chiuse il liquor molle e lieve.
la vaga Fama, e divulgollo in breve;
aveasi a far quanto potea più lieve.
bastargli il corno ad ogni risco deve.
portò di Galafrone, anco riceve;
di fino acciaio in buona somma greve,
e più lo sforzan martinelli e lieve;
ritorna, e fa più mal che non riceve:
che facendol, farà quel che far deve
Sempre che questo assedio poi si leve,
Ruggier rispose a lui: - Mi sarà lieve
non fia così, come quell'altro, lieve.-
che, s'alcun danno il nostro re riceve,
di fare a tempo quel che far si deve.-
poterli sciorre; e gli par via più greve
che Marfisa Brunel così gli leve.
e non l'arbitrio di femina lieve
che sempre inchina a quel che men far deve.
E chiama intenzïone erronea e lieve,
né men biasmar che l'avaro si deve,
alcuno util per sé non ne riceve,
il matrimonio publicar si deve;
gran piacere e letizia ne riceve,
conoscendo il valor, sperano in breve
che verso l'uom ch'in Ischia nascer deve,
non abbia ogni lor vanto a restar lieve.
Che se l'amante de l'amato deve
(io parlo d'uno amante a cui non lieve
al piacer tanto più, ch'esso riceve,
Ho poi pensato (e mi fia cosa lieve)
di fare i Nubi uscir d'Africa in breve.
e benigna Fortuna dar le deve,
volgendo gli anni nel suo corso lieve. -
Ciascun marito, a mio giudizio, deve
saper s'onore o biasmo ne riceve,
L'incarco de le corna è lo più lieve