Rime di 'ibero'

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cero
cero
chero
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nero
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chimero
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destriero
deutero
dischiero
dispero
doppiero
emisfero
etero
ferrero
foriero
frontiero
galero
giampiero
guaniero
guerriero
ibero
impero
innero
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invero
iutiero
lallero
laniero
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leggero
leggiero
levriero
liniero
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mistero
mistero
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rispero
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finanziero
foraggero
foraggiero
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giornaliero
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guerrigliero
ilochero
immunsiero
incarniero
incerniero
insincero
lavoriero
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lusinghiero
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malsincero
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ministriero
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monastero
monistero
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semintero
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condescesero
confetturiero
festivaliero
imbarcadero
immunosiero
inforestiero
medioleggero
motoveliero
orologiero
ospedaliero
ospitaliero
palafreniero
potamochero
predicettero
radiosentiero
rattristettero
retropensiero
soprappensiero
sovrappensiero
sovrastettero
superleggero
trallerallero
transfrontaliero
ultraleggero
accomodettero
manifatturiero
massimoleggero
ovideposero
teleradiotrasmisero

500 endecasillabi classici rimano con ibero:
nel suo signor non si mostrò sì fiero,
un mio cinghial talmente io fo pensiero,
a disamar quelch'egli amò primiero.
anzi lo sforza con superbo impero
spaventerà l'orientale impero,
che del corsar per molte palme altero
grazie al valor del giovinetto ibero,
circondar dela terra il cerchio intero. -
e vo' del sol più presto e più leggiero
attraversando rapido e leggiero,
per dritto solco il liquido sentiero,
e del'incarco suo Tritone altero,
d'un cigno o d'un pavon si fa destriero.
questi su l'ali stassi e quei leggiero
Che farai? che rispondi? Io temo, io spero.
Ch'io né da scherzo ancor pur col pensiero
Cara la vita mia, deh dimmi, è vero?
giudicato dal ciel degno d'impero,
dele glorie non sue ne vada altero;
contro l'ordin celeste e contro il vero
ch'ogni suo dente era ineguale e nero,
del mal, del bene esplorator severo,
pallido, inculto e qual Catone austero,
Due stellette smorzate e due nel vero
Non è bianco il bel viso e non è nero,
Ma che non pote avidità d'impero?
pur venne ad osservar che quel sentiero
di quello spazio investigando il vero
Del'Invidia però l'occhio cerviero
vuol quasi sempre il vulgo esser primiero.
che'n ogni affar sentenziando il vero
Astreo ch'al ben commune avea'l pensiero,
onde tra quei che pretendean l'impero
L'uno a gara del'altro allor primiero
prova lo scudo, visita il destriero,
terge il fin elmo, impiuma il bel cimiero,
Come s'entrar talor cauto guerriero
il fanciul lusingato e lusinghiero
ti neghi nel mio cor libero impero. -
moderatrice d'ogni mio pensiero.
Tra catene gemmate è prigioniero
ma l'incarco del regno e del'impero
È bello sì, non può negarsi invero,
che di tanta ricchezza è tesoriero.
Fortunato è pur troppo il mio pensiero
fra conosciuto e manifesto il vero;
saprai darne a veder bianco per nero.
interdirle il rettor del popol nero.
e mal può dela gloria il bel sentiero
l'un contro l'altro insieme accordo fero
Di Giove in questo mezzo il messaggiero
quello a forza ne vada, o bianco o nero. -
qual fia del'un de' duo tocco primiero,
Quel s'avanza duo gradi e non men fiero
Ella, sospesa alquanto insu'l pensiero,
Viensi a giornata. A muoversi è primiero
dico di guerra un simulacro vero
- Or qui potrai, quasi in agon guerriero
Scambievolmente al bianco quadro il nero
ch'entro i begli occhi tuoi sta prigioniero. -
puoi dal mio stesso cor saperne il vero
questo è de' miei sospir fido corriero.
l'occhio del'alma, il peregrin pensiero.
in stato tal che più sperar non spero,
san su la mano indovinare il vero.
che d'ogni caso altrui chiaro ed intero
tenendo al'idol suo fiso il pensiero
e mentr'è il cielo ancor candido e nero
Ma vie più ch'altri Adon, possente e fiero,
accattate quell'armi e quel destriero.
avea per esseguir l'alto pensiero
prestamente rimonta insu'l destriero.
ond'a sdegno e pietà mosso il guerriero
Però fate buon cor, ché, com'io spero,
dissegli Adon: - Pietosa istoria invero,
Così parlava il cavalier dal nero
possibil non fu mai ritrarne il vero
dal deputato giudice severo
Or chi di noi baldanza ebbe primiero
Conviemmi a far perfetto il magistero
peroch'a poco a poco e non intero
'Questa (diss'io) se'l ciel mi mostra il vero
tenervi l'armi anch'io, darvi il destriero.
quando pur non abbiate altro scudiero.
mi fa, quantunque incognito e straniero,
Sembra lo scudo fin d'acciaio intero
Veste sovr'armi nere, abito nero
Ben s'agguaglia al cavallo il cavaliero
del'antro fuor fuliginoso e nero
né creder può ch'alcun per quel sentiero
Orgonte che'l lavor ritrova intero
fè d'una luna scema un cerchio intero.
e torcendo il gagliardo arco leggiero
non so come sapesse il caso intero.
ch'avea di lui tracciato ogni sentiero.
ciò che narrava allor tutt'era vero.
che non fa la sua mente e'l suo pensiero.
che non fa di quel tarlo il morso fiero,
Poi sentendosi andar così leggiero
Rimembra il dolce suo stato primiero
L'intelletto e'l discorso ha solo intero,
di porvi un falso anel simile al vero.
quel don maggior di qualsivoglia impero
stato sia sì malcauto e sì leggiero
Quel, più ch'alato folgore leggiero
monta, ed acconcio ad uso di destriero,
Sovra un monton vie più che corvo nero
sforzar gli abissi a confessarti il vero,
spiar d'un tal secreto il fatto intero?
tenuto ha questo dubbio il mio pensiero.
soggiacque ei sempre al rigoroso impero,
mentre in sua guardia Adon fu prigioniero.
tal nome avea l'eunuco aspro e severo,
dal tuo gran padre ch'ha sotterra impero? -
Qual castigo n'avrai grave e severo
la colpa non è mia, ma del pensiero.
Penso, ma che poss'io ? se penso, invero
Questo per disusato ermo sentiero
io dico il cagnolin che già primiero
Entra ed ha seco il precursor foriero
onde del militar carro leggiero
e vide nel terribile guerriero
Udì del mostro dispietato e fiero
di Belgia a fronte ha un inclito guerriero.
ben l'opre al nome suo conforma invero.
che gli occhi dubitavano del vero.
finte avea con tant'arte e magistero
si vanti mai di perscrutarne il vero.
né senza error qual più sottil pensiero
ma vie più fraudolento e menzognero.
però ch'egli è ben saggio, a dirne il vero,
non sa dal finto suo scegliere il vero.
l'istesso eroe, del ciel fatto guerriero,
poiché, partito dal paterno Ibero,
che di trionfi laureati altero
Seguirà Carlo, al fortunato impero
paradiso del ciel può dirsi invero,
la diva ammette al suo celeste impero;
del cerchio adamantin drizza il sentiero,
benché misto di bigio abbia il crin nero,
di tre vaghi alironi orna il cimiero
L'uno è colui che sotto ha quel destriero
contumace del ciel, fondò l'impero.
Qui, da Giove scacciato, il Sonno nero,
ch'è tardo a seguitarlo anco il pensiero.
e sì presto sen fugge e sì leggero
e, circondando il ciel, cangia emispero.
fa ciascun mese il suo periodo intero
e già verso il più attivo e più leggiero
De' campi intanto, ov'ha Giunone impero
Così dicea di Giove il messaggiero,
Fido ministro del gran Giove ibero
Del Doria, a cui di Dori il salso impero
Ecco del gran tonante, ecco poi nero
Piove dal sasso in un diluvio intero
i corsieri del sol credendol vero
È sì ben finto il zappador destriero,
ed a forza piegò l'alto pensiero
stringendo il morso del paterno impero,
Più d'una volta il genitor severo,
l'elmo, ch'una sirena ha per cimiero.
torpe tra' fior, pacifico guerriero,
Gli altri, non possedendo il corpo intero,
questo sol no loqual sempr'è del vero
Ogni altro senso può ben di leggiero
e scorge per drittissimo sentiero
e, rischiarando il torbido pensiero,
- Amor è fiamma che dal primo e vero
e dir come di giovane guerriero
Volea l'istoria del successo intero
provò che l'odio alfin nasce dal vero.
seben malconcio e senza un membro intero
Il sanguigno concetto e'l suo primiero
ma sì sembiante è il simulato al vero
In un de' vasi il simulacro altero
ch'or Espero si nomina, or Lucifero,
su i margini del pascolo odorifero,
e del soave ordigno e lusinghiero
Egli insegnò la musica primiero,
Ma chi fu che l'instrusse? il mastro vero,
frutto di suo sudor non gode intero
ch'animal non fu mai tanto leggiero
Per poterla fermar, l'occhio e'l pensiero
tra l'ombre il sol, con le menzogne il vero.
ché star non può, né dee puro e sincero
Or dela cosa io vo' narrarti il vero
ed è voce vulgar che'l suo primiero
Contan che gli occhi, onde sen giva altero,
a quel signor, ch'ha degli ardori impero. -
strugge ardore amoroso il cor severo
né del'erbe salubri aver l'impero,
lo dio, che dela luce è tesoriero,
ma serba il prato entro'l suo grembo intero
Ciò detto, per incognito sentiero,
Un avoltoio in pugno ed un cerviero
Dela porta del portico primiero,
ceruleo l'aere è d'un zaffir sincero,
d'una materia somigliante al vero.
che di quell'elemento ha sommo impero,
si liscia maneggiar come un destriero.
e, con serico fren, pronto e leggiero
la forma vaga e'l simulacro altero
da mentito sembiante affanno vero.
Quivi al monarca del celeste impero
rivolo inverso il ciel, che men leggiero
In questo mezzo io pur temendo in vero
arma d'audacia il feminil pensiero.
e la forza del fato al'atto fiero
ch'imaginandol pur trema il pensiero,
del'oracol febeo presagio fiero.
sparse sien pur al vento e non al vero!
col suo tranquillo spirito leggiero,
dele mie gioie essecutor corriero.
altrove non avea l'occhio e'l pensiero,
del sogno suo nela vigilia il vero,
d'alta confusion colma il pensiero,
dela dea gli si mostra il lume intero;
ch'ha nel centro infernal non solo impero,
Ma pur del'esser suo celando il vero,
il minaccioso ed orrido cimiero,
temo l'aspetto suo virile e fiero.
sembiante arma la fronte e sì severo,
publica il suo parer chiaro e sincero.
la certezza in bilancio, in dubbio il vero.
fu lor dato poggiar pur col pensiero;
inclito di trofei, di palme altero.
chiaro nel'armi e sovra ogni guerriero
Son fabricati d'un berillo intero
servon d'appoggio al grave magistero
Tra colonna e colonna al peso altero
successor dela reggia e del'impero. -
conosciuto che sii l'unico e vero
e tuona anch'egli il re del'acque altero,
fremono per lo ciel torbido e nero
Già già convien che il timido nocchiero
che nel mondo del'acque ha sommo impero.
Ciò detto al gran Nettun vola leggiero,
quel ch'al quinto del ciel nume guerriero
per cui più volte dal celeste impero
- Non è questo lo stral possente e fiero
e in atto dolce cacciator guerriero
affronta o segue, inun leggiadro e fiero,
sovra l'umana ambizione altero
d'usurparvi l'onor, torvi l'impero.
- Misera (indi ripiglia) ed è pur vero
Or godi, invido sol, vattene altero
Poco era in braccio al getico guerriero
senza intender distinto il fatto intero,
olà chi fu? Non mi negare il vero,
L'alta bellezza del garzone altero
mercé del figlio tuo, ch'iniquo e fiero
di tanta gloria e di tal soma altero,
Cinzia ch'ha de' giovenchi il sommo impero
di mansueto ei diventò sì fiero,
Or, mentre incauti e senza alcun pensiero,
ecco viene il ciclopo orrido e fiero
Sotto la manca ascella un cuoio intero
la coda incurvi e'l tergo ispido e nero
fai di testesso a lei nave e destriero.
invidi tu, di più bel peso altero,
Anzi tolto non già, ciò non fia vero:
tor non potran dal cupido pensiero
Ai suoi fervidi ardori erano d'Ero
onde spesso solea pronto e leggiero
l'angustie attraversar di quel sentiero
Sdegnasi forte il mio marito altero
onde col re ch'ha sovra i venti impero
loqual, disciolto il suo drappel guerriero,
- Dolci gli essempi e dolci e belle invero
con cui cercate agevole e leggiero
Ma di temprar in vece il dolor fiero,
trabocca e'l faggio verde e l'orno nero;
e precipita a terra il pino altero;
cede abbattuto il frassino guerriero
e presso l'onde assai simile al vero
v'ha di rilievo il volator destriero.
selvaggio cacciator più che guerriero,
V'è Ferindo d'Arsacia, il parto fiero,
degli altri tutti in prova uscì primiero;
fora di lui men presto e men leggiero.
danzò con arte tanta e magistero,
Somiglia là, nelo steccato ibero
qualor dal canneggiar fatto più fiero,
la coda inalza, abbassa il collo altero,
Gauro lo scarmigliato, Ormusto il fiero,
Garinto il rosso e Moribello il nero.
Fa pur l'istesso il baldanzoso ibero,
ma volge in simil atto altro pensiero.
Ecco la sbarra d'ostro, ecco l'altero
leon che s'erge e tien fra l'unghie il pero.
Ecco volar qual folgore leggiero
la piuma che fiammeggia insu'l cimiero. -
trionfante nel'atto ha per cimiero,
dele conche di smalto il cerchio intero
spiegando gli orbi di sue pompe altero,
Spirito ha nome e gli conviene invero
perch'oltremodo è spiritoso e fiero.
la via trangugia e rapido e leggiero,
ruba di man la briglia al cavaliero.
Viensene assiso in un giannetto ibero
Zefiro nominato è quel destriero,
raro crin, folta coda, occhio guerriero,
in quel contegno suo dolce e severo,
(cominciò rispondendo il cavaliero)
che sono ancor meravigliosi invero,
E come il suo magnanimo pensiero
così confin che'l chiuda anco l'impero
e non in questo sol noto emispero
Mentre pur sali, e nel vïaggio altiero
Non perchè 'l corso del real pensiero
Così l'onor, di che sperava altiero
Mio nome incoronarsi, omai dispero.
Nè così tosto a l'immortal sentiero
Scoterà forte il tuo sì saldo impero,
Sorgi, sorgi, Ottoman; tanto guerriero
Di bianchissimi lin turbante altiero,
Tale in sembianza minaccioso, e fiero
Nè mai per selva trapassar sì fiero
Come ei su rapidissimo destriero
Cinto di ricca spada, in atto altiero,
Campion di fama, e di virtute altiero,
Mostrar petto robusto, animo fiero,
Tu de la patria, e tu di noi guerriero
Scorselo Alcasto da lontano, e fiero
Arco di smalto, arco di fregi altiero,
Ed ei sen va della percossa altiero.
Ah! pera di dolor sì come io pero.
Verso ogni nume del celeste impero;
Dianzi spargendo te ne andavi altiero,
Era sul muro lo spettacol fiero
Che già de' Longobardi ebbono impero;
Del superbo Ottoman sostien l'impero?
Non distante di quì lungo sentiero,
In cui regnò d'ogni virtude altiero
Sul suol sanguigno. Ed AMEDEO leggiero
Arsace incontra lui cadde primiero,
Cadde a terra trafitto Ebreno il fiero
Per farti poi de la vittoria altiero.
Noi minacciando di superbo impero:
Sen vada d'Ottoman, forse il primiero.
Onde soggiunse il cavalier straniero:
Molto cercammo, ed oh spettacol fiero!
Pur di ratto fuggir fate pensiero,
Indi per foschi nembi, atro sentiero,
Come per soffio d'aquilon leggiero
Ma la donna real, ch'entro 'l pensiero
Asia, dicea, dove ei fermò l'impero,
Per loro morte ei più divenne altiero;
Altro non è, che rimutar pensiero;
Soggiogava di Rodi omai l'impero,
Venne da l'alma Italia alto guerriero,
Come fece di sangue ogni sentiero,
De l'alma Italia appariria guerriero
Vincer le costui forze è van pensiero,
Al legnaggio di lei si faccia impero;
Omai di Rodi soggiogar l'impero
Ma gioir poco, e poco andarne altiero
Che non sol ci costò sangue guerriero
Come fece di sangue ogni sentiero,
La sembianza real col gran cimiero;
Dal Re che di Bizanzio avea l'impero;
Narrar di quel metallo il magistero;
Seco perdeano in divorar sentiero;
Che molto al corso rimanea sentiero
Quivi tra' fuggitivi errava altiero
Atanagildo in armi aspro guerriero,
Sotto i fulmini sacri umil pensiero
Ei sazio d'empietà prese il sentiero
Suoi ritorni aspettar facea pensiero;
Da vicin trascorrea dritto sentiero
Ei più verso AMEDEO volge il pensiero,
In quella parte, ove più Folco altiero
De la vittoria in ogni cor guerriero;
Ornavano con frange il busto altiero
Ove più de la guerra il grido è fiero;
Ei così favellava al suo pensiero:
Nè di queste battaglie il tempo fiero
Che 'l Signor sommo de l'eterno impero
Non è la forma del divin sentiero
Un turco cavalier lo stral più fiero,
In cui per ogni età saldo pensiero
Dite, che Pietro a contrastarmi impero
Al figlio d'Ottoman guardar l'impero
Più sempre vago di superbo impero,
Ne lo stato di noi volga il pensiero;
Non si rappresentò specchio più vero,
Vigilando tenea fisso in pensiero
Doroteo rese grazie al gran guerriero,
Or che per la tua man fugge leggiero
Ruttar plebejamente il giorno intero!
Col novo giorno aperse; e suo primiero
Di viver concedette un giorno intero
De la Necessitade, antiqua è vero
Cocchio tu sali, e tacito, e severo
Anco un motto ne dica. Empiono è vero
Ruttar plebeiamente il giorno intero!
Se mai s'accende ambizion d'impero?
Al novo giorno aperse; e suo primiero
Di viver concedette un giorno intero
De la necessitade, antiqua è vero
Cocchio tu sali, e tacito e severo
La tua bella ne dica. Empiono è vero
Del palagio recessi. Amor primiero
Lasso! qual fia 'l mio ricovero
per cui più volte dal celeste impero
fremono per lo ciel torbido e nero
conosciuto che sii l'unico e vero
successor dela reggia e del'impero. -
Tra colonna e colonna al peso altero
servon d'appoggio al grave magistero
Son fabricati d'un berillo intero
chiaro nel'armi e sovra ogni guerriero
inclito di trofei, di palme altero.
fu lor dato poggiar pur col pensiero;
publica il suo parer chiaro e sincero.
sembiante arma la fronte e sì severo,
temo l'aspetto suo virile e fiero.
il minaccioso ed orrido cimiero,
dela dea gli si mostra il lume intero;
del sogno suo nela vigilia il vero,
col suo tranquillo spirito leggiero,
del'oracol febeo presagio fiero.
ch'imaginandol pur trema il pensiero,
arma d'audacia il feminil pensiero.
Quivi al monarca del celeste impero
da mentito sembiante affanno vero.
la forma vaga e'l simulacro altero
si liscia maneggiar come un destriero.
che di quell'elemento ha sommo impero,
ceruleo l'aere è d'un zaffir sincero,
Dela porta del portico primiero,
Ciò detto, per incognito sentiero,
né del'erbe salubri aver l'impero,
strugge ardore amoroso il cor severo
ed è voce vulgar che'l suo primiero
Or dela cosa io vo' narrarti il vero
ch'animal non fu mai tanto leggiero
frutto di suo sudor non gode intero
Egli insegnò la musica primiero,
su i margini del pascolo odorifero,
In un de' vasi il simulacro altero
ma sì sembiante è il simulato al vero
Il sanguigno concetto e'l suo primiero
provò che l'odio alfin nasce dal vero.
Volea l'istoria del successo intero
Amor è fiamma che dal primo e vero
Ogni altro senso può ben di leggiero
questo sol no loqual sempr'è del vero
torpe tra' fior, pacifico guerriero,
Più d'una volta il genitor severo,
ed a forza piegò l'alto pensiero
Piove dal sasso in un diluvio intero
Fido ministro del gran Giove ibero
fa ciascun mese il suo periodo intero
contumace del ciel, fondò l'impero.
di tre vaghi alironi orna il cimiero
la diva ammette al suo celeste impero;
paradiso del ciel può dirsi invero,
Seguirà Carlo, al fortunato impero
che di trionfi laureati altero
ma vie più fraudolento e menzognero.
si vanti mai di perscrutarne il vero.
finte avea con tant'arte e magistero
che gli occhi dubitavano del vero.
Udì del mostro dispietato e fiero
onde del militar carro leggiero
io dico il cagnolin che già primiero
Questo per disusato ermo sentiero
la colpa non è mia, ma del pensiero.
Qual castigo n'avrai grave e severo
tal nome avea l'eunuco aspro e severo,
Quel, più ch'alato folgore leggiero
stato sia sì malcauto e sì leggiero
di porvi un falso anel simile al vero.
Rimembra il dolce suo stato primiero
Poi sentendosi andar così leggiero
ciò che narrava allor tutt'era vero.
non so come sapesse il caso intero.
fè d'una luna scema un cerchio intero.
Orgonte che'l lavor ritrova intero
del'antro fuor fuliginoso e nero
Veste sovr'armi nere, abito nero
Sembra lo scudo fin d'acciaio intero
quando pur non abbiate altro scudiero.
Questa se'l ciel mi mostra il vero
peroch'a poco a poco e non intero
Conviemmi a far perfetto il magistero
possibil non fu mai ritrarne il vero
Così parlava il cavalier dal nero
Però fate buon cor, ché, com'io spero,
prestamente rimonta insu'l destriero.
avea per esseguir l'alto pensiero
accattate quell'armi e quel destriero.
tenendo al'idol suo fiso il pensiero
san su la mano indovinare il vero.
in stato tal che più sperar non spero,
Or qui potrai, quasi in agon guerriero
dico di guerra un simulacro vero
interdirle il rettor del popol nero.
saprai darne a veder bianco per nero.