Rime di 'ida'

Trovate 179 rime per ida

ida
aida
brida
fida
grida
guida
leida
lida
mida
nida
rida
sfida
sgrida
sida
snida
strida
vida
accida
affida
algida
alida
allida
amida
ancida
annida
arida
armida
arrida
assida
avvida
bastida
batida
bifida
coincida
collida
confida
conquida
corrida
crocida
darida
decida
derida
diffida
disfida
divida
elida
fulgida
incida
intrida
invida
irida
irrida
limpida
livida
lurida
madida
malfida
mescida
micida
miscida
movida
occida
perfida
potrida
precida
previda
provvida
putrida
rabida
raffida
rancida
rannida
ravvida
recida
ricida
rifida
rigrida
riguida
rinfida
risgrida
rivida
roscida
ruvida
sconfida
sprovvida
stravida
succida
tabida
tarida
trauccida
travida
trifida
turbida
turgida
uccida
viscida
vivida
alghicida
antivida
audioguida
autoguida
biocida
circoncida
condivida
deicida
disconfida
erbicida
estampida
fratricida
fungicida
germicida
idroguida
intepida
intercida
intravida
intravvida
lapicida
larvicida
lineaguida
lineeguida
matricida
menabrida
moglicida
moschicida
multifida
omicida
parricida
patricida
pesticida
poricida
rabbrivida
radioguida
ratticida
regicida
retroguida
ridivida
riprovvida
ruoliguida
ruologuida
scuolaguida
setticida
sopraggrida
sottorida
spermicida
suddivida
suicida
supersfida
tarmicida
teleguida
topicida
vericida
vermicida
zoocida
acaricida
autoliquida
bactericida
battericida
chimericida
elminticida
infanticida
insetticida
liberticida
loculicida
microbicida
molluschicida
nematocida
palmatifida
pennatifida
rodenticida
sororicida
sottodivida
superliquida
tirannicida
ussoricida
uxoricida
zanzaricida
bipennatifida
parassiticida
pluriomicida

500 endecasillabi classici rimano con ida:
il gran dolor fa che sestessa uccida.
Spinta da Falsirena Aurilla infida
Odo già le querele, odo le strida,
Da sacrilego dente ed omicida
Già veder che l'assaglia e che l'uccida
In lui spavento, in te beltà s'annida;
ch'io con lo dio guerriero ed omicida
Ma l'udirmi incolpar di poco fida,
Ella fra tanti strazi e tante grida
e del malvagio amor complice e guida
Alinda era costei nutrice fida
Non pensar ch'io da te mai mi divida
pertutto e sempre ufficiosa e fida,
Anch'io, non ti turbar, celeste guida
e siede anch'egli ed a giocar la sfida.
A dirimpetto suo fa che s'assida
né da dir sua ragion fra tante grida.
tosto il conobbe ognun per omicida;
fin'ale stelle si levar le strida,
ed umilmente in mia bontà confida;
senz'alcuna pietà convien ch'uccida;
quel sangue a vendicar che sangue grida,
che'l ferro alfin la question decida,
gareggia e ch'ella invan minaccia e grida,
dela coppia in amor costante e fida,
si morde e brama pur ch'altri l'uccida.
la destra errante, al suo diletto infida,
ch'oggi di propria man tu gliel'uccida. -
io vo ch'apposti sì con la mia guida
e fra suo cor dela fallace guida
Pur le terga volgendo ala più fida,
Tace né dà, fuorché sospiri e strida,
A pena d'acquetarla si confida
onde il meschin, che crede a cieca guida,
Con tai lamenti lo garrisce e sgrida
rota la falce sua Morte omicida.
e fra strazi e dolori e pianti e strida
Folle chi, troppo credulo, confida
qual sì cruda sarà stella omicida
Di tai chimere io vo' che tu ti rida;
che ne divien nocente ed omicida.
e l'un e l'altro in loco tal s'annida
può l'ingorda sprezzar rabbia omicida;
l'un filosofo pianga e l'altro rida;
Stolto colui che'n vanità si fida.
e la Credenza ogni ritroso affida.
la Gioia l'accompagna e par che rida.
del dolce albergo e'l peregrin vi guida.
e da lei m'allontani e mi divida,
cieco appetito la conduce e guida,
bella ma poco onesta e poco fida,
questi toglie la vita e par che rida,
ehe forma a danni altrui canto omicida
Ceda del mar Tirren la fera infida
ti nutrisca la terra, il ciel t'arrida,
vil piè ti calchi o falce empia t'incida,
Sirio non latri ed aquilon non strida,
s'avien poi ch'egli caggia o che l'uccida
è qual cieco che'l can prenda per guida,
Chi da quest'empio e dala carne infida
Rigorosa secure in voi divida
Fiero fulmine i rami a voi recida,
possiate sempre le rabbiose strida
la rigorosa dea che non l'uccida,
non sa come lo scelga o lo divida;
stupisce e tace e d'ubbidir diffida,
fa che del fier dragone il capo incida,
avrai, s'uopo ti fia, l'aita fida.
ben oportuna e consigliera e guida.
che fu principio a così lunghe strida
e'l litigato d'or pomo omicida
Lassa, i' son pur colei, ch'ottenni in Ida
gli conta Amor, che lo conduce e guida,
il bell'Adon, là dov'Amor s'annida,
denno aspirar le villanelle d'Ida,
senza sangue le piaghe e senza strida.
né s'essercita in lor ferro omicida.
la superbia del ciel discende in Ida.
mentre condotta dala saggia guida
dove il Gargaro altier s'estolle in Ida.
da poter acquetar tanta disfida.
ch'egli tra voi la question decida,
che de' suoi casi a' bei progressi arrida.
nel favor di fortuna ancor confida,
questi col rauco suon la fera sfida,
quei sovra un faggio di lontan la sgrida.
colà sen va dove l'audacia il guida.
il fine al viver suo stella omicida,
per corre il fior d'ogni beltà s'annida,
d'ogni dolcezza tua fu l'omicida.
punisci e di tua man or si recida;
tinto del sangue suo si dolga e strida.
del'amato mio ben fu l'omicida,
come rubella, al suo signore infida.
a quanti in grembo l'Africa n'annida,
Voi senza guardia intorno e senza guida
né potrà più la vostra scorta fida
So che, mossi a pietà dele mie strida,
'Ecco ne vegno, o luminosa, o fida
Non più temo il furor d'Euro omicida,
Tu sol per queste tenebre mi guida
l'altier che'n suo valor troppo si fida
volgesi a Bardo e lo minaccia e sgrida.
vassene ad affrontar chi lo disfida,
Batte le palme il vulgo e fischia e grida,
non è vecchio o fanciul che non ne rida.
Un pregio esser non può che si divida
Vuol Citerea che'l dubbio si decida
Ma Palla è di parer che per disfida
da sol a sol, finché l'un l'altro uccida,
in campo a tutto transito lo sfida.
Odi tua gente, che sospira e grida,
Il vecchio Folco: coraggioso sfida
Ove più risonar sente le strida,
Ed arso d'ira a' fuggitivi ei grida:
Chi sbigottiti a sì fuggir vi guida?
Per tua Dama quel dì lieto che a fida
Non di costume simiglianza or guida
Penetra i tempj de la Pace. Un guida
Circuendo la fera, e sì la guida
In tua dama quel dì lieto che a fida
Non di costume simiglianza or guida
Pènetra i tempj de la Pace. Un guida
Circuendo la fera, e sì la guida
Modera l'alme a suo talento e guida:
Di grave stizza alto minaccia e grida
Cosí ne avvien a chi troppo si fida. -
È la via che dal bàratro ci guida
nel favor di fortuna ancor confida,
ch'egli tra voi la question decida,
da poter acquetar tanta disfida.
mentre condotta dala saggia guida
né s'essercita in lor ferro omicida.
senza sangue le piaghe e senza strida.
il bell'Adon, là dov'Amor s'annida,
che fu principio a così lunghe strida
ben oportuna e consigliera e guida.
avrai, s'uopo ti fia, l'aita fida.
stupisce e tace e d'ubbidir diffida,
la rigorosa dea che non l'uccida,
possiate sempre le rabbiose strida
Fiero fulmine i rami a voi recida,
Sirio non latri ed aquilon non strida,
Ceda del mar Tirren la fera infida
ehe forma a danni altrui canto omicida
questi toglie la vita e par che rida,
bella ma poco onesta e poco fida,
cieco appetito la conduce e guida,
la Gioia l'accompagna e par che rida.
Stolto colui che'n vanità si fida.
può l'ingorda sprezzar rabbia omicida;
che ne divien nocente ed omicida.
qual sì cruda sarà stella omicida
Folle chi, troppo credulo, confida
rota la falce sua Morte omicida.
Con tai lamenti lo garrisce e sgrida
Pur le terga volgendo ala più fida,
io vo ch'apposti sì con la mia guida
dela coppia in amor costante e fida,
che'l ferro alfin la question decida,
senz'alcuna pietà convien ch'uccida;
ed umilmente in mia bontà confida;
fin'ale stelle si levar le strida,
tosto il conobbe ognun per omicida;
né da dir sua ragion fra tante grida.
pertutto e sempre ufficiosa e fida,
Alinda era costei nutrice fida
Ella fra tanti strazi e tante grida
Ma l'udirmi incolpar di poco fida,
ch'io con lo dio guerriero ed omicida
In lui spavento, in te beltà s'annida;
Odo già le querele, odo le strida,
Spinta da Falsirena Aurilla infida
il gran dolor fa che sestessa uccida.
questi col rauco suon la fera sfida,
colà sen va dove l'audacia il guida.
il fine al viver suo stella omicida,
punisci e di tua man or si recida;
del'amato mio ben fu l'omicida,
come rubella, al suo signore infida.
né potrà più la vostra scorta fida
So che, mossi a pietà dele mie strida,
Ecco ne vegno, o luminosa, o fida
Non più temo il furor d'Euro omicida,
Tu sol per queste tenebre mi guida
vassene ad affrontar chi lo disfida,
Vuol Citerea che'l dubbio si decida
Ma Palla è di parer che per disfida
in campo a tutto transito lo sfida.
Sugli altari crudeli, ove le strida
Potev'io far?) quell'invisibil guida,
Attendean nuovi cenni. Ad essi grida
Simile all'astro del mattin che guida
Preparata per te, sarotti guida. -
Il celeste Fattor per man la guida,
Sieno i lavori: ove il desìo ti guida
Insulso od aspro or sembrami. T'affida
Rami intrecciati non restìa la guida.
Fermossi ad aspettar le liete grida
Al mio convincimento alfin mi guida.
Il popol suo; sol Giosuè ve 'l guida,
Scriverà nei lor cori: essa lor guida
Di saper fare, e di nissun si fida,
Ora vo’ ben, che di questo tu rida,
Angelica chiamando il conte grida,
Non sa s'ei segua lei o se se uccida,
Piange et suspira con voce alta et grida,
Et prega morte che le sia sol guida
Le persuade che 'l marito uccida,
In camera entrarà essendo ella guida,
Et col suo anel entrar Gigi si fida,
Il corrier ai campion giva per guida
Dove la mala compagnia se annida,
Qual vincer Sacripante si confida
Già nel castello si molesta et grida
Ei, che aspetta di fuor, ode le strida,
sparse e confuse; ché sostienli e guida
lungo ululato orrendamente grida:
cerasta, al petto glie l'appicca, e grida:
Tal si fece Terigi. Ed ecco, ei grida
odi il pianto de' campi, odi le grida,
fa di forti un'eletta, e al mar s'affida.
che giunto al Nilo già la fama il grida.
Dunque un nome s'oppon, che soli affida
santamente ogn'iniquo, e il parricida
Fa che di te quel Grande che ti guida,
qualche bel fatto intenda, e ti sorrida.
Però che prima e più ci prende e guida.
che ’nginochione in terra si rannida,
nel primo incominciar fortuna infida,
tra i più folti nemici, ed ella il guida
dava a i Britanni, e loro appella e sfida
tale er'egli in quel punto, e in alte grida
tutti appella color cui più s'affida,
il pensier femminil da sé divida
recar fortuna instabile ed infida,
difeso dal valor che 'n lui s'annida;
sempre in ogni consiglio amica e fida,
che di farlo fuggir seco s'affida,
del Boando disceso, ove s'annida
No 'l curò Seguran, ma lieto grida:
e mi basta la spada amica e fida
Così dicendo, il gran valor ch'annida
Ma il fero Seguran chiamando grida:
Ov'è l'alto valor ch'oggi s'annida
E perché come suole, or non si fida
Ivi adunque il gran re con chiare grida
“Ov'è 'l primo valor che 'n voi s'annida,
Or nell'albergo ascoso si rifida
tal che sol di lontan si latra e grida
ma di appressarlo poi nessun s'affida;
a' suoi che 'ntorno son chiamando grida:
sia de' nostri compagni essempio e guida
là donde dipartìo l'anima fida
ove i fratei conforta in alte grida
e gli altri appresso alla battaglia sfida.
il dolore e 'l furor la mente guida,
della nutrice sua famosa e fida;
fu 'l vedere il cordoglio, che s'annida
ma in tal guisa adoprando, scorta fida
è più sempre di quel, che 'n lui s'affida.
ma lo stormo de' molti e l'alte grida,
tal, che più d'altro semplice s'affida
il qual lunge trovandol d'ogni guida,
si va intero servando e con le grida
più ch'oprando lo sprone, il caval guida.
E quanti in giro son tanti ne sfida,
chi più di tutti al suo valor s'affida,
Nessun risponde all'orgogliose grida
rabbracciando il figliuol doppia le strida;
altra viva pietà ver lui la guida;
sola ferma speranza e scorta fida,
che tu mi segui, e io sarò tua guida,
ove udirai le disperate strida,
ch'a la seconda morte ciascun grida;
può l'omo usare in colui che 'n lui fida
Questo modo di retro par ch'incida
onde nel cerchio secondo s'annida
e disse a Nesso: «Torna, e sì li guida,
Or ci movemmo con la scorta fida
dove i bolliti facieno alte strida.
Rëa la scelse già per cuna fida
quando piangea, vi facea far le grida.
che, dietro a' piedi di sì fatta guida,
E uno incominciò: «Ciascun si fida
pur che 'l voler nonpossa non ricida.
onde la scorta mia saputa e fida
Sì come cieco va dietro a sua guida
per la qual sempre convien che si rida.
dritti nel lume de la dolce guida,
poi sopra 'l vero ancor lo piè non fida,
e 'l pastor de la Chiesa che vi guida;
Se mala cupidigia altro vi grida,
sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!
la sposa di colui ch'ad alte grida
in sé sicura e anche a lui più fida,
che quinci e quindi le fosser per guida.
viver di cittadini, a così fida
Maria mi diè, chiamata in alte grida;
Oppresso di stupore, a la mia guida
sempre colà dove più si confida;
a predicare, e pur che ben si rida,
Ma tale uccel nel becchetto s'annida,
la perdonanza di ch'el si confida:
e de le genti il fremito e le strida
fusse nel resto. Come annosa e valida
s'avanzò de l'amico, e de le grida,
spaventossi l'augello; e d'alte grida
un che di Iulo era custode e guida:
allor che la fortuna ai Teucri infida
tu 'l sentier me ne mostra, e tu mi guida.
conoscer ne le fe' la saggia guida,
e sorge, e la sua face estolle e grida.
col batter de le mani, e con le strida
che spira da' gran mantici, e le strida
tutti di scudo armati; e capo e guida
d'Eurïalo e di Niso, e con le grida
stava ne l'antiguardia, e con le grida
di due bovine terga, né la fida
con impeto maggior, con maggior grida
lieti alzaro i compagni al ciel le grida;
l'avea gridato, or d'ogni parte grida
Qui fermi e rincorati alzan le grida,
gli uscio, fûr gli occhi e gli animi e le grida
nascer nuovo tumulto e nuove grida,
percossi i petti, alzano al ciel le grida
e de le madri che dogliose grida
I Rutuli a tal vista con le grida
tutto in un tempo empiessi il ciel di grida,
Quando ecco di Laurento ode le grida
Orlando fu di quelli capo e guida,
segue Oliver ove ogni ben s'annida,
Gano, stirpe di Giuda et omicida,
Cupido sol è il mastro, sol il guida.
tal secretezza, for ch'in lei, s'annida.
in cui sol Berta e sol Milon si fida.
Or che far deve Berta essendo gravida,
Si pente mille volte che tropp'avida
teme 'l fratello e piú sempre vien pavida,
stupia de l'arme pellegrine; e guida
ebbe da lor Goffredo amica e fida.
veraci segni in questa turba infida;
sol nel pianto comun par ch'ella rida;
rivolgendo fra sé come m'uccida,
ne spronaro a l'impresa, e ne fur guida
peste sí rea, s'in alcun pur s'annida;
che minacciosa il segue, e: 'Volgi' grida;
e di due morti in un punto lo sfida.
Venia per far nel barbaro omicida
e fra' suoi giunto alteramente grida:
poi ch'è morto il signor che ne fu guida,
No 'l mostra già, benché in suo cor ne rida,
Mentre, sospesa alquanto, alcuna guida
ma di furto menarne altri confida,
la dubbia impresa ov'ella esser dée guida,
tosto Rambaldo il riconosce, e grida
men pronta aita o servitú men fida.'
per prova di valore, e che disfida
qual piú de' Franchi in sua virtú si fida;
errò senza consiglio e senza guida,
che le lagrime sue, che le sue strida.
scioglie i corsieri e in grembo al mar s'annida,
e voce intanto udí che: 'Indarno' grida
impaziente, e li minaccia e grida:
d'Europa, un uomo solo è che vi sfida.
se ne la sua virtú tanto si fida;
ch'uccise me, voi, cari amici, affida?
e pensa sol come voi meco uccida.
aspira, e in sua virtú tanto si fida,
Il popol di Giesú, dietro a tal guida
e de' suoi meglio armati a l'omicida
Né la gente fedel piú che l'infida,
la qual vien che la fronte a lui recida.
di quella gente ch'ei conduce e guida;
ch'aiutò lui contra la gente infida,
che già seguí l'insidiosa guida,
par che per nulla via fortuna arrida;
l'aspro martír che n'è quasi omicida.
molti guerrier ne trasse e lor fu guida.
gli avinse poscia, albergatrice infida,
piú che non vola il folgore; né guida
la trovarete al ritornar men fida.
né potrà pur, cotal virtú vi guida,
al caro tronco, e s'interpone e grida:
oltraggio tal, che l'arbor mio recida!
seco ha il nipote; e lui fortuna or guida,
perché 'l nemico a sé dovuto uccida.
né di tagliar il ponte anco diffida,
e gli altri che temean rincora e sgrida.
Vienne in disparte pur tu ch'omicida
l'uccisor de le femine ti sfida.'
e fa ritrarli da l'offesa, e grida:
Tacque; e sorgeva Adrasto a far disfida,
vòle e disvòle; è folle uom che se 'n fida.'
alfin le disse 'io ne sarò tua guida.
Muleasse fra loro i fanti guida,
tal che non sostien lei, né l'omicida
Anzi avien che 'l Soldano a lui recida
egualmente crudele, or chi ti guida?
e di vita cagion sia l'omicida.
segni occulti e palesi in turba infida,
e nel comun nemico ella confida;
quasi tra piume, e 'l tradimento annida;
ne spronâro a l'impresa e ne fûr guida.
peste sí rea, se in alcun pur s'annida:
che minacciosa il segue, e: Volgi, grida,
e di due morti il cavalier disfida.
Ma i suoi conforta il gran Riccardo, e grida:
poi ch'è morto il signor ch'a noi fu guida,
e non facciam nel barbaro omicida
nol mostra giá, bench'in suo cor ne rida,
Mentre, sospesa alquanto, o messo o guida
ma di seco menarne altri confida:
la dubbia impresa piú secura guida;
tosto Ramberto il riconosce, e grida:
men pronta aita o compagnia men fida. -
e sinch'il sol tramonti ivi disfida
qual piú de' Franchi in sua virtú si fida.
errò senza consiglio e senza guida,
che 'l proprio pianto e le dolenti strida;
scioglie i corsieri, e 'n grembo al mar gli annida,
e voce intanto udí, che: - Indarno, grida,
soffrir non pote, e gli minaccia e sgrida:
d'Europa, un uomo solo or vi disfida.
se ne la sua virtú tanto confida:
ch'uccise me, voi, cari amici, affida?
e pensa sol come voi meco uccida.
aspira, e 'n sua virtú tanto si fida,
L'esercito fedel, d'ardita guida
e 'l meglio armato stuolo a l'omicida
né la gente fedel piú che l'infida,
la qual vien che la fronte a lui recida:
di quella gente ch'ei conduce e guida;
ch'aiutò lui contra la gente infida,
che giá seguí l'insidïosa guida;
molti indi trasse la fallace guida.
dipoi gli avvinse, albergatrice infida,
né potrá pur (cotal virtú vi guida)
e per nessuna via par che gli arrida,
tal che di se medesmo omai diffida.
scorta a' Liguri amici amica e fida,
tanto quivi abondò la turba infida:
e genero fedele, osa e confida,
il cielo avverso e la fortuna infida.
a quella ròcca ove il ladron s'annida;
Fino al torrente poi la turba infida
empiendo il ciel di minacciose strida,
e fulminando, il re di morte sfida,
e speri in Dio ch'i suoi fedeli affida,
l'oste crudel che ne minaccia e sfida:
o 'l vaneggiar d'imaginata guida,
E ne la selva ogni demon s'annida,
Guerra da l'altra parte indice e sfida
ma 'l buon duce Goffredo in Dio confida
al caro tronco, e s'interpone e grida:
oltraggio tale e l'arbor mio recida;
disse: - Questa virtú che gli altri affida,
signor mio caro, a morte alfin ti guida.
né di tagliare il ponte ancor diffida;
e gli altri che temean rincora e sgrida.
L'uccisor de le donne or te disfida,
d'eroi micidïale, e 'n guerra affida. -
In tua dama quel dì lieto che a fida
Non di costume simiglianza or guida
Pènetra i tempj de la Pace. Un guida
Circuendo la fera, e sì la guida
A le vergini ancelle il cane affida
Modera l'alme a suo talento e guida:
Di grave stizza alto minaccia e grida
Sebben tacita intanto in cor ne rida,
Tale fra l'empie genti all'armi grida
Questi il destriero al vicin rischio sfida,
Ma mentre ondeggia l'un, l'altro s'affida,
A soccorso del figlio il padre guida:
Fortuna stessa al gran cimento affida.
Che già tutto e tumulto e stragi, e grida;
Scote con i ruggiti e con le strida:
Tosto raduna, e, Andiam, compagni, grida;
Ove il rischio di Nunno ora ne guida
Gli eventi di quaggiù, così l'affida,
L'istesso Giove i gran destin ne guida;
Di volger là dove fortuna rida,
Nè il valor nostro a vano suon s'affida:
Che accolti i nostri fur con liete grida,
Signor sì lungo le gran navi affida,
Cresce a par del cimento che lo sfida;
Imprimer quale ardir in sen gli annida,
Deh non stancarti e sempre fresco rida
Volgiti, o bella, e la fortuna infida
Qual cor sì fero in uman petto annida
Con la sorella forse si confida
Che l'anima a nessuno la si affida
Né che si pianga e né che si rida
Il vituperio eterno questo sfida
Io spero bene che non si uccida
Levando alte le sue oscene strida
Farà la fine proprio di re Mida
e in man di questi guidator l'affida.
prore i lor figli; e Menelao li guida
Venti da Cifo e due Gunèo ne guida