Rime di 'iglia'

Trovate 192 rime per iglia

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scarmiglia
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torpiglia
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accipiglia
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appariglia
arronciglia
assimiglia
assomiglia
assottiglia
attorciglia
attortiglia
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ballestriglia
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beatiglia
canapiglia
cannotiglia
cannutiglia
canutiglia
cocciniglia
consimiglia
controchiglia
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disconsiglia
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dissimiglia
dissomiglia
falsachiglia
gargantiglia
gozzoviglia
granadiglia
imbottiglia
impuntiglia
incaviglia
intortiglia
invermiglia
maraviglia
menabriglia
meraviglia
nompariglia
nonpariglia
nutriciglia
paccotiglia
paccottiglia
pacotiglia
parapiglia
pavaniglia
piegaciglia
pigliapiglia
raccapiglia
raggroviglia
rassimiglia
rassomiglia
rassottiglia
riaccapiglia
riammobiglia
riappariglia
riassottiglia
riconsiglia
rinvermiglia
risbadiglia
risomiglia
sabadiglia
sapotiglia
seghediglia
seghidiglia
seguidiglia
sopracciglia
sopraciglia
ventimiglia
antiguerriglia
capifamiglia
capofamiglia
caposquadriglia
controguerriglia
madrefamiglia
padrefamiglia
salsapariglia
sottobottiglia
sottofamiglia
superfamiglia

500 endecasillabi classici rimano con iglia:
or questo or quel parer lascia e ripiglia.
e secondo il Furor che la consiglia
d'Ete incantar l'incantatrice figlia.
ed appannando al fier dragon le ciglia,
L'alto sentier del Bosforo ripiglia
e'n poche ore a fornir vien molte miglia
La coda ch'egli in vece usa di briglia
con simil privilegio e meraviglia
Ben lice a te, che del gran dio sei figlia,
Or il pianger che val? perché le ciglia
con molle giunco Panopea vermiglia;
le navi e i naviganti urta e scompiglia;
terror del'ocean, con alga imbriglia;
dela follia, ti guida e ti consiglia. -
deh non andar dove l'audacia, figlia
dritto al mastro palagio il camin piglia.
Così pian pian tra la real famiglia
co' lampi dele gemme e dele ciglia.
e tutti abbarbagliò di meraviglia
fugge la pigra e pallida famiglia;
tutta di minio oriental vermiglia.
ne vien del sol l'ambasciadrice e figlia
di non men belle guance e belle ciglia. -
che devresti ascoltar chi ben consiglia.
(l'amorosa indovina allor ripiglia);
Ragionando così non va due miglia
e'n parlar che'l consola e che'l consiglia
Libero apena Adon, per mano il piglia
onde sdegno n'ha insieme e meraviglia.
che per lui quel guerrier la pugna piglia,
È pastor. Siasi pur. Qual meraviglia
poi le leva e l'asciuga, indi ripiglia:
E così detto al suol l'umide ciglia
e, di Fortuna avara ignuda figlia
La vecchia a ciò lo stimula e consiglia,
Parla al'iniqua moglie e seco piglia
vergin di bianco sen, di brune ciglia,
siché l'esser erede unica e figlia
Leggiadra è la fanciulla a meraviglia
Tronca del destro gomito a Scarmiglia
onde ferì la fronte, o meraviglia!
La fibbia gli tagliò che dele ciglia
bianca a un punto apparir, verde e vermiglia
Vario sempre il color lascia e ripiglia
di tanta agilità si meraviglia.
mentre al'albergo usato il camin piglia,
ella solo il protege, ella il consiglia;
per fraude già del'impudica figlia.
e che del'amor tuo cura non piglia,
e che forte di lui si meraviglia
e che per util suo solo il consiglia,
Idonia allor il damigel ripiglia
ala scorta leal che la consiglia.
Già sestessa riprende e già s'appiglia
Pallida pria divenne, indi vermiglia
Stupor, timor, vergogna e meraviglia
Tosto ch'ella in Adon fermò le ciglia,
Circonda il bel giardin ben quattro miglia
talché la vista è bella a meraviglia
Quel fonte è il centro onde la linea piglia
Del tiranno del'alme antica figlia,
Dal'erebo la rea l'origin piglia,
Questa del'empia vecchia è la famiglia,
sarà Filippo, onor di sua famiglia,
di sì gran genitrice emula figlia.
onde nel tutto a lei si rassomiglia,
Volge l'arciere e sagittarie ciglia
idolo dela terra e meraviglia
Ecco del Tebro una pregiata figlia,
l'uccisor d'Argo abbandonò la briglia
non senza alto piacer si meraviglia.
novi al suo senso, attonito le ciglia,
del gran golfo eritreo l'onda vermiglia.
e, del sangue commun tinta, somiglia
ch'al globo universal si rassomiglia;
istromento maggior di meraviglia.
adamantina fabrica le ciglia;
e l'Aurora è tra lor bianca e vermiglia;
e si tengono in mezzo una lor figlia;
candido e biondo e con serene ciglia;
e dela bianca sua lucida figlia,
quando vede la man che già la piglia,
prodigio di natura, unica figlia.
dala cerulea Teti ala vermiglia.
non vide opra maggior di meraviglia
Ella, d'un bel rossor tutta vermiglia,
e, con l'alma sospesa insu le ciglia,
Feriro il bell'Adon di meraviglia
la rete scocca e al talamo s'appiglia.
tosto che'l letto s'agita e scompiglia
per farne scaturir pioggia vermiglia
poscia di quello stuol, che rassomiglia
Tal de' vasi è il lavoro; Amor s'appiglia
altra più bruna ed altra più vermiglia.
parte dal sole il nutrimento piglia.
pende la dolce e colorita figlia,
Al principio però non ben somiglia
e dopo'l crin con due serene ciglia
Un fiore, un fiore apre la buccia e figlia,
or la mormora grave, or l'assottiglia
come or tronca la voce, or la ripiglia,
Udir musico mostro, o meraviglia,
perdé per sempre Cerere la figlia.
anco in più ferma età, né meraviglia,
Al no più tosto il mio pensier s'appiglia,
di natura portento e meraviglia,
Non so se v'era ancor la granadiglia,
sol per mirar quel ciel che l'assomiglia.
tien sublime la fronte, alte le ciglia,
e con modi piacevoli il ripiglia:
Favoleggiando poi dolce il consiglia
Rapita già tra l'immortal famiglia,
essorta a contentarsene la figlia,
Gli dei convoca e quest'affar consiglia
per gli oscuri imenei dela tua figlia
onde Sicilia ancor si meraviglia,
per gli dragoni che'l tuo carro imbriglia,
in mille obliqui globi s'attortiglia,
lascia sestesso e sestesso ripiglia.
e ne' lubrici tratti onda somiglia,
castaldo alcun di lei cura non piglia
Casa sì signoril non ha famiglia,
Quelche più l'empie il cor di meraviglia,
in disparte il garzon trattien le ciglia;
degli affari domestici si piglia,
va in volta la sollecita famiglia;
onor del'odorifera famiglia,
dela terra e del sol vergine figlia,
rosa del sangue mio fatta vermiglia,
rimira pur la porpora vermiglia,
di desir, di piacer, di meraviglia.
e tal da' chiusi lumi incendio appiglia,
la dea d'amor nel volto e nele ciglia
del maggior dio la bellicosa figlia.
di perla oriental luce somiglia.
ed al tronco vicin si rassomiglia.
scolpisce col terror la meraviglia.
stringe le labra allor, curva le ciglia,
omai tutta sossovra è la famiglia.
chi di qua, chi di là freme e bisbiglia.
nova confusion turba e scompiglia.
con la morsa tenace ei la ripiglia.
divenuta poi tenera e vermiglia,
tardi pentito e meglio si consiglia.
e teme e di fuggir partito piglia,
quel fiero lume entro l'orrende ciglia
la dea feconda che perdé la figlia,
in cotal guisa il ragionar ripiglia.
esser certo non dee gran meraviglia:
Serpe alo striscio, al volo augel somiglia,
Or l'ascelle agilmente a meraviglia
or sospeso l'andar, riposo piglia
di colombe vezzose a meraviglia
ben quattro volte il mese impregna e figlia.
l'istesso latte nel candor somiglia;
Diana, che la guancia avea vermiglia
e tenea tuttavia chine le ciglia
non fu lenta a chiamar la sua famiglia,
e'n sì fatta postura il lume piglia
che gli fieda le spalle e non le ciglia.
Di stringersi con lui si riconsiglia
Dela spada nemica il debil piglia
Poi con la sua l'avinchia e l'attortiglia,
Vede girando poi Vener le ciglia
di diciotto guerrier nobil quadriglia,
L'armatura ciascun porta vermiglia,
in quel vivo color si rinvermiglia
che l'onestà dala vergogna piglia.
e veloce e feroce a meraviglia
la genitrice e'l genitor somiglia.
Alfange il bel, che da le belle ciglia
La fresca rosa, che fiorìa vermiglia,
La crespa frónte, e le canute ciglia
Al guardo di costui, gran meraviglia!
Or ch'ei n'infesta. Le pensose ciglia
Posatamente, ed a risponder piglia
Qual spavento di morte oggi mi piglia?
Ei raccolse nel cor gran meraviglia,
Dice: forse schernisconsi mie ciglia?
Quale d'armi vaghezza oggi vi piglia?
Altieramente i suoi pensier consiglia,
La terra con acciar facea vermiglia
Forse in voi cesserà la meraviglia.
Altra ammirossi per serene ciglia,
Ma la spada AMEDEO fatta vermiglia
Per tal modo se stessa ella consiglia
Ma s'alcun la mirò, che meraviglia
Di quì mossa la Fama un volo piglia
Ed egli al disparir volve le ciglia
Non per tanto di men fidanza piglia
Avean spada ed ardor; gran meraviglia,
Ma verso lor MAURIZIO a parlar piglia:
Sovra loro, a mirar gran meraviglia,
Posa cornice di rubin vermiglia.
Dolce a vedersi, tacito sbadiglia.
Pera dunque chi a te nozze consiglia.
Gran Semidèo che a sè solo somiglia.
Il comodo presenti a cui le miglia
Vostra frequente inane maraviglia,
Dolce a vedersi tacito sbadiglia.
In fioriti canestri e di vermiglia
Gran semideo che a sè solo somiglia.
Il comodo ministri, a cui le miglia
divenuta poi tenera e vermiglia,
con la morsa tenace ei la ripiglia.
nova confusion turba e scompiglia.
omai tutta sossovra è la famiglia.
scolpisce col terror la meraviglia.
ed al tronco vicin si rassomiglia.
di perla oriental luce somiglia.
del maggior dio la bellicosa figlia.
la dea d'amor nel volto e nele ciglia
di desir, di piacer, di meraviglia.
rimira pur la porpora vermiglia,
rosa del sangue mio fatta vermiglia,
dela terra e del sol vergine figlia,
va in volta la sollecita famiglia;
degli affari domestici si piglia,
Casa sì signoril non ha famiglia,
castaldo alcun di lei cura non piglia
lascia sestesso e sestesso ripiglia.
in mille obliqui globi s'attortiglia,
onde Sicilia ancor si meraviglia,
per gli oscuri imenei dela tua figlia
essorta a contentarsene la figlia,
Rapita già tra l'immortal famiglia,
Favoleggiando poi dolce il consiglia
di natura portento e meraviglia,
anco in più ferma età, né meraviglia,
perdé per sempre Cerere la figlia.
Udir musico mostro, o meraviglia,
or la mormora grave, or l'assottiglia
Al principio però non ben somiglia
pende la dolce e colorita figlia,
parte dal sole il nutrimento piglia.
per farne scaturir pioggia vermiglia
tosto che'l letto s'agita e scompiglia
la rete scocca e al talamo s'appiglia.
Feriro il bell'Adon di meraviglia
Ella, d'un bel rossor tutta vermiglia,
non vide opra maggior di meraviglia
dala cerulea Teti ala vermiglia.
prodigio di natura, unica figlia.
quando vede la man che già la piglia,
candido e biondo e con serene ciglia;
istromento maggior di meraviglia.
ch'al globo universal si rassomiglia;
novi al suo senso, attonito le ciglia,
non senza alto piacer si meraviglia.
Ecco del Tebro una pregiata figlia,
Volge l'arciere e sagittarie ciglia
onde nel tutto a lei si rassomiglia,
di sì gran genitrice emula figlia.
sarà Filippo, onor di sua famiglia,
Dal'erebo la rea l'origin piglia,
Del tiranno del'alme antica figlia,
talché la vista è bella a meraviglia
Stupor, timor, vergogna e meraviglia
Pallida pria divenne, indi vermiglia
Già sestessa riprende e già s'appiglia
ala scorta leal che la consiglia.
Idonia allor il damigel ripiglia
per fraude già del'impudica figlia.
di tanta agilità si meraviglia.
La fibbia gli tagliò che dele ciglia
onde ferì la fronte, o meraviglia!
siché l'esser erede unica e figlia
vergin di bianco sen, di brune ciglia,
onde sdegno n'ha insieme e meraviglia.
Ragionando così non va due miglia
tutta di minio oriental vermiglia.
fugge la pigra e pallida famiglia;
co' lampi dele gemme e dele ciglia.
Così pian pian tra la real famiglia
deh non andar dove l'audacia, figlia
terror del'ocean, con alga imbriglia;
con molle giunco Panopea vermiglia;
con simil privilegio e meraviglia
tardi pentito e meglio si consiglia.
quel fiero lume entro l'orrende ciglia
la dea feconda che perdé la figlia,
in cotal guisa il ragionar ripiglia.
esser certo non dee gran meraviglia:
Or l'ascelle agilmente a meraviglia
or sospeso l'andar, riposo piglia
di colombe vezzose a meraviglia
Diana, che la guancia avea vermiglia
Dela spada nemica il debil piglia
Vede girando poi Vener le ciglia
di diciotto guerrier nobil quadriglia,
che l'onestà dala vergogna piglia.
la genitrice e'l genitor somiglia.
Voti l'assenso è dato. Allor ripiglia
Conviensi a tua diletta unica figlia,
Salve, o del cielo primigenia figlia,
Un simile riposo ancor consiglia.
Mossero obbedïenti: il ciel ripiglia
È questo dunque l'amor tuo? ripiglia
Trambusto surse, e della Colpa figlia
Da gioia tanta che a dolor somiglia,
presto di bere e la guastada piglia:
el loppio presto fé gran maraviglia.
Fece lavori di gran maraviglia:
che chi fermava invêr di lei le ciglia
non fece mai al mondo tal simiglia.
Che per l’utile tuo ben ti consiglia,
Se lo riputa, e borbotta, e bisbiglia,
Anzi risponde gonfiando le ciglia;
Che fece cose di tal maraviglia,
Che inarcherete al mio cantar le ciglia.
Questa del re di Tunizi era figlia,
Amor, che ’l cor gentil libero piglia,
se non el tempo per mandar la figlia
Ma pur, come fa Amor che la consiglia,
vedeva apparecchiar la sua famiglia:
Chè il buon amico l’un per l’altro viglia ,
Quando l’amor degli amici è pariglia.
Volendo esser gagliardo a meraviglia,
Et ribevendo inarcava le ciglia.
Del re Marsilio sono unica figlia,
Che quivi giunta infra tue belle ciglia
Et Vener nella tua faccia vermiglia
Sol per privar la generosa figlia
Bello che di beltà nullo il somiglia ;
Il sentier, et colei che già la briglia
Ma con lo anello in bocca, si consiglia
Unica sono et molto amata figlia,
Nata è che 'l regno mio tutto scompiglia.
Che ponesse al superbo ardir la briglia
Anzi da quel dimon che lei somiglia
Chiamandose la sventurata figlia
Onde la dama assai si meraviglia.
Haverne; ma pur tutta si scompiglia
Essend' io al padre mio unica figlia
Spesse volte egli meco mi consiglia
Io sempre le mostrai torte le ciglia,
Et come truovarebbono la figlia
Di quel re per via bella a meraviglia,
Veloce al corso et forte a meraviglia,
Et qual dui servitor, qual tre ne piglia,
Come se fusser tutti una famiglia.
Ne van verso Durazzo a lenta briglia,
Una fanciulla saggia a meraviglia.
porgimi l'arpa de' guerrieri, o figlia;
la sventura imparai. Scendiamo, o figlia,
Surge Ullin; ma d'amor punta la figlia
restituisce; e pien di maraviglia
Non patir che la bella itala figlia
Piange in barbari ceppi, e si scapiglia
Allor tremanti abbasseran le ciglia
che, fonte e centro della luce, imbriglia
tu porrai loro il freno; allor la figlia
ivi il cor di Terigi, ivi le ciglia
che rechi? Italia che si fa? L'artiglia
tornò la madre a ricoprir la figlia?
civil furore ancor la si periglia? -
Bonaparte, seguìa, della sua figlia
Sai che col senno e col valor la briglia
tra la libica sponda e la vermiglia.
di Nettuno custode, e Toe vermiglia,
Galatea, che nel sen della conchiglia
durò la caccia più di dieci miglia.
menò molti prigion con suo famiglia.
rivide il Capitan, per mano il piglia:
se questo è ver, quel non è maraviglia.
Lo ’mperadore allor chiamò la figlia,
Ella, che inver’ di lui alzò le ciglia,
rispose, tutta di color vermiglia:
quando dilungati fûr due miglia,
Della qual cosa assai si maraviglia,
perché intendeva di dargli la figlia.
incontro gli si fêr piú di se’ miglia,
facendosi di lui gran maraviglia.
che fu bella e leggiadra a maraviglia.
di Claudïana di Clodasso figlia,
tal che poco a ciascun fia meraviglia
di riveder la dolce pia famiglia
che se la pace della guerra è figlia
L'aspra necessità pure il consiglia
e nel modo medesmo a lui s'appiglia
L'uno e l'altro di lor lassa la briglia,
ch'una punta gli vien dove s'appiglia,
la più carnosa parte ch'assottiglia
Poscia il prode Ifinoo tra le due ciglia
d'esser suocero suo, né della figlia,
con quel ch'amava in prima a meraviglia,
di far del sangue suo l'erba vermiglia;
Di tutto l'obbedìo la regia figlia,
di lui destando invidia e meraviglia
Poi nel dì nuzzial, tutta vermiglia
fur la vecchia regina e l'alma figlia,
mosser le donne e 'l tempio a meraviglia;
tenendo fisse pur l'umide ciglia
et a lui reca in man l'aurata briglia:
tutto ripien di dolce meraviglia,
con voce umile ed inchinate ciglia;
che la Preghiera umil di Giove figlia
gli omeri curvi e bieche ambe le ciglia,
ma dritta, snella e pronta a maraviglia,
e lì facea con nuova meraviglia
d'infiniti guerrier l'erba vermiglia.
che 'l fero Seguran già ardito piglia
del suo regio corsier l'aurata briglia.
e come fu leggiero a meraviglia
del Toscano al destrier prende la briglia;
quanto più ratti pòn giran la briglia:
di ritirarse indietro si consiglia
restan tutti dubbiosi e 'n meraviglia,
e 'nverso ove scendea, volgon le ciglia.
spoglia l'arme più levi e l'altre piglia;
monta, ch'era alto e grosso a meraviglia,
che gli diè Radagazo, che 'n Siviglia
che ripien di lugubre meraviglia
alzano inverso il ciel l'umide ciglia.
ché 'l popol tra temenza e meraviglia
alza divoto al ciel l'umide ciglia.
quando apparia la terra a maraviglia
dell'avversario sangue esser vermiglia.
ch'ogni uom dicea con nuova maraviglia,
che non più il vero al vero s'assimiglia.
e caddi come l'uom cui sonno piglia.
Poi ch'innalzai un poco più le ciglia,
seder tra filosofica famiglia.
e sì ver' noi aguzzavan le ciglia
Così adocchiato da cotal famiglia,
ciò ch'io dirò, non sarà maraviglia,
Com' io tenea levate in lor le ciglia,
dinanzi a l'uno, e tutto a lui s'appiglia.
e tronco 'l naso infin sotto le ciglia,
ristato a riguardar per maraviglia
ch'era di fuor d'ogne parte vermiglia,
con tutto ch'ella volge undici miglia,
Io son per lor tra sì fatta famiglia;
e contra 'l suo fattore alzò le ciglia,
Oh quanto parve a me gran maraviglia
L'una dinanzi, e quella era vermiglia;
e vidile guardar per maraviglia
che ti fa ciò che quivi si pispiglia?
sùbita vede ond' e' si maraviglia,
tal parve quelli; e poi chinò le ciglia,
e abbracciòl là 've 'l minor s'appiglia.
spazio a l'etterno, ch'un muover di ciglia
Colui che del cammin sì poco piglia
e ora a pena in Siena sen pispiglia,
poi che gita se n'è la tua famiglia
Ben fa Bagnacaval, che non rifiglia;
che di figliar tai conti più s'impiglia.
innata v'è la virtù che consiglia,
Quest' è 'l principio là onde si piglia
per sé e per suo ciel, concepe e figlia
Non parrebbe di là poi maraviglia,
sanza seme palese vi s'appiglia.
a tanta altezza, non è maraviglia;
Tal era quivi la quarta famiglia
mostrando come spira e come figlia.
con la sua donna e con quella famiglia
Né li gravò viltà di cuor le ciglia
né per parer dispetto a maraviglia;
favoleggiava con la sua famiglia
Saria tenuta allor tal maraviglia
per giudicar di lungi mille miglia
Certo a colui che meco s'assottiglia,
da dubitar sarebbe a maraviglia.
nel primo aspetto de la bella figlia
Tu, perché non ti facci maraviglia,
onde sì svïa l'umana famiglia.
sufficïenti, non è maraviglia:
e intorno da esso t'assottiglia.
tanto contenta di mirar sua figlia,
e contro al maggior padre di famiglia
quando chinavi, a rovinar, le ciglia.
e 'l ciel per téma intorbida e scompiglia,
va discorrendo; ed ora ad un s'appiglia,
(sí come ei fedelmente ti consiglia)
ove Circe, del Sol la ricca figlia,
quanto in pensar de la diletta figlia
la tua sposa e 'l tuo regno? Il re, la figlia
fece Claudia nomare e la famiglia
quel che da te di Nèrëo la figlia,
d'alto cimier copria cresta vermiglia.
e di Saturno non osò la figlia
con le targhe rivolte a tutta briglia
Udito il caso, la diletta figlia
Ciò disse a pena; ed ecco a tutta briglia
vòlto al contrario, fa di coda briglia;
e tutta in capo al bon Namo scompiglia;
crollasi tutto et ha la barba e ciglia,
quell'incantato anello, cui la figlia
ebbe con seco a grande meraviglia,
e ruppe ogni altro incanto, ché vermiglia
chi ne le spalle e chi 'n le gambe i piglia;
del suo cavallo tratta fu la briglia;
e come in terra sia si meraviglia;
Salta in arzone tosto e l'asta piglia;
Berta, ch'attende, fassi meraviglia
che gravamente alzò prima le ciglia,
a l'alto imperator ch'a man la piglia.
Qui poi di terra il gran lenzolo piglia
annoda i capi loro, e qui s'appiglia
se non ti curi crescer in famiglia;