Rime di 'iglio'

Trovate 149 rime per iglio

ciglio
figlio
giglio
griglio
miglio
piglio
sbriglio
spiglio
stiglio
striglio
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acciglio
affiglio
appiglio
artiglio
barbiglio
bardiglio
bargiglio
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motiglio
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scompiglio
sconsiglio
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sgroviglio
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smaniglio
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sottiglio
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spoltiglio
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stoviglio
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ventriglio
vermiglio
vinciglio
zenziglio
accapiglio
accaviglio
accipiglio
acconiglio
agghermiglio
aggroviglio
amantiglio
ammaniglio
ammobiglio
appariglio
arronciglio
assimiglio
assomiglio
assottiglio
attorciglio
attortiglio
avvinciglio
consimiglio
disabbiglio
disconsiglio
disimbriglio
dissimiglio
dissomiglio
gozzoviglio
granatiglio
imbottiglio
impuntiglio
incaviglio
intortiglio
invermiglio
manzaniglio
maraviglio
meraviglio
nascondiglio
peccadiglio
proventriglio
raccapiglio
raggroviglio
rassimiglio
rassomiglio
rassottiglio
riaccapiglio
riammobiglio
riappariglio
riassottiglio
riconsiglio
rinvermiglio
ripostiglio
risbadiglio
risomiglio
ritortiglio
salmoriglio
scognamiglio
sopracciglio

500 endecasillabi classici rimano con iglio:
quant'ira, quant'orror, quanto scompiglio,
e del barbaro poi farsi vermiglio.
a quel tragico mar rivolse il ciglio
e di quel volto candido e vermiglio
né molto andrà che'l sol del suo bel ciglio
Minaccia al bell'Adon mortal periglio
con riguardo procedi e con consiglio.
ed almen nel'esporti a tal periglio
Vie più ne' giochi delo dio vermiglio
l'armi adoprar di Venere e del figlio
Meglio saprà con quel suo bruno ciglio,
ben mostra altrui che di tal bestia è figlio.
Armato poi le man d'acuto artiglio
con la rosa purpurea il bianco giglio;
dolcemente gl'incarna un bel vermiglio,
gli occhi ha dipinti e tutto nero il ciglio.
cela pronto discorso, alto consiglio.
Spesso grave sembiante e basso ciglio
Render a Citerea grazie ed al figlio
osando andar contro il divin consiglio
- Molto del vostro ardir mi meraviglio,
tosto fu d'ordinar preso consiglio
Perché dapoi che'l re senz'altro figlio
Dopo costoro, in abito vermiglio,
cenno le fece e l'avertì col ciglio.
quando di tanto mal pietoso il figlio
si ponno anco fuggir col buon consiglio;
del camin natural chiudere il ciglio.
d'aver tosto a passar grave periglio
parea di madre tal ben degno figlio.
che, benché il sonno gli occupasse il ciglio,
s'ov'abonda ragion, manca consiglio?
Misera, a qual partito omai m'appiglio,
che gli fu poi cagion d'alto periglio.
Poco accorto pensier, sciocco consiglio,
mostrano altrui del ritornato figlio.
Ne fan festa i duo vecchi e lieto il ciglio
solo fiorir senza la rosa il giglio.
e nel volto già candido e vermiglio
come il servo dicea, crescean periglio.
e i foschi orrori al'orrido scompiglio,
scaccia ogni requie dalo stanco ciglio.
per trovar al suo mal qualche consiglio
d'orso la branca e di leon l'artiglio.
traverso il guardo e nubiloso il ciglio.
dela Superbia e del Furore è figlio.
rasciuga il pianto e rasserena il ciglio. -
Sappi esser saggia e con miglior consiglio
odi, ti prego, il mio fedel consiglio.
correr per via sinistra alto periglio,
costei con torto sguardo e torvo ciglio
non sa ne' dubbi suoi prender consiglio.
ed or volta al'amico ed or al figlio
dimostri animo invitto e lieto ciglio;
lo scettro franco e ceda il trono al figlio
pria che, cresciuto il pargoletto giglio,
reverenti ambedue volgono il ciglio,
del sangue d'Ocno a genitore e figlio.
che, come il volto, ha l'abito vermiglio;
ti fia principe e padre e padre e figlio!
Spagna, costui con l'armi e col consiglio
e del provido ingegno e del bel ciglio?
Che non può l'alta grafia e'l buon consiglio
il cui sommo valor farà dal giglio
signor degno di scettro, il cui consiglio
O del Rodano altero inclito figlio,
tien nela destra il ferro ancor vermiglio,
del mio ramingo ed agitato figlio
L'altra, ch'alquanto ha turbatetto il ciglio,
insieme incatenar la palma e'l giglio;
stringe del re de' monti al maggior figlio.
e l'Ordine confuso è dal Periglio.
battuto dal Timor cade il Consiglio
S'altri talor nel'orrido scompiglio
vedil vibrando aprova il ferro e'l ciglio
Tutto del sangue ostil molle e vermiglio
l'occhio nel ventre e nel bellico il ciglio.
altri ha piè d'oca e di falcone artiglio,
tremerà tutto e correrà periglio.
fia temprato di bronzo, armar l'artiglio.
il tripartito folgore vermiglio,
Poi di vergogna, il semplicetto giglio
Libollo, e con dolce atto e lieto ciglio
La bella dea, di nettare vermiglio
Né fatto è senza provido consiglio
anch'ei dela tua dea servo e famiglio
- Dela bella armonia (di Mirra al figlio
se rende sangue pur, non è vermiglio,
Fere, ma non fa piaga il crudo artiglio,
Non giova a fargli schermo arte o consiglio,
Porta Amor l'arco in man, tu nel bel ciglio;
E che curar degg'io di cieco figlio?
Arbitro è il cenno tuo del mio consiglio,
dolce gli arrise, indi di Mirra al figlio
e, con scorno del bianco e del vermiglio,
Ma più d'ogni altro ambizioso il giglio
di tal incarco, addormentato il ciglio;
e tramortire infra la rosa e'l giglio,
tocco talor, papavero vermiglio
l'armò di curvo rostro e curvo artiglio,
del re di Frigia il giovinetto figlio.
il motor dele stelle a terra il ciglio,
basso tien per vergogna a terra il ciglio.
e sparso intanto d'un gentil vermiglio
e, de' mostri d'Averno al fiero artiglio
con quai tributi senz'alcun periglio
Lascio di raccontar con qual consiglio
la pigra fronte e'l sonnacchioso ciglio
rasciuga al primo sole il vel vermiglio,
l'Alba e colora il ciel di rosa e giglio,
sia dela bella dea l'alato figlio.
è maggior gloria ov'è maggior periglio.
e vince ogni dolor saggio consiglio
il proprio essizio e'l publico periglio'.
e prendi a un colpo d'estirpar consiglio
di cautela sottile e di consiglio.
fortuna ti minaccia alto periglio,
seco in tal guisa il ragionar ripiglio:
spira l'ardor del mio spietato figlio.
Ah non gli aprir! che chiuso anco il bel ciglio
l'una pallida vien, l'altro vermiglio. -
vinta la rosa e vergognoso il giglio,
Piume d'oro, di bianco e di vermiglio
né su la guancia ove rosseggia il giglio
Bionda testa, occhi azzurri e bruno ciglio,
qui depor l'armi e dar ristoro al ciglio.
seggio si sceglie e stima util consiglio
nonché le labbra aprir, volgere il ciglio,
senz'aiuto divin saggio consiglio.
talor deliberar senza periglio.
Quindi un pomo rapisce aureo e vermiglio,
corre al giardin d'Esperia e dà di piglio
Al'arti sue ricorre e, col consiglio
dolente pur del fuggitivo figlio,
nulla esseguito Amor del suo consiglio,
dela finestra d'or levava il ciglio,
campar da tanto e sì mortal periglio
qui fere avrai senz'ira e senz'artiglio.
con sì bel loco e rasserena il ciglio,
la difforme pupilla e'l vasto ciglio,
dela scola fabril mette in scompiglio;
il baldanzoso e temerario figlio
romper fortuna rea cauto consiglio. -
ché spesso suol con preveder periglio
o qual candor d'avorio o qual di giglio
chi dele dolci labra il bel vermiglio,
Ma chi ritrar del'un e l'altro ciglio
l'umido raggio al lagrimoso ciglio.
l'Alba che l'asciugò col vel vermiglio
Che tu vada a cercar tanto periglio,
mi perdoni il tuo genio, io non consiglio. -
Nel pantan che circonda un mezzo miglio
Splende nel fosco e minaccioso ciglio
Fiaccola accesa par l'occhio vermiglio,
Non perde Adon coraggio e dà di piglio
e spera nel cinghial farlo vermiglio
Di Vener bella al faretrato figlio
quando rivolto in lor l'afflitto ciglio,
ratto mandolla a ricercar del figlio.
compagne di partir prende consiglio;
di fresca rosa un giovenil vermiglio.
e d'uve il crin che gli fann'ombra al ciglio.
che di fin oro ha l'un e l'altro artiglio,
colui che spinse a tribularla il figlio,
del'effetto godea del suo consiglio,
con finto zelo d'un affabil ciglio,
cangiato t'ha per onorare il figlio
ti lascia ancora il bel color vermiglio
tranquilli il petto e rassereni il ciglio
Quando più nel'inganno e nel periglio
allor men cauto il sonnacchioso ciglio
Va dormi va, ma intanto egro e vermiglio
Così d'esporsi in dubbio al gran periglio,
non sa ne' casi suoi prender consiglio.
Ma l'oracol di Temi, il cui consiglio
Predisse ch'onor sommo a questo figlio
ma che sul fior degli anni alto periglio
cinto di menta il gran capo vermiglio,
il suo barbuto, il suo membruto figlio.
con lunghe orecchie e tien dimesso il ciglio,
che dal'isole vien del mar Vermiglio.
ma'l tempo attende e con accorto ciglio
cerca ala treccia d'or dargli di piglio.
confondendo al'applauso alto bisbiglio,
stranio vasel, volse a Corimbo il ciglio:
che'n India conquistò lo dio vermiglio,
Il guadagno non va senza il periglio
e'l ver piacer dela fatica è figlio. -
per dargli il primo allor allor di piglio;
né stima il dargli tempo util consiglio,
teme e'l restarne oppresso è gran periglio.
diresti e che del'Impeto sia figlio,
il capo, alto la fronte, altero il ciglio.
l'estremo dela coda ha sol vermiglio,
Orazio è quegli là che nel vermiglio
Signor d'armi possente e di consiglio,
D'una ninfa del Tebro è costui figlio
pien di diletto e di stupore, il ciglio
d'ognintorno ne nacque alto bisbiglio.
il guerrier dal leone e quel dal giglio;
De' suoi temendo l'ultimo periglio,
Travaglia i remi nel mortal periglio
Canta su cetra, e di virtù consiglio
Facean preghiera nel mortal periglio.
Ella quì tacque, e lagrimosa il ciglio
Ed a ben molte fe' mutar consiglio
Ma la Spartana nel mortal periglio
Va de la mano, ed il gentil vermiglio
Alti sospir nel repentin periglio,
Ah cavalier! dunque dimessi il ciglio
Non risospingerem tanto periglio?
Così d'alta virtù porgea consiglio
De l'assediata Rodi il fier periglio,
Vegno qua sù, perchè minor periglio
Così dicendo, annuvolava il ciglio,
Sì fatte note nel mortal periglio:
Or di riposo è via miglior consiglio;
Ella di pianti nubilosa il ciglio,
Mirabile maestro, il cui consiglio
Che rechi tu? l'oscurità del ciglio,
Danmi certezza del mortal periglio,
Tlepolemo d'Alcide inclito figlio;
Al fin Rodi abitar prese consiglio;
Fra lampi d'ira fulminoso il ciglio
Non lascia alma fuggir senza periglio;
Lento non più che volator smeriglio
Nè meno ogni altro nel mortal periglio
Deh quale a noi si porgerà consiglio
Ben ne l'affanno di sì gran periglio
Ed Alcasto con l'opra e col consiglio
Nè cessa Araspe; ma turbato il ciglio
Tengon fra loro l'ultimo consiglio;
Ed apra gli occhi sul comun periglio;
Ed a' mesti baron chiedea consiglio
Con salda voce nel sovran periglio:
Le avvolte fasce: dall'arcato ciglio
Sospingeva gli umani: e niun consiglio
Correan mortale ad incontrar periglio
Le avvolte fasce: dall'arcato ciglio
Sospingeva gli umani: e niun consiglio
Il fido cavalier chiede a consiglio.
Con mirabil di mente arduo consiglio.
Lasciato avesser l'ultimo periglio.
Titoli e fregi. Orribile scompiglio
Fanno dintorno a lei lieto bisbiglio.
Oh venga, venga e inarchi il ciglio
chi dele dolci labra il bel vermiglio,
ché spesso suol con preveder periglio
romper fortuna rea cauto consiglio. -
il baldanzoso e temerario figlio
dela scola fabril mette in scompiglio;
la difforme pupilla e'l vasto ciglio,
con sì bel loco e rasserena il ciglio,
campar da tanto e sì mortal periglio
dela finestra d'or levava il ciglio,
dolente pur del fuggitivo figlio,
Al'arti sue ricorre e, col consiglio
talor deliberar senza periglio.
senz'aiuto divin saggio consiglio.
Piume d'oro, di bianco e di vermiglio
vinta la rosa e vergognoso il giglio,
spira l'ardor del mio spietato figlio.
fortuna ti minaccia alto periglio,
di cautela sottile e di consiglio.
sia dela bella dea l'alato figlio.
con quai tributi senz'alcun periglio
del re di Frigia il giovinetto figlio.
tocco talor, papavero vermiglio
se rende sangue pur, non è vermiglio,
anch'ei dela tua dea servo e famiglio
Né fatto è senza provido consiglio
La bella dea, di nettare vermiglio
Poi di vergogna, il semplicetto giglio
il tripartito folgore vermiglio,
tremerà tutto e correrà periglio.
insieme incatenar la palma e'l giglio;
del mio ramingo ed agitato figlio
il cui sommo valor farà dal giglio
del sangue d'Ocno a genitore e figlio.
reverenti ambedue volgono il ciglio,
dimostri animo invitto e lieto ciglio;
ed or volta al'amico ed or al figlio
correr per via sinistra alto periglio,
odi, ti prego, il mio fedel consiglio.
dela Superbia e del Furore è figlio.
solo fiorir senza la rosa il giglio.
mostrano altrui del ritornato figlio.
che gli fu poi cagion d'alto periglio.
parea di madre tal ben degno figlio.
del camin natural chiudere il ciglio.
quando di tanto mal pietoso il figlio
cenno le fece e l'avertì col ciglio.
Dopo costoro, in abito vermiglio,
tosto fu d'ordinar preso consiglio
osando andar contro il divin consiglio
Render a Citerea grazie ed al figlio
Spesso grave sembiante e basso ciglio
cela pronto discorso, alto consiglio.
con la rosa purpurea il bianco giglio;
Armato poi le man d'acuto artiglio
Vie più ne' giochi delo dio vermiglio
ed almen nel'esporti a tal periglio
con riguardo procedi e con consiglio.
Che tu vada a cercar tanto periglio,
Splende nel fosco e minaccioso ciglio
Di Vener bella al faretrato figlio
ratto mandolla a ricercar del figlio.
compagne di partir prende consiglio;
di fresca rosa un giovenil vermiglio.
del'effetto godea del suo consiglio,
con finto zelo d'un affabil ciglio,
cangiato t'ha per onorare il figlio
allor men cauto il sonnacchioso ciglio
Predisse ch'onor sommo a questo figlio
cinto di menta il gran capo vermiglio,
Il guadagno non va senza il periglio
diresti e che del'Impeto sia figlio,
Signor d'armi possente e di consiglio,
Studi egli pur con provvido consiglio
Così seder, così tener consiglio,
Armonïosi versi, e a quel somiglio
Eguale al genitor riceva il figlio.
Alto levár solenne plauso, e figlio
Del lor Fattore, verità, consiglio,
Quando da Erméte al malaccorto figlio
Locata ha Dio. Con dispettoso ciglio
Che tremolanti le pendean dal ciglio,
Come si può? Ma se miglior consiglio
Sullo scompiglio orribile scompiglio,
Delle rose del cielo il bel vermiglio
Eva così risponde: - O Adamo, o figlio
Così c'impose, e di sua voce figlio
Ti trasportò, chè non trovar periglio
In me riposi tuo diletto figlio.
Quando Gesù dell'alma Vergin figlio,
Dunque ci rivolgiam miglior consiglio,
Saran, tranne ad un uomo, unico figlio
Imagin forse del placato ciglio
Terrà lo scettro. Di Davidde il figlio
Rispose el Grasso: «Fante né famiglio
ma di mie madre assai mi maraviglio,
I’ penso pure, e pensando bisbiglio,
Disse Filippo: «Sanza dar di piglio
i’ ti darò rimedio e buon consiglio
Al suo amico, e questo fu il consiglio
Per scamparlo da sì gran periglio .
sarai accorta a quel che ti consiglio.
Dette alla zappa e al capperon di piglio;
sol per uscir di questo gran periglio,
senza gridare o far altro bisbiglio!
Risposeno i mercanti a tal bisbiglio:
Pareva a Campriano or il periglio;
Perchè la via non gli insegnasti e ’l miglio,
se non gridar, o far qualche bisbiglio!
in ogni modo a comperar la piglio!
in che modo potessin côr quel giglio.
Conquistar non lo può sanza periglio;
Chè per pregar non s’ha al primo piglio
dicendo: «Pensa anzi che parli, figlio:
Passa il guerrier et indi dà di piglio
Che vicina era men di mezzo miglio,
Di lagrime bagnato hebb' il bel ciglio.
Narrò chiedendo et parer et consiglio
Che già di Carlo fe grand' onta al giglio ?
Di quel corrier, benché buono è, il consiglio,
Et meno apprezza o paura o periglio,
Sovente lieva altrui di buon consiglio;
Sopra del qual sol vosco mi consiglio,
Temon del vechio re, temon del figlio.
Alcun, che portarlo è talhor periglio.
Et dimostra turbato haver il ciglio.
Fuori della cità sol mezzo miglio,
Ambi i guerrier; e il padre doppo il figlio
Et seco huomini mena di consiglio.
Chiama il tyranno i suoi tutti a consiglio
Et fra tutti costor puose scompiglio
Di Pasyphae era il desiato figlio
Tuor al marito per proprio consiglio,
Non conoscendo il suo eterno periglio!
Di Ridolfo augusto figlio,
di lor strage il forte artiglio,
sovra il balzo d'Albecco apre l'artiglio.
quel sacro sangue, e al ciglio
nel marzial periglio.
lagrime alterne, si sentì sul ciglio
Non che il mio stato, ti fei chiari, o figlio,
le luci al cielo, benedisse il figlio,
Questi voti al valor consacro, o figlio,
Che cor fu il tuo, Terigi, che consiglio,
fa cieco il guardo, né sostienla il ciglio,
dinanzi al franco sull'Isonzo il ciglio,
nuove leggi reggean, nuovo consiglio;
il veneto Lion perdea l'artiglio;
non ravvisi la madre? e il suo periglio
dunque ancora non parla al cor del figlio?
Contra le vele del fatal naviglio,
non osano di far lite e scompiglio
Solo increspa con placido bisbiglio
Qual robusto di fianchi alto naviglio,
estremo corse d'annegar periglio,
se di miglior piloto arte e consiglio
lagrime bagna, compatendo, il ciglio!
alle mie rote il giro e del mio figlio
Qui Cassin, che in me tutto affisse il ciglio,
non fe' più bello del veder periglio;
che amaro e largo le scorrea dal ciglio,
Pur venisti, gridava, amato figlio;
del tuo duro cammin vinse il periglio.
che il dito al mento e corrugata il ciglio,
Dalla fronte sublime e dal cipiglio
testimonianza il senno ed il consiglio.
Che delle Dee l'amabile consiglio
ma tu seristi a troppo gran periglio,
se tu da me non avessi consiglio. -
Ma priego voi che, a sí fatto periglio,
Ed el rispose: — Io mi maraviglio
Di ciò prese co’ savi suoi consiglio,
dissero ognuno: — Gli si dia di piglio,
Mandárla via, e poi non giro un miglio,
Quant’è un granel di senape o di miglio;
Mettere a fondo il campo azzurro e ’l giglio;
ch'io v'amo e v'amerò qual proprio figlio,
mio, prego, ed amorevole consiglio:
Pregovi or dunque, o mio famoso figlio,
e che nel mio materno util consiglio
che vedrete in tal pena e 'n tal periglio
ragione è ben che ciascun mio consiglio
scuopra a voi prima, come a padre il figlio:
di chiamar tosto il publico consiglio,
l'onor di tutti in quanto sia periglio,
e del primo valor posti in esiglio
che ciò fosse a tentar troppo periglio,
in pace dimorar, miglior consiglio;
padre ciascun di voi, fratello o figlio,
e pur fia realissimo consiglio
lo sprezzar per onore ogni periglio.
Taurino allor, che di Merlino è figlio
tutto informato dal divin consiglio
Colui che quanto vuole opra col ciglio
Il saggio Maligante, che fu figlio
famosissimo in arme, ma in consiglio
con parlar dolce e con allegro ciglio
ha quei più lunge poi di tal periglio,
Guanto nel sangue suo talor vermiglio,
Vien Gallinante poi, di Giron figlio,
che giamai fosse o d'arme o di consiglio,
ch'or piangeria, se con l'aurato giglio
Con Sismondo da poi, suo primo figlio,
che del sangue fraterno era vermiglio
perfidia, crudeltade e rio consiglio
si fece, udendo il subito consiglio;
disse: “Quando a Dio piace che 'l mio figlio
al comun peso, al publico periglio,
in sì mortale impresa e 'n tal periglio,
così dove scernea più gran periglio
di più innanzi passar prendea consiglio;
e passò alquanto dentro, ma il periglio
ché, se ben ne tornò 'l ferro vermiglio,
Ma in questo mezzo rivolgendo il ciglio
Riman sol Matagrante e 'l padre e 'l figlio,
avea 'l famoso re fatto vermiglio
Imonio il Provenzal passò dal ciglio
ove il re Lago e l'onorato figlio
giunti eran ambo all'ultimo periglio:
ch'è fuor d'impedimento e di periglio
di tornare alla guerra ivi consiglio.
“Or che attendete, o generoso figlio
Or, per darvi ragione del mio consiglio,
con disegno di gir dove il periglio
col piè pronto e la mano a far vermiglio
che 'l gran valor conviene al gran periglio.
muova il suo ferro e con più allegro ciglio,
sempre del sangue suo torna vermiglio:
che pronto ha in ogni parte il passo e 'l ciglio,
tosto ivi accorre al publico periglio:
il campo più che pria farsi vermiglio,
Stringe il tenero padre il giovin figlio,
la madre pia con lagrimoso ciglio
la vaga sposa avea d'un bel vermiglio
d'acquistar poca gloria in gran periglio,
E dir possa il più vil con fero ciglio:
- Quei son di Seguran la sposa e 'l figlio? -
che 'n verso madre tal conviene a figlio,
e mostrando ver lei pietoso il ciglio,
indi così dicea: “Possente figlio
così d'Euro e d'Oron faccian vermiglio
Così 'l soperchio pubblico periglio
no 'l lassa rimirar con lieto ciglio.
Né vi do per timor l'util consiglio,
ma per levarn'omai l'aspro periglio
Or non pensate voi che 'l sacro ciglio
il verace sentier col mio consiglio,
il desiato fin d'ogni periglio.
quel sacro spirto che creò il tuo figlio,
ove non sia di noi sì gran periglio
al cui tristo romor l'alto consiglio
né alcun vi fu ch'al subito periglio
Solo il gran Seguran con chiaro ciglio
de' suoi, ch'oppressi son, grave il periglio,
e tien pronta la man, l'occhio e 'l consiglio: