Rime di 'ile'

Trovate 206 rime per ile

bile
cile
cile
file
gile
ile
mile
pile
sile
stile
vile
voile
acile
acrile
alchile
amile
ancile
anile
aprile
arcile
arile
assile
astile
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badile
barile
benzile
bovile
brasile
butile
cabile
canile
caprile
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centile
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civile
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erile
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gratile
grecile
gricile
incile
manile
mantile
maschile
mensile
metile
monile
naftile
nitrile
ostile
ottile
ovile
pontile
porcile
pratile
propile
quantile
quartile
quintile
sciafile
scurrile
sedile
seimile
senile
sensile
servile
sestile
sottile
staffile
suttile
tequile
tionile
trafile
trafile
tremile
vanghile
vangile
vecchile
vernile
vinile
virile
acetile
afebbrile
arenile
atrabile
baciapile
benzoile
bimensile
bisestile
bracciantile
campanile
capofile
carbonile
carbossile
centomile
ciclostile
cinquemile
consortile
cumenile
diecimile
difenile
duemile
duomile
etossile
feminile
femminile
fontanile
fosforile
garzonile
giovanile
glutarile
idrossile
incivile
infantile
manabile
manfanile
megachile
mercantile
metossile
mezzadrile
minorile
miricile
monachile
nitrosile
notarile
novemile
octastile
ossidrile
ottomile
oxifile
pecorile
percentile
presenile
pretorile
propargile
provapile
puerile
quattromile
salicile
segnafile
serpentile
serrafile
serrafile
settemile
signorile
solfidrile
solfonile
sopranile
subfebbrile
subfebbrile
tenorile
uracile
uranile
vanadile
vedovile
vescovile
vidovile
viduile
acquamanile
ademprivile
antifebbrile
assessorile
cinquantamile
coprisedile
extrasottile
inframensile
isoamile
isonitrile
isopropile
mercatantile
podestarile
polifenile
polivinile
primaverile
seminarile
settimanile
tetraetile
ultrasottile
acrilonitrile
arcivescovile
indigeribile
litisconsortile
scaricabarile
petroliermercantile

500 endecasillabi classici rimano con ile:
Reca di bisso candido e sottile
il drappelletto nobile e gentile
Viene al suo cenno allor, sì come ha stile
E se'n cristallo limpido e gentile
ti rappresenti la mia fede umile
Se di perle e rubin ricco monile
contentati intrecciar la chioma umile,
già tuo fora l'onor, Timbrio gentile.
metro spiegato da felice stile
o qual cristallo limpido e sottile,
di nascondere in sé forma simile.
suol dar di non men bella alma gentile,
miserabil trofeo, spoglia servile.
fatto ala pompa del trionfo ostile
Di cinque perle un ordine sottile
A me però la tua par sì gentile
- Lavar la mano (ella gli dice) è stile
copre pensieri illustri abito vile.
tonder la lana ed abitar l'ovile.
sotto manto villan ninfa gentile
gradisci il sacrificio, ancorché vile,
- Deh! s'ancor per quest'aere, ombra gentile,
Stringendo tuttavia l'acuto stile
poi degli stami del bel crin sottile
disciolta allor, con rozzo ferro e vile
La chioma che, cresciuta, il feminile
chiuso un tuo prigioniero in carcer vile.
e tien pur sotto giogo aspro e servile
sdegnatrice d'ogni opra indegna e vile,
d'onorati pensier schiera gentile,
ritien costei maturità senile,
di mar sì vasto tributario umile.
così sprezzato ancor non fia'l suo stile,
e desta amore in ogni cor gentile.
Leonora, ch'onora ogni alto stile,
Dirà, che questa sua perla gentile
ch'al suo povero sen ne fè monile,
Amor dirà che'l paragone è vile,
raccolga angusto foglio, alma gentile,
adombri oscuro inchiostro, oscuro stile,
stridula voce, ignobil cetra e vile,
salvo il capo ch'è verde, a lui simile,
rossa la piuma e candido lo stile.
purpureo cigno e nobile e gentile,
se venale e plebeo divien lo stile,
vanno a contaminar l'onda gentile?
poeti il chiaro studio han fatto vile?
Voi mi deste l'ingegno e voi lo stile,
volgete, prego, ala mia cetra umile,
Occhi, in cui nutre Amor fiamma gentile
le catene d'amor, l'arco e'l focile? -
qual fia, che non adori, alma gentile
che di filar giamai stame simile
Non men che forte egli l'ordì sottile,
Di quel lavor la maestria fabrile
ch'è perfido, sacrilego e dannabile
non mescoli il carbuncolo potabile
Chi cupido è di suggere l'amabile
lussuria ottobre e pargoleggia aprile.
talché congiunto il tenero al virile
freddo ghiaccio divenga e cener vile,
fresca la rosa insu l'aprir d'aprile,
e tempra in guisa il peregrino stile
versa il suo spirto tremulo e sottile
Ma sovr'ogni augellin vago e gentile
presto si trova a corteggiarlo aprile;
di quanto ha di pregiato e di gentile;
ogni germe villan fatto civile,
gli circonda la gola aureo monile
van dele pompe sue spogliando aprile.
in aperta campagna o in chiuso ovile,
altri al'orecchie di lavor simile
chi di pomposo e barbaro monile
Chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile,
parte del poggio il corpo immondo e vile
ch'a lei ne vegna il precursor d'aprile.
del'alta costa un ventolin sottile,
a quella bocca ov'è perpetuo aprile,
il crespo dela chioma oro sottile.
liev'Aura, Aura vezzosa, Aura gentile
e la Dora, che d'or riveste aprile,
superbo il Mincio, il picciol Reno umile,
la Brenta, il Brembo e la Livenza e'l Sile
di lavor sì stupendo e sì sottile,
havvi intagliate da scarpel fabrile
Ne' quattro quarti intorno, onde il cortile
ape leggiadra o zefiro gentile,
fan ghirlanda ala chioma, al sen monile.
gemma di primavera, occhio d'aprile,
ciò ch'è per sé villan, rende gentile.
e d'ogni indignità purgando il vile,
dela destra v'accosta assai simile
e, poscia che con vel bianco e sottile
Con questo ragionar del piè gentile
Mi ferisce il suo stral, m'arde il focile,
poiché di furto e con insidia ostile
- Ahi ben d'ogni mortal femina vile
farallo invitto in ogni assalto ostile,
gloria cui non fia mai gloria simile;
che'n aspetto ne vien bravo e virile,
famiglia pastoral rustico ovile.
Passa colà, dove raccoglie umile
un sempreverde e giovinetto aprile.
lieto vi ride né mai varia stile
esser però non sa senon gentile
turbar il sole, inorridir l'aprile,
di natura e d'amor par ch'abbia a vile
intorno a quel cadavere gentile,
fargli la bara ambizioso aprile.
incurvaro le braccia in atto umile,
volge de' bassi oggetti al'esca vile
gemmato cinto o lucido monile;
dissimular non può l'esser virile
valor flagello e del'orgoglio ostile,
devessi effeminata e non virile,
valse solo a ferir la plebe vile,
onde stimata sei la più gentile,
spiegando in dolce e delicato stile
altro avrai che corona e che monile,
Ride Ciprigna e col bel vel sottile
Poi d'alabastro candido e gentile
già di ceneri sacre antiche pile,
Così ricopre a chi non sa suo stile
la superbia del cor d'abito umile.
esca onde trae la fiaccola e'l focile
d'Amor e d'Imeneo fiamma gentile.
Com'è, che d'ozio neghittoso e vile
Tu di vil plebe a seguitar lo stile
In altr'uom, gioventù non mai simile
Ma perchè tanto onor sembrasse vile,
Sì disse, e come de gli amanti è stile
In que' melati seni eccitar bile
Veder talvolta il mio Signor gentile
Sul tondeggiar dei muscoli gentile.
Di lei tu siedi: a cavalier gentile
Nè cavalier con l'alito maschile
Il teatro, la mensa in vario stile
Entro a rigide coltri il vulgo vile.
Entro a' melati petti eccitar bile
Casca ondeggiando tenero e gentile.
Brevi al cibo momenti. A voi non vile
Sul tondeggiar de' muscoli gentile.
Prossimo a lei. A cavalier gentile
Nè cavalier con alito maschile
Il teatro e la mensa in vario stile
Palpita nel bel petto un cor gentile.
Fora senza di ciò mal grata e vile.
Sciame d'api dorate al novo aprile
Io so che gli è possibile -
di natura e d'amor par ch'abbia a vile
turbar il sole, inorridir l'aprile,
esser però non sa senon gentile
lieto vi ride né mai varia stile
un sempreverde e giovinetto aprile.
Passa colà, dove raccoglie umile
famiglia pastoral rustico ovile.
che'n aspetto ne vien bravo e virile,
gloria cui non fia mai gloria simile;
Ahi ben d'ogni mortal femina vile
poiché di furto e con insidia ostile
Con questo ragionar del piè gentile
dela destra v'accosta assai simile
ciò ch'è per sé villan, rende gentile.
gemma di primavera, occhio d'aprile,
ape leggiadra o zefiro gentile,
di lavor sì stupendo e sì sottile,
liev'Aura, Aura vezzosa, Aura gentile
il crespo dela chioma oro sottile.
del'alta costa un ventolin sottile,
chi di pomposo e barbaro monile
altri al'orecchie di lavor simile
in aperta campagna o in chiuso ovile,
van dele pompe sue spogliando aprile.
gli circonda la gola aureo monile
ogni germe villan fatto civile,
di quanto ha di pregiato e di gentile;
presto si trova a corteggiarlo aprile;
Ma sovr'ogni augellin vago e gentile
versa il suo spirto tremulo e sottile
fresca la rosa insu l'aprir d'aprile,
freddo ghiaccio divenga e cener vile,
talché congiunto il tenero al virile
lussuria ottobre e pargoleggia aprile.
Chi cupido è di suggere l'amabile
non mescoli il carbuncolo potabile
ch'è perfido, sacrilego e dannabile
Non men che forte egli l'ordì sottile,
che di filar giamai stame simile
qual fia, che non adori, alma gentile
le catene d'amor, l'arco e'l focile? -
volgete, prego, ala mia cetra umile,
Voi mi deste l'ingegno e voi lo stile,
poeti il chiaro studio han fatto vile?
vanno a contaminar l'onda gentile?
se venale e plebeo divien lo stile,
purpureo cigno e nobile e gentile,
rossa la piuma e candido lo stile.
stridula voce, ignobil cetra e vile,
raccolga angusto foglio, alma gentile,
Amor dirà che'l paragone è vile,
ch'al suo povero sen ne fè monile,
Dirà, che questa sua perla gentile
Leonora, ch'onora ogni alto stile,
di mar sì vasto tributario umile.
ritien costei maturità senile,
poi degli stami del bel crin sottile
Stringendo tuttavia l'acuto stile
gradisci il sacrificio, ancorché vile,
sotto manto villan ninfa gentile
tonder la lana ed abitar l'ovile.
copre pensieri illustri abito vile.
Di cinque perle un ordine sottile
fatto ala pompa del trionfo ostile
miserabil trofeo, spoglia servile.
di nascondere in sé forma simile.
metro spiegato da felice stile
già tuo fora l'onor, Timbrio gentile.
contentati intrecciar la chioma umile,
Se di perle e rubin ricco monile
ti rappresenti la mia fede umile
il drappelletto nobile e gentile
Reca di bisso candido e sottile
intorno a quel cadavere gentile,
fargli la bara ambizioso aprile.
incurvaro le braccia in atto umile,
volge de' bassi oggetti al'esca vile
gemmato cinto o lucido monile;
dissimular non può l'esser virile
valor flagello e del'orgoglio ostile,
devessi effeminata e non virile,
valse solo a ferir la plebe vile,
onde stimata sei la più gentile,
spiegando in dolce e delicato stile
altro avrai che corona e che monile,
Ride Ciprigna e col bel vel sottile
Poi d'alabastro candido e gentile
già di ceneri sacre antiche pile,
Così ricopre a chi non sa suo stile
la superbia del cor d'abito umile.
esca onde trae la fiaccola e'l focile
Nell'organo così per molte file
Isola dell'Egeo, piombò simile
Conferiscono del regno. Era simile
Dipoi ne strinse amor, la più gentile;
La man che li creò! Coppia gentile,
Assaporar? Così spregiato e vile
Che uno stolto signore a te simile
Della pugna girar, quando le file,
Sì umìl, sì maestosa e sì gentile
Così risponde affabile e gentile:
Quanto in lei di sublime e di gentile
Il sembiante dell'uomo, esca gentile
Ma nulla di sublime e di gentile;
Quell'audacia magnanima che, a vile
Con la compagna sua, coppia gentile
Ed a' redenti suoi, morte simile
né più vitiato, né manco virile
che necistà lo caccia del suo ovile,
Chi mai non s’empie sua voglia insaziabile,
Ed allume di piuma, e del gentile,
Latte d’ asina, ch’è cosa sottile,
Non basterebbe lor, se fosse vile,
Fu ritrovato; per far l’empio umile,
Udite che trovò nel suo cortile.
con tutti e’ suoi parenti; e è credibile,
che chi vedessi gli parre’ impossibile!
che pure a dirlo par quasi incredibile!
Cerbin la guarda, e pargli che invisibile
Durò gran pezzo la battaglia orribile,
Cerbin, valente, famoso e terribile,
diliberossi al tutto esser vincibile;
desidrar mi facea quel che è impossibile.
dil balcio ch' è men arto et più accessibile
credo; et se pur ad alcun fu possibile
Un più bell', un più vago, un più gentile ;
In lui vedendo aspetto signorile,
Divien più che mai d'huom forte et virile
Perchè natura è sol d'amor gentile
Era huom sì degno il mio signor gentile,
Non hebbe in vita par o simile,
Et tal duon ti farò ch' unqua il simile
Il più bello, il più vago, il più gentile
Poi si ritien quel animo gentile
Bruttar le mani in sangue feminile
Cui disse il duca : « La fata gentile
Me ha ristorato, » et le mostrò il monile.
Ma Leon, ch'era saggio anco et virile,
Di quel Ruggier magnanimo et gentile,
Onde al conte n' andò quel re gentile
Dicendo: « O cavallier, è cosa vile
Et in cespuglio, benchè rozzo et vile,
Ch' ora havendo diposto il viduile
Velo si mostra vaga et signorile.
Un monstro che la terra mai simile
Et dice: « Ahi lassal che quel vile
Ama d'amor perfetto il suo simile.
Porpora bianca veste la gentile
Una girlanda in capo signorile
Che quel ch'è nato d'una stirpe vile,
Mai non può fare un atto signorile.
Et cerca con astutia feminile
Che la giostra durò sempre virile,
Hebbe il conte pietà di quel gentile
Sia come Giosuè forte et terribile ;
Chieggio, signor, qual vedi, et sei invisibile,
Fabri de l' armi par cosa impossibile
Era il lavor sì bello et sì sottile
Ma tu, figlio, tu fai misero e vile,
de' sereni miei dì!), questa gentile
in solitaria povertà non vile,
orrenda compagnia. Vi trova il vile
di francese guerriero è un cor gentile.
parlami 'l nome tuo, spirto gentile,
se nulla puote onesto prego umile. -
Le perle e il primo fior nunzio d'aprile.
Fragranze ama destar l'alba d'aprile.
Molle di pianto il dì sesto d'aprile
perch'io mangi, non manca su' stile.
ch’ io non ne vidi mai una simile,
Se di lei volete esser signorile,
il porco cominciò a diventar vile,
non sète in molte parti a lui simile:
come al degno pastor sovra l'ovile,
nasce da nobil animo e gentile:
giamai tal volta, e poi cangiando stile
regge anco l'Irta, cui nulla è simile
che fu sempre infinita, cange stile,
facendo il mio poder negletto e vile:
con vie più gran romor che nell'aprile
da' nuovi agnei dentro al serrato ovile
cercando scampo al suo sicuro ovile,
trall'usate erbe, paürosa e vile;
vedendo com'io vò negletto e vile,
ben che men del dever chiaro e gentile;
mai non surgesse oltr'all'usato stile
Né può biasmo sentir d'anima vile
ma di spirto pietoso e signorile
io qual chi sprezza, allo spietato stile
che voi con tutti noi sempre ebbe a vile,
che di breve terreno in nido umile.
vorrei versare in sì spietato stile
ch'avrà più di virtù che fiori aprile,
alma più ch'altra mai chiara e gentile,
quando il bisogno vien, qual pigro e vile,
ma de i miglior guerrier seguo lo stile;
e del re ricevete il prego umile:
del generoso spirito e gentile,
vie più che di magnanimo e virile;
e gli dice: “Signor chiaro e gentile,
rendo grazie infinite in atto umile;
restan confusi i duci e 'l popol vile;
suol cangiare il seren l'umido aprile,
che raro usa tener l'istesso stile.
né in ciò la spinse aurato e bel monile,
e così il giunse al suo più vago aprile,
Et ella in vista alteramente umile
poi de' verdi anni suoi passato aprile
che del paterno onor l'antico stile,
Dicendogli: “Io vi prego tutto umile,
che non vi sia da noi prendere a vile
del medesmo ave al collo aspro monile,
ch'ogni aguto ferir si tiene a vile.
ch'un sì famoso re sia fatto umile
all'orgoglioso odiar cangiando stile;
d'aver seco altra volta tenne a vile,
ché 'l velo è ora ben tanto sottile,
Io vidi quello essercito gentile
Qual di pennel fu maestro o di stile
mirar farieno uno ingegno sottile?
seguendo il cielo, sempre fu durabile.
e imperversando va la plebe ignobile,
primogenita figlia, e 'l suo monile
Era già da vicino il giorno orribile,
l'ultimo giorno e 'l tempo inevitabile
una strage crudele e miserabile
quegli un veltro a guinzaglio, e lunghe file
sí l'abborrí, che l'opera e lo stile
ancor egli è di dea. Giuno implacabile
Non avea questo re stirpe virile,
che fu poi di Quirino, e con l'ancile
furor le spira. Or le si fa monile
(che giovin era amabile e gentile),
ha de la morta gente il suo covile.
dicendo, - fior di gente antica e nobile,
non pasciuto leone un pieno ovile
ne sorge incontra. Assai di sangue ostile
Di te non tacerò, Cigno gentile,
mentre che de lo scudo il dardo ostile
vo' che ne tema. Un'anima sí vile
Orlando saggio, Orlando sí gentile
che 'n sue lode vorei d'Omero il stile.
Pàrtiti dunque, ché non è curabile
ogni altra peste creggio esser sanabile
amor sol è quel tòsco inevitabile
ch'Amon si mostra esser d'un braccio inutile.
ma verso un traditor fu vano e futile.
Amon è in terra, di giostrar poco utile;
né rendermi ragion che sia probabile,
vi trattarò da un asin venerabile.
Io crebbi, e crebbe il figlio; e mai né stile
nulla di pellegrino o di gentile
sotto diforme aspetto animo vile,
se ben me vedi in grave età senile,
né sí quest'alma è neghittosa e vile
che di morte magnanima e gentile,
e con uno e con duo del campo ostile,
sia di vulgare stirpe o di gentile:
al vincitor come di guerra è stile.'
Fassi inanzi gridando: 'Anima vile,
qual titolo di laude alto e gentile
e quanto è in lei d'altero e di gentile,
per gli atti ancor de l'essercizio umile.
con la povera verga al chiuso ovile,
a maggior opre e di virtú senile.
motto osa far d'accordo infame e vile,
Gli agni e i lupi fian giunti in un ovile
Cosí piuma talor, che di gentile
mai non si scorge a se stessa simile,
Or d'accesi rubin sembra un monile,
di questa chioma, or ch'a te fatta è vile?
vuo' portamento accompagnar servile.
de la battaglia, entro la turba ostile.
Disse ad Armida poi: 'Donna gentile,
ben hai tu cor magnanimo e virile;
Qui la tenera turba e la senile
si raccoglie al pastor del santo ovile.
come sanguigno e quasi voto ovile
scampi d'assalto d'empie fère ostile.
Io crebbi, e crebbe il figlio; e mai né stile
nulla di pellegrino o di gentile
Sotto difforme aspetto animo vile,
- A me non giá, che per usanza e stile
ma tu, ch'esser dovresti a' buon' simile,
- Menti, gridava, temerario e vile,-
non sdegni il fren di questa etá senile,
né sí quest'alma è neghittosa e vile.
che di morte magnanima e gentile;
non pur contra uno o due di schiera ostile,
o sia di regia stirpe o di gentile:
co 'l vincitor, come di guerra è stile:
Fassi innanzi gridando: - Anima vile,
Qual titolo di laude alto e gentile
a maggiori opre e di virtú senile.
motto osa far d'accordo infame e vile,
Gli agni e i lupi fian giunti entro l'ovile,
Cosí piuma talor, che di gentile
or d'accesi rubin sembra un monile,
la bionda chioma, or ch'a te fatta è vile?
piú converrassi un abito servile.
de la battaglia, entro la turba ostile.
Né giá venne a cercare o spoglia ostile
ma nobil moglie e stirpe alta e gentile,
ma pur non si smarriva il cor gentile;
l'ha cosí concio d'empia mano ostile:
e la fortuna che mutato ha stile:
E per piú doglia, d'empia mano ostile
che me disarmi, e 'n sí lungo ozio e vile
Però che troppo osava il cor gentile
gli fa co' doni in disusato stile.
ch'ei vinse in giostra, e d'òr cinto, e monile:
quasi da fonte, e ricca preda ostile
mentre è lunge il pastor del sacro ovile.
Entro a rigide coltri il vulgo vile.
E più mobile il senso e più gentile
Entro a' melati petti eccitar bile
Casca ondeggiando tenero e gentile.
E forse incisa con venereo stile
Brevi al cibo momenti. A voi non vile
Cura fia questa. A quei soltanto è vile
Sul tondeggiar de' muscoli gentile.
Prossimo a lei. A cavalier gentile
Nè cavalier con alito maschile
Il teatro e la mensa in vario stile
Palpita nel bel petto un cor gentile.
Fora senza di ciò mal grata e vile.
E avvisan tosto che così d'aprile
Ma che colori sono onde gentile
E'rosso o giallo oppure verde bile
Tu dici senza andar per il sottile
Come lo chiami questo nuovo stile?
E non ti senti neanche un poco vile
Perché il tuo posto è stare nel canile
per risultare un poco più credibile.
Per me, è qualcosa d'irresistibile
lo rendo più reale, più tangibile
chi fia tra i figli degli Achei sì vile
di voi più prodi, e non fui loro a vile:
Brisëide menò, guancia gentile,
Partì, ciò detto; e lui quivi di bile
bile avvampasse, e un indolente vile
Teucro, alle mani nelle prime file,
stassi alle navi a digerir la bile.
resistenze si slancia entro l'ovile:
Come de' Teucri sbarattar le file
mia vasta reggia, mi recida ostile
ferro l'assalse, e della man gentile
dodici altri ne serra il gran cortile
quinci e quindi seder dense le file
campo sedute comparìan le file.
di finissimo lino una sottile