Rime di 'inse'

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cinse
cinse
finse
finse
minse
pinse
pinse
scinse
spinse
spinse
stinse
stinse
strinse
strinse
tinse
tinse
vinse
vinse
accinse
accinse
astrinse
attinse
attinse
avinse
avvinse
avvinse
confinse
constrinse
continse
convinse
convinse
costrinse
costrinse
depinse
dipinse
dipinse
discinse
dispinse
distinse
distinse
distrinse
effinse
estinse
evinse
impinse
incinse
infinse
infinse
intinse
precinse
recinse
recinse
respinse
respinse
restrinse
riattinse
riavvinse
ricinse
ricinse
rincinse
ripinse
ripinse
rispinse
rispinse
ristrinse
ristrinse
ritinse
ritinse
rivinse
rivinse
sospinse
sospinse
stravinse
stravinse
succinse
circoncinse
circumcinse
riattinse
riavvinse
riconvinse
riconvinse
ricostrinse
ricostrinse
ridipinse
ridipinse
ridistinse
ridistinse
risospinse
risospinse
semicinse
sopravvinse
suddistinse
autoconvinse
contraddistinse

381 endecasillabi classici rimano con inse:
e'n più discorsi il suo parlar distinse.
l'età del vago e la beltà dipinse
e con sacri protesti il patto strinse
persuase, promise e la sospinse
Trattò seco allianza e voler finse
perché quando a levarle egli s'accinse
Tentò le preci, usò le forze e strinse
Egli per l'ampia scala il passo spinse
Poi, chiamandolo a nome, il brando strinse
coltolo in vasel d'or, la man v'intinse
Poiché l'impure fiamme il sangue estinse
Degli occhi il lume in un balen s'estinse
e'l vivo latte arrubinando tinse
Senz'altro dire allor la spada strinse
Adone il pugno iratamente strinse
mentre la bruttarella a lui si spinse
Un tratto pur l'impazienza il vinse,
e'l proprio spirto ad animarlo astrinse.
Al miracolo estremo alfin s'accinse
Or, poich'entrambo aviticchiati avinse
che per scoter colui non sene scinse,
L'ordito intrico in guisa tal si strinse
violando di rosa, il volto tinse
nel bel rubino i bei rubini intinse.
rugiadoso cristallo in man si strinse.
Amor le faci e le quadrella intinse.
in note più ch'angeliche distinse;
ella o che non s'avide o che s'infinse,
che la lampa minor sorgendo estinse,
di purpureo color l'alba dipinse
ogni suo sforzo a cotant'opra accinse;
L'una allor si riscosse e l'altro tinse
un sospir che lo spirto in aura strinse
Fuor del boschetto alfine il passo ei spinse
Vaga nube d'argento ambo ricinse,
che non più forte vite olmo mai strinse,
Fu così stretto il nodo, onde s'avinse
Pito in leggiadri articoli distinse
Pito, ministra sua, d'ambrosia intinse
Sì disse e Pito il persuase e vinse,
il cui puro candor l'avorio vinse,
dela spoglia importuna il peso scinse;
per un bacio involarne oltre si spinse.
Non fu, non fu Nessun che mi costrinse
Perfida, quelche la mia luce estinse,
Né meraviglia fia, se m'arse e vinse,
Qual invidia al bel furto oimé! vi spinse
ditemi chi d'amor la luce estinse?
Deh, se mai di pietà forza vi strinse,
Questo fiume vicin che già si tinse
nel giorno istesso che'l cinghial l'estinse,
Questo medesmo mar, che'l lido cinse,
la testa e di cader quasi s'infinse,
scioccamente ridendo, oltre si spinse
senza riguardo alcun, seco si strinse;
Amor in somma in cotal guisa il vinse
che per non mai si scior seco si strinse.
quel borea istesso che'l tuo legno spinse
anco a prender qui porto il mio costrinse.
Ch'a mezzo il favellar gemiti spinse.
Ma l'Italico re tra' lombi spinse
Di vita uscì, tanto dolore il vinse
Al nobil collo un duro laccio avvinse;
Magnanimo garzon l'angoscia vinse
Ottoman passa, ed ei l'acciar sospinse
Durar sì forte: nè lassezza il vinse
Saggio pennello i dilicati finse
Là dove il lusso incantator costrinse
Spiagge la predatrice Africa spinse.
Che la noia e l'amore ambo vi strinse
Durar sì forte: nè lassezza il vinse
Dell'arbitra sagace o i nodi strinse;
Pito in leggiadri articoli distinse
Vaga nube d'argento ambo ricinse,
ogni suo sforzo a cotant'opra accinse;
di purpureo color l'alba dipinse
in note più ch'angeliche distinse;
rugiadoso cristallo in man si strinse.
violando di rosa, il volto tinse
Al miracolo estremo alfin s'accinse
mentre la bruttarella a lui si spinse
Adone il pugno iratamente strinse
Tentò le preci, usò le forze e strinse
perché quando a levarle egli s'accinse
Trattò seco allianza e voler finse
persuase, promise e la sospinse
il cui puro candor l'avorio vinse,
Né meraviglia fia, se m'arse e vinse,
Deh, se mai di pietà forza vi strinse,
Questo fiume vicin che già si tinse
Questo medesmo mar, che'l lido cinse,
la testa e di cader quasi s'infinse,
scioccamente ridendo, oltre si spinse
senza riguardo alcun, seco si strinse;
Amor in somma in cotal guisa il vinse
Il fero sdegno che a lottar mi spinse
La favolosa Grecia a noi dipinse
Ci condannò? Solo ei quaggiù ne spinse
Favoleggiata Dea che in Ida vinse
Parte de' numi, ad innalzar ti spinse
Fecce, nemiche della vita, spinse
Meraviglioso lume. Ei sì mi strinse
Che se eserciti contro altrui giù spinse,
più dì, porchè il desio, che a errar me spinse,
so li opponea; ma il desiderio vinse.
sì che non si vedeva, et non se estinse,
Sì che, signor, se mai pietà te avinse
Che se mai lauro o quercia tempie cinse
Non però a te la gloria ancora estinse
Onde con furia adosso se le astrinse
Et petto et reni al buon Rynaldo cinse,
Lor sì presto morir, il cor gli avinse
Che morte in la lor anima dipinse
Si demostrò che venti o più ne vinse
Nanzi ch' ei si straccasse e in terra spinse.
Del gran pittor che quella sala pinse
Et non nati anco naturali effinse.
Giunto Ullino su l'erta, il guardo spinse
indissolute la nemica avvinse;
angle temprati, e l'ire tutte estinse.
la riverenza, la virtù che strinse
La santa immago sua tutta precinse.
Palleggiando la clava. Al petto strinse
e con la sua bontade al fine il vinse.
Col suo valore il mio furore estinse
con poca compagnia troppo mi spinse
ove il mio buon voler fortuna vinse.
Sì come il cacciator ch'al vespro cinse
ch'al mattin ritrovare il cor si finse
e con securo andar leve s'accinse;
di Lancialotto come amor lo strinse;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Lo collo poi con le braccia mi cinse;
Quel color che viltà di fuor mi pinse
e domanda che colpa qua giù 'l pinse;
gocciar su per le labbra, e 'l gelo strinse
Con legno legno spranga mai non cinse
cozzaro insieme, tanta ira li vinse.
ch'i' fe' di me quando 'l dolor mi vinse;
al suo collegio, e 'l collegio si strinse;
La dolce donna dietro a lor mi pinse
sì sua virtù la mia natura vinse;
che là sù vince come qua giù vinse,
sempre dintorno al punto che mi vinse,
a poco a poco al mio veder si stinse:
che 'l temon fuori e 'l temonier ne spinse;
tanto sol ne sorbí quanto n'attinse.
Mercurio, ad eseguir tosto s'accinse
del suo mirto materno il crin si cinse.
come promesso avea, la resse e spinse.
che di Cècrope i figli a dar costrinse
Questi subitamente armando spinse
con súbito tumulto si ristrinse.
dato di piglio, incontro a lor si spinse.
con Volcan suo marito si ristrinse
distaccossi dal fianco, e lui ne cinse.
cacciogli il ferro ne la strozza, e spinse.
Glie n'appuntò nel gorgozzule, e pinse
Messapo i suoi cavalli avanti spinse,
con gran forza il suo dardo, e 'l brando strinse
E con queste parole il ferro spinse,
e 'l terror ne la fronte, a lui si strinse.
al ciel rivolse, e seco si ristrinse:
e via spronando a tutta briglia il pinse.
vide le schiere, in forma si ristrinse
Macchina con tant'impeto non pinse
la sua forma invisibil d'aria cinse
Umane membra, aspetto uman si finse,
Ma il prence infuriato allor si strinse
adosso a quel villano, e 'l ferro spinse.
restò presa d'Amor, che mai non strinse
laccio di quel piú fermo onde lei cinse.
Di santo sdegno il pio guerrier si tinse
quel Tancredi son io che 'l ferro cinse
e in sua virtute i suoi rubelli vinse,
ed altrettante il nudo ferro spinse
Qui tacque; e 'l cor le si rinchiuse e strinse,
Viensene al loco ove Rinaldo vinse
per via ch'esser d'Alcide opra si finse;
Abila quinci e quindi Calpe spinse;
que' duo vedere e in sé tutta si strinse;
fortune fu maggior che quando vinse.
pendente, e sotto al buon latin si spinse.
sospese Alcide il gran gigante e strinse,
E qui si tacque, e di rossor si tinse
ché via piú stretta ei rilegolla e cinse.
e la sua forma d'aria intorno ei cinse,
Membra ed aspetto uman compose e finse,
Lasciâr questi Semeto, il qual si tinse
poi d'aspro assedio i nostri intorno ei cinse.
Disdegnando Tancredi allor si spinse
addosso a quel villano, e 'l ferro strinse.
Perdere omai non può, ché certo vinse
ma quella fiamma che turbollo e vinse,
S'altri poi la menzogna ornando finse,
restò presa d'amor, che mai non strinse
Di santo sdegno il pio guerrier si tinse
quel Tancredi son io, ch'il ferro cinse
e 'n sua virtute i suoi ribelli vinse,
ed altrettante il ferro in sangue tinse
Argante co' fratelli alfin si strinse,
che tutto è nero, ed egli in rosso il tinse,
chi lor fece, imitando, impresse e finse;
e poi l'un cerchio a l'altro intorno cinse:
Viensene al loco in cui Riccardo vinse
que' duo vedere, e in sé tutta si strinse.
non era sciolto, e quel che a' piedi il cinse.
Qui tacque; e 'l cor le si rinchiuse e strinse,
che tutte un duce suo lo vide e vinse:
dove Menfi di tempio i mostri cinse,
fortune fu maggior che quando ei vinse.
quanti il gran re quivi nutrinne e cinse.
a cui passò l'usbergo e dentro ei spinse
e molti che il timore in prima vinse,
e tutte a sé rapite a Dio le strinse.
di Puglia i Greci, e di Sicilia ei spinse,
e liberò mezza l'Italia, e vinse
la spada e sotto al cavalier si spinse,
sospese Alcide il gran gigante e strinse,
e 'n Germania l'Europa e 'l mondo ei vinse.
Là dove il lusso incantator costrinse
Spiagge la predatrice Africa spinse.
Che la noia e l'amore ambo vi strinse
Durar sì forte: nè lassezza il vinse
Dell'arbitra sagace o i nodi strinse;
Che ad Alfonso congiunta i campi cinse
D'armati e d'armi, e la cittade strinse.
E non usato ardire allor che vinse
L'esercito infedel che Baja strinse.
Però finchè il suo fral morte non vinse,
Che terzo Alfonso quindi il manto cinse,
Così le idee della gran mente ei spinse,
Gli cinse allor che contro Spagna spinse
Africa le sue furie, ed ei le vinse.
L'istessa sede di quel regno cinse
Quella ove l'armi il fier Rodrigo() spinse,
Il Lionese, cui giammai non vinse
Ma Noto alfin l'ire raccolse e strinse
L'onda così, che oltre le navi spinse.
Toscana intera sovra il ponte vinse,
Con quel nuovo poter che a lui si strinse
E, Dimmi, grida, chi l'acciar qui spinse
la Dea s'assise, colla manca strinse
daran volta gli Achei. Sì disse; e strinse
ma udii che ogni altro di valore ei vinse.
al paragon dell'armi, e tutti ei vinse,
se vano feritor non mi sospinse
in sembianza d'Enea; d'Enea le finse
contra l'illustre Sarpedon sospinse
colla strage di molti, oltre si spinse.
de' giovani Cadmei, tutti li vinse
ma non torto parlar, sì ch'ei respinse
lo stesso figlio della Dea sospinse
con forza immensa lo rotò, lo spinse
altamente adirata un fero spinse
del nostro campo. - Così detto, spinse
or voi ne dite chi primier si spinse
e quei riverso nella polve strinse
che in questo stato io t'abbandoni. - Il cinse
contro l'alta muraglia, e vi sospinse
dello scudo, che pur lo risospinse,
sì ch'egli cadde nella polve, e strinse
de' cavalli il flagello e li sospinse
dell'armi il vincitor; ma gli si spinse
le mani, e il vino rosseggiante attinse.
perdé l'impeto e l'ira che la spinse.
colla destra immortal lo risospinse,
tra le file vicino gli si strinse,
in un lago di sangue, oltre si spinse
queste parole: s'avvïò, si spinse
Tra gl'innanzi l'eroe quindi si spinse,
ne squarciò gl'intestini. Ei cadde, e strinse
Disse, e gridando i corridor sospinse.
le guerriere faville Apollo spinse
la sua lancia dall'Ida mi sospinse,
romor le forze s'accozzâr. Si strinse
le intestina, e mortal nube lo cinse.
Così dicendo, a Drïope sospinse
de' cadaveri opposti, e li respinse,
di caligine tutto si ricinse.
dal certame lo trasse, e via lo spinse.
terror gl'ingombra: ma l'interno vinse,
mai nella folla, e sempre oltre si spinse,
amoroso avventossi, e nulla strinse,
ischivar delle bighe. Ivi si spinse
dei risonanti portici lo spinse.
Con simil fola leggermente vinse
Si piagneva, in cui Venere mi spinse,
E i bei calzar sotto i piè molli avvinse:
Poscia che l'acqua non salata attinse,
Girèi macigni, a cui Nettun lo spinse,
Dalle mani il timon, fuori ne spinse.
Con lei me solo a dimorar costrinse,
Doni offerti alla dea, con cui la vinse.
Me, che lasciava Troia, il vento spinse.
Mezzo il candido latte insieme strinse,
Greco ed imbelle, che col vin mi vinse.
L'otre nel fondo del naviglio avvinse
La vidi appena, che pietà mi strinse,
Cui di dolce d'amor nodo si strinse
re, Agamennòne, qual destin ti vinse,
Giasone stava, di sua man la spinse,
Detto così, la tunica si strinse
Far vela volle per la Libia, e finse
Finché la notte decima mi spinse
Che rattissimo ad Itaca mi spinse.
Ei, che in Egitto, per mio mal, mi spinse
Il mar, che tutti gl'inghiottì, sospinse
Le torse altrove. Ulisse intanto strinse
E del biondo licor l'unse, ed il cinse
che di lei vide, ch'a morir lo spinse;
venne, e sì l'ira e sì il dolor lo vinse,
Rotta la lancia, quella spada strinse,
dove toccò, sempre in vermiglio tinse
non seppe far; che i suoi nel fosso spinse,
tutto il gran fosso, ma il fuoco restrinse,
pur rilevato al fin la spada strinse,
voltò il cavallo, e vêr Grifon si spinse.
E sì tre volte e più l'ira il sospinse,
ove di sangue la spada ritinse,
Ma la ragione al fin la rabbia vinse
tutte le genti all'ordine ristrinse.
adosso il resto ai Saracini spinse,
si doveano a Grifon che 'l tutto vinse,
Martano che Grifone esser si finse,
e il ben guernito stocco a quelle cinse,
e fermò alquanto: e in fretta poi lo spinse
e di lor sangue insin all'elsa tinse.
e un altro in guisa con la spada cinse,
Poi che fu armata, la spada si cinse
e qua e là tre volte e più lo spinse,
e poi, sfidando il Saracino, strinse
girossi, e nel girare il pugno strinse,
ferì il destrier che 'l Saracino spinse.
per opra di costui mio padre vinse;
se non quanto volea costui, non spinse.
suoi meritarlo, un dì col re si strinse
L'ira multiplicò sì, che li spinse
Alceste contra il re la spada strinse
Il dì seguente la sua armata spinse
Indi Orlando col duca si ristrinse,
tutta Biserta poi d'assetio cinse,
Gli sproni il conte Orlando a Ruggier strinse,
e Carlo al fianco la spada gli cinse.
e buon Ruggier, che Rodomonte cinse:
e con tutta sua forza ivi lo strinse.
ginocchio e all'altro attraversògli e spinse;
Vincitore Alexandro l'ira vinse,
L'ira Tydëo a tal rabbia sospinse,
ché nel finir la bocca in modo strinse
Rinaldo tutto nel viso si tinse
ma non potea, tanto il dolor lo vinse
Rizzossi in sulle staffe, e 'l brando strinse,
e fu tanto la rabbia che lo vinse,
col piè ferrato, indi la lancia strinse.
che 'l divino architetto in sè dipinse,
Così l'arte divina insieme avinse,
E col denso di lui l'acque distinse
e quelle acque da queste allor distinse.
in due gran lumi e 'n altri ancor distinse.
E la Grecia i suoi mostri ancor ci finse,
non Aquila sublime in ciel dipinse
che 'n tante forme figurollo e finse,
in fare i nomi, e fabricolli e finse.
che poi di raggi adorno il sol distinse.
E conoscer non volle, o pur s'infinse,
e 'n sì varie maniere anco distinse.
di temeraria nave, e ci dipinse
Quel con faccia di cane altrui dipinse
Ma in questa guisa forse ella dipinse
questa mole, che l'ossa intera avinse
e il gran dolor le lagrime respinse.
inorridillo il gelo, e si restrinse,
o la virtù trapassò il segno, o il spinse
e l'euboiche procelle ardito vinse.
l'asta crollò, tre volte al corso spinse
fu al colpo impenetrabile e 'l respinse.
vedendo il colpo, di pallor si tinse.
colle robuste braccia il collo strinse,
che i messaggi assicura, alfin la vinse.
il Cleoneo maggior leone estinse.