Rime di 'into'

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cinto
finto
minto
pinto
plinto
quinto
scinto
spinto
sprinto
stinto
strinto
tinto
vinto
accinto
attinto
avinto
avvinto
confinto
continto
convinto
costrinto
depinto
dipinto
discinto
dispinto
distinto
distrinto
effinto
elminto
estinto
evinto
giacinto
iacinto
impinto
incinto
infinto
intinto
istinto
maltinto
precinto
procinto
recinto
respinto
ricinto
rincinto
ripinto
rispinto
ristrinto
ritinto
rivinto
smerinto
soccinto
sospinto
stravinto
succinto
circoncinto
circumcinto
indistinto
inestinto
laberinto
labirinto
riattinto
riavvinto
riconvinto
ridipinto
ridistinto
risospinto
semicinto
sopravvinto
suddistinto
terebinto
ultraspinto
variopinto
autoconvinto
contraddistinto
nematelminto

500 endecasillabi classici rimano con into:
qual servo il tien sott'aspro giogo avinto,
poiché pur una volta ella l'ha vinto
Ma s'avien che, dal'Ira a terra spinto,
cede al'ombre notturne e cade estinto,
dal cortese pensier ti fia dipinto.
di me mai sempre il simulacro finto
che diceva acclamando: - Ha vinto, ha vinto! -
udissi un mormorio chiaro e distinto
bottonato nel petto, in mezzo cinto
e con aurei cordon da' fianchi avinto,
Veste due volte insanguinato e tinto
reggon pendenti d'indico giacinto
cerchietti d'or di bei zaffir distinto.
d'una schietta granata il labro tinto.
ciascuna il piè calzato e'l capo cinto;
l'ordine a fila a fila è ben distinto.
qual tergo di dragon tutto è dipinto.
ch'alternamente a bianco e brun distinto
perché veggio di stelle un labirinto
che fosti in ceppi ed in catene avinto
E per venire ad un parlar distinto,
innocente il dichiara ancorche'l cinto
Contando a tutti il caso allor distinto
Quest'era Adon che poich'a terra spinto
e che sia'l suo per altro incendio estinto? -
come consente Amor di restar vinto?
mostra nel'atto il gemito distinto.
che piagne il caro maschio in rete avinto
amoroso mistero è sculto e finto:
O ch'io sia inuna o in altra guisa estinto
ch'io non vo già, se per amor fui vinto,
Con l'oro ebbi il destriero e, d'armi cinto,
onde, d'atro livore il ciglio tinto,
e dritto là dov'è il bel corpo estinto
Dal freddo cerchio dela dea di Cinto
in un pratel di mille fior dipinto
vaga ninfa di Menalo o di Cinto.
al'andar, al parlar fallace e finto
dal moto stanco e dal letargo vinto,
sembra, vie più ch'addormentato, estinto.
il feroce motor del cerchio quinto
gli dà più certo aviso e più distinto,
vi sovragiunge il biondo arcier di Cinto.
dal dolor, dal furor trafitto e vinto,
non sapendo però ch'è l'anel finto;
lo stupor del letargo intutto è vinto.
e si ritrova in auree funi avinto
languirà, piangerà, né però vinto
e di sangue real bagnato e tinto
Ma che fia di costei, veduto estinto
avrà l'Africa corsa e'l mondo vinto,
e d'illustri trofei fregiato e cinto,
promosso poi con titolo di Quinto,
groppo di gemme in cima il tiene avinto
Manto che'l fior de' lucid'ostri ha tinto,
Lascia i bei studi e prende a guerra accinto
il nome lasceran sculto e dipinto.
scorgerai d'altri lumi intorno cinto,
vedrai dapresso ogni atomo distinto,
più che se per parlar fusse distinto.
ti veggio in fronte ogni pensier dipinto
con fatal precipizio a terra è spinto.
Chi crede averlo o soggiogato o vinto
Que' lini istessi, in ch'io fui prima avinto,
Quelle catene ond'io son preso e cinto
Nacque nel nascer mio, né fia ch'estinto
tutti son di diamante e di giacinto.
e di materia e di lavor n'è vinto.
in sembianza di barca al lido avinto.
vi si vedea, l'un vero e l'altro finto.
talch'un giardino in duo giardin distinto
fortunato natal v'appar distinto.
che l'esser dal parer quasi n'è vinto.
dela diva del loco è sculto e finto,
prese a giocar con l'Interesse e, vinto,
e dala Rabbia e dal Furor sospinto,
Indi da me scacciato e'n faccia tinto
Presago già, benché confuso e vinto,
Chi diria che di sangue, oimé! dipinto
Ancor non eri, o bell'Adone, estinto,
mira testesso in questo sen dipinto. -
Se pitture vuoi pur, vero e non finto
v'ombreggiò sì, che'l ver dal'ombra è vinto
degli amori celesti, in esso è finto.
il muro a varie imagini è dipinto.
parea fatto sepolcro al lume estinto.
e'l mondo pien di nebbie e d'ombre tinto
tutto di smalto, in mezzo è di giacinto,
Appo tante e tai gemme ond'è distinto,
Nel'ampio tetto un ciel sereno è finto,
non tene caglia no, ch'a ciò son spinto
dala beltà che m'ha legato e vinto
va tessendo a sestesso il labirinto.
e quasi verme di bei stami cinto
ecco il forte campion che'l mondo ha vinto,
ed hai di Psiche il tant'orgoglio estinto?
quant'io t'impongo ad esseguire accinto?
di macchie il collo a più ragion dipinto,
mostra l'ali fregiate e'l dorso tinto.
dala fame ad uscir per forza è spinto,
verrà che ceda al vero oggetto il finto? -
magica benda, il mio aversario è vinto,
che tiene il mio splendor di nube cinto?
Così nuvolo ancor di raggi cinto
ma se l'una è trattata e l'altro è spinto
Così spada lucente, arco depinto
e lascionne di sangue il campo tinto.
tanto poi dal'effetto il grido è vinto,
Or vinto il giglio è dala rosa, or vinto
Il ligustro di porpora è dipinto,
Un rossor dal candor non ben distinto
quel lume altrui che'l maggior lume ha vinto,
l'estinse pria, poi ravivollo estinto.
di scorno spesso e di vergogna tinto;
Armasi Adon, da folle audacia spinto,
Già del'arco essecrando il collo ha cinto,
il curvo corno ha dopo'l tergo avinto
dele glebe del'Indo il pregio ha vinto,
l'usato suo splendor le mostra estinto.
dela notte d'averno è sparso e tinto
vo' flagellarlo in duri nodi avinto
le foglie del'alloro e del giacinto.
nel freddo cerchio suo la dea di Cinto.
Nel viso di Lieo ride dipinto
Tien nela destra il tirso e d'edre avinto
Di caspia tigre attraversato e cinto,
Tosto che quel bel viso io vidi tinto
corsi a recarmi in braccio il mio Giacinto
Ma poich'ogni opra alfin nel corpo estinto
sicome anco in beltà non ne fu vinto,
così non cede Pampino a Giacinto.
Là've dal'erba tremula indistinto
di vario musco il margine dipinto
sì d'alti sassi incoronato e cinto
per celebrar l'essequie al caro estinto,
sorge col crin confuso e'l sen discinto
giace ancora il suo ben di sangue tinto,
per le note cagion, la Dea di Cinto,
lasciaro già d'accompagnar l'estinto.
pardo leggiadro a ricca corda avinto;
dal'omero gli pende al fianco cinto,
con purpureo carcasso insieme avinto.
sicom'iride in ciel, tutto è dipinto;
l'altra d'un vago vezzo il collo ha cinto
di varie macchie a più color dipinto.
al destro assalitor che l'avea cinto,
fu per caderne anch'egli, indietro spinto.
fusse l'altier, già poco men che vinto,
or respinge il nemico, or n'è respinto,
né si distingue il vincitor dal vinto.
l'altero idalgo umiliato e vinto,
visto Olbrando l'insubre a pugna accinto,
e di banda purpurea il petto cinto.
Tre catene ha la destra e quindi avinto
siché qualora il manco braccio è spinto,
pur come voglia, ale vendette accinto,
da sei scudieri accompagnato e cinto
stellata d'oro in un rossor mal tinto.
tien del gran Giove il fulmine dipinto.
E mentr'ella a ferirlo ha il ferro accinto
- Che fai che fai? (le dice) eccomi estinto,
Morto m'hai già, nonch'abbattuto e vinto
s'ha l'albergo lassù nel cerchio quinto,
s'esser non vuol anch'egli in guerra vinto.
ed allargar del'universo il cinto,
Pianse dolente, e se medesmo; or vinto
Mirasi poi da gran furor sospinto,
Non onor popolar l'armi m'han cinto,
Non altramente da cordoglio è vinto
Vede sbranati i fieri tori, e tinto
Col sonno il cor da l'amarezza vinto,
In sogno l'ombra del consorte estinto.
Nè di neve, nè d'ostro il viso tinto!
Così dicea; ma l'infelice estinto
Allor Sangario ambe le guancie è tinto
Muto riguarda, e da furor sospinto
Poi che dannato, ed al parente estinto
Casca de l'Asia ogni potere estinto.
Il nostro pregio rimarrassi estinto.
Volgendo afflitto da sua fè sospinto
Presso il feretro del signore estinto;
Sì de la vita e del gran santo estinto
Ed ella rilucea d'alto giacinto.
Mesto Ebram da la sua fe sospinto;
Chiuda, o a molti colori oro dipinto;
Ecco a molti colori oro distinto,
Cavalier, tu m'hai ben vinto! -
di scorno spesso e di vergogna tinto;
Il ligustro di porpora è dipinto,
Così nuvolo ancor di raggi cinto
dala fame ad uscir per forza è spinto,
mostra l'ali fregiate e'l dorso tinto.
va tessendo a sestesso il labirinto.
dala beltà che m'ha legato e vinto
Appo tante e tai gemme ond'è distinto,
parea fatto sepolcro al lume estinto.
il muro a varie imagini è dipinto.
degli amori celesti, in esso è finto.
Se pitture vuoi pur, vero e non finto
mira testesso in questo sen dipinto. -
Chi diria che di sangue, oimé! dipinto
Presago già, benché confuso e vinto,
dela diva del loco è sculto e finto,
che l'esser dal parer quasi n'è vinto.
fortunato natal v'appar distinto.
tutti son di diamante e di giacinto.
Quelle catene ond'io son preso e cinto
Chi crede averlo o soggiogato o vinto
con fatal precipizio a terra è spinto.
più che se per parlar fusse distinto.
vedrai dapresso ogni atomo distinto,
scorgerai d'altri lumi intorno cinto,
il nome lasceran sculto e dipinto.
avrà l'Africa corsa e'l mondo vinto,
languirà, piangerà, né però vinto
lo stupor del letargo intutto è vinto.
non sapendo però ch'è l'anel finto;
dal dolor, dal furor trafitto e vinto,
gli dà più certo aviso e più distinto,
il feroce motor del cerchio quinto
dal moto stanco e dal letargo vinto,
al'andar, al parlar fallace e finto
in un pratel di mille fior dipinto
onde, d'atro livore il ciglio tinto,
amoroso mistero è sculto e finto:
mostra nel'atto il gemito distinto.
come consente Amor di restar vinto?
innocente il dichiara ancorche'l cinto
perché veggio di stelle un labirinto
qual tergo di dragon tutto è dipinto.
reggon pendenti d'indico giacinto
bottonato nel petto, in mezzo cinto
udissi un mormorio chiaro e distinto
di me mai sempre il simulacro finto
dal cortese pensier ti fia dipinto.
cede al'ombre notturne e cade estinto,
poiché pur una volta ella l'ha vinto
dela notte d'averno è sparso e tinto
le foglie del'alloro e del giacinto.
Nel viso di Lieo ride dipinto
Di caspia tigre attraversato e cinto,
sicome anco in beltà non ne fu vinto,
Là've dal'erba tremula indistinto
di vario musco il margine dipinto
sì d'alti sassi incoronato e cinto
lasciaro già d'accompagnar l'estinto.
dal'omero gli pende al fianco cinto,
sicom'iride in ciel, tutto è dipinto;
di varie macchie a più color dipinto.
al destro assalitor che l'avea cinto,
né si distingue il vincitor dal vinto.
da sei scudieri accompagnato e cinto
stellata d'oro in un rossor mal tinto.
Che fai che fai? eccomi estinto,
ed allargar del'universo il cinto,
Tra femminili amor corruppe, e spinto
Vinto nemico è per metà sol vinto.
Stuol de' redenti miei seguìto e cinto
Esalò sospirando: O tu, che cinto
Nel bel loco balzò. Qual lupo spinto
Soggiorno tuo non fu munito e cinto
La violetta, il croco ed il giacinto
Chi lui disubbidisce, e lunge spinto
Satán da lungi apparve intorno cinto
Che d'un subito colpo infino al cinto
Opra a compir, d'onnipotenza cinto,
Il Creator di nuova gloria cinto
Alquanto vo: da interna forza spinto
Più che non fu da greci vati pinto
Sbigottimento in sè ritorna, e, vinto
Da troppo amore e da que' vezzi vinto
Egli avrà con ragion. Seguìto e cinto
Rispose el Grasso: «Tu debbi aver vinto .
Disse Filippo: «Come un uon dipinto
Ne’ quai son io in sì dolce laberinto,
Di questo tuo trattato, qui distinto.
Dal mio voler, nè che tu m’abbi vinto:
Se non che di saper vero e distinto
strani e scuri, n’andrò pensoso e vinto,
come in esilio cacciato e sospinto.
Onde dalla vergogna et furor spinto
Hebbe lo Hyspan con ambe braccia avinto.
Da cotanta pietà, signor mio, vinto,
Fa che 'l nimico mio da te sia estinto,
Che se un da l'altro havesser ben distinto
Si sapria quale da Ruggier fu vinto,
Col brando in man ne l'altrui sangue tinto,
Da zelo ardente et sdegnosa ira spinto.
di larga piaga al fiero e non mai vinto
fatto sicuro della vita, e vinto
avean le salme d'alcun altro estinto,
L’amor del bene scemo; ed entro al quinto
vedendo lo scaggial ch’e’ porta cinto,
Poi mostrò un ferro in sulle carni cinto;
in guisa di cinghial che 'ntorno cinto
si veggia in loco aperto esser sospinto,
che 'l dente mostra alla battaglia accinto,
che col favor di lui, di ferro cinto,
ho in sommo mio sudor conquiso e vinto.
lassò il verde terren di rosso tinto
per l'istessa sua man Decimo e Quinto;
tra infiniti guerrier di ferro cinto
ha con pace acquistato o in guerra vinto:
né l'ha fatto più tardo o 'ndietro spinto
ché di fosco colore il campo tinto
tutto di bianche lagrime era cinto;
il britannico stuol, che 'l vede accinto,
or dell'una or dell'altra era dipinto;
che di sì altere palme ho spesso cinto
senza mai soggiacere eri dipinto,
che fuor d'ogni uso tuo t'ha in basso spinto,
tal lo spirto di lui sì basso spinto
più che fosse ancor mai d'orgoglio cinto
e ritruova Tristan che s'era accinto,
E da poi che qui avrem compìto e vinto
sempre di culto fien ti vedrai cinto
ove in vago lavor sarà dipinto
di palme andare inghirlandato e cinto
l'avversario che vien battuto e vinto:
la vittoria, e 'l sperar gli avete estinto;
Ma il buon vecchio Lambego, il volto cinto
“Perch'a sì bianca etade ha, lasso, spinto
Perch'io veggia il terren molle e dipinto
tratto dal gran desio s'è tanto spinto
chi si scorge da quelli in giro cinto;
tratto fuor degli arcier s'è innanzi spinto
e le schiere di lui n'ha intorno cinto:
tra cani e cacciator serrato e cinto
con denti ed unghie alla difesa accinto,
or l'ardito villano a morte ha spinto,
rendo, ch'or così a piè m'aggia sospinto,
che m'ha, nol vedend'io, battuto e vinto:
contra il Toscano, et al guadagno accinto
sostener lasso e solo, ond'egli è cinto,
si vedea 'n altrui forza, ma non vinto;
il naturale ardire non ha più estinto,
Era il brando già lucido ricinto
di lordissime macchie era dipinto
l'argentato suo scudo parea tinto
in quadri minutissimi distinto
sia Palamede, che ne viene accinto;
sopra il sinistro fianco il vede cinto;
mi sia sprone allacciato e brando cinto,
in memoria di quei, che a morte ho spinto.
combattuto dalfino al lito spinto,
dal fero austro vernal di nubi cinto;
il cortese Toscan, da pietà vinto
ché noi a pena, ei lieve e io sospinto,
E se non fosse che da quel precinto
non so di lui, ma io sarei ben vinto.
si ravvolgëa infino al giro quinto.
posti, ciascun saria di color vinto,
Non avea pur natura ivi dipinto,
vi facea uno incognito e indistinto.
lasciando dietro a sé l'aere dipinto,
sì che lì sopra rimanea distinto
onde fa l'arco il Sole e Delia il cinto.
fatto di pietra e, impetrato, tinto,
voglio anco, e se non scritto, almen dipinto,
da li miei dubbi d'un modo sospinto,
Io mi tacea, ma 'l mio disir dipinto
più caldo assai che per parlar distinto.
dal vostro Uccellatoio, che, com' è vinto
Bellincion Berti vid' io andar cinto
la donna sua sanza 'l viso dipinto;
fur verbo e nome di tutto 'l dipinto;
Poscia ne l'emme del vocabol quinto
pareva argento lì d'oro distinto.
sì come questo li altri; e quel precinto
Non è suo moto per altro distinto,
sì come diece da mezzo e da quinto;
si girava sì ratto, ch'avria vinto
dal quinto il quarto, e poi dal sesto il quinto.
infin che l'uno e l'altro da quel cinto,
tanto, col volto di riso dipinto,
fiso nel punto che m'avëa vinto.
Ma poi, come da gridi astretto e vinto,
stava Pirro orgoglioso; e d'armi cinto
com'al cielo piacque, indegnamente estinto,
e di festiva fronde ornato e cinto.
e 'l sidonio senato hai, suora, estinto.
di dardi armato e d'irta pelle cinto
ho per Enea l'ira e il furore estinto
era da Febo raffrenato o spinto,
de l'infernal Cocíto intorno è cinto.
vider Miseno indegnamente estinto;
giacque ne l'antro abbandonato e vinto.
Tolte le mense, e 'l desiderio estinto
Ecco Tirinzio arriva, e come è spinto
disse al suo figlio; e da l'ambascia vinto,
il fiero Niso, qual da fame spinto
là 've 'l foco vedea del tutto estinto,
Eurïalo si prese, con un cinto
o quando orrido e torbo e d'austri cinto
Pàndaro, poi che 'l suo fratello estinto
in ebano commesso, o in terebinto
E tu, Cidon, per le sue mani estinto
di Mèone, e la piastra ond'era cinto
Poscia Tàrquito ardente, e d'armi cinto
volg'ella il tergo e fugge. Ed ei sospinto
Esso re Turno da la furia spinto
me l'avean prima. E pur dall'amor vinto
di questa pugna, il successor del vinto
E disse: «Già, sorella, già son vinto
già non è brutto come vien dipinto:
che 'l figlio del Signor mi l'ebbe tinto
Da sí bella cagion dunque sospinto,
e colà trasse ove il buon duce estinto
da mesta turba e lagrimosa è cinto.
Disse ch'Aronte i' avea con doni spinto
per non aver, poi ch'egli fosse estinto,
Arnalto, un de' piú cari al prence estinto,
che Rinaldo l'uccise e che fu spinto
e che quel ferro, che per Cristo è cinto,
Marte, e' rassembra te qualor dal quinto
cielo di ferro scendi e d'orror cinto.
ma dopo il terzo, il quarto accetta e 'l quinto,
dia, se vuol, la franchigia, e serva il vinto
dove m'ha Boemondo in fretta spinto.'
messaggio stima, e crede al parlar finto.
lago impaluda, ed un castel n'è cinto,
al primo sasso d'un garzone estinto;
questo fellon da me percosso e vinto,
Sibila il teso nervo, e fuore spinto
ed a percoter va dove del cinto
passa l'usbergo, e in sangue a pena tinto
e sostien ch'Argillano, ancor che cinto
e cader questi in tenzon pari estinto
sotto colui ch'ei fa già preso e vinto.
Non esce il sol giamai, ch'asperso e cinto
non mostri ne la fronte assai distinto
non parte mai che in rosse macchie tinto
di care pietre il margine dipinto;
splende quel loco, e 'l fosco orror n'è vinto.
il celeste zafiro ed il giacinto;
Dentro è di muri inestricabil cinto
ma in breve foglio io ve 'l darò distinto,
Siede in mezzo un giardin del labirinto
S'altri vi fu da' venti a forza spinto,
o non tornovvi o vi rimase estinto;
e ne formò quel sí mirabil cinto
di ch'ella aveva il bel fianco succinto.
confusione uscí del labirinto.
mirò giacere il fier custode estinto.
insino al quarto o insino al giorno quinto,
e vedrai tosto il tuo nemico vinto.'
in barbariche note avea distinto
piú che morir temendo esser respinto;
e vuol morendo anco parer non vinto.
Al fin isviene; e 'l vincitor dal vinto
non ben saria nel rimirar distinto.
Ché piú vi tengo a bada? assai distinto
ne gli occhi vostri il veggio: avete vinto.'
giace il compagno appo il compagno estinto,
su 'l morto il vivo, il vincitor su 'l vinto.
ma odi un non so che roco e indistinto:
picciol avanzo del gran campo, estinto.
ch'Altamor vede a piè di sangue tinto,
da cento lancie ripercosso e cinto.
Avea ciascun, da gran desio sospinto,
onde tosto si fu di spada cinto,
e 'l campo, ne le schiere omai distinto,
Questi il paese, il qual d'intorno ha cinto
l'empio Golía dal buon fanciullo estinto;
e ver sembra il deserto, ed ei non finto;
e crespo il viso e di pallor dipinto;
e 'n bigi panni e d'umil corda è cinto;
Da sí bella cagion dunque sospinto,
Disse ch'Aronte io avea co' preghi spinto
per non aver (poich'egli fosse estinto)
e ch'io, sciogliendo a la vergogna il cinto,
Arnalto, un de' piú cari al prence estinto,
che Riccardo l'uccise e fu sospinto
e che quel ferro il qual per Cristo è cinto,
E da brama d'onor verrá sospinto,
ma lor vincendo, il quarto invita e 'l quinto,
dia, se vuol, securtate; e resti il vinto
come suol ne le nubi arco dipinto;
onde fe' Delia la corona e 'l cinto:
da cui lo stil d'Apelle ancora è vinto;
ove m'ha Boemondo in fretta spinto. -
conosce il suono, e crede al parlar finto.
giá s'impaluda, ed un castel n'è cinto;
al primo sasso d'un garzone estinto:
questo fellon da me percosso e vinto,
Ma sovra l'arme onde scacciato e vinto
quella rosseggia, ond'il gran duce estinto
È il trofeo de la croce ancor dipinto,
Sibila il teso nervo, e fuori spinto
ed a percuoter va dove del cinto
passa l'usbergo, e 'n sangue appena tinto
e sostien ch'Argilano, armato e cinto
suol piú le rive intorno aver dipinto.
il celeste zafiro e 'l bel giacinto:
con chiara face onde l'orrore è vinto;
Dentro è di muri inestricabil cinto,
ma io vi porgo il filo, e lui dipinto,
vario tessuto, e di sua man dipinto
con l'ago, ond'il bel fianco adorno è cinto.
mirò fuggito ogni custode e vinto.