Rime di 'ioco'

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antioco
egioco

242 endecasillabi classici rimano con ioco:
geme in un mormorio flebile e fioco,
prende le fiamme e le faville a gioco.
e l'induce a rapir, come per gioco,
Come può semedesma esporre al gioco
non vo' partir dela ragion del gioco.
a terminar l'incominciato gioco.
con la prigion del re, chiudere il gioco.
de' primi amori, indi a Galania in gioco
a guisa di paleo librar per gioco.
invece di destrier lo Scherzo e'l Gioco.
e con vago ondeggiar, quasi per gioco
Il sospirar sovente, il parlar fioco,
de' pesci e degli augei trastullo e gioco,
Ma che? quand'egli ancor non parli a gioco,
chi nel sale spumante è fatto gioco,
chi langue in pena e chi gioisce in gioco,
Ride egli allora e sì se'l prende a gioco
poiché posposto ala fatica il gioco,
così'l fanciullo al'inonesto gioco
Corre a baciarsi con lo Scherzo il Gioco.
cautamente trattar saprà per gioco,
l'altro e rinforza poi lo spirto fioco
e volse del'augel prendersi gioco.
l'arco perdette e le quadrella in gioco;
spesso s'adira e volge in pianto il gioco.
e del'altrui languir si prende gioco,
sì ché, quantunque volte un novo gioco
scusan la colpa e prendon l'ira a gioco,
volesti me, ch'era tua gioia e gioco,
L'accompagna in ogni atto il riso, il gioco,
sfidar Mercurio e Ganimede a gioco.
sarà del'armi e dele fiamme gioco,
i duo remi a trattar prende per gioco.
ne' miei giardini ov'è perpetuo gioco?
S'è ver che'l suo piacer turbi e'l suo gioco
e, mutando lo scherzo in vero gioco,
pur che'n riso sel prenda e n'abbia gioco
vassene e prende ogni procella a gioco,
Somiglio peregrin che'nfermo e fioco
Sembro nocchier, che fatto un tempo gioco
e trattenendo in bassi accenti il gioco,
e'l sol termina il giorno ed ella il gioco,
van quinci e quindi e fan più largo il gioco.
Non molto in lungo andò tra loro il gioco,
che riman dubbio a chi rimira il gioco.
molta cavalleria concorre al gioco,
termin la festa e si vedrà bel gioco. -
Ciascun destriero in vera pugna o in gioco
a vicenda e delpari ammessi al gioco.
Ch'ardere tormentando ebbi per gioco;
Sente dettarsi ne la mente un gioco
Sente dettarsi ne la mente un gioco,
La dama e il cavalier volsero il gioco
Come, con pronto antiveder, del gioco
Dell'animo latèbre, in grembo al gioco
sarà del'armi e dele fiamme gioco,
sfidar Mercurio e Ganimede a gioco.
volesti me, ch'era tua gioia e gioco,
cautamente trattar saprà per gioco,
così'l fanciullo al'inonesto gioco
poiché posposto ala fatica il gioco,
chi nel sale spumante è fatto gioco,
Il sospirar sovente, il parlar fioco,
non vo' partir dela ragion del gioco.
Come può semedesma esporre al gioco
prende le fiamme e le faville a gioco.
geme in un mormorio flebile e fioco,
ne' miei giardini ov'è perpetuo gioco?
Somiglio peregrin che'nfermo e fioco
molta cavalleria concorre al gioco,
El popol d'Adria divenuto fioco
Onde el popol d'Algier tutto era fioco
Io piango, come fa chi perde a gioco,
ogni altra cosa insomma mi par gioco,
v'è dato ad esser tal, che parran gioco
stancheransi le penne, e verrà fioco
ché ciascun la fatica prende in gioco
di non far come quegli, e 'l prende in gioco:
co' suoi stessi figliuoi mordersi a gioco,
né il lor sommo poder recarse in gioco
e tutt'altro appo lei recarse in gioco.
Ciascuno il suo morir si prende in gioco
v'inchinano all'amore, all'ozio, al gioco;
ragioni del fuggir se non per gioco:
con vie più periglioso e breve gioco.
di far veder che 'n questo e in ogni gioco
e 'l sofferto sudor recarse in gioco,
e non si dee tentar da scherzo e gioco
contr'a quel vada, che ne prende in gioco;
e ch'all'arme squarciar la forza è gioco,
ivi securo omai si prende in gioco
non molto il nostro mal si prenda in gioco,
che 'l piacere a tal'uom non prende in gioco;
e render queste mura eterno gioco
chi per lungo silenzio parea fioco.
e rende'le a colui, ch'era già fioco.
e poi ch'al tutto si sentì a gioco,
de le magiche frode seppe 'l gioco.
Vero è ch'i' dissi lui, parlando a gioco:
tanto ch'avrebbe ogne tuon fatto fioco,
Com' io divenni allor gelato e fioco,
cambiò onesto riso e dolce gioco.
da quei che corre il vostro annüal gioco.
fu degna di venire a questo gioco.
qual è quell' angel che con tanto gioco
Oh quanto è corto il dire e come fioco
Stupí, si raggricciò, tremante e fioco
era costui, gran giocatore, e 'n gioco
Stavasi dunque Carlo in festa e 'n gioco,
Scemano li giostranti con tal gioco,
quell'indiscreto non guastasse il gioco,
fu di sí acerba doglia in lieto gioco.
Onde decorse del baston al gioco,
piangendo tuttavia, disse per gioco:
depose il volto macilente e fioco.
io fingermi 'pitocco' movo a gioco
e condurò le fraude a cotal gioco
voi, dico, imaginate senza gioco
inforsa ogni suo stato, e di lor gioco
e s'alcun mai con suon tremante e fioco
notte mi parve, ed a lo sguardo fioco
al fin conosce; e dice afflitto e fioco:
quivi opportun fra l'allegrezza e 'l gioco.
a piú grave parlar ridur il gioco.
gl'inforsa e rota, e i lor tormenti in gioco
E s'alcun mai con dir tremante e fioco
notte mi parve; ed a lo sguardo fioco
Di natura arte sembra, e quasi un gioco,
Tacque il giovine incauto, e mesto e fioco
Allor pareale in suon tremante e fioco,
alfin conobbe, e disse afflitto e fioco:
simigliò di fanciullo opra da gioco,
e i lor sozzi diletti, e 'l riso, e 'l gioco:
non mi fará parer tremante e fioco.
Sente dettarsi ne la mente un gioco,
La dama e il cavalier volsero il gioco
Come, con pronto antiveder, del gioco
Dell'animo latèbre, in grembo al gioco
Alberghi solo la letizia e il gioco.
Ma già la ninfa, che fuggìa per gioco,
Ogni rischio e periglio aver per gioco.
Non ho mai detto che fosse il suo gioco
le poesie le scrivo, ma per gioco.
Che degli amanti suoi prendesi gioco;
Una palla godean trattar per gioco,
Che tu di me prender ti voglia gioco,
Nella casa d'Ulisse: acerbo gioco,
tra noi secreto l'amoroso gioco:
del quale i venti or presso al mar fan gioco,
quando un mortal si piglia a scherno e a gioco.
e per pigliarne il buon Ruggier più gioco,
na se ne vuole in prima pigliar gioco.
dentro da fare, e non l'avran da gioco;
non gli facessi allora allora un gioco,
ch'avea constituito al fiero gioco.
che per durar ne l'amoroso gioco
Che piaceri amorosi e riso e gioco,
tant'altri buoni al bellicoso gioco:
e con parlar rispose breve e fioco,
ebbe d'alzare a quello augello un gioco
Dicea pian piano: 'Io ti farò tal gioco,
E cominciarno il dispietato gioco,
E quelle se mangiò con festa e gioco.
Stava Prasildo a riguardare il gioco:
Ché gionto si vedeva a strano gioco;
Perché ormai gli incresceva il lungo gioco,
Anci li rispondeva di bon gioco;
Parve nïente a lor il primo gioco,
Più fiate poi tornammo a questo gioco,
Il minacciar d'altrui; ma il fin del gioco
Qual gli incontrò, quando fu gionto al gioco,
A riguardarli mai non fu tal gioco.
Né alor sapea festar, né menar gioco:
(Non so se ve amentati più quel gioco),
De trare al fine il dispietato gioco;
Che non mostrava, sì come era, un gioco.
Quello armeggiare è fatto per un gioco,
Aver la dama e di farli un mal gioco,
Apparve in quella piazza il crudo gioco,
Con lui se azuffa e fu corto quel gioco,
Suonando a l'arme sveglia il crudo gioco,
E ben responde il saracino al gioco,
Or con arme turbate ed or da gioco
Altri che me fia gionto a questo gioco,
Morian de invidia, sì parea bel gioco.
Il re de Arzila seguitava il gioco:
Ché or da dovere si comincia il gioco.
Spesso nel campo se mutava il gioco,
Già non so dir se fecero altro gioco,
Già non mostrava un scherzo il crudo gioco,
Che quasi è stata insino adesso un gioco;
Dicendo: - Adesso è ben tempo da gioco!
Cotal battaglia non esser da gioco,
Questo fo il mio diletto e il primo gioco
A zaro il resto, ormai non vi è più gioco.
de la mia donna, che sovente in gioco
da voi sola procede, et parvi un gioco,
cosí m'ha fatto Amor tremante et fioco.
che l'amar mi fe' dolce, e 'l pianger gioco,
Ella sel ride, et non è pari il gioco:
il pensar e 'l tacer, il riso e 'l gioco,
de' suoi sospetti, et rivolgeva in gioco
e dice: «E' par che tu sia così fioco;
che si godea contenta in festa e 'n gioco.
intendo liberar da questo gioco;
tu eri a Monte Alban qua in festa e in gioco
elle sen vanno come uccello a gioco:
Vennon quante vivande e feste e gioco
Disse Astaròt: - Un error lungo e fioco,
Io sono ancor per la paura fioco
Ma innanzi che partiti siàn da gioco,
un vespro canta che rimanea fioco
Rinaldo far gli volea pure il gioco
quando le trombe in suon già lasso e fioco
e di que' vaghi fior, ch'avean per gioco
No, no, costoro fan tutto per gioco;
L'altezza vostra quando perde al gioco
sì da farne di tutti scherno e gioco?
Già, questo è il loro gioco.
e poi scartati e messi fuori gioco
applaudiranno al nostro grande gioco
che s'egli sfuggirà al maligno gioco
come i tempi di noi si faccian gioco
qui è la carta falsa del mio gioco.
qualche minuto in dilettevol gioco!
fosse rappresentata sol per gioco
per niente scandalosa, come un gioco;
non vinceremo mai a questo gioco...
su quanto detto poco fa per gioco:
un po' d'adulazione è un santo gioco,
presentandomi, sol così, per gioco,
che avevan messo come posta al gioco.
che quando siede al tavolo da gioco
esse han saputo prima il nostro gioco
in quell'immenso lor campo di gioco;
per avere successo in questo gioco.
Continuate pure il vostro gioco,
Badate a non parlar solo per gioco
Ah, ecco allora com'è andato il gioco!
se ne farebbe bellamente gioco;
Vedo la mia reputazione in gioco,
favola non fu già, nè scherzo o gioco.