Rime di 'iro'

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melampiro
piro-piro
postagiro
proboviro
risospiro
aerogiro
sinistrogiro
idroaerogiro

421 endecasillabi classici rimano con iro:
fino a quel braccio da cui già partiro
scorrendo in lungo e spazioso giro
e fin presso a Serifo allarga il giro,
con brocche d'oro un vezzo di zaffiro.
altra a l'eburnea gola affibbia in giro
e di turchina ha la cornice e'l giro.
ma d'un intero e limpido zaffiro
eran le labra del color di Tiro
Erano gli occhi d'un gentil zaffiro
Crotali intanto e pifferi s'udiro,
la città circondando in largo giro
Del gran palagio a lenti passi usciro
ma confin più riposti il suon n'udiro.
né dal contorno sol l'arabo e'l siro,
diletta apar di te cosa non miro.
che seben ne languisco e ne sospiro
come larga di luce in ciel ti miro?
ma più quelle ov'io cieco ognor m'aggiro.
dolce vaghezza mia, dolce sospiro.
tacito accusator del mio martiro.
e dal petto essalar qualche sospiro,
più desio di mirar quanto più miro;
che mi fa non curar lungo martiro;
furtivamente innamorate giro
che n'uccisero molti e ne feriro.
e con tal furia e tanta stizza usciro
lavor composti a risguardare usciro
tutto d'or mattonato e di zaffiro.
cinto di colli e spazioso in giro,
i vasti alberghi entro l'angusto giro
vide ondeggiar lo sferico zaffiro;
dritto le luci ov'io l'affiso e giro. -
nel gallico terren si stabiliro
e de' suoi vari casi il lungo giro,
ché, seben tu mi taci il tuo desiro
con tanta attenzion mirar ti miro
- Adon, so che saver di questo giro
Le'ncoronò d'oriental zaffiro.
L'Arte i fregi v'aggiunse e l'orlo e'l giro
vorrei ch'anima fusse ogni sospiro. -
e per morir, quando ti bacio e miro,
fonti di puro e tremulo zaffiro,
o mio vezzo, o mio bacio, o mio sospiro,
o del mio cor dolcissimo martiro,
fabricar di corallo e di zaffiro,
cortine ha qui di porpora di Tiro.
ch'io per più degno oggetto ardo e sospiro;
la bianca dea del'argentato giro.
indegno di mirar quelch'oggi io miro,
la pura neve del color di Tiro.
e fu muto orator del suo martiro.
e dal centro del cor trasse un sospiro,
sia dela morte il precursor sospiro.
fa di tua man che'l fiato, ond'oggi io spiro,
Quando tra gli alabastri unqua s'udiro
Il ciel d'amor dal cristallino giro
Dicea l'un fra suo cor: - Deh! quali io miro
sovra l'ali de' cigni al terzo giro,
spalmando per lo sferico zaffiro,
Piante d'argento e fronte ha di zaffiro
Cinge fregiata di ceruleo giro
L'ondosa chioma poi d'ostri di Tiro
Poiché dintorno ho ben squadrato il giro,
e per far meglio e trar più lunge il tiro,
volgo in alto la fronte e'l ciel rimiro
e facea con fresch'erba in largo giro
corona di smeraldo al suo zaffiro.
e'nsieme ottien nel'ultimo sospiro
morte d'argento e tomba di zaffiro.
Spaventati ed attoniti stupiro
e videro alternar con vario giro
Fama è che lungo tratto il sol seguiro
mostra incisa l'effigie in un zaffiro
ch'ha di smalti eritrei distinto il giro.
del quinto cerchio, egregie man scolpiro,
Tragge dal mesto cor lungo sospiro,
Dissipati per aria al fin sen giro,
Provò l'angoscia del mortal sospiro.
Spinse dietro le voci alto sospiro;
Per opra nostra a suo favor, non miro.
Timide poi co' genitor sen giro
Se n'andò la mia vita in un sospiro.
Aerei campi dibattendo in giro,
spalmando per lo sferico zaffiro,
sovra l'ali de' cigni al terzo giro,
Il ciel d'amor dal cristallino giro
sia dela morte il precursor sospiro.
indegno di mirar quelch'oggi io miro,
la bianca dea del'argentato giro.
fabricar di corallo e di zaffiro,
fonti di puro e tremulo zaffiro,
vorrei ch'anima fusse ogni sospiro. -
Le'ncoronò d'oriental zaffiro.
Adon, so che saver di questo giro
con tanta attenzion mirar ti miro
vide ondeggiar lo sferico zaffiro;
cinto di colli e spazioso in giro,
tutto d'or mattonato e di zaffiro.
più desio di mirar quanto più miro;
dolce vaghezza mia, dolce sospiro.
come larga di luce in ciel ti miro?
che seben ne languisco e ne sospiro
diletta apar di te cosa non miro.
né dal contorno sol l'arabo e'l siro,
la città circondando in largo giro
Erano gli occhi d'un gentil zaffiro
ma d'un intero e limpido zaffiro
con brocche d'oro un vezzo di zaffiro.
scorrendo in lungo e spazioso giro
Cinge fregiata di ceruleo giro
corona di smeraldo al suo zaffiro.
morte d'argento e tomba di zaffiro.
mostra incisa l'effigie in un zaffiro
Che la notte distende in vasto giro)
Dell'Eden s'avvicina. Un verde giro
Sotto di sè, dentro non largo giro,
Argin corporeo. Se però nel giro
Dal sacro monte suo, di mezzo al giro,
Dell'universo il cavo immenso giro,
Etere elementar, diffuso in giro
Non pel breve cammin, ma in lungo giro
Et vaga d'onte altrui, d'altrui martiro,
Con le quali induceva in picciol giro
Inverso Albracca, et con un gran suspiro
dalla soglia piegò con un sospiro
Fremé d'orrore e di pietade al diro
fra sé le vie, le guise, onde al martiro
Vede, ovunque gli sguardi Ei volga in giro,
Parla, riprese allor con un sospiro
parla, caro infelice: il tuo martiro
Anch'io conosco, anch'io sostenni il diro
sì fervido del giusto arse il desiro; -
su la tribuna i gorgozzuli, e in giro
sta del popolo il pianto ed il sospiro.
dal suo cenno pendea l'immenso empiro.
tra scogli di smeraldo e di zaffiro
dell'ambrosia che spegne ogni desiro.
Ciò che dimostra poi nel sesto giro,
Nell’infiammato settimo martiro
de l'acqua che cadea ne l'altro giro,
per lo 'nferno qua giù di giro in giro;
Dolce color d'orïental zaffiro,
del mezzo, puro infino al primo giro,
li occhi svegliati rivolgendo in giro
l'angel che n'avea vòlti al sesto giro,
Ond' ella, appresso d'un pïo sospiro,
che madre fa sovra figlio deliro,
ma tutti fanno bello il primo giro,
per sentir più e men l'etterno spiro.
veduti a noi venir, lasciando il giro
Vedi oltre fiammeggiar l'ardente spiro
che a considerar fu più che viro.
cominciare a vedere, e fare un giro
onde si coronava il bel zaffiro
«Io sono amore angelico, che giro
a la mia donna dirizzò lo spiro,
Ed ella: «O luce etterna del gran viro
ch'ei portò giù, di questo gaudio miro,
A questa voce l'infiammato giro
che si facea nel suon del trino spiro,
e se riguardi sù nel terzo giro
e altri fin qua giù di giro in giro.
ha mai questo crudel tratto un sospiro,
ch'or da voi mi tolgo, e mi ritiro
Parte fuor s'attendò, parte nel giro
I grandi de l'essercito s'uniro
Il capitan rivolse gli occhi in giro
ché gli occhi pregni un bel purpureo giro
tinse, e roco spuntò mezzo il sospiro.
grembo di lui, ché quasi centro al giro,
ed Astrabora quinci, il cui gran giro
esser punto rinchiuso entro il suo giro.
la faretra s'adatta e l'arco siro,
Egizi fur ch'a Gaza indi se 'n giro,
ma se ne gía disperso il popol siro.
vien su la vetta e volge gli occhi in giro;
parte fuor s'attendò, parte nel giro
guida quei di Tolosa in lungo giro;
quasi fortuna pur tornasse in giro
Il capitan rivolse gli occhi in giro
ché gli occhi tinse un bel purpureo giro,
e mezzo fuori uscí roco sospiro.
ma tutti gli altri con perpetuo giro
grembo di lui, ch'è quasi centro al giro,
da cerchietti di ferro avvolte in giro,
La faretra s'adatta e l'arco siro;
con Astabara giunto: e l'ampio giro
e Celebin gli fece intorno un giro.
(giá dechinando il sole in lungo giro)
e nove rote fan col terzo giro,
i suoi compagni in lagrimoso giro.
com'è rinchiuso il centro in ampio giro:
quel dí l'imperio lor, volgendo in giro,
gíansi stendendo e dispiegando in giro,
O Mauritano conciatore o Siro:
Che già più volte le tue membra in giro
Cartagin dura a le fatiche e Tiro
Che dà più giorni non si vede in giro
Penso stia già dormendo come un ghiro
Stanno accoppiati i cavalli da tiro
Manca nell'aria afosa anche il respiro
Con l'espressione dubbia d'un tapiro
Sdraiato su dei chiodi sta il fachiro
Sperando di commuovere l'emiro
poi c'è quello per il quale deliro,
cosa pensa, ti legge e fa un sospiro,
secondo altri invece me la tiro.
Oramai mi prendono tutti in giro
Quindi per favore vai. Fatti un giro
Dai che al quarto piano c'è tale Ciro
Ed io, con tutto quello che c'è in giro,
che mo sono io quello che me la tiro?
Adesso sono io quello snob? (Sospiro,
Sono io che da solo mi prendo in giro?
coronando il cratere, a tutti in giro
il nèttare attignendo, a tutti in giro
che già vedemmo del nono anno il giro
Come allor che di Zefiro lo spiro
con armi d'ogni guisa e d'ogni tiro
ivi l'atroce Inseguimento, e il diro
e a dritta e a manca ai prenci achivi in giro
non salirai tu, no, fin ch'io respiro,
spume le tazze, e le portaro in giro:
di gran momento in guerra un sol respiro.
petto a gran pena traendo il respiro
troverò che i fuggenti abbian respiro.
spianovvi, e larga come d'asta il tiro,
E non ti senti il cor commosso al diro
E tu dal cor rompendo alto un sospiro
una via di salute un sol respiro;
errò dell'asta Sarpedonte il tiro,
l'eroe lo sguardo per le file in giro,
quanti alle mense degli Atridi in giro
lavor di Marte non avea respiro.
nel calor della pugna un sol respiro.
Menan carole i giovinetti in giro
e sangue, e il cupo di chi muor sospiro.
dell'ilìaca città fêr questi il giro
lunga lancia. Antivide Ettorre il tiro,
da cui si stende tutto piano in giro
scudier d'Idomenèo, distante il tiro
trasse allora l'eroe cupo un sospiro,
Con le tazze, augurando, a tutti in giro.
Guidaro i novelli ospiti, che in giro
Licore infondi nelle tazze, e in giro
E il recò, propinando, a tutti in giro.
E ai convitati assisi il porga in giro.
Entrati, gli occhi stupefatti in giro
Levandomi su i piè, movealo in giro.
Compiuto non avrà l'anno il suo giro,
Di spessi denti un triplicato giro,
Le vesti e l'oro d'artificio miro,
«Pontonoo, il vino mesci, e a tutti in giro
Mescé l'araldo il vino, e il porse in giro;
D'Ulisse, ond'io l'assenza ognor sospiro
E seco io dimorai di sole un giro.
Di Maia, e l'altre a ciascun porse in giro.
Con bene attorti cuoi. La dea che in giro
E de' celeri dì compiuto il giro,
Con le tazze augurando a tutti in giro.
Lo sguardo allora per la casa in giro
e li scaglioni onde si monta in giro,
che dopo occulto et assai lungo giro,
Menava Arïodante il brando in giro,
i primi duo feriti se ne giro,
d'un lungo calpestio, che gli occhi in giro
E lungi quanto esser potrebbe un tiro
Entrò Rinaldo, e voltò gli occhi in giro,
Danzando a lui le dame atorno in giro.
Ché gionto sono al fine, e non vi miro;
del quartodecimo anno ch'io sospiro,
sotto 'l cui giogo già mai non respiro,
per gli occhi ch'al mio mal sí spesso giro.
che 'l bel pie' fece in quel cortese giro.
di qualche lagrimetta, o d'un sospiro.
a quella fredda, ch'io sempre sospiro,
d'avorio uscio, et fenestre di zaffiro,
e per diverse vie cercando giro
tre volte, emette un sì cupo sospiro,
su tutto quel che viene loro a tiro.
che, simile a benevolo sospiro,
se è vero quello che si dice in giro.
Perciò non devi dargli più respiro,
Vogliamo uscire per un breve giro?
se si tolgono il moto ed il respiro.
che si finga ammalata, e dica in giro
di sposare un sorriso ad un sospiro,
si volesse beffar di quel sospiro
ormai è morte, ad ogni mio respiro.
renderò alla vita il mio respiro,
non concediamo tuttavia respiro
ch'io sono andata bucinando in giro
fino al punto d'andar giurando in giro
deve esalare l'ultimo respiro.
eppure appena l'ultimo respiro
senza che subito si pensi in giro
vi dico, fino all'ultimo respiro!
ed esalar l'estremo mio respiro
ora ci sei cascato sotto il tiro
dove ha reso il suo ultimo respiro
Montague ha reso l'ultimo respiro;
finché Dio mi darà vita e respiro.
Le faccende che se ne vanno in giro
una somma; perciò mettiti pure in giro
vi fermenta chi sa che brutto tiro
come divise da un dolce respiro:
Io e lui ora andiamo a fare un giro,
Interrompere il riso in un sospiro
fan finta di mandare un gran sospiro;
poi il burattinaio, e andava in giro
che paiono agitarsi al suo respiro
Perché la gente deve dire, in giro,
E che! Tu seguiti a pigliarmi in giro,
È lei, per quanto se ne dice in giro,
Forse quel tipo che se va in giro
Rifletteteci bene; o andrete in giro
balbettando, che se ne vanno in giro
non cesseremo di prenderlo in giro.
di ben scaldar il tuo ferro da stiro.
renderà il suo ultimo respiro...
Principale, perché mi porti in giro,
guardate un po' - se ne va in giro
nelle cui acque affogare il respiro,
mi gridava tra un bacio ed un sospiro:
Ora vieni con me; io mi ritiro
Potresti andare a domandarlo in giro,
È quella scimmia che lo dice in giro.
vi saluta. C'è cattiveria in giro.
attualmente dal suo regal respiro.
Signori, come mai sì presto in giro?
dove potrai restare in buon ritiro
Ci sono cose divertenti in giro,
sotto questa marea; ora respiro,
hai udito quel che si dice in giro?
Per il mio sangue! Per il mio respiro!
che non m'abbia a venire il capogiro,
Ora la ruota ha compiuto il suo giro,
si dia scomodo d'andar in giro
Facendogli la grazia del respiro,
Là dentro giace, privo di respiro,
al che io tiro fuori un gran sospiro,
credete voi che me n'andrei in giro
almeno sotto forma d'un sospiro.
Non resterà calore, né respiro
sarà da raccontare bene in giro.
Madamigella, concedete un giro
non finirebbe di prendermi in giro,
completamente rifiniti in giro
Datemi almeno un poco di respiro!
dovrà sentirsi mozzare il respiro
coll'andare e venir del tuo respiro
tu non dovrai più fare un sol sospiro,
le volte che mi son portato in giro,
povere labbra senza più sospiro,
cercai di seppellire quel sospiro,
posso parare che tu vada in giro
che v'aggiogano come buoi da tiro
perché non vada a riferire in giro
Mi porti a fare, e poi mi prendi giro.
nel fuggevole sfogo d'un sospiro.
ciascuno accompagnato da un sospiro,
mi voglio prendere un po' di respiro.
come un cavallo alla testa d'un tiro,
Da quanto ho udito in giro,
de le cose create inanzi al giro
sede, pur fece in mezzo a l'ampio giro;
porpora coglie pur Sidone e Tiro,
Nè la candida luna in colmo giro
erano inanzi a lui rivolti in giro.
e col quattro e col tre rivolse in giro
la terra, antica madre, e picciol giro.
Ch'altri ci nasce pur Cambise o Ciro,
il certissimo errore e 'l vago giro;
poscia ritenne il successor di Ciro.
forma e sembianza or con ritondo giro,
e da' suoi fonti le rivolse in giro
l'intrecciata carola in lungo giro,
le sue radici assai distese in giro,
quando ha colmo di luce il vago giro,
per cui fanno i pianeti eterno giro,
ch'avinto giace e sempre è mosso in giro,
contegna, compie il suo perfetto giro
pieno e perfetto il lor ritondo giro.
e mutando del cielo il moto e 'l giro,
e 'n forma d'ovo si raccoglie in giro.
non misuriam qual geometra in giro,
Chi tien de l'ampia terra il largo giro,
studio o vaghezza oltre il prescritto giro?
di piante e d'animai perfette usciro
nè vantar se ne può Sidone o Tiro.
ne l'ampia forma d'un perfetto giro,
Ma quel che far non può volubil giro
quando il sette col diece ha pieno il giro.
e quell'umide vie rivolse in giro,
da l'albergo del Cancro, e l'altro giro
E Temistocle pur n'adduce, e Ciro
furibondo esclamò: - Dove spariro
Fugge questo, e non prezza il freno, e in giro
Ecco quai genti da le pietre usciro. -
Siedon su i patrii colli in mesto giro,
che con terrore i nostri padri udiro.
per comando del Re menato in giro
gonfio e spumante. Ivi pigliâr respiro
spezzaron l'elmo, e sibilando usciro.
in rimirarlo, ancor che tronco, in giro
Ciò si facea tra' Greci, allor che udiro
de' popoli che a te premono in giro
copre un manto di porpora di Tiro.
tempra il furor: solo le braccia in giro
Non sì veloci da le mosse usciro
Ida primo comparve, e gli applaudiro
spirito gli astri e li conduca in giro:
e dolcemente nell'estremo giro
cento per squadra, i sette Regi in giro
inclito duce, al cui morir spariro
copron col cuoio de' leoni, e in giro
eccoli fermi, eccoli accolti in giro
su la tessala nave: essi m'udiro
E d'ira avvampa l'esule di Tiro.
di buia notte i perfidi assaliro.
triennal notte; nè guidate in giro