200 personaggi in cerca d
Indovinare il nome dell'autore dei 200 grandi personaggi della letteratura che si autopresentano qui sotto:

Descrizione del personaggio fatta da lui medesimo
 Per tutti sono don Ciccio, il commissario: un mozzicone di sigaretta spento a un angolo della bocca,
 Sono morto nitrendo come un cavallo in Serbia, a Skoplije, con indosso una giacca con il collo di vo
 Della mia ritrosa follia s’accorse un mercante di tempo frenetico e miserando, che gli uomini chiama
 Sono un senza famiglia, un Pinocchio di riviera, un garzone ciabattino con un volo di efelidi intorn
 Io non abito un romanzo, ma un arcipelago di lettere. Da quando il Tribunale speciale per la sicurez
 Considerate se sono un uomo: nudo, rasato, la pelle senza colore, gli occhi infossati, l’arco del ve
 Dicono che quando brontolo rovinano sassi, se rido è come l’avviso di un ruscello e a vedermi sembro
 Volevo crescere in fretta, ma mi fidai di una scorciatoia. Ero un giovane tenente, di stanza nello «
 Avevo l’aria di un contadino siciliano: spalle robuste e vestiti scuri, passo rapido ma svagato e un
 Il mio inferno è ubicato a Quauhnahuac, Cuernavaca, in Messico. È una sciara nera e rugosa, abitata
 Alla Gestapo ci chiamano il «pilota fantasma». Non sanno mai in anticipo i nostri movimenti. Possono
 Cambia il nero della tonaca o il rosso del fazzoletto, ma per il resto tutto tra noi è simile: medes
 Vi basti sapere che mi chiamo Juan Pablo Castel e sono un pittore e un assassino. So per mestiere ch
 Ebbi in sorte di passare immune tra le cose, senza toccarle. Per anni attesi la vita come si aspetta
 Le donne che mi hanno frequentato ancora raccontano che quando sbattevo le palpebre facevo vento. Di
 Il pensiero è come un’ulcera varicosa alla gamba. Prude, fa male. Così presi a grattarmi sino a fare
 Indosso un’uniforme del Corpo Italiano di Liberazione, una vecchia uniforme inglese di colore kaki,
 Il mio naso scende a becco sulla voce scontrosa, gli occhi hanno il colore di certe alghe e le sopra
 Le donne pensavano fossi figlio di un saltimbanco e di una capra, di un prete, di uno zingaro… mi av
 Vivo nel cuore cattolico d’Europa: l’Irlanda. Sono alta un metro e sessantotto, sessantatré chili di
 L’Urbe è un anello di fuoco; i tamburi della pubblicità rullano; l’isteria percorre le strade; la te
 È inverno. Siedo davanti allo stagno gelato di Central Park. Ho chiesto in giro, ma nessuno ha saput
 Pacificare la terra; imprimere una forma e un ordine a tutte le cose: questo fu il capolavoro a cui
 Cavalco per la pianura di Boemia. Basse cicogne simili ad avvoltoi mi volano accanto e tutto mi appa
 Di me hanno sempre detto ch’ero un vecchio strano. Avevo la pelle del viso screziata dal sole, le ma
 Abito in uno scantinato del tempo, a New York, un buco caldo dove tengo accese 1369 lampadine perché
 Cammino come un venditore ambulante in bancarotta per cimiteri e vicoli che odorano di cavoli, a mar
 Ho una virgola di capelli sulla fronte e da un lato, in verticale, l’impercettibile segno di una cic
 La nostra è stata l’ultima avventura dell’infanzia. La fine dell’innocenza per un pugno di naufraghi
 Quando passo nei cortili, la mia sottana di prete si solleva al vento come l’ala frusciante di una f
 La mia camminata è da malandro: mani in saccoccia e colletto della camicia rialzato; gli occhi furbi
 Mancavano due anni alla Grande Guerra quando fui soffocato di colpo, sulla piattaforma di un tram ca
 Anche quando pascolavo pecore mi chiamavano il cittadino. Perché mia madre era morta nel consegnarmi
 Io sono un rancore vivente. Un rumore di speroni. Un vecchio ricco e annoiato seduto su una poltrona
 Lola, Dolly, Dolores: sono molti i miei nomi, ma per un quarantenne studioso di letteratura fui semp
 Quando si nasce di venerdì, ma con i piedi nel sabato, come me, se si è allegri di dentro si è trist
 Per lavoro, difendo canaglie. Sono un avvocato brillante e spregiudicato, con una moglie di borghese
 Se, nell’attraversare un bosco di elci, olmi o carrubi o gelsi, vi parrà che sopra di voi salti da u
 Nelle vecchie foto, porto il nome d’una stella e di un re, sono scuro d’occhi e di capelli e con zin
 Appartenevo a una razza sanguigna e senza paura: una popolana di provincia, contadina, bottegaia, co
 Indosso un cappotto militare senza bottoni, ho il naso camuso, gli zigomi angolosi, la barba fulva e
 Per il mio amico Sal, il mio è un altro dei nomi che si possono dare all’irrequietezza. Nacqui sulla
 Una telefonata; un corpicino mutilato nel bosco di Mägendorf; una promessa di giustizia a una madre
 Dicono di me che non mi si può spiegare, basta sapere che esisto. Dicono che odoro di garofano e ho
 Avevo il fisico di Porthos, il nome d’un altro moschettiere e l’abitudine di indossare guanti gialli
 Gli uomini del mio villaggio mi chiamano «fiamma ardente», ma io so che il fuoco genera solo cenere
 La sera, esco in giardino in redingote e stivaletti e dalla settecentesca balconata di una villa cer
 Chiamatemi Mardou cuorefragile. Mardou piedevagabondo. Mardou che si mangia le unghie mentre ascolta
 Nel mio elegante bigliettino da visita c’è scritto: signorina Holly Golightly, e poi, in un angolo:
 Mi chiamavano così da quando facevo la terza ginnasio. Per via di quella passionaccia per l’inglese.
 Se notate un’armatura bianca e senza graffi che, seduta sotto un pino, dispone pigne a forma di tria
 Se qualche vostra nipotina sogna un paio di blucìnz e un giro in metró per Parigi, prima di decidere
 Ho i capelli a spazzola, un maglione a righe e gli occhi azzurri, ma sono alto appena come un bambin
 Sono avvolto da una coperta e sprofondato in una lurida poltrona che scricchiola, da cui sbucano ciu
 Il mio ambiente è fatto di sale dalla luce cruda, e un odore familiare di gesso e talco, e movimenti
 Quando hai perso tutto, ma solo quando hai perso veramente tutto, ti può capitare di incontrarmi, di
 Sono lì, in mezzo al campo sportivo, a pochi metri dalla fine della maratona dei riformatori, in mag
 La mattina che mi travolse quella locomotiva, mentre attraversavo il piazzale di smistamento della s
 Che il tempo fosse andato fuori giri, ne avevo avuto spesso la sensazione. Piccole contraddizioni, i
 Mara dice di avere gli occhi gialli, io li ho scuri, come i capelli. Lei è vivace, sgarbata e tenera
 Da davanti la mia testa è un uomo vivo, da dietro un uomo morto, ha scritto il poeta Vicente Huidobr
 La scheda che di me si conserva ancora negli archivi dell’Arma suona così: «Capitano Bellodi, nato a
 Per le folle naziste sono stato un idolo delle onde corte. Per l’umanità un famigerato antisemita e
 La mia pelle profuma di buccia di limone, e sono un tantino troppo grossa di fianchi, ma ho i gomiti
 John non indossa vestiti di buona fattura come quelli che gli porta la madre in clinica, ma si ostin
 Del mio caso ne parlano i giornali, e gli uomini sul traghetto che percorre la scura corrente del Ni
 A Ferrara, tra vecchi, si racconta una leggenda: che dietro le Mura degli Angeli esistesse non molto
 Sono salito a Milano alla maniera dei vecchi anarchici, con l’incombenza di far saltare in aria il t
 All’Ospedale Mentale di Stato trafficavo dalle parti del ripostiglio delle scope. La mia storia la r
 I miei denti sono gialli di tabacco, i baffi duri, la pelle olivastra, le labbra carnose; un occhio
 Il presidente del seggio mi ha appena concesso una pausa, per una sigaretta e un po’ d’aria. Fuori p
 Nome di battaglia: Milton, brigata di Mango, seconda divisione badogliana. Fisico asciutto, spalle i
 Mi si può incontrare sotto ai portici della stazione di Bonn o nei corridoi della metropolitana, nas
 Il mio indirizzo: via Pancrazio Pancrazietti. La città: una qualunque delle nostre malate metropoli
 Avventuriero avaro e ambizioso, rivoltante baro della Storia, geniale amanuense e incisore, vittima
 Per me la vita è sempre stata una danza senza senso. Segni di gesso sulla strada. Un sassolino nel p
 Ci sono famiglie che somigliano a un vocabolario. A un catalogo di cicalecci e di figure rilegato a
 In un baretto d’artisti di New York mi trovate al banco, a farneticare da solo e a bere gin e angost
 Di notte sogno di essere ancora sulla torretta di casa Foppl, al 28° parallelo nell’Africa sud-occid
 Ora vivo sulle coste della Calabria e di notte osservo le luci dell’isola che ho di fronte e che non
 Poi veniva la brutta stagione. E la legna i miei abitanti dovevano portarsela a spalle, lungo scale
 Consumo il tempo sempre in cucina, nella mia casa di campagna, tra fondi di caffè e mangime per i to
 Se schiudete la porta di cedro, potete vedermi: sono disteso accanto a una ragazza che dorme, strett
 La mia chaise-longue è sempre aperta sul ponte della chiatta. Vi siedo con un fazzoletto in testa e
 Non si può dormire con tutte le donne del mondo ma bisogna fare uno sforzo. È un proverbio bahiano c
 Per alcuni, i siciliani migliori sono quelli di poche parole. Io ero tra questi. Vittima di un matri
 Sono io l’intruso, il mostro, il massacratore di una tranquilla famiglia del Kansas: l’uomo-bambino,
 Ci sono molti modi di analizzare la propria vita, al microscopio. Per me, Elizabeth, o Liz, o Lizzie
 In un logoro dagherrotipo sono ritratto come un generale spaventato, la camicia dal colletto duro e
 Nacqui con gli occhi aperti e per il resto della vita conservai uno sguardo di brace accesa e il por
 Arrivai un giorno distribuendo palle di vetro contro il mal di testa: un gitano barbuto dall’aria tr
 Rubare mazzi di rose al cimitero per adornare la cameretta di un pensionato è un reato grave e inesp
 Un capitano belga almanaccò il mio rimpatrio nel Romanzo con le carte dei tarocchi, un secolo dopo l
 Di me dicono che sono un viaggiatore imprevedibile. Mi trovate agli interrogatori del quinto procura
 Per me Jerushalajim è una città che si ripete, una piazza di Cesari e di Cristi, e delatori, stregon
 All’alba, avanzo a passi veloci tra paesaggi conosciuti, sulle mura esterne del mio castello, a Hoch
 La mia faccia allo specchio dà una prospettiva di fughe infinite: riflette altre facce che si rincor
 All’inizio ero un uomo di fumo; alla fine, fui uno scompiglio licenzioso di parti anatomiche, l’ulti
 Che la cultura non transiti più dalle aule delle università, se non per caso, è cronaca tragicamente
 Di solito me ne sto al Caffè Commercio, nella sala dei due biliardi, con in mano un bicchiere di una
 Se chiedete di me, a Ilium vi diranno subito: Billy Pilgrim? L’ottico svitato che dice di essere sta
 «La purezza è l’inversione maligna dell’innocenza». Così scrissi con la mano sinistra in data 13 mag
 Se passate dalle parti del petroso villaggio di Krasnoe, chiedete dell’isba di Nijura. Mi troverete
 Nelle Ande centrali, la mia ballata continua a consegnarsi di bocca in bocca, tra i comuneros peruvi
 Sono sulla linea di porta e aspetto il fischio dell’arbitro. Non so dove tirerà il mio avversario, s
 Dicono che io sappia parlare otto lingue, che sia un genio della finanza, che abbia una laurea in me
 Cominciai la carriera in un albergo di provincia, il Praga d’oro, avvolgendo forchette e coltelli ne
 Le mie mani erano irrimediabilmente goffe e sempre sporche d’inchiostro. Per il futuro non avevano c
 Qualcuno mi conosce come Henry Chinaski. Altri come Charles. Altri solo per il cognome, quello vero.
 Mi nascondo nelle gole delle montagne intorno alla città di Kruja, sopra la pianura dove sono accamp
 La prima volta che ho visto mio padre è stato nel parlatorio di un carcere. Da quella mattina mi ha
 Siamo le due metà di uno stesso personaggio. L’imperatore dei Tartari è il Gran Sedentario: ha le ma
 Tutto il mondo conosce la mia faccia scavata, la sagoma magrolina e pasticciona, i capelli dritti, g
 La guerra è bbutta, un insulto che non si placa, un’epilessia senza redenzione. Io nacqui dalla viol
 Il traffico dell’autostrada scorre incessante sulla mia testa. Fa ondeggiare l’erba incolta di quest
 I testi ufficiali mi descrivevano come un minotauro di dimensioni spropositate. Non passavo dalle po
 Catalogare molluschi terrestri e fluviatili su scrittoi gentilizi che sembravano il tavolo d’un sant
 A volte, la mattina, mentre bevo una ciotola di latte e ascolto un po’ di musica su Radio Mil, mi pr
 Sono fatto dell’acqua del Danubio. Delle favole dei Balcani. Della paura dei lupi che avevo da bambi
 Anche se è notte, batto ancora forsennatamente con due dita su una vecchia Remington in un angolo di
 «I cieli non sono umani», vi ripeto. E non lo è neppure ciò che è sotto e dentro di noi; non lo sono
 L’uomo il cui nome è detto resta in vita: me lo ha confidato un santone arabo che incontrai per caso
 Io, Tönle Bintarn, l’inverno lo porto già nel nome. Bintarn vuol dire infatti invernata, e questo fu
 Seppure sia alto e magro, a tutti ho sempre dato l’idea d’una rustica robustezza. Ho pochi capelli e
 Rue Simon-Crubellier, numero 11. Parigi, naturalmente: xvii arrondissement. Immaginatemi come un con
 Da qualche tempo lavoro in una piccola locanda di una qualsiasi provincia dell’Europa occidentale. D
 La nostra è una storia di teste scambiate, di specchi, di rovesciamenti; un transito di sogni e di r
 Dall’aspetto mi direste un uomo all’erta: l’occhio acuto, la lingua agile, l’aria fiera e grande deg
 Prendete i versi rovinosi e sfavillanti di un poeta arabo, un sanatorio della Conca d’Oro, l’anno su
 È l’alba. Il bastimento del vescovo fa una sosta al porto mentre cantano i galli. Poi riparte. Io, S
 Tra le tante incombenze di uno Stato totalitario c’è anche quella di archiviare i sogni dei suoi sud
 Con le lancette e gli ingranaggi ci sapevo fare. Ma a Strelka, il mio paese di anitre e di capre, di
 Che anche Dio fosse monco me lo aveva detto Padre Lourenço, il Volatore. Della sinistra, come Cervan
 Il mio ultimo giorno fu una Pasqua senza resurrezione. Ero tornato come un anziano professore di let
 Uno come me c’è in ogni prigione d’America. Io sono quello che vi può procurare qualsiasi cosa all’i
 Con le parole, mi sono fatto una vita. A ventisei anni ho venduto il mio primo romanzo e ora sono un
 La stirpe da cui provengo è illustre, ma immaginaria, e la gente dalle mie parti ancora si chiede co
 Ci fu un tempo senza tempo, privo di orologi e di calendari, in cui esisteva un mondo magico ch’è fi
 Di razza sconosciuta e sconosciuta origine, ero nero, con la testa quadrata, le zampe molto lunghe,
 Il mio sorriso si spegne agli angoli della bocca; non ho più la forza di un giovane scoiattolo. Le c
 Gli scacchi li avevo imparati nel seminterrato di un orfanotrofio, la Methuen Home di Mount Sterling
 Ho una grande barba, le spalle curve, i vestiti marroni. Non porto occhiali né ho con me un bastone.
 Anche il talento può tramutarsi in sventura se si fa dell’arte il solo metro della propria unicità.
 Guardo nel cortile il muro della casa di fronte senza sapere cosa fare. Sono un chirurgo abituato a
 In un giorno di pioggia, scesi da un vapore inglese al molo di Alcantara, dopo una traversata oceani
 L’amore è una peste che manda in quarantena i battelli e ha gli stessi sintomi del colera. Io ne res
 Mi vennero a prendere per una semplice formalità. Un uomo con i baffi, e uno con l’impermeabile; all
 La mia giornata comincia con le lamentele di un acquirente e una violenta strapazzata da parte dei m
 Sono un enfant de sable, una forma che cambia continuamente, esposta a ogni colpo di vento e agli um
 Per alcuni, nelle notti serene dormo vicino a un bidone, in un vicolo non distante da Central Park:
 Nacqui tra frattaglie di pesci e sciami di mosche, vicino al cimitero degli innocenti, nel luogo più
 Se fossi diventata una scrittrice, disse di me mio nipote molti anni dopo la mia morte, avrei calpes
 L’ultima volta che strizzai gli occhi a mia figlia fu mentre scaricavo la spesa sul nastro rotante d
 Per nome ho una negraggine, uno dei tanti participi dell’abisso, l’eco di una storia secolare di cad
 Del mio volto, si ricorda soltanto che aveva una consistenza cerea: occhiali con la montatura d’acci
 Per rinascere devi prima morire. Ho-ji! Ho-ji! A noi bastò una caduta, un lungo volo acrobatico nell
 La «dignità» è un demone curioso. Sono sicuro che ne converrete anche voi. Vi si può consacrare tutt
 Solo gli scacchi possono dissipare la mia malinconia. O la mia scontentezza. Perché, come dissi una
 Correre di notte per le strade a bucare le gomme è una gioia favolosa per l’anima e un ottimo allena
 È il nome di un altro, ma non importa. Il mio l’ho perso in Europa, insieme al lavoro e al resto. Or
 Di me, ne hanno scritto anche sui giornali. Sono il Conde, il signore dei fiumi, quello che se ne va
 I delitti degli uomini buoni non si contano e, contrariamente a quanto si pensa, sono gli unici che
 Alcuni mi ricordano come un bambino vanitoso, con una vestina di fustagno nero con l’orlo ricamato,
 La guerra si sovrappose alla mia adolescenza come una calcomania. Lo appuntai in un lunario della me
 Avevo due mani ch’erano due bestie calde e che ora mi gelano sui fili: i pupi cadono da tutte le par
 Smisi di dormire per un amore impossibile e dopo sette giorni di veglia morii verso l’alba del primo
 Di me si seppe quando le lucciole erano scomparse da un pezzo, e il sorriso complice e colpevole dei
 Ascoltare è il pericolo maggiore. Venire a conoscenza. Essere messi al corrente. Non c’è riparo dall
 Avevo piccole mezzelune sugli zigomi, come impronte di ferri di cavallo, e la pelle rovinata dallo z
 Dalla cabina di un camion la vita è asfalto, e destino, e voci radiofoniche, e pensieri di donne. Un
 Da vecchi anche la memoria può farsi colonia penale. Si comincia col sognare le spiagge praticate in
 In un giorno di vento, la mia ombra la puoi scorgere su una pista di montagna, tra ginepri e pietris
 Odoro di fritto più di don Ciccio Ingravallo; sono capace di tragediate memorabili, ho lo sguardo pr
 Sono un fuoriuscito, un emigrato, un terremotato di Gibellina. Imparai il meccanico a Salemi, poi pa
 Su un pianoforte, io c’ero nato. Su un pianoforte e sull’oceano. Mi aveva trovato un marinaio, nella
 La mia leggenda c’è ancora qualche vecchio che la racconta, tra l’Oklahoma e il Sud Dakota. Avevo il
 Leggere la mia storia è come ripartire da capo. Dal trasloco in cui fui partorito; dalla tenerezza d
 Iniziai a fare spettacoli di strada a New York nel 1953. Tra la Centosedicesima e Broadway, vicino a
 Per me il presente è un orrore inerte, una corsa idiota. Mi alzo alle cinque di mattina, mi lavo, mi
 Fumo, nudo a una finestra, e guardo Marsiglia. Il porto. Mare e morchia. Sono rimasto solo io a ered
 Quando scrissi il mio ultimo diario di bordo, a cinquantasette anni, ero ormai una vecchia bussola c
 Dicono che sapevo di lavanda, di doccia appena fatta, di sudore fresco e biancheria intima. Se ti fo
 Il mio corpo è quello di un uccello smagrito: la lanugine grigia dei capelli, il naso a becco, la pr
 I morti sognano solo nelle notti di pioggia, «per il resto sono sognati». Io sono sognato solo da un
 Al ristorante Vittoria, ordino sempre lo stesso piatto: una porzione di fegato di maiale saltato e c
 Sono della stirpe degli hombre vertical: cappello a tesa larga con una penna rossa consumata nella f
 Gli incarichi li ricevo per telefono. Dalla voce di un uomo che non ho mai visto. In cambio di un as
 Se regolate la sintonia della vostra radio sulla stazione semiunderground wyyy-109 del Massachusetts
 Vissi tempi in cui la vita era «piena di goal» e «si moriva meno per incidenti d’auto e più per un f
 Il mio non è che un nome in questo tempo di celebrità e inesistenza. Sono uno scritturale ausiliario
 Di me si dicevano molte cose, che fossi un vecchio bastardo, depravato e arteriosclerotico, colleric
 Ero di pelle così chiara che mi chiamavano lo Svedese, nonostante in realtà fossi ebreo. Alto, biond
 Sono di colore seppia forte, impiastrata di terra e di erba, di tempo e di tabacco, e dello sforzo d
 La mia è la cicatrice più famosa di Hogwarts: un taglio a forma di saetta sulla fronte. Il segno di
 Mia madre era una contorsionista brasiliana del Rio Grande do Sul, che lavorava per un circo italian
 Dicono che la polizia ancora ci cerca. E che qualcuno, di tanto in tanto, avvista una Chevrolet Impa
 Che le parole possano toccare, anche quelle taciute, essere preghiera e coltello, scavo e sudore, ap
 Pensieri di colori diversi mi riempiono il cervello. Se me ne sto fermo davanti a una ciotola di tè
 Sono nato sotto il cielo del Toro. Un albero di uomo, che capisce le mani e legge solo libri usati,
 Dello scandalo che mi ha portato a vivere nella provincia del Capo, difficile che ne parli. Preferis