Non si può dormire con tutte le donne del mondo ma bisogna fare uno sforzo. È un proverbio bahiano che alla mia incontrollabile sensualità è sempre piaciuto. Sappiate che non vi sarà difficile riconoscermi perché il mio fantasma gira nudo per strada. Ho dei baffetti biondi, mani da sparviero, la cicatrice d’una rasoiata sulla spalla sinistra e adoro la cipolla cruda. Sono ineguagliabile con i bambini, non mi dimentico degli amici nemmeno da morto e la mia allegria è contagiosa. Per il resto giudicatemi pure un filibustiere insolente, un re della sregolatezza, uno stallone di fama e un inguaribile giocatore. Alla roulette il mio numero preferito è il 17. Ma non disdegno nemmeno le carte e i dadi, il bicho e il baccarà. Dona Flor imparerà da me che in amore non ci sono ricette. Tutto è sovvertimento e soprassalto…
No, in amore non ci sono ricette. Nemmeno per una cuoca esperta come me. Tutto è rosa azzurrata del desiderio, spasso inesauribile senza vestiti, incanto e languore, carnevale. Ma anche bisogno di delicatezza e di affetto, necessità di calma e sicurezza. Se tutto questo non si può riunire in un solo marito, allora pazienza. Vorrà dire che, alla fine, bisognerà arrendersi felicemente alla moltiplicazione e prendere dagli uni e dagli altri. È così che, alla domenica, me ne vado, col mio corpo grassottello e le guance rotondette, ancheggiando luminosamente sottobraccio al probo dottor Teodoro, che ha sempre onorato i suoi obblighi matrimoniali con estremo senso della misura, mentre l’ombra di Vadinho mi tocca spudoratamente i seni e le natiche e mi trasmette la sua irresistibile gioia di vivere.


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